ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
28-01-2016, 23.00.37 | #132 | |||
Moderatore
Data registrazione: 03-02-2013
Messaggi: 1,314
|
Riferimento: Dio è morto. Anche Nietzsche.
Citazione:
Citazione:
La cosa strana è che Socrate fu coerente alla repulsione per la scrittura. Ma noi sappiamo di Socrate solo per come ne scrisse Platone cristallizzandone l'esistenza. E anche Platone condannava la scrittura rispetto all'oralità del discorso, ma stranamente lo fece scrivendo, contraddicendosi. Citazione:
|
|||
29-01-2016, 18.30.46 | #133 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-01-2011
Messaggi: 747
|
Riferimento: Dio è morto. Anche Nietzsche.
Citazione:
Si però Platone ha scritto sempre (o quasi) in forma di dialogo, mai (quasi) parlando in prima persona. Ciò dovrebbe testimoniare una certa riviviscenza dell'oralità. E pare che i principi primi della sua filosofia non siano contenuti negli scritti ma solamente comunicati oralmente ai più avanzati dell'accademia. Certo, se non avesse scritto sapremmo pico o nulla di Socrate, concordo quindi che questo discorso sia un po' contraddittorio. Ma non meno credo vada sottolineata l'importanza del dualismo fra oralità e scrittura per comprendere la filosofia antica. |
|
29-01-2016, 18.41.23 | #134 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-12-2011
Messaggi: 899
|
Riferimento: Dio è morto. Anche Nietzsche.
Citazione:
1) Dio non esistendo per il non credente, non può essere mai nato tanto meno morto 2) Dio è, ed è quanto basta per un credente. 3) ammesso e non concesso che la morale cristiana abbia talmente condizionato il corso della storia, allora vediamo la storia prima di Cristo, dove tutti erano felici e contenti e non c'erano guerre morali e guardiamola oggi dove Dio è morto, dove tutti sono ancora felici e contenti senza guerre e problemi per tirare a campare. .Mi si dimostri storicamente che la morale cristiana sia il colpevole 3) e chi sarebbero questi nobili e forti: gli assetati di potere, gli assassini, i dominatori, il moderno capitalista finanziario che se ne strafrega degli altri? 4) e meno male che ci sono gli asceti in un mondo di bestie assetate di sangue 5) anche la vita è un'illusione se andiamo a fondo .Le sentenze potrebbe darle solo colui che ha la verità assoluta,cioè nessuno. 6) e sulla storia delle fedi c'è una forte ignoranza. Basterebbe studiarsi lo gnosticismo, lo zoroastrismo, il cristianesimo, per capire che ci sono dei sincretismi. Mi limito a dire che colui che fa parlare Zaratustra, cioè il profeta del zoroastrismo che ha in Mazda l'Assoluto, avrebbe dovuto approfondire le dottrine e sapere ad esempio che nelle catacombe e nelle fonti battesimali paleocrsitiane ci sono i simboli del zoroastrismo. Adatto che questa dottrina è a sua volta un sincrestismo con ascendenti gli Ari degli scritti vedici indiani, dall'India Occidentale calano sugli altipiani iranico/persiani, dove appunto si instaura questa dottrina. Era talmente vicina all'ebraismo e poi sorattutto al cristianesimo che i celebri tre Magi vengono infatti dal culto zoroastriano,tant'è che quando Ciro il Grande di Persia occupa la Palestina, lascia loro una certa indipendenza e la libertà di culto. Ma queste cose Nietzsche non lo sapeva, o finge di non saperle perchè troppo intento nel "parricidio" storico. Se vuoi mi metto a contendere sui culti esoterici egizi, dove Osiride pesava l'anima dei morti e da dove discendono le qualità di Mosè, oppure il padre di Abramo che era un caldeo, cioè un sacerdote esoterico della cultura accadica babilonese. Dire che non c'era fede prima del cristianesimo è dire una bestialità storica, come se il Vecchio Testamento biblico l'avessero scritto i cristiani invece degli ebrei. Il Dio ebraico, prima del cristianesimo sancisce un'Alleanza e garantisce una Terra Promessa, fingiamo di non sapere anche questo? Dio non è mai stato buono, perchè preusupporrebbe che potrebbe essere anche cattivo.Dio è, semplicemente non è conoscibile. E gli ebrei fanno bene persino a non scriverlo e menzionarlo a sproposito. Guardalo questo mondo globalizzato: dove vedi i dogmi ? Io vedo bestie con biechi e cinici interessi che piegano le leggi dalla loro parte, triturando esseri umani per i loro scopi.Creando miserie, mandando in guerre uomini, facendo migrare popoli come manovalanza da assoldare per 1 euro all'ora di lavoro. Evviva questo mondo libero senza morali; si può uccidere e rubare, si può essere pervertiti senza essere perseguiti,siamo finalmente oltre il bene e il male,certo ....siamo proprio oltre ... uomo. Ribadisco Nietzsche mi piace per l'umanità profonda che riesce ad esprimere nella scrittura degli aforismi.Nelle concettualizzazioni del suo pensiero dimostra invece la sua malattia mentale. Cosa vuol dire filosofico? |
|
29-01-2016, 19.53.39 | #135 | ||
Moderatore
Data registrazione: 03-02-2013
Messaggi: 1,314
|
Riferimento: Dio è morto. Anche Nietzsche.
