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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 31-03-2008, 14.47.58   #1
ornella
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http://www.rifondazione-cinecitta.or...rinascita.html

Il cosiddetto piano di rinascita democratica, parte essenziale del programma piduista, consisteva in un assorbimento degli apparati democratici della società italiana dentro le spire di un autoritarismo legale che avrebbe avuto al suo centro l'informazione.

I suoi obiettivi essenziali consistevano in una serie di riforme e modifiche costituzionali onde

« …rivitalizzare il sistema attraverso la sollecitazione di tutti gli istituti che la Costituzione prevede e disciplina, dagli organi dello Stato ai partiti politici, alla stampa, ai sindacati, ai cittadini elettori »


. In particolare andavano programmate azioni di Governo, di comportamento politico ed economico, nonché di atti legislativi, per ottenere ad esempio nel settore scuola di

« …chiudere il rubinetto del preteso automatismo: titolo di studio - posto di lavoro… »

http://it.wikipedia.org/wiki/Piano_d...ta_democratica
Cosa ne pensate? è una storia chiusa? mi sembra di no
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Vecchio 02-04-2008, 10.16.10   #2
chlobbygarl
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Cara Ornella (che fu??!!!!) premessa (), la P2 si prefisse con metodi cospirativi di raggiungere lo 'stato etico' nel quale credeva, assoggettandone le istituzioni con il presidio dei posti chiave amministrativi e istituzionali.Una lobby potente e senza scrupoli, pervasiva se guardiamo alle condanne definitive di Gelli e ai suoi interessamenti processuali che vanno da Gladio alla strage di Bologna alla bancarotta fraudolenta.

Sul tuo spunto proiettivo sull'oggi dico che paradossalmente quelli erano tempi romantici, nei quali la segretezza e la occultazione dietro altre di tali manovre manteneva alle medesime il carattere aperto di 'cose indebite', circoscritte e deifinite.Oggi chi potrebbe discriminare con sicurezza dove inizia la lobby e dove finisce la politica?Basti guardare i legami tra stampa e 'regime', tra istituti bancari e partiti, tra corporazioni o gruppi di pressione e istituzioni varie.

Il fatto è che dove la politica è debole si creano margini per l'inserimento di nuove forme di partecipazione o di sostituzione, mica sempre positive, mica sempre democratiche.E la politica è sempre debole in un paese dove il dibattito sociopolitico è inquinato da elementi di mistificazione e distorsione.Significa passare i decenni a recitare ruoli politici insostenibili
e implausibili, solo per tornaconto ideologico e di fazione.Così facendo si ammorbano le menti e si proiettano le dinamiche sociali su di uno schermo che rimanda le stesse immagini degli specchi deformanti del luna park.

Gelli agì illegittimamente e inaccettabilmente, ma come avrai letto al di là della veste complottistica e antidemocratica della sua attività, gli obiettivi fissati dal suo programma sono gli stessi in gran parte sottoscritti o quantomeno discussi dai partiti nelle campagne elettorali degli ultimi 15 anni.
In questo senso parlo di tentativo di sostituzione della politica da parte di organismi non istituzionali.
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Vecchio 02-04-2008, 12.45.14   #3
ornella
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Citazione:
Originalmente inviato da chlobbygarl
Cara Ornella (che fu??!!!!) premessa (), la P2 si prefisse con metodi cospirativi di raggiungere lo 'stato etico' nel quale credeva, assoggettandone le istituzioni con il presidio dei posti chiave amministrativi e istituzionali.Una lobby potente e senza scrupoli, pervasiva se guardiamo alle condanne definitive di Gelli e ai suoi interessamenti processuali che vanno da Gladio alla strage di Bologna alla bancarotta fraudolenta.

Sul tuo spunto proiettivo sull'oggi dico che paradossalmente quelli erano tempi romantici, nei quali la segretezza e la occultazione dietro altre di tali manovre manteneva alle medesime il carattere aperto di 'cose indebite', circoscritte e deifinite.Oggi chi potrebbe discriminare con sicurezza dove inizia la lobby e dove finisce la politica?Basti guardare i legami tra stampa e 'regime', tra istituti bancari e partiti, tra corporazioni o gruppi di pressione e istituzioni varie.

