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04-02-2008, 21.05.04 | #42 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
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Riferimento: attacco alla 194 [moratoria degli aborti]
Citazione:
Hai ragione, ma non sempre la comunicazione con le parole è facile. Uno sta pensando una cosa e la dice (la scrive) senza pensare alle diverse interpretazioni che possono scaturire. A volte può anche sembrare che generalizzi ma il mio intento è molto lontano dal generalizzare. Ogni singolo individuo è portatore di diritti e di doveri, di potenzialità e capacità, di errori e di scelte l'importante è riuscire sempre a parlarne con equilibrio e una buona manciata d'amore. Tanto da poter aggiungere che con attenta riflessione possiamo renderci conto che è impossibile generalizzare perchè ogni evento, ogni situazione, ciascun individuo è un caso a sé stante. Oseri dire che le leggi sono necessarie ma l'amore fa comprendere che sono solo paletti che servono per delimitare delle aeree, al cui interno ed esterno esistono le infinite possibilità. Il buon senso, la tolleranza, il rispetto, la comprensione, l'amore sembrano aver abbandonato tutti popoli di questo tempo, spero che ciascuno se li riprenda a piene mani e poi le spanda intorno a sé. La libertà del fratello è la nostra stessa libertà. Se non siamo capaci di concederla agli altri vuol dire che noi ne siamo del tutto privi. |
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26-02-2008, 00.13.13 | #43 |
Ospite abituale
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Messaggi: 388
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Riferimento: attacco alla 194 [moratoria degli aborti]
Credo che l’argomento aborto sia molto complesso , ci sono molte situazioni da prendere in considerazione …
Per prima cosa ….nei primi tre mesi di gravidanza anche se l’individuo non si può ancora dire essere umano …è comunque un essere unico al mondo …( il ventre è nel mondo) ….è frutto della natura Ogni essere umano nasce dall’unione di due cellule…si forma un po’ per volta ….vive e poi muore … Quando si contano gli anni secondo me bisognerebbe partire dal momento dell’unione delle due cellule ….è li che inizia la sua vita…. unica e diversa da tutte le altre Per questo motivo credo che quel essere vada difeso il più possibile…… Credo che ogni richiesta o volontà di aborto vada valutata …..e forse non unificata con la 194….sicuramente l’aborto spinto dall’egoismo secondo me và impedito… Ci sono poi i casi descritti da chi è favorevole alla 194…..stupro ….pericolo per la madre ….malformazioni del feto…ecc Ecco su queste situazioni io non mi sento in grado di dare un’opinione….anche partendo dalla mia convinzione che quel essere unico va protetto a tutti i costi….ci sono in ballo altre situazioni …. Se devo dare comunque un opinione sarei per trovare un sistema per salvare entrambi ..madre e figlio…..ma non saprei quale . Ciao Flavio |
26-02-2008, 15.50.46 | #44 |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-09-2007
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Riferimento: attacco alla 194 [moratoria degli aborti]
Io sostengo che il titolo del thread è mal posto. Ferrara, con la sua "moratoria degli aborti", non ha inteso attaccare la 194 (ed io confermo la mia scelta di libertà ancora oggi: confermo la mia approvazione per la 194).
