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02-02-2016, 10.46.37 | #152 | |
Moderatore
Data registrazione: 03-02-2013
Messaggi: 1,314
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Riferimento: Dio è morto. Anche Nietzsche.
Citazione:
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02-02-2016, 11.05.40 | #153 | |
Moderatore
Data registrazione: 03-02-2013
Messaggi: 1,314
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Riferimento: Dio è morto. Anche Nietzsche.
Citazione:
Che dite?... È vana... so... la resistenza adesso, ma non si pugna nella speranza del successo! No, no: più bello è battersi quando è in vano. — Qual fosco drappello è lì? — Son mille... Ah, sì! vi riconosco, vecchi nemici miei, siete tutti colà! La menzogna? Ecco, prendi!... Ecco, ecco le Viltà ed ecco i Compromessi, i Pregiudizi! Che io venga a patti? Mai! — Ed eccoti anche te, Stoltezza! — Io so che alfine sarò da voi disfatto; ma non monta: io mi batto, io mi batto, io mi batto! |
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02-02-2016, 11.11.44 | #154 |
Garbino Vento di Tempesta
Data registrazione: 13-05-2014
Messaggi: 147
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Riferimento: Dio è morto. Anche Nietzsche.
Dio è morto, anche Nietzsche.
Mi scuso per la tardiva risposta ma sinceramente non ho proprio potuto. Premetto che il mio precedente intervento era volutamente provocatorio. Una volta tanto mi sono espresso come molti altri si esprimono, spacciando tutto ciò che si pensa o peggio ciò che si crede per verità, anche semi-verità, e ringrazio Paul di averle rintracciate e di averle evidenziate, e tra poco gli risponderò punto per punto. Premetto che non mi dilungherò sull' ascetismo dal momento che sto affrontando la lettura di Genealogia della morale in un' altra discussione. Opera che può essere interpretata come l' atto di denuncia di Nietzsche nei confronti degli asceti e non vorrei essere costretto a ripetermi. Sugli asceti ciascuno può pensarla come vuole ma è mia opinione che Genealogia della morale sia un' opera illuminante. X Maral Ne abbiamo già discusso. Ma gli asceti rappresentano una potenza maggiore in un contesto storico dove l' uomo non sa più agire, in netta decadenza in confronto ai periodi forti della Storia Umana ( e mi riferisco agli Egizi, ai Greci ed ai Romani ), dove gli asceti erano relegati in templi e anche se tenuti in alta considerazione non avevano molto influsso sugli uomini. I nobili erano più potenti di loro, anche se per gli Egizi questa affermazione va presa con le molle. Quindi non una potenza di più alto grado ma la maggiore potenza esprimibile in un determinato contesto storico, e che purtroppo include anche la nostra epoca. X Paul11- Premetto che tutto ciò che esprimo è di carattere opinabile. Nessuna verità, soltanto il frutto del mio pensiero. 1) La frase era volutamente polemica, per altro comunque hai perfettamente ragione, ma anch'io in un precedente intervento ho detto che per me Dio non è neanche mai nato. 2) Non è così per tutti i credenti. Il Cristiano, ad esempio, ha bisogno della fede per credere che Dio sia. La tua frase è più in riferimento al contesto Ebraico o Musulmano, ma riprenderò l' argomento in seguito. 3) La confusione che regna su questo argomento è veramente grande. Ringrazio Memento per averlo messo in evidenza. I nobili che intende Nietzsche non sono paragonabili agli attuali squali feticisti ed autodistruttivi che dominano il mondo. Secondo Nietzsche anzi questi sono i naturali successori degli asceti. ( Ma rimando all' altro post per l' approfondimento ). 4) Purtroppo dal mio punto di vista sta tutto in un altro modo. Ma anche per questo argomento rimando all' altra discussione. 5) A questa mi sembra di aver già dato sufficienti chiarimenti in merito. 6) Sul fatto che sulla Storia delle fedi ci sia molta ignoranza, non posso essere che d' accordo. Naturalmente io ho opinioni diverse dalle tue, anche perché ho una prospettiva diversa, come dire dall' esterno, mentre invece tu mi sembra che la veda dall' interno. Nessuna valutazione sul merito, soltanto una puntualizzazione. Ma ciò non implica che si possa ipotizzare ignoranza di Nietzsche su tali argomenti. Prima che gli venisse affidata a 23 anni la cattedra universitaria aveva per molti anni svolto la mansione di filologo e la sua cultura è immensa ed in ogni direzione. A 15 anni traduceva Orazio in tedesco e a diciassette, mi sembra, Schopenhauer in latino. Le date possono essere inesatte ma ciò non toglie che dimostra di conoscere molto bene la Storia delle religioni in tutta la sua opera. 