Citazione:
E' vero che il ritorno era già previsto nella concezione naturalistica antica in cui andava inscritta la volontà umana, ma Nietzsche assume questa concezione in termini ben diversi, se non opposti, ossia come superamento estremo di ogni limite, compreso il passare naturale del tempo che sottrae ciò che è passato all'azione della volontà. Mentre quindi gli antichi vedevano il ritorno nei cicli naturali a cui nessuna creatura poteva sfuggire nell'ambito di una necessaria armonia cosmica oltre la quale sarebbe dilagata la peggiore delle follie, per Nietzsche l'eterno ritorno dell'identico è esigenza sommamente tragica di un'affermazione assoluta della volontà che non vuole limite alcuno. Citazione:
Ma mi piace ricordare un'altra corrente filosofica del tempo (e nemmeno unica) i cui adepti sostenevano che la vera filosofia non poteva essere espressa con la parola né scritta, né orale (perché comunque sempre mistificante), ma con l'azione e i comportamenti. Erano i Cinici (assai invisi a Platone) e pure gli Scettici. Ai primi si rifà l'ultimo Foucault che, nella raccolta "il coraggio della verità", ricorda che per costoro la verità non andava né detta né predicata, ma agita, resa prassi (e un po' questo richiama il buddismo zen). Come Diogene di cui si dice che, per confutare l'argomento di Zenone sulla impossibilità del moto, senza dire nulla, da filosofo performer, solo si alzò in piedi e si mise a camminare avanti e indietro. Bisogna riconoscere che ai tempi i filosofi avevano il coraggio di una filosofia assai più varia ed espressiva di oggi. |
||
29-01-2016, 22.45.07 | #136 | |
Nuovo ospite
Data registrazione: 02-08-2015
Messaggi: 177
|
Riferimento: Dio è morto. Anche Nietzsche.
Citazione:
L'ascetismo è si il camuffamento di una volontà di potenza,ma non la sua più alta espressione,perché il prete asceta è esso stesso schiavo delle pratiche che propugna. Usando una metafora dello stesso Nietzsche,il pastore fa parte del gregge che crede di guidare. Chi comanda il gregge allora? Dio,lo spirito puro...in verità il nulla,il caso che si beffa dell'uomo. |
|
29-01-2016, 23.44.05 | #137 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-12-2011
Messaggi: 899
|
Riferimento: Dio è morto. Anche Nietzsche.
