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11-03-2008, 21.42.54 | #172 | |
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Riferimento: attacco alla 194 [moratoria degli aborti]
Citazione:
No mio caro, io non voglio proprio che l'aborto ci sia, nè clandestino, nè legale, nè in nessun altro modo...Ma come ho ampiamente spiegato, legalizzare l'OMICIDIO è assurdo.Questa si che è barbarie. Se uno vuole uccidere sa chè è male, se vuole farlo che ne paghi le conseguenze. Consentire l'omicidio per me (e dovrebbe esserlo per tutti gli esseri umani, perchè è una cosa che prescinde dalla fede) è sbagliato. |
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11-03-2008, 21.57.42 | #173 | |
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Riferimento: attacco alla 194 [moratoria degli aborti]
Citazione:
E chi ha parlato di timore? Ma stiamo scherzando? Chi vuole torturare la donna? Piuttosto è con il suo consenso che il medico tortura il bambino... Vedi, non riguarda solo la donna e la sua libera scelta:già, perchè non fa tutto da sola.Lei è la mandante e il medico è l'esecutore materiale del delitto, l'anestesista il complice. Anzi tutti coloro che non fanno niente per impedire che un essere umano venga ucciso sono complici. E io non voglio certo essere complice di un delitto ,così atroce, peraltro. Dici che non vuoi stravolgere costumi sbagliati , questo vuol dire che non vuoi combattere ciò che è male, ma startene fermo a guardare...e poi, chiamarla la "nostra"morale, come se dessi uguale validità ad altri modi di pensare...mi sa di relativismo...come direbbe Benedetto XVI... Tu che credi in Gesù, tirati fuori da questi grovigli... |
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11-03-2008, 23.34.16 | #174 |
Ospite abituale
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Riferimento: attacco alla 194 [moratoria degli aborti]
Manacoddi... ogni volta che scrivi un post ti allontani dal tuo obiettivo.
NON E' CON QUEST'ATTEGGIAMENTO CHE CONVINCERAI MAI QUALCUNO. Anzi, se queste sono le tue ragioni, possiamo star certi che in Italia non si smetterà mai di abortire legalmente! Aborto si o aborto no, non è una scazzottata tra neocatecumenali e atei dei centri sociali, come la vuoi far sembrare. E' un problema sociale e non religioso. Rifletti: gli argomenti che citi e il modo con cui lo fai allontanano i lettori dal tuo traguardo |
12-03-2008, 11.38.37 | #175 | |
Ospite abituale
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Riferimento: attacco alla 194 [moratoria degli aborti]
Citazione:
Avete visto la scorsa puntata delle "Iene"? Due ragazzi hanno finto che gli si fosse rotto il preservativo e per tutta la notte hanno girato per gli ospedali di Roma (perché era sabato e nei consultori non c'erano medici) per trovare qualcuno che prescrivesse questa benedetta pillola. Tutti obbiettori di coscienza! Nessuno che gliela prescrivesse. Trascorrono ben 48 ore prima che un medico degno di questo nome gli facesse la ricetta. Andando a indagare, le Iene hanno scoperto che la pillola del giorno dopo niente ha a che fare con la 194, e che i medici che si sono rifiutati di prescriverla lo avevano fatto arbitrariamente. Io li avrei denunciati, e lo farò se mi capita una cosa del genere. La pillola del giorno dopo (e va ribadito) non è una pillola abortiva, non è la RU486. Non prescrivendola, questi medici si rendono complici di una futura ivg, per somma gioia di Manacoddi che deplora queste cose. Quando ero piccola mi sono sempre chiesta perché mia madre, che non mi voleva, non mi avesse abortita. Mi dicevo che sarebbe stato meglio, io non avrei avuto coscienza, non avrei sofferto, non sarei stata una delle cause dell'infelicità di quella donna che amavo con tutta me stessa. Sono cresciuta ferita, come dice Frollo, e ho giurato a me stessa che mai e poi mai avrei fatto questo a un altro essere umano. Mi rendo conto di venire dall'altra parte della luna, dove non sempre la vita è bella, dove non sempre l'amore trionfa, e dove si sopravvive ( e male) piuttosto che vivere. Spesso per questo mi sento una presenza scomoda in questo mondo luccicante di valori parolai. Per questo pongo molto l'accento sulla qualità della vita più che sulla vita in sè. Io non vorrei vivere come Welby, non vorrei vivere se vita significa prigione e sofferenza, così come avrei preferito risparmiarmi la consapevolezza di essere stata solo un peso per una madre e un padre che non avevano la forza materiale di amarmi perché uccisi dentro dai loro problemi. Io sono una figlia indesiderata dell'epoca degli aborti clandestini, e non certo l'unica. C'è tanta gente che la pensa come me: un figlio deve sentirsi ed essere desiderato. Meglio interrompere che "creare dolore", come cantava De Andrè. |
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12-03-2008, 12.44.37 | #176 |
Ospite abituale
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Riferimento: attacco alla 194 [moratoria degli aborti]
In effetti, come vedi, caro fabrizio...come esito di antiche discussioni...ho ancora ragione io.
