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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 11-04-2008, 11.39.25   #21
chlobbygarl
Lance Kilkenny
 
Data registrazione: 28-11-2007
Messaggi: 362
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Citazione:
Originalmente inviato da ornella
Infatti gli ultimi di una lunga serie, che hanno cestinato insieme al buonismo ipocrita, nel caos e nella superficialità mediatica, anche la "bontà". E sono state liquidate come banalità anche tanti piccoli tesori. Come giustamente scrivi, aldilà del valore letterario, sono testi che hanno avuto una forte spinta sul mercato, e a mio avviso hanno influenzato parecchio il quotidiano.
Era solo per dire che determinati fattori preesistenti, hanno reso fertile il terreno per certi fenomeni come quello della P2.
mi ricollego a quanto scritto nel thread sul "grande fratello":la realtà si può assorbire e 'cannibalizzare' in mille modi, rendendone indietro ogni volta forma e luce nuove.E lo si può fare anche a partire dal 'grande fratello' (un modo per tutti il già citato "mai dire grande fratello").Cannibalizzare la retorica significa intanto abolire la fissità delle categorie interpretative che ingessano la nostra percezione dei fenomeni, anche mediatici:trash, cool, etico, disetico etc etc.Questa metabolizzazione indistinta e aspecifica può avvenire sia a livello stilistico che contenutistico, che in letteratura contemporanea si equivalgono e si avvolgono inscindibilmente.In politica la retorica immmediata e dunque di prima percezione si è vestita per mezzo secolo di abiti veteroclericali, proprio anche a sinistra, conseguenti direttive etiche e suddivisione funzionale del mondo politico in buoni e cattivi, con due visioni perfettamente speculari promosse da destra e da sinistra, soprattutto complementari.Mentre i due contendenti giocavano questa partita combinata e autoreferenziale, nell'underground di chissà quali stanze dei bottoni si cospirava, si complottava, si facevano saltare in aria persone per creare un clima a sua volta funzionale a disegni successivi di instaurazione golpistica di stato di polizia.Instaurazione mai avvenuta ma il cui semplice spauracchio fu il volano che portò l'Italia al terrorismo rosso.In tutto questo scenario la letteratura del tempo non masticò un bel nulla, si astenne dal commentare fatta eccezione per Pasolini.Un paese senza una letteratura che dia forma vibrante alle ombre, ai dubbi, alle contraddizioni e alle omissioni è un paese in balia di chiunque (grande Saviano in tal senso).E quando un paese cade giù come l'Italia di quegli anni la colpa è di tutti, a partire dagli intellettuali, dai letterati, dagli scrittori, più o meno illuminati, liberi e coraggiosi, come ognuno di noi.Quando penso ai 'cannibali' degli anni '90 mi dico che forse non hanno avuto l'occasione di dimostrare il loro impegno radicale sul fronte dell'iconoclastia dei valori, quindi non solo stilistici e d'intreccio, ma chi si fregia del titolo di 'cannibale' si potrebbe presupporre animato da un fuoco che lo porti un pò più addentro al vulnus sociopolitico.

saluti
chlobbygarl is offline  
Vecchio 13-04-2008, 21.48.59   #22
ornella
farabutta
 
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Data registrazione: 05-02-2008
Messaggi: 327
Riferimento: Loggia P2

Citazione:
In politica la retorica immmediata e dunque di prima percezione si è vestita per mezzo secolo di abiti veteroclericali, proprio anche a sinistra, conseguenti direttive etiche e suddivisione funzionale del mondo politico in buoni e cattivi, con due visioni perfettamente speculari promosse da destra e da sinistra, soprattutto complementari.Mentre i due contendenti giocavano questa partita combinata e autoreferenziale, nell'underground di chissà quali stanze dei bottoni si cospirava, si complottava, si facevano saltare in aria persone per creare un clima a sua volta funzionale a disegni successivi di instaurazione golpistica di stato di polizia.Instaurazione mai avvenuta ma il cui semplice spauracchio fu il volano che portò l'Italia al terrorismo rosso.In tutto questo scenario la letteratura del tempo non masticò un bel nulla, si astenne dal commentare fatta eccezione per Pasolini.Un paese senza una letteratura che dia forma vibrante alle ombre, ai dubbi, alle contraddizioni e alle omissioni è un paese in balia di chiunque (grande Saviano in tal senso).E quando un paese cade giù come l'Italia di quegli anni la colpa è di tutti, a partire dagli intellettuali, dai letterati, dagli scrittori, più o meno illuminati, liberi e coraggiosi, come ognuno di noi.
sappiamo qual'è il problema, il tessuto sociale per il quale è stato possibile, per quanto mi sforzi di veder la situazione da punti di vista diversi mi sembra che l'unica via di uscita è un sogno onesto e forse banale da sognare tutti insieme. Mi viene in mente solo questo.
ornella is offline  
Vecchio 13-04-2008, 23.31.07   #23
frollo
Ospite abituale
 
Data registrazione: 23-02-2008
Messaggi: 286
Riferimento: Loggia P2

non ho letto tutta la discussione. Voelvo solo dire che tutto sommato gli obiettivi della Loggia P2, in fondo in fondo, non mi sembravano così malvagi...
frollo is offline  

 



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