Citazione:
In generale potrei essere d'accordo con l'essenza del tuo post, ma ci sono contraddizioni: 1) L'uomo senza conoscenza non è nemmeno umano, o ci rendiamo conto che il come e gli scopi che si pone storicamente possono portare a risultati tangibili, oppure oggi stiamo sputando nel piatto dove mangiamo 2) Ho letto e studiato abbastanza per essermi accorto che molti autori,pensatori, hanno forme narcisistiche e megalomani,spesso snobistiche e Heidegger è uno di questi. L'argomentazione di Heidegger che poni in evidenza ,potrei traslarlo in questa maniera. Visto che Dio (la metafisca) è il creatore di tutto, allora tutto ciò che emerge è divino(la materialità). A me sembra un ragionamento superficiale e banale privo di consistenza. Perchè se seguo il ragionamento di Heidegger cosa faccio? Mi metto sulla montagna vedo il tramonto nell'Occidente...e contemplo? Non mi basta, personalmente cerco altro...oltre . I concetti di tecnica e volontà di potenza interpretati da diversi pensatori e da diverse discipline a me paiono anch'essi carichi di ambiguità. Se all'uomo tolgo la tecnica e la volontà ,cosa rimane ? E' ancora un uomo? Come dire che la metafisica che lo scrivere ad esempio Essere e tempo per Heidegger non vuole dire avere conoscenza tecnica e volontà di scrivere? Poi cosa significa potenza?Per Heidegger probabilmente essere letto e condiviso da più persone possibili. Ritengo che siano ambigui poiche da strumenti li si è ascritti a fini. Ma ammesso che fossero fini, il conoscere è tecnica e volontà a prescindere che si risolva un cruciverba o si progetti un'astronave. Bisognerebbe scavare di più. Sulle lungimiranze dei pensatori ci andrei piano.Chiunque da Hegel,Max Weber,Nietzsche Heidegger e ci metto persino Gramsci,Croce e Gentile oltre a Marx , avevano previsto. Cosa? Quello che il buon senso ci dice oggi come finirà questo trend della globalizzazione:una carneficina o una pacificata disumanità La storia ci dà e ci prende come la vita individuale,anche una medicina deve essere dosata per non diventare veleno. Il divenire è una contraddizione necessaria metafisicamente parlando. O siamo nell'eterno immobile, o siamo quì a fare esperienza e conoscenza. |
|
30-01-2016, 00.43.56 | #138 | |
Nuovo ospite
Data registrazione: 02-08-2015
Messaggi: 177
|
Riferimento: Dio è morto. Anche Nietzsche.
Citazione:
1) Molti non credenti non sembrano però consapevoli di questa perdita (Dio è morto storicamente,si intenda),continuano a vivere come ci fosse ancora qualcosa che li salvaguardi...non si rendono conto dell'abisso che si è spalancato di fronte al genere umano. 3) è sempre un giudizio morale. Se vogliamo dare una "colpa" al cristianesimo,questa è stata l'aver svuotato di senso l'esistenza terrena in funzione di un esistenza ultra-terrena,attraverso la repressione indotta di ogni impulso vitale e il livellamento dell'umanità intera,la storia della sua schiavizzazione. Il forte o nobile è colui che trova in sé stesso il referente della propria morale,non nel sistema o ordine corrente,è indipendente ed ha un forte senso del comando. Il "moderno capitalista finanziario" è un perfetto arrampicatore sociale,un parassita del sistema economico attuale che trova nel suo succhiare soldi la sua più alta realizzazione. Individui come questi non sono per Nietzsche un modello,ma rappresentano l'evidente sconfitta del vecchio ordine morale e verso cui lo stesso ci ha portati. 6)La fede religiosa in effetti è sempre esistita,soprattutto come senso di appartenenza ad un popolo e ad una comunità. Mi sembra ovvio che Nietzsche utilizzi Zarathustra come semplice contenitore del suo messaggio,completamente agli antipodi dalla dottrina dello zoroastrismo. Il profitto economico è pur sempre un dogma,non religioso naturalmente,ma è un dogma a tutti gli effetti. Chi ti ha detto che Nietzsche fosse contrario alle morali in quanto tali?. La morale è,secondo il filosofo,un prezioso strumento di conservazione della specie. Una filosofia al di là dei pregiudizi morali è in grado di riconsiderare i concetti di bene e di male,di proporli in una nuova prospettiva,più vicina al mondo che viviamo,quindi di essere,in ultima istanza,più utile all'uomo della vecchia filosofia moraleggiante. In altre cose non mi voglio esprimere,siamo comunque nel campo delle opinioni personali. |
|
30-01-2016, 08.27.22 | #139 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-11-2008
Messaggi: 1,234
|
Riferimento: Dio è morto. Anche Nietzsche.