L'deologia, religiosa o non religiosa che sia, è comunque pericolosa: essa vuole interpretate la realtà secono costruzioni mentali preimpostate...che si vorrebbero universalmente valide...in definitiva secondo un pregiudizio...che prima o poi esula dalla realtà fattuale e fluttua nell'iperspazio...è il segnale della fine... e prevarrà il pragmatismo della razionlità che mette a confronto i pro e i contro. Non esiste una legge che ci ha preso una volta per tutte...se non nella fede che tiene in ostaggio la ragione..e acceca. Comunque alcune ideologie hanno piu' fortuna di altre e sono anche seguite...per certi periodi riuscendo a combaciare col reale, ma tutte, dopo un periodo di fulgore, cadono miseramente...questo per lo meno è stato l'insegnameto delle tre maggiori e invasive ideologie del novecento...di cui ancora sopportiamo i prodromi. L'ideologia cristiana,...e cattolica... invece, in 2 mila anni, è riuscita a penetrare i piu' recessi meandri del'intimo sentire dell'uomo (quasi ne ha adattato la mente) e, fecendo leva sull'amore, la carità e il fulgore del paradiso ove, secondo San Paolo, non si fa che banchettare (ottimo per chi non riese a sbarcare il lunario)...da un lato... e la paura del peccato da punire nell'inferno dall'altro, riesce ancora a soppravvivere splendidamente. Magari è anche merito dei suoi teologi hanno saputo via via adattare la dottrina alla realtà...alle esigenze sociali del momento ..anzi a guidarla la società nelle varie epoche. Purtroppo, quando la dottrina idelogica è incapace di adattarsi, pur con le migliori intenzioni di chi ne è portatore,...produce i piu' immani disastri: ne siamo testimoni oggi in ogni parte del mondo..cristianesimo o non cristianesimo che sia. Ritonando al cattolicesimo però, oggi mi pare che sia completamente fuori... oggi è la scienza che, nel bene o nel male, si mostra invasiva...in specie perchè le grandi menti degli ultimi secoli...dal rinascimento ...da Galileo direi,...appartengono alla scienza: i successi fatuali sono della scienza...con relative ricadute tecnologiche!. All'opposto, nonostante le reazioni in corso, la dottrina cattolica perde colpi...la scienza arriva oramai a erodere, con la quantistica e la teoria delle superstringhe, i pilastri del trascendente. La grande lotta oramai, il contrasto insanabile, come appare in questo thread del resto, è fra le due grandi verità: La verità della fede che per sostenere i propri dogmi non esita a trascendere le sempre piu' pressanti esigenze sociali (demografia, sanità, struttura sociale in evoluzione , ecc).....i tanto decantati sensi di amore e carità non sembrano sopperire...se non in situazioni marginali..anche se emozionalmente eclatanti...la riesumazione di padre Pio..ad esempio. La verità dell scienza oramai invasiva della nostra società e che con le sue ricadute insegue le esigenze che premono per sempre nuove soluzioni...che purtroppo l'ignoranza dei leader aministratori e politici spesso trascura. In sostanza è la eterna lotta fra passato e futuro: La verità della religione è quella degli antichi testi...originati dai pastori della galilea di due mila e piu' anni fa...fino a 5 o 6 mila. la verità della scienza scrive il nuovo libro del futuro dell'universo ...dove andremo a vivere... ....se ci salveremo dal nuovo incombente inferno ecologico...da cui solo la scienza potrà salvarci ...anche quando sia sorretta da un'etica, sia pure religiosa, che abbia pero' abbandonato gli antichi assolutismi per convertirsi al relativismo delle esigenze dell'umano che si adatta e si evolve. In fondo. infatti, basterebbe che il credente uscisse dagli attuali schemi ideologici dell'assoluto che avrebbe tuttte le risposte... per entrare come pertecipe nella struttura di una società in evoluzione di cui la scienza costituisce il sostegno certo non perfetto, sempre perfettibile...ma insostituibile. Forse sono uscito dal tema, ma la battaglia per l'aborto non è che un piccolo episodio di questo grande contrasto culturale e idelogico...che non potrà che sfociare verso nuove aperture... Infatti la battaglia per la vita o per la moratoria di Ferrara non è che un anacronismo momentaneo. ciao |
12-03-2008, 13.32.24 | #177 |
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Riferimento: attacco alla 194 [moratoria degli aborti]
Ma se uno va dal medico di fam gli chiede la pillola del giorno dopo, per tenersela in casa per "ogni evenienza", il medico dovrebbe prescriverla.