7) La Fede ha avuto un ruolo diverso in ogni contesto storico-sociale. La Fede come noi la intendiamo, nel senso Cristiano, non ha nulla a che vedere con la Fede Ebraica ad esempio. Come popolo Sacerdotale per eccellenza, gli Ebrei non si pongono nemmeno la possibilità che Dio non esista, la loro Fede è un vero simbolo di Fiducia nel fatto che Javeh continui a vegliare su di loro e a proteggerli, loro che si reputano il Popolo Eletto. 8) Dio non è stato mai buono fino al Cristianesimo. E' quest' ultimo che ha rimosso l' alone di negatività di Dio comunque presente in ogni religione, compresa il Vecchio Testamento Ebraico, e lo ha eletto a Suprema Bontà. Il male è di pertinenza del Diavolo e di Satana. 9) Ciascuno può pensarla su Nietzsche come vuole. Dal mio punto di vista, a parte la sua Metafisica: Oltreuomo, Eterno Ritorno e simili, rimane il Quarto Grande di sempre, insieme a Socrate Platone ed Aristotele. 10) Indicami un filosofo in cui non fosse presente una vena di follia. La follia è per molti versi presente in ogni uomo, specialmente nei filosofi. I suoi effetti dipendono soltanto dal periodo storico in cui si è inseriti. 11) Nietzsche è Grande ed Eraclito è il suo profeta. Ah, ah, ah. Ciascuno ha i suoi difetti e se li tiene. Ringrazio della cortese attenzione. Garbino Vento di Tempesta. |
02-02-2016, 11.19.43 | #155 | |
Nuovo ospite
Data registrazione: 22-03-2015
Messaggi: 257
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Riferimento: Dio è morto. Anche Nietzsche.
Citazione:
Una sorta di disperanza speranzosa sig. Maral ...un sperare che la disperazione alfine serva almeno a morire in piedi. |
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03-02-2016, 00.26.58 | #156 | |||
Nuovo ospite
Data registrazione: 22-01-2016
Messaggi: 14
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Citazione:
Vi ricordo che tutti gli argomenti vari che qui affrontiamo sono stati già risolti, con i loro dualismi, dal sistema filosofico di Hegel... Cioè non mi sto inventando niente, ed è molto facile per me rispondere per esempio a questa domanda. La religione e la filosofia che cosa sono? Sono il medesimo contenuto, ma in forma diversa. Entrambe rispondono alle stesse domande fondamentali, entrambe credono ad un certo sistema di verità, soltanto che la fede usa la ritualità e in generale la rappresentazione, mentre la filosofia impiega il pensiero puro. Ecco risolto il dualismo! Citazione:
Non hai compreso il mio intervento, ti invito a rileggerlo. Non credere alla realtà è proprio una provocazione infatti, per spiegare quanto non abbia senso ipotizzare che esistano non credenti, che cioè non credano in nulla! Dire Dio non esiste è proprio come dire la realtà non esiste. Il fatto di "confondere" ateismo e scientismo, come dici tu, è proprio invece la soluzione al dualismo che sempre si "divarica" artificialmente ogni qual volta ci si trovi di fronte alla verità. Citazione:
Per l'ennesima volta, qui si mette in evidenza l'ignoranza che ho sottolineato all'inizio, proprio riguardo i testi classici della storia della filosofia: Che "DIO è MORTO" è stato annunciato per la prima volta con queste parole da HEGEL, nella Fenomenologia dello Spirito, dunque MOLTO PRIMA DI NIETZCHE. «La coscienza infelice è il dolore che si espri-me nella dura espressione: Dio è morto» (GWF Hegel, Fenomenologia dello Spirito, Bompiani, p 985.) A vostra discolpa va il fatto che in realtà anche molti esperti incorrono in questo sbaglio. Tale frase indica semplicemente lo stato della coscienza infelice, che appunto ha scoperto che l'essenza appare definitivamente perduta. Pertanto la morte di Dio è il cristianesimo stesso che la annuncia, e questo è il punto fondamentale di ogni svolta del processo di conoscenza, in quanto porta il pensiero a risorgere dal corpo alla verità dello spirito. E questo significa: la verità la si ottiene solo a costo di una perdita di naturalità e immediatezza, di cui si deve fare interiormente rinuncia (e ciò vale per ogni coscienza, sia essa denominata credente o non credente, superstiziosa o non, bianca o nera). Ultima modifica di jeangene : 03-02-2016 alle ore 08.45.47. Motivo: merge messaggi |
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03-02-2016, 00.56.18 | #157 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-12-2011
Messaggi: 899
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Riferimento: Dio è morto. Anche Nietzsche.