Il fatto è che dove la politica è debole si creano margini per l'inserimento di nuove forme di partecipazione o di sostituzione, mica sempre positive, mica sempre democratiche.E la politica è sempre debole in un paese dove il dibattito sociopolitico è inquinato da elementi di mistificazione e distorsione.Significa passare i decenni a recitare ruoli politici insostenibili
e implausibili, solo per tornaconto ideologico e di fazione.Così facendo si ammorbano le menti e si proiettano le dinamiche sociali su di uno schermo che rimanda le stesse immagini degli specchi deformanti del luna park.

Gelli agì illegittimamente e inaccettabilmente, ma come avrai letto al di là della veste complottistica e antidemocratica della sua attività, gli obiettivi fissati dal suo programma sono gli stessi in gran parte sottoscritti o quantomeno discussi dai partiti nelle campagne elettorali degli ultimi 15 anni.
In questo senso parlo di tentativo di sostituzione della politica da parte di organismi non istituzionali.
Domanda da Ornella che é : Siamo sicuri che dietro quell'Etica, non si nascondesse solo brama di potere?
Non da molto ho assistito ad una "commedia" teatrale, "PRIMA DELLA PENSIONE" di Thomas Bernhard, bellissima e mi ha fatto riflettere non poco sulla Democrazia in quanto tale. La necessità di individui già inseriti in determinati ambienti, ritengono che questo sistema democratico non è sufficiente, e facendosi in questo caso paladini "velati" complottano per il bene del paese. O è Democrazia o non lo è.
Ammetto di non aver strumenti per poter analizzare passo passo le proposte, riesco ad aver una visione d’insieme sugli effetti.
Il problema è che quasi nessuno ammette di compiere nefandezze in quanto tali. Una motivazione MORALE se la devono dare. Lo so che molte proposte vengono abbracciate dagli attuali partiti , e questo mi da molto da pensare.
Anzi è per questo che ho aperto la discussione.

Citazione:
.Significa passare i decenni a recitare ruoli politici insostenibili
e implausibili, solo per tornaconto ideologico e di fazione.Così facendo si ammorbano le menti e si proiettano le dinamiche sociali su di uno schermo che rimanda le stesse immagini degli specchi deformanti del luna park.

Dov'è l'uscita?
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Vecchio 03-04-2008, 20.18.43   #4
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Citazione:
Originalmente inviato da ornella
Domanda da Ornella che é : Siamo sicuri che dietro quell'Etica, non si nascondesse solo brama di potere?
Vedi a mio avviso la risposta è nella tua domanda, dietro lo 'stato etico' c'è sempre al tempo stesso brama di potere, ma mai solo quella.I grandi 'cattivi' della storia erano prima di tutto personalità disturbate, dunque in grado di essere lucidissimi all'interno di un quadro logico alterato e distorto, ma in sè coerente.Amavano il disegno 'etico' o etico-politico al quale si dedicavano, al di là dell'utile personale previsto.Sterminare una razza come nei propositi hitleriani è sì finalizzato al dominio assoluto dell'arianesimo e quindi a quella che tu chiami brama di potere, ma passando attraverso un'idea precisa di società, che si prevede, si sogna e si ama articolata in quel dato modo.
Citazione:
O è Democrazia o non lo è.
brutta bestia la democrazia, non si dà una volta per tutte, ma va ridefinita e conquistata ogni giorno.
Citazione:
Il problema è che quasi nessuno ammette di compiere nefandezze in quanto tali.
non è facile trovare 'criminali' in autoriconosciuta perfetta malafede, quelli che rapinano banche lo fanno ispirandosi a robinhood, da lì in su (o in giù) tutte i 'ruoli' sono validi per essere impersonati.
Citazione:
Una motivazione MORALE se la devono dare.
appunto, come ti dico spesso la morale è sfumata, poliedrica, interpretabile, inoggettivabile
Citazione:
Lo so che molte proposte vengono abbracciate dagli attuali partiti , e questo mi da molto da pensare.
paradossalmente molte di queste proposte hanno un senso cogente per la nostra situazione attuale.E' la storia del fine e del mezzo e del mezzo che diventa fine.