Citazione:
Francamente non ti (vi) capisco (sai la novità?, penserete ironicamente...). In linea puramente teorica, di principio (cioé prescindendo dagli attuali assetti sciali che da marxista rtengo di fatto determinanti nel comportamento pratico e negli orientamente teorici umani, sia pure "in ultima analisi" e attraverso molteplici, complesse mediazioni) non vedo come non si dovrebbe poter accettare serenamente (alla maniera di Epicuro, per intenderci) l' assenza di provvidenza divina e la finitezza umana (sarebbe più bello vivere felicemente in eterno, ma poiché "a caval donato non si guarda in bocca" e la vita non ce la siamo data da noi, si può ben essere contenti di una vita finita e felice e morire sernamente, un po' come ci si addormenta dopo una proficua giornata di onesto lavoro e temperato, meritato svago). Inoltre non credo siano la conosceza scientifica e le sue conseguenti possibili (non obbligatorie in inea di principio) applicazioni tecniche le cause determinanti dell' attuale produzione - consuno di merci, così disastrosa per l' etica e la giustizia (determinante iniquità, violenza e infelicità spaventose, disumane e diffusissime) e anche per la sopravvivenza stessa dell' umanità, bensì che lo sano i rapporti di produzione capitalistci dominanti sia pure -e tanto più in quanto- "in avanzato stato di putrefazione", cioé del tutto di gran lunga inadeguati allo sviluppo raggiunto dalle forze produttive, in primis la potenza trasformatrice (nel bene come nel male, costruttuiivamente come distruttivamente) della tecnica fondata sull' applicazione delle conoscenze scientifiche. Sono pessimista e temo che alla fine verrà persa, ma credo che la possibilità di lottare per il progresso e la civiltà (e innanzitutto la sua stessa sopravvivenza) non sia fatalmente negata all' umanità (e che, quale che sarà il suo esito, sia cosa buona e giusta e tale da contribuire potentemente alla felicità individuale combatterla nei limiti delle proprie capacità). |
|
30-01-2016, 16.14.03 | #140 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-12-2011
Messaggi: 899
|
Riferimento: Dio è morto. Anche Nietzsche.
Citazione:
Stai facendo un'apologia contraddittoria evidente,sia storicamente che logicamente. Helena Blavatsky fondatrice della teosofia e precorritrice di tutta la spiritualità del Novecento che va sotto il nome di new age è contemporanea a Nietzsche. Se Schopenauer e altri esercitano argomentazioni filo-indiane è perchè in quel tempo ne erano al corrente ,direttamente o indirettamente. Il probolema non è Dio, ma la conoscenza e interpretazione che le istituzionali chiese esercitano nella secolarizzazione(il compromesso fra origine del pensiero-dogma- sopravvivenza dell'istituzione nella storia) nelle masse,nelle culture. Lo sapete quante chiese cristiane sono nate dopo il protestantesimo e il calvinismo solo nel Novecento? Chiedetevi perchè sono nate. C'è una forte necessità spirituale, per qualcuno la motivazione può essere psicologia, ma sta di fatto che è la compensazione al malessere dell'esistenza.Negare la storia vorrebbe dire travisare le analisi. Fammi un esempio concreto dell'Oltreuomo di Nietzsche. Non esiste perchè essendo ideale è metafisico:questa è la contraddizione logica di Nietzsche. Quale morale sussiste per natura nell'uomo?Nemmeno la scienza riesce a definirla e identificarla, se non per parvenze psicologiche di cui la stessa scienza ha storto il naso. Possiamo andare all'infinito a contrapporre ragionamenti, non so a cosa possa servire, penso a poco. Il problema semmai rifacendoci al titolo della discussione è cosa rimane dell'idea originaria di Dio, quanto influisce l'analisi di Nietzsche e se vi sono strumenti di analisi che ci permettono di leggere l'attuale realtà e proiettarla nel futuro, Se accettiamo la provocazione che sia Dio e Nietzsche sono morti, significa che la morale è una vestigia da ridefinire nel nostro tempo se accettiamo che esiste ,come ho scritto nel post precedente, volontà di potenza e tecnica sono da definire meglio e non solo come principio metafisico privo di pratica. Semplicemente perchè intanto la vita storica continua nelle pragmatiche,nelle scienze,nell'amorale. Il filosfo fa il contemplatore compiacente della sua idea e intanto il mondo va.Questo per me non è filosofare e infatti agonizza. Questa è la sfida vera. |
|