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15-09-2007, 10.48.20 | #92 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-05-2007
Messaggi: 248
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Riferimento: Sportello della relativita'
Citazione:
Vorrei trasferire gli interventi degli interlocutori sull'altro post "VIAGGIO NEL TEMPO" dove verranno trattati e applicati concetti relativistici. |
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24-10-2007, 09.47.32 | #95 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-05-2007
Messaggi: 248
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Riferimento: Sportello della relativita'
Citazione:
L'aspetto che mi premeva sottolineare e' che un probabile ritardo accumulato avverrebbe in presenza di velocita' importanti del rotor ma non relativistiche. Qualunque effetto legato alle conseguenze della relativita' e' da escludersi ad eccezione del rallentamento del tempo che si accumulerebbe sulla massa in movimento nel tunnel lungo la direzione del diametro del disco stesso. E' un frazionamento del ritardo che si avrebbe in conseguenza invece di velocita' relativistiche. L'immagine del vecchio disco (che io preferisco ai cd) rimane valida in quanto anche se il rapporto delle velocita' con il rotor e' abissale anch'esso come il nostro rotor esce da qualsiasi contaminazione relativistica ad eccezione del tempo che per la velocita' del disco e' assolutamente trascurabile. Il sistema risulta abbastanza semplice. Il rotor e' in velocita' molto alta contemporaneamente in un tunnel al suo interno e in direzione del diametro si muove la nostra massa avanti e indietro con velocita' anch'essa molto elevata ma entrambe non relativistiche. Dopo un certo tempo rispetto ad un sistema esterno il tempo della massa dovrebbe accumulare un ritardo dovuto proprio al fatto che continuamente si trova a passare in circonferenze del disco con velocita' variabili e catturarne quindi i ritardi. Si comporterebbe come un ipotetico orologio che rallenta se lo spostiamo continuamente avanti e indietro lungo il diametro del rotor in movimento. Ed ecco la prima domanda: Riesce a farlo? Cioe' il tempo ha inerzia? L'adattamento del ritardo puo' avvenire in quella frazione di tempo che la massa attraversa una circonferenza? Ciao. |
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24-10-2007, 15.52.18 | #96 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 13-06-2007
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Riferimento: Sportello della relativita'
Citazione:
Ok.......Allora stiamo facendo un esperimento "ideale". Per cercare di "orientarmi" chiamo n1 la circonferenza di raggio r1 e n2 la circonferenza di raggio r2, con r2 < r1 e v2 e v1, le velocità tangenziali. Nell'ipotesi di disco in vinile (ma va bene anche un CD), risulterà v2 < v1. Un osservatore solidale alla circonferenza n1 misurerà un ritardo maggiore rispetto a quello misurato da un osservatore solidale alla circonferenza n2. L'effetto si inverte quando si oltrepassa il centro, per cui si misurano ritardi sempre maggiori, man mano che ci si sposta verso il bordo. Il fenomeno dovrebbe ripetersi identico a se stesso invertendo il senso di marcia. Essendo, tuttavia, diversi i generici osservatori Oi e Oi+1, non credo che si possano "sommare i ritardi", a meno che i due osservatori non possano, in qualche maniera, "condividere" l'informazione relativa al ritardo, oppure ci sia un unico osservatore, ma non capisco come...... |
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25-10-2007, 09.03.27 | #97 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-05-2007
Messaggi: 248
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Riferimento: Sportello della relativita'
Citazione:
Se nella circonferenza piu' esterna n1 posizioniamo l'osservatore il suo tempo rispetto ad un osservatore inerziale rallenta accumulandosi cosi' un ritardo del suo orologio verso "l'esterno".Questo rallentamento del suo tempo "lorenziano" e' costante per tutto il tempo (misurato da fuori) che l'osservatore rimane nella sua posizione di rotazione circolare.Se ad esempio un suo secondo dura due secondi misurati dall'esterno e se permane dieci ore avra' accumulato un ritardo di 5 ore.Poi decide di fare un passo in avanti e viene a trovarsi in n2. Il suo orologio e' indietro di cinque ore rispetto a quello esterno. In questa nuova posizione permane 1 ora.Pero' ora essendo la velocita' di n2 inferiore il suo orologio esempio rallenta in modo che a un secondo corrispondano 1.5 secondi misurati dall'esterno.Quindi in un ora di permanenza rispetto all'esterno il suo orologio avra' accumulato un ritardo di mezz'ora. Il suo orologio che e' lo stesso di quello di prima e che era gia' indietro di 5 ore ora va leggermente piu' svelto e recupera un po'.Se quasi istantaneamente portiamo l'osservatore in centro al rotor il suo orologio avra' la stessa velocita' di quello esterno ma sara' piu' indietro creandosi cosi' uno scarto temporale permanente tra il suo orologio e quello esterno pur muovendosi entrambi con la stessa velocita'.(E questo era l'obiettivo di partenza) Qui per intenderci stiamo parlando di velocita' relativistiche ma il "fenomeno" puo' avvenire anche con velocita' importanti ma non relativistiche. L'importante e' far scorrere l'osservatore con il suo orologio avanti e indietro lungo il diametro del rotor. La situazione si complica se teniamo presente che l'osservatore per fare cio' deve subire accelerazioni e decellerazioni (se il suo movimento e' di andata e ritorno) e questo produce i suoi effetti temporali. Ma per ora e' meglio fermarsi qui. Questa rimane una mia interpretazione per cui puoi tranquillamente correggere e migliorare. Ciao. |
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25-10-2007, 15.48.03 | #98 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 13-06-2007
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Riferimento: Sportello della relativita'
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Ok forse adesso mi è più chiaro. Mi sono fatto anche un disegnino..... Posizioniamo l'osservatore fisso "esterno" in direzione del raggio del rotor, in maniera che possa vedere i vari passaggi dell'orologio ideale e, in particolare, i vettori della sua velocità tangenziale istantanea ortogonali all'asse visivo. L'osservatore esterno, man mano che l'orologio ideale avanza lungo il raggio, misurerà uno scarto temporale sempre minore fino al centro del rotor e, successivamente, sempre maggiore, in ragione del decremento e successivo incremento di velocità. In teoria (e anche in pratica, se è vero, come pare sia vero, che orologi in moto relativo risultano desincronizzati quando il moto relativo termina) gli scarti temporali (indipendentemente dalla presenza di un gradiente positivo o negativo) dovrebbero sommarsi e permanere......... Rimane il fatto che il moto circolare uniforme non permette di considerare il sistema di riferimento solidale al rotor come inerziale, se non in un tratto infinitesimo di circonferenza, dove si può considerare la velocità costante (in modulo e verso) che è poi il tratto che "passa" davanti all'osservatore fisso... Resta poi, come hai giustamente già sottolineato, il problema delle accelerazioni. |
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25-10-2007, 18.02.12 | #99 |
Ospite abituale
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Riferimento: Sportello della relativita'
Scusate se mi intrometto nella discussione...
Dato che il sistema di riferimento solidale al rotor è non inerziale, vale ancora la dilatazione temporale di Lorentz ? Secondo me si entra in pieno nella relatività generale, e semmai va considerato l'effetto di red-shift gravitazionale (visto che un riferimento solidale ad esempio al bordo del rotor è sottoposto ad un'accellerazione centripeta costante) rispetto al riferimento fisso. |
25-10-2007, 22.58.14 | #100 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Sportello della relativita'
Citazione:
Ennio......Che rispondiamo ad Eretiko ? |
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