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02-03-2008, 12.15.44 | #62 | |||
Ospite abituale
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Riferimento: attacco alla 194 [moratoria degli aborti]
Citazione:
Citazione:
Uccidere significa togliere la vita. Quale? Quella passata o quella futura? (Il presente è solo l'attimo incastrato fra il passato ed il futuro.) Il feto, se non viene abortito ha un futuro, condizionato solo da fenomeni naturali. Se abortisci gli togli quel futuro (l'aborto provocato non è un fenomeno naturale). Noti la somiglianza degli effetti tra uccidere e provocare un aborto? Il futuro degli ovuli è condizionato dall'impianto, quindi da una azione volontaria. Non hanno un futuro naturale, cioè deciso dalle leggi della natura. Noi viventi siamo tutti morti che camminano (in proiezione), ma il momento non è ancora arrivato, abbiamo ancora un futuro, molti anni o pochi secondi, non sappiamo. Ho fatto il mio sforzo massimo per convincerti che uso la logica. Di più non posso! Citazione:
Donna: se ti faccio abortire senza il tuo consenso di cosa sono colpevole? Di furto? Di lesioni? O di omicidio? Non mi rispondere "di procurato aborto"; usare la terminologia tecnica è nascondere la testa sotto la sabbia. |
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02-03-2008, 12.28.11 | #63 | ||
Ospite abituale
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Riferimento: attacco alla 194 [moratoria degli aborti]
Citazione:
Hai ragione, la madre non è una incubatrice! Che il concepimento, allora, sia un atto responsabile e voluto. Che non si usi l'omicidio dell'aborto come soluzione alla leggerezza della "copulazione sportiva". Citazione:
Ti rispondo solo che se la madre si fosse dimostrata degna di avere i figli in affidamento, l'orientamento prevalente è a favore della madre e non del padre (alla faccia delle pari opportunità). |
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02-03-2008, 15.31.17 | #64 | ||||
Ospite abituale
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Riferimento: attacco alla 194 [moratoria degli aborti]
Citazione:
Molto bene, se siamo d’accordo su questo, io sono profondamente felice perché è l’unico punto che davvero mi preme. Citazione:
Quella presente ! Perché nel futur non v’è certezza alcuna. La giurisprudenza giudica gli atti commessi, non quelli che abbiamo intenzione di commettere, il diritto vede il reato come la violazione di un diritto acquisito non di diritti che ipoteticamente potrebbero essere in un futuro incero acquisiti e ritengo che questo sia doveroso perché se iniziassimo a vedere cosa può accadere in futuro andremmo incontro a paradossi insanabili. Citazione:
Ricordati che parliamo di aborto in caso di problemi di salute legate alla madre. Dunque se anche ipoteticamente il feto potrà avere un futuro (che poi in caso di malformazione occorrerebbe vedere che tipo di futuro) noi dobbiamo salvaguardare i diritti oggi acquisiti con certezza, cioè quelli di una persona viva come la madre, rispetto ai diritti ipotetici che il feto un domani forse acquisirà. Cerca di ragionare su questo concetto senza considerazioni ideologiche, vedrai che lo troverai estremamente coerente e logico. Dunque io condivido il fatto che il feto debba essere rispettato perché è un “progetto di vita”, ma quando questo “progetto” si scontra, purtroppo e per cause naturali, con un progetto già divenuto persona, come la donna, be allora non ci sono affatto dubbi su quale diritto debba essere preservato. Citazione:
E’ un feto, un ente biologico che va rispettato e salvaguardato che potrà divenire una persona. Ma quando questo ente mette in pericolo la salute di una persona già tale, allora è sacrosanto intervenire per salvaguardare la salute della persona in pericolo. Riguardo invece all'embrione, non ritengo si possa dargli uno statuto equivalente a quello del feto e quindi ritengo che nei primissimi tempi della gravidanza si possa intervenire se la donna non vuole un figlio. Saluti Andrea |
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02-03-2008, 21.02.04 | #65 |
Ospite abituale
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Riferimento: attacco alla 194 [moratoria degli aborti]
mi pare interessante la considerazione di Mary qualche post addietro:
ci sono a questo mondo tanti bimbi veri (decine di milioni direi) che muoiono letteralmente di fame...e per i quali non ne sentiamo il rimorso, mentre ci accapigliamo per esseri non nati, non senzienti, che in caso di sopravvivenza avrebbero comunque vita grama e dolorosa ...magari non degna di essere vissuta. ma umanamente siamo fatti così: le ideologie ci infiammano...le problematiche della vita vera ci deprimono ...quasi ci disinteressano..fastidio da rimuovere. Me ne scuso perchè non ricordo chi, ma qualcuno afferma che il nascituro già dall'embrione non è proprieta disponibile nè del padre nè della madre..con la qual cosa concordo... ....anzi direi di piu': il concepito, potenzialmente essere umano... è parte integrante della società...come tutti noi del resto... Società che coi dovuti modi (legislativamente espressi ) se ne fa carico e ne diviene responsabile con le contingenti scale di precedenze e urgenze, prevenzione e gestione a breve e lungo termine tenedo conto del maggior bene degli interessati cittadini aspiranti o effettivi inseriti nella società. Ne derivano alcuni punti che mi provo ad elencare senza pretendre che siano esaurienti e nemmeno tutti contemplati dalla vigente 194. 1)- prevenzione: diffusione massima della informazione e dei metodi contracettivi...compresa la pillola del giorno dopo. 2)- massimo impegno nella diagnosi precoce del tipo di feto in gestazione 3)- consultori efficacemente organizzati (team di medici) per assistere i gestanti per le decisioni da prendere in caso di ipotetico aborto terapeutico da effettuare in ogni caso nei primissimi mesi.(oggi sono 22 settimane?) 4)- l'aborto di feti sani non dovrebe essere ammesso se non per grave pericolo della vita della madre (valutazione da parte di team di medici nominati ad hoc dal tribunale) 5)- istituzione di orfanatrofi (asili nido) di livello ottimale per gestire l'affido e l'adozione dei bimbi che fossero rifiutati dalle madri...dai genitori comunque. Credo che il divieto di aborti non terapeutici (da punire fortemente) determinerebbe aborti fuori della legge da parte di medici compiacenti. ...credo pero' che l'efficacia della informazione preventiva, dei consultori cui rifvolgersi, nonchè l'istituzione di enti per l'affido e l'adozione dei bimbi non riconosciuti potranno contribuire fortemente a diminuire i casi di concepimenti non desiderati e quindi a diminuire gli aborti ...come già accade del resto. Anche il sapere dove mettere un bambino non desiderato eviterà il ricorso all'aborto non terapeutico. Queste semplici cose elencate comportano un impegno serio della amministrazione pubblica anche di carattere finanziario...percui difficilmente si farà qualcosa di concreto un pò meglio di quanto non si faccia. Continueremo quindi le nostre battaglie ideologiche con niente informazione e contraccettivi per i giovani, pochi consultori e inefficaci per le gestanti, tardive definizione delle eventuali difformità dei feti, asili nido fatiscenti ed insufficienti per i piccoli rifiutati ...ecc...come è nostro uso del resto... Passato la buriana elettorale dimenticheremo anche un qualche adeguamento per la 194...o no??? ciao |
02-03-2008, 21.52.46 | #66 | |
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Riferimento: attacco alla 194 [moratoria degli aborti]
Citazione:
Ma davvero con grande tristezza!E' un discorso che non sta nè in cielo nè in terra. Chi ha detto che non bisogna occuparci dei maltrattamenti sui bambini e di tutti gli altri mali del mondo? Una cosa non esclude l'altra. Bambini nati e bambini non nati sono uguali, dovrebbero esserlo almeno.Dobbiamo occuparci di entrambi. Per quel che riguarda la donna, e parlo da donna, la donna al di là del fatto di esser donna, è una persona. E una persona non può e non deve uccidere un'altra persona. Tanto più suo figlio. Anche se non lo vuole. Anche se è malato. Anche se è frutto di violenza. Ha il diritto di rinnegarlo, ma non di ucciderlo. Ha il diritto di non volerlo, di non voleci aver a che fare, ma non di sopprimerlo. |
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02-03-2008, 21.58.21 | #67 | |
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Riferimento: attacco alla 194 [moratoria degli aborti]
Citazione:
Chi lo stabilisce quale vita è degna di essere vissuta? In base a quale criterio? |
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02-03-2008, 22.19.49 | #68 | |