E allora anche qui... possibile che debba sempre prevalere l'irresponsabilità di chi non ci pensa mai, prima di fare qualcosa? Mettilo nel conto che se cerchi la pillola col fiato alla gola, poi ci possano essere anche delle difficoltà. Non vuoi rimanere incinta? Premunisciti e pensaci prima! Se sei irresponsabile... peggio per te e affronta le conseguenze, una volta che "l'irreparabile" è avvenuto. Santa pazienza! |
12-03-2008, 13.52.18 | #178 | |
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Riferimento: attacco alla 194 [moratoria degli aborti]
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Al di là della mia fede io sto ponendo la questione su un piano di logica. Non posso "convincere" nessuno a credere in Dio, fa fargli capire che ogni essere umano inizia la sua esistenza dal concepimento nonè un dogma di fede, è qualcosa di concreto, tangibile, è la realtà. |
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12-03-2008, 15.15.54 | #179 | |
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Riferimento: attacco alla 194 [moratoria degli aborti]
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Non solo non è una realtà, scientificamente parlando, ma è un'idea scomoda che va contro parecchie convenienze personali. Allora. Anche io sono convinto che non si debba abortire, ma mi sembra opportuno sostenerlo con argomenti razionali e difficilmente controvertibili. Tu invece sostieni che è così perchè è così... e basta. Per "farti fuori dalla discussione" basterebbe risponderti: "io non credo in Dio, per cui faccio come mi pare". Invece il senso di responsabilità che ciascuno deve avere, è un obbligo morale e sociale, a prescindere dalle religioni. Il dubbio che il feto sia o non sia vita, resta dubbio anche a prescindere dalla Fede. Invocare dunque un principio di precauzione è "bipartizan"! E poi bisogna concedere qualcosa. L'aborto "per causa di forza maggiore" non può essere negato. E' una questione di logica del compromesso e di politica "win - win"! |
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12-03-2008, 15.34.30 | #180 | |
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Riferimento: attacco alla 194 [moratoria degli aborti]
Citazione:
IO, pur essendo agnostico tendente allo scetticismo acceso e all’anticlericalismo razionale, non mi sentirei d’intessere così eccelse lodi alla scienza, soprattutto a quella che sta sotto i nostri occhi, quella contemporanea, che, svanendo la propria intima vocazione di osservare il mondo fenomenico e rispondere ai tanti ‘come’ esso si manifesta, inclina verso una spirale non propriamente virtuosa, abbandonando il campo dell’epistemologia per trasbordare nell’insensata tecnologia. E’ questa, ultima nata dal panciuto ventre della cultura positivista, a rappresentare sempre più il nuovo vulnus da esorcizzare. Una teckne volta a se stessa, teleologicamente fine a se stessa, mezzo e fine che non dialoga neppure più con il sapere e che rischia di porre l’amara parola ‘Fine’ al nostro futuro. Non è questa scienza, troppo intrisa di finalità autoreferenziali, che potrà salvarci dall’imminenza del disastro ecologico, è, piuttosto, essa la sua maggiore causa, così com’è causa dell’incombere di un disastro bellico. Non è dunque questa scienza, eccessivamente tecnologica, il mezzo di redenzione. La ‘nuova scienza’ ha fagocitato l’uomo di scienza fino ad affrancarsi quasi del tutto dal consiglio etico, un fardello ritenuto eccessivamente castrante. Ciao |
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