Citazione:
Tempo fa ho visto un video in cui Severino spiegava il termine polemos e in fondo corrisponde a quello che avviene. Delle persone semplicemente hanno tesi differenti e si confrontano in maniera civile e rispettosa senza alcun rancore personale. Io il forum lo vivo così e mi pare che sia condivso. Vedo che diversi punti li argomenterei altrove, attenderò allora di leggerli. Ribadisco di essere uno strano credente perchè da tempo ho capito che ci sono diverse modalità di conoscere e interpretare. Puoi leggere un testo antico in modo letterario, in modo spirituale o in modo mitico-psicologico. Erano forme pre-logiche di trasmissione di saperi. Nei monoteismi non esiste il dio separato, persino nelle teologia sulla trinità si è fatto un gran polverone. Nell'ebraismo la Torà è come per noi la costituzione della repubblica italiana. Lì ci sono le normative, le festività, le modalità di comportamenti dettagliati. Queste cose appaiono noiose ai non ebrei che leggono la bibbia veterotestamentaria. Gli ebrei hanno una organizzazione sociale. religiosa che ha garantito loro la sopravvivenza in qualunque comunità estera, con il limite che tendono ad essere un gruppo chiuso.Ma guarda che esiste anche da loro una visione atea o comunque laica.L'islam è troppo distante dalle origini delle fedi per interessarmi, ho delle idee in proposito per cui è nato. Era un popolo dedito al nomadismo con aggregazioni parentali e tribali, ma privo di identità di nazione di un popolo. Un poco come i pellerossa americani divisi fra loro. Nel crisitianesimo è la figura di Cristo che è centrale e non è un asceta. Conosco la vita di Nietzsxhe era il preferito del miglior filologo. Così come ho visto la sua casa di vacanza in Engadina presso il passo.del Maloia.Era sicuramente un fine erudita, ma non capisco perchè fa parlare Zaratustra ed è contro il cristianesimo,prima o poi dovrò approfondire Nietzsche, La mia impressione è che Nietzsche odia la metafisca e odia il cristianesimo in quanto ci vive in questa cultura. Ritenendo la metafisica il luogo in cui l'uomo ha spostato il suo essere,congelandone quindi motivazioni, speranze e aspettative, spostando come nelle religioni qddirittura in un aldilà la giustizia, depotenza la propria esistenza nella vita mondana. Ma io interpreto invece il cristianesimo come interpreta lui la vita, per questo per lui non provo risentimenti o quant'altro. Bisognerebbe leggere attentamente i Vangeli e poi studiarsi come sono stati interpretati. Per me l'aldilà è una scommessa che dipende totalmente da come vivo quì e ora.le speranze, motivazioni sono nella vita semmai il comportamento deve essere morale nel senso di amore e rispetto, ma questo è un sistema valoriale condiviso anche dai laico e codificato nei principi che dovrebbero governare le organizzazioni socialli di tutta l'umanità, a prescindere da fedi . Allora leggerò altrove alcuni tuoi approfondimenti. |
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03-02-2016, 01.34.27 | #158 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-12-2011
Messaggi: 899
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Riferimento: Dio è morto. Anche Nietzsche.