Citazione:
Dov'è l'uscita?
porte bloccate mi spiace
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Vecchio 04-04-2008, 10.47.02   #5
ornella
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=chlobbygarl]Vedi a mio avviso la risposta è nella tua domanda, dietro lo 'stato etico' c'è sempre al tempo stesso brama di potere, ma mai solo quella.I grandi 'cattivi' della storia erano prima di tutto personalità disturbate, dunque in grado di essere lucidissimi all'interno di un quadro logico alterato e distorto, ma in sè coerente.Amavano il disegno 'etico' o etico-politico al quale si dedicavano, al di là dell'utile personale previsto.Sterminare una razza come nei propositi hitleriani è sì finalizzato al dominio assoluto dell'arianesimo e quindi a quella che tu chiami brama di potere, ma passando attraverso un'idea precisa di società, che si prevede, si sogna e si ama articolata in quel dato modo.

Ottimo distingui quindi tra i buoni e i "cattivi" cosa fa la differenza?
Io ho provato a spiegarlo, per molti è ormai indefinibile è tutto relativo.
Per chlobbygarl che fu o che è?

E' possibile che la Storia insegna solo ai "cattivi"che ci ripropongono sempre lo stesso giochino del nemico comune da vincere, della razza superiore?
Delle volte è accaduto:http://www.english-zone.com/holidays/mlk-dreami.html
Che qualcuno avesse un sogno, ed è riuscito a comunicarlo, tu non sogni?
Non sogniamo più, non è forse perchè ci fanno sembrare
Citazione:
morale è sfumata, poliedrica, interpretabile, inoggettivabile
paradossalmente molte di queste proposte hanno un senso cogente per la nostra situazione attuale.E' la storia del fine e del mezzo e del mezzo che diventa fine.
le proposte della P2 come l'unica via possibile, e casualmente uno dei due esponenti politici alle prossime elezioni che ha molte probabilità di vincerle ne faceva parte. Ci deve essere un sogno da qualche parte.


Citazione:
brutta bestia la democrazia, non si dà una volta per tutte, ma va ridefinita e conquistata ogni giorno.

Delle volte temo che sia il giochino degli specchi, in cui non ci si ritrova più, la nostra indifferenza potrebbe essere dovuta all'incapacità di ritrovare se stessi in mezzo a tante immagini deformate volutamente.


Citazione:
porte bloccate mi spiace
mi toccherà romperle a capocciate...........o forse mi romperò la capoccia e basta se vuoi c'è posto per un' altra capoccia, ti propongo sempre cose divertenti, io so come passare le giornate.
Voglio un sogno.
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Vecchio 04-04-2008, 14.00.01   #6
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Citazione:
Originalmente inviato da ornella
Ottimo distingui quindi tra i buoni e i "cattivi" cosa fa la differenza?
Serviva a far capire come tutti amino i propri disegni del mondo.La strumentalità del modo di procedere dei cattivi è solo in rapporto alla distanza che separa il loro scenario dal nostro, ma non è assoluta.Non si può realizzare un progetto criminale senza amarlo profondamente.
Citazione:
Io ho provato a spiegarlo, per molti è ormai indefinibile è tutto relativo.
violazione di particolari leggi scritte e di codici sottintesi percepiti via via come valori positivi, questa è grossomodo la cattiveria:ma se è facile scegliere tra la tua morale e quella di Pol Pot, lo è molto meno se si dovesse scegliere tra la mia e la tua!In questo senso dire che la morale sia intersoggettiva è falso, o comunque serve a poco:con-vivere significa ridefinire di continuo nuovi significati 'etici' da attribuire alle cose, fare questo vuol dire sporcarsi le mani nel terreno dell'imperfetto e dell'incondiviso, giorno dopo giorno, per uscirne con soli compromessi.