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Riferimento: attacco alla 194 [moratoria degli aborti]
Citazione:
Perchè il bambino nato può vivere autonomamente? Beh, passeranno degli anni prima che possa vivere autonomamente. Come lo consideriamo? Un uomo-potenziale? Se l'embrione è un bambino - potenziale come molti affermano, il bambino deve essere un uomo - potenziale. L'uomo , un vecchio - potenziale. Il vecchio, un cadavere - potenziale. E sai perchè non si può scegliere tra la vita della madre e quella del bambino? Perchè hanno pari valore e pari dignità. Ogni esssere umano è uguale all'altro.Siamo tutti uguali a questo mondo. Abbiamo tutti lo stesso valore. E in qualsiasi condizione siamo. Sia che siamo sani, sia che siamo malati, sia che siamo buoni, sia che siamo criminali, la dignità umana non deve essere lesa. |
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02-03-2008, 23.38.10 | #69 | ||||
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Riferimento: attacco alla 194 [moratoria degli aborti]
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Il fatto è che un embrione non è una persona, è un embrione. Citazione:
Poche decine di cellule non sono un individuo, non sono un bambino, dunque la donna ha il diritto di decidere se volere un figlio o meno. La gravidanza non è qualcosa che scende dal cielo, è parte della donna perché essa è coinvolta nella gravidanza e quindi ha il diritto di decidere del proprio corpo dato che si tratta del diritto della libertà di una persona contro un ipotetico futuro diritto di una ipotetica futura persona. Citazione:
Dimmi dove ho scritto che il discrimine tra l’essere persona e il non esserlo è la vita autonoma ? da nessuna parte. Quello che ho detto è che poche cellule non sono una persona. Allora la domanda dovrebbe essere: “quando è da considerare persona un feto ?” cerchiamo di rispondere con logica, ragione e scienza a questa domanda. Citazione:
Certo, ma noi non abbiamo ancora un bambino prima che nasca, abbiamo un ovulo e uno spermatozoo prima, un ovulo fecondato poi, un embrione dopo ancora e infine un feto; dopo la nascita avremo un bambino. Il tuo errore logico è considerare “persona” anche poche cellule. Nel caso di pericolo della vita di una madre, si deve ribadisco deve sacrificare un qualcosa di “potenziale” ed “ipotetico” rispetto ad una persona già tale con storia, affetti e magari altri figli da mantenere e crescere. Saluti Andrea |
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03-03-2008, 00.42.25 | #70 |
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Riferimento: attacco alla 194 [moratoria degli aborti]
Ho discusso lungamente, altrove e anche con Ulysse, dell'aborto.
Sono partito da considerazioni che ritenevo di buon senso e cioè che un embrione, poche decine di cellule, come dice spiritolibero, non sono o non sono ancora una vita. E quindi che l'aborto non è un assassinio e che, pur cercando di trovare tutti i modi possibili per evitarlo, occorre regolamentarlo e ammetterlo tra le opzioni possibili. Tuttavia, il mio intelligentissimo interlocutore mi ha fatto notare che persino la scienza è divisa e "brancola nel buio" circa la definizione del momento in cui la VITA inizia nell'embrione. Non si può negare comunque che, lasciato crescere, in assenza di danni fortuiti, incidenti e problemi medici vari, ogni embrione potrebbe diventare una vita. In assenza dunque di certezze sul momento in cui scocca la scintilla vitale, bisognerebbe procedere per prudenza: non potendo dire se l'embrione è già vita oppure no, bisogna comportarsi come se lo fosse, in quanto, davanti alla possibilità di commettere un omicidio (se effettivamente nell'embrione già ci fosse vita), meglio dare per scontato che l'embrione sia già vivo. Ho provato a contrastare questo ragionamento, ma, purtroppo mi sembra inattaccabile e ineccepibile. Per cui ho dovuto in parte ripensare il mio parere sull'aborto. Resto più o meno dell'idea che bisognerebbe provare di tutto per evitare un aborto, credo ancora però che lo Stato debba legiferare su questa materia e che la legge non può che ammettere la possibilità di abortire, ritenendo che si tratti di una questione certamente controversa e con mille sfaccettature. Per esempio, incaso di rischio di vita per la madre, non troverei sbagliato optare per l'aborto: non tutti siamo eroi e non mi sembra giusto imporre l'eroismo per legge |