Citazione:
Bisognerebbe fare una discussione sulla conoscenza o come intendiamo che sia. l mia domanda era per introdurre il fatto che le forme di conoscenza con la filosofia vengono schematizzare e ordinate dentro un linguaggio logico. Questa è una delle forme del conoscere. E' questa forma di conoscere ,impiantata sul modello scientifico galileano che aprirà allo sviluppo della tecnica, filosoficamente da Cartesio in poi . Platone rappresnta più di tutti il passaggi odal linguaggio mitico alla filosfia. Aristotele categorizzarà e costruirà la logica predicativa. L'iperurano di Platone...... Urano è il padre di Cronos e questi è il padre di Zeus.Il cielo e la terra generano il tempo ed erano i titani ,gli dei abitano nel mondo degli umani. Questo avvicinamento e i precedenti influssi filosofici aprono alla separazione fra metafisca e scienza della natura, ma con un identico linguaggio logico. Se la perfezione, l'assoluto, il principio di identità, l'essere abitano nel lugo che è e non può divenire, tutto ciò che esiste,compresi noi siamo contraddittori nella conoscenza.Se Parmenide si ferma all'essere che è e la struttura originaria di Severino al principi dì identità, abbiamo solo spostato la religione di Dio dentro la logica, ma comunque lì è tutto immobile.E' la forma logica del conoscere della filosofia greca il problema originario - La tecnica è semplicemente l'ordinamento schematico di una conoscenza, ciò che oggi chiamiamo tecnicamente know how. La forma logica non può che predicare verità deteministiche se vogliamo dare un valore di verità o falsità alle proposizioni come dice Wittgenstein.Nietzsche non utilizza la logica sceglie di comunicare per aforismi ed Heidegger si giustifica di non avere il linguaggio appropriato che non è quello classico della metafisca. Ora se la tecnica è conoscenza ed è una forma efficiente economicamente tanto più nella socializzazione organizzativa si divide il lavoro, nascono i mestieri, si ruolificano le persone, si costruiscono gerarco-funzionalità, che apparirono da subito, poi sono esplose nella modernità con invenzioni e scoperte amplificandone le forme, perchè crea ricchezza, il vero nodo è l'egemonia culturale che costruisce la volontà di potenza. Il linguaggio logico e la matematica che ne deriva è tipicamente calcolativo e si sposa benissimo con l'osservazione della natura fisica, La tecnica in sè e per sè non è limitabile perchè è conoscenza di base e poi applicazione pratica.L'egemonia semmai è la problematica da limitare. Solo lo stesso calcolo potrà riconfigurare l'egemonia . La volontà di potenza si ferma solo per calcolo di convenienza sulle riconfigurazioni da effettuare in quanto mette in crisi se stessa. Purtroppo temo che nessuna morale possa limitarla. La causa è la forma del linguaggio scelto e la divisione netta fra metafisica e natura fisica.Così la filosofia rischia di essere solo metafisica e le scienze applicando il calcolo logico matematico fa ciò che conviene all'egemonia della volontà di potenza. Il mito essendo simbolo di potere di un dominio di un dio era anche timore di oltrepassare quel limite,prima ancora di essere precetto morale era paura di una ritorsione della natura da parte di un dio . Bisognerebbe riuscire di nuovo nella filosofia , o non so chi e come, ovviamente non più nel mito e probabilmente neanche nella religione, ricreare la condizione della limitazione, |
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03-02-2016, 08.24.53 | #159 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-11-2008
Messaggi: 1,234
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Riferimento: Dio è morto. Anche Nietzsche.
Citazione:
Concordo (e anche con Marall, almeno stavolta): se si deve morire, cerchiamo però di morire in piedi, se saremo sconfitti (ciascuno di noi nelle sue battaglie, non sempre e non necessariamente comuni a noi tutti, ovviamente) ciò che conta di più (più dell' esito) é comunque il combattere degnamente. |
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03-02-2016, 09.48.08 | #160 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 14-11-2012
Messaggi: 919
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Riferimento: Dio è morto. Anche Nietzsche.
** scritto da Hegel89:
Citazione:
L'avrai risolto personalmente, per una tua fede intima (...e ci risiamo!), ma niente d'oggettivamente chiaro e pratico. Io non ho mai sentito nessuno affermare: "...grazie alla filosofia ho incontrato pace e allegria!..." (anzi!!) Per non parlare di un cambio radicale della quotidianità, una trasformazione "miracolosa" delle abitudini, la salvezza già in vita per comprenderci. Pace&Bene |
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