Citazione:
Delle volte è accaduto:http://www.english-zone.com/holidays/mlk-dreami.html
Che qualcuno avesse un sogno, ed è riuscito a comunicarlo, tu non sogni?
Sognare è imprescindibile, ma applicare i sogni alla realtà senza curarsi di come avvenga il contatto può essere fatale.Tutti quelli che vivi come 'quotidiano' sono sogni realizzati da qualcuno, Stalin sognava pure lui.
Citazione:
Non sogniamo più, non è forse perchè ci fanno sembrare
le proposte della P2 come l'unica via possibile, e casualmente uno dei due esponenti politici alle prossime elezioni che ha molte probabilità di vincerle ne faceva parte. Ci deve essere un sogno da qualche parte.
Quello che dico è... operare molecolari distinguo per andare a fondo:
il fatto che alcune proposte di Gelli siano nei programmi attuali di molti partiti
non vuol dire nè che lui fosse un brav'uomo, nè che i politici di oggi siano dei delinquenti a prescindere.Significa solo che la correttezza di alcune analisi può incidentalmente occorrerre anche a chi della correttezza in generale non importa nulla.Il problema Ornella, almeno secondo me, è interpetare il contesto
politico e culturale nel quale un fenomeno si verifica e perchè si verifica, insomma riferirsi ad una concezione sistemica della storiografia senza arrivare ancora a sedimentare giudizi di valore.Questa mi appare l'unica via di uscita.

Citazione:
Delle volte temo che sia il giochino degli specchi, in cui non ci si ritrova più, la nostra indifferenza potrebbe essere dovuta all'incapacità di ritrovare se stessi in mezzo a tante immagini deformate volutamente.
A mio modo....non siamo mai indifferenti se portiamo analisi col presupposto di arrivare all'essenza delle cose.Però ammetto che rispetto a ciò il tuo pathos sia molto più bello.

Citazione:
mi toccherà romperle a capocciate...........o forse mi romperò la capoccia e se vuoi c'è posto per un' altra capoccia, ti propongo sempre cose divertenti, io so come passare le giornate.
apprezzo comunque la cortesia però occhio, un osservatore distratto potrebbe leggerci un invito reciprocamente sado-maso
Citazione:
Voglio un sogno.
un sogno quale che sia, legata all'atto del sognare più che al suo oggetto, attenzione pericolo pericolo.....
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Vecchio 04-04-2008, 22.43.32   #7
ornella
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Originalmente inviato da chlobbygarl
Serviva a far capire come tutti amino i propri disegni del mondo.La strumentalità del modo di procedere dei cattivi è solo in rapporto alla distanza che separa il loro scenario dal nostro, ma non è assoluta.Non si può realizzare un progetto criminale senza amarlo profondamente.
Interessante, non capisco questi distinguo, ovvero se è criminale è criminale, che poi venga amato dal criminale ideatore non ho dubbi.
Chiamiamolo col suo nome, che l'elemento disturbato non sia cosciente di essere tale mi sembra palese.
Anche chiedersi se si è elementi disturbati lo è, aver dei sogni significa esporli al più feroce contradditorio, se si vuole che non restino sogni narcisistici, se avessi potere temerei tantissimo gli adulatori, difficilmente prendo in considerazione i complimenti che mi vengono fatti, ed è necessario per me aver stima di chi me li fa, e il completo disinteresse.
Citazione:
violazione di particolari leggi scritte e di codici sottintesi percepiti via via come valori positivi, questa è grossomodo la cattiveria:ma se è facile scegliere tra la tua morale e quella di Pol Pot, lo è molto meno se si dovesse scegliere tra la mia e la tua!In questo senso dire che la morale sia intersoggettiva è falso, o comunque serve a poco:con-vivere significa ridefinire di continuo nuovi significati 'etici' da attribuire alle cose, fare questo vuol dire sporcarsi le mani nel terreno dell'imperfetto e dell'incondiviso, giorno dopo giorno, per uscirne con soli compromessi.
Non credo che Pol Pot sia stata una persona cattiva, le sue azioni ed idee però non sono desiderabili, perchè non rispettose di quelle altrui.
Ultimamente sono stata molto criticata perchè ho fatto presente ad un presunto fascista che se si fosse dichiarato tale, non gli avrei in nessun modo impedito la partecipazione a una cosa non politica, o almeno non del tutto, ma mi sarei certo ricoperta di bolle.
Ora il numero serviva allo scopo, ma il fine giustifica i mezzi se questi non sono in contraddizione con la mia Etica in questo caso.
Perchè dovrei rispettare le idee di chi vuole impedire le altre, è un paradosso pericolosissimo. Se rispetto la Libertà di scelta non posso rispettare le idee di chi non rispetterebbe la mia. Ma non parlo del portatore dell'idea.
Una persona che stimo mi ha spiegato che in un dialogo, non esiste una cosa più giusta o una sbagliata, esistono informazioni che arrivano all'interlcutore ed altre che non arrivano.
Quando assistiamo ad una discussione quindi ci può apparire migliore una tesi invece che un 'altra. Ma nella realtà una delle due tesi ad esempio politiche se messe in pratica porterà dei vantaggi alla collettività o ne aumenterà ad una minoranza.
Il limite poi che un 'idea nei vari passaggi da testa a testa si snaturi del tutto non è una novità.
Russell diceva che le persone poco intelligenti sono più sicure di se di quelle maggiomente dotate, peccato che questa incertezza porta a non comunicare le proprie idee.
Ne consegue che generelmente le persone meno dotate e in cattiva fede si pongono meno problemi ad esprimere le propie opinioni o a propagandare le loro nefandezze. E considerata la legge del dialogo espressa prima si propagheranno per vere e desiderabili idee orribili come quelle naziste.
Forse è un rischio che si può correre quello di sbagliare e mettersi in gioco anche con idee non perfette ma in buona fede. Nello scontro leale non si può che crescere.
Tornando alla "nostra" loggia, i dubbi me li tengo, non c'è sempre buona fede, non posso giudicare le persone, ma le azioni si.
Sai la differenza in tal senso si vede, Stalin utilizzava ideali più che onorevoli per gestire una dittatura, il problema non erano gli ideali che potevano essere modificati e corretti, ma la dittatura.
Ora come può un partito di una Democrazia moderna nascere dal volere-potere di un solo uomo?
La base si è formata a posteriori, nel giro di pochi mesi.


Citazione:
Il problema Ornella, almeno secondo me, è interpetare il contesto
politico e culturale nel quale un fenomeno si verifica e perchè si verifica, insomma riferirsi ad una concezione sistemica della storiografia senza arrivare ancora a sedimentare giudizi di valore.Questa mi appare l'unica via di uscita.
Più che d'accordo.

Citazione:
A mio modo....non siamo mai indifferenti se portiamo analisi col presupposto di arrivare all'essenza delle cose.Però ammetto che rispetto a ciò il tuo pathos sia molto più bello.
Non sei certo una persona indifferente, e io forse volutamente meno passionale( Se mi dovessi chiudere in una definizione potrebbe essere Anarchico -Cristiana, non è facile agire senza toppare )

Citazione:
apprezzo comunque la cortesia però occhio, un osservatore distratto potrebbe leggerci un invito reciprocamente sado-maso
Sono generosa e non m'importa di ciò che la gente pensa.
Citazione:
un sogno quale che sia, legata all'atto del sognare più che al suo oggetto, attenzione pericolo pericolo.....
Ho detto sogno, non sognare volutamente
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Vecchio 05-04-2008, 11.22.55   #8
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Originalmente inviato da ornella
Interessante, non capisco questi distinguo, ovvero se è criminale è criminale, che poi venga amato dal criminale ideatore non ho dubbi.
Chiamiamolo col suo nome, che l'elemento disturbato non sia cosciente di essere tale mi sembra palese.
Tu ponevi la categoria della malafede e quindi della sola brama di potere alla base della congettura di dati piani eversivi, sovversivi, illeciti, criminali.Io rispondo che la brama di potere va spesso di pari passo con la fede profonda in quel piano da parte del suo creatore.Da cui che la malafede o la sola lettura come strumentale-ad altro di detto piano non spiega esaustivamente il fenomeno.Tutto questo non sposta di una virgola il giudizio finale ed etico che possiamo dare sul terrorismo o sul complottismo eversivo, ma aiuta a capirne la gènesi e la contestualizzazione psico-sociale.I 'cattivi' spesso sono persone che riescono ad amare i loro disegni più di quanto noi siamo in grado di fare con i nostri.
Citazione:
Anche chiedersi se si è elementi disturbati lo è, aver dei sogni significa esporli al più feroce contradditorio, se si vuole che non restino sogni narcisistici, se avessi potere temerei tantissimo gli adulatori, difficilmente prendo in considerazione i complimenti che mi vengono fatti, ed è necessario per me aver stima di chi me li fa, e il completo disinteresse.
avere sogni significa spesso amarli oltre ad ogni più feroce contraddittorio, quindi a mio avviso c'è un passaggio molto graduale e sfumato tra il presentare sogni autoreferenti e 'sigillati' dal narcisismo e invece 'aprirli' agli altri e alle loro integrazioni:intanto per un motivo di complementarietà, vale a dire che spesso gli "altri" hanno necessità di identificarsi nei sogni di qualcuno prescindendo dal grado reale con cui riescono a penetrarli, destrutturarli e capirli.Come accennavo nel finale di post, pare che il bisogno di sognare, o di operare proiezioni non necessariamente probabili, appartenga alla mente e avvenga prima di quanto il cervello non registri l'oggetto possibile di tali proiezioni.Da qui la fallacità e caducità di molti ideali, come anche la propulsività intrinseca all'atto soggettivo del 'pensare', immaginare e proiettare il mondo o gli oggetti esterni a noi.Se infatti tale atto preesiste rispetto al suo oggetto razionalmente concepibile, la questione che si pone non è se sognare o meno ma cosa sognare.
Citazione:
Non credo che Pol Pot sia stata una persona cattiva, le sue azioni ed idee però non sono desiderabili, perchè non rispettose di quelle altrui.
spiegalo questo però, distinguere il soggetto dalle azioni che compie potrebbe essere interpetato come una deresponsabilizzazione del singolo rispetto alle sue scelte che cozza contro la visione manichea di bene e male che spesso sembri voler cavalcare.

Citazione:
Una persona che stimo mi ha spiegato che in un dialogo, non esiste una cosa più giusta o una sbagliata, esistono informazioni che arrivano all'interlcutore ed altre che non arrivano.
anche qui, come coniughi questo col concetto a-relativistico che hai di bene e male?Se lo "sbagliato" e il male non esistono come frutto di volontà precisa ma solo come carenza di flusso informativo non trovi di cadere in quel relativismo che vuoi evitare?
Citazione:
Russell diceva che le persone poco intelligenti sono più sicure di se di quelle maggiomente dotate, peccato che questa incertezza porta a non comunicare le proprie idee.
Ne consegue che generelmente le persone meno dotate e in cattiva fede si pongono meno problemi ad esprimere le propie opinioni o a propagandare le loro nefandezze. E considerata la legge del dialogo espressa prima si propagheranno per vere e desiderabili idee orribili come quelle naziste.
ci sono alcuni passaggi sui quali mi soffermerei:le persone meno dotate di solito non arrivano a fare direttamente grossi danni sociali, proprio perchè anche ove fosse vera la loro maggior sicurezza e minore disponibilità all'esporre le proprie idee al confronto, c'è il fatto che per ricevere accrediti sociali quelle idee bisogna cmq esporle, che non vuol dire quasi mai spiegarle e denudarle, masticabili a chiunque.Poi torna la questione della cattiva fede:se io amo un progetto criminale non sono, come essenza peculiare, in "cattiva fede", rimango un criminale capace di intendere e di volere, come tale giudicabile legalmente e soggettivamente, ma un criminale che ama ciò che fa più di quanto la sua "cattiva fede" lo porti a ingannare il resto della socità sui suoi reali scopi.Il motore propulsivo del suo agire non è la cattiva fede ma il suo desiderio di realizzare i suoi sogni.Il problema della propagazione delle idee è che hanno bisogno di un vettore credibile più che di un veicolato sostanziale.Il 'meno dotato' non possiede nè il primo nè il secondo, che alla fine coincidono:una mente brillante saprà comunicarsi con un' idea inerente tale azione, per comunicare idee ci vogliono idee, che poi sfruttino l'imbecillità degli altri non toglie loro la qualifica di buone idee.
Citazione:
Forse è un rischio che si può correre quello di sbagliare e mettersi in gioco anche con idee non perfette ma in buona fede. Nello scontro leale non si può che crescere.
purtroppo il rischio che si può correre è solo quello di mettersi in gioco con tutte le idee/sogno, di cui abbiamo visto la cattiva o buona fede essere solo un carattere riflesso e non principale.La democrazia si ri-definisce ogni volta proprio a partire dai suoi confini con l'a-democrazia, su quali siano e dove.Dico di più, tale precisa 'dialettica' è indispensabile al progredire sociale:un sistema che non accettasse nel dibattito socio-politico istanze potenzialmente sovversie/eversive nella loro traduzione fisica, non farebbe altro che garantire quest'ultima.Il dialogo ha senso profondo proprio e solo con chi si presuppone in "malafede" verso di noi, poichè prima di quella malafede, e più 'potente', c'è una visione del mondo diversa e magari opposta ma altrettanto amata, con la quale venire in contatto.
Citazione:
Tornando alla "nostra" loggia, i dubbi me li tengo, non c'è sempre buona fede, non posso giudicare le persone, ma le azioni si.
Stalin utilizzava ideali più che onorevoli per gestire una dittatura, il problema non erano gli ideali che potevano essere modificati e corretti, ma la dittatura.
Stalin amava il suo disegno sociale, cmq razionalmente implausibile e incoerente, anche a costo di sterminare i milioni che ha sterminato.
Il Marxismo che Stalin strumentalizzò poichè non era il suo reale sogno/amore, rimane ad oggi pregnante nell'analisi socio-economica ma fallace nelle previsioni e nelle configurazioni finali.
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Ho detto sogno, non sognare volutamente
lo stesso sogno fatto più di una volta si colora però di volontà e consapevolezza..
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Vecchio 05-04-2008, 14.58.38   #9
Monica 3
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Credo che sia interessante e coraggioso riproporre oggi l'argomento della P2, quando, chissà da dove, rispuntano anche le Brigate Rosse.

Ho appena terminato la lettura di "Anni Settanta", Giovanni Moro, Einaudi 2007

Apre spiragli per capire le radici di alcune delle questioni accennate in questo thread, radici che affondano nella mancanza di chiarezza di quel periodo della storia, caratterizzata dal dualismo storia palese/storia occulta, politica/antipolitica.

Indubbiamente coraggioso Giovanni Moro a riaprire e spersonalizzare le ferite di quegli anni, come modo di superare il dolore e andare avanti in modo più autenticamente democratico e trasparente.

Ne consiglio vivamente la lettura. Abbiamo tutti bisogno di capire.
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Vecchio 07-04-2008, 09.35.47   #10
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Citazione:
Originalmente inviato da Monica 3
Credo che sia interessante e coraggioso riproporre oggi l'argomento della P2, quando, chissà da dove, rispuntano anche le Brigate Rosse.

Ho appena terminato la lettura di "Anni Settanta", Giovanni Moro, Einaudi 2007

Apre spiragli per capire le radici di alcune delle questioni accennate in questo thread, radici che affondano nella mancanza di chiarezza di quel periodo della storia, caratterizzata dal dualismo storia palese/storia occulta, politica/antipolitica.

Indubbiamente coraggioso Giovanni Moro a riaprire e spersonalizzare le ferite di quegli anni, come modo di superare il dolore e andare avanti in modo più autenticamente democratico e trasparente.

Ne consiglio vivamente la lettura. Abbiamo tutti bisogno di capire.
In attesa di leggere il libro, potresti spiegarci il collegamento tra i due fenomeni?
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