Ha inteso attaccare l'abitudine ormai radicata del ricorso all'aborto (a prescindere dalle motivazioni che stanno alla base di questa decisione). Lo stato italiano garantisce alla madre il diritto di abbandonare il proprio figlio alle cure dei sanitari e dei servizi sociali, senza declinare le proprie generalità, senza dovere alcuna spiegazione, senza che sia mai possibile risalire alla madre. Quello a cui lui, ed io di concerto, si vuole opporre (ha parlato di moratoria, non di abolizione), è l'uccisione del feto. Come lui, anch'io chiedo alla coscienza delle donne di evitare di uccidere. Non so quale sarà il destino di questo figlio abbandonato, ritengo solo che vada offerta anche a lui un'opportunità. A chi mi oppone che sia più crudele dargli una vita miseranda al posto di una "dolce morte" posso solo replicare che il diritto alla vita è più forte di ogni altro principio. Per me lo è in ragione della mia fede. Non so per gli altri. Desidero solo che sia chiaro che di uccisione si tratta. E replicare che non è omicidio in quanto non si è mai nati, non mi pare un'argomentazione sufficiente. Valerio |
26-02-2008, 16.38.31 | #45 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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Riferimento: attacco alla 194 [moratoria degli aborti]
Citazione:
Alcune volte l'ho pensato anch'io. Si dovrebbe partire dal momento del concepimento per stabilire da quanto tempo siamo qui e non dalla nascita. Certo è molto difficile da stabilire, ma è da quell'istante che noi iniziamo il viaggio. Premettendo che condivido tutto quello che hai scritto, dovremmo obiettare agli anti abortisti che "ufficialmente" Tizio è a questo mondo da quando immette aria nei suoi polmoni. Troppo semplicistico e sbagliato, lo so. Ma per legge il feto diventa oggetto-soggetto di diritto solo al momento in cui inspira, in cui i polmoni si riempiono di aria. Questo vuol dire che prima appartiene in via esclusiva alla madre. E' coerente? Che l'aborto sia orribile non credo sia difficile da comprendere ma visto che devono essere le leggi a regolamentare la vita dei cittadini i grandi sostenitori antiabortisti che attaccano la 194 dovrebbero darsi una regolata etica e legislativa. Etica perchè non stanno rispettando la volontà personale, soggettiva e oggettiva di un altro individuo a disporre della propria vita (e l'aborto riguarda principalmente la vita della donna). Legislativa perchè si dovrebbe, a questo punto, riconoscere il diritto giuridico al feto appena concepito e quindi farlo divenire a tutti gli effetti soggetto-oggetto di diritti-doveri compreso quello di ereditare. Cominciamo a far riconoscere i diritti civili ad una cellula-uovo, o embrione o feto e già a definire quei diritti ad uno a l'altro stadio le cose cambiano parecchio. A questo punto si può procedere a regolamentare diversamente la 194. E il padre entrerebbe in causa a tutti gli effetti, ed anche i nonni e i bisnonni e i parenti collaterali visto che il nascente cittadino ha già tutti i diritti tutelali. Resta comunque ferma e salda la mia idea che a decidere deve essere la donna e non un uomo. |
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27-02-2008, 13.04.02 | #46 | |
Ospite abituale
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Riferimento: attacco alla 194 [moratoria degli aborti]
Citazione:
Le posizioni di Ferrrara sono meramente ideologiche, poiché come tu stesso affermi, prescindono da qualsiasi altra considerazione, da qualsiasi motivazione. E' una questione di "principio". Ma Gesù disse, nel Vangelo di Luca che è ipocrita imporre all'uomo un peso che non si è in grado di portare. Ma forse questo passo è considerato poco significativo da quei signori che non hanno da portare certi pesi. E' facile parlare, per principio, sulla pelle degli altri senza essere mai stati messi alla prova. Che ognuno abbia i suoi valori, ben venga. Ma che li debba imporre a tutti gli altri con la minaccia e il senso di colpa, accusando le donne (e bada bene, solo le donne) di omicidio, pur di sottrarre loro il diritto a una maternità consapevole, voluta e accettata, mi pare poco cristiano. Ferrara è un uomo volgare, un urlatore, un violento, e non solo i partiti politici, ma anche la Chiesa ha preso le distanze dalle sue posizioni fondamentaliste. Ferrara starebbe bene in Arabia Saudita, non in un paese laico come il nostro. Troppo spesso, inoltre, si trascura il ruolo che anche l'uomo ha nella decisione di interrompere la gravidanza. Ho conosciuto donne che l'hanno dovuta interrompere perché lasciate da sole, e non mi interessano i numeri, è una realtà. Basta prendersi la briga di andare a sbirciare nella sala di attesa di un qualsiasi reparto di ostetricia dove si fa l'ivg per vederla affollata di donne SOLE. Eh sì, l'ivg non riguarda solo il diritto delle donne, ma anche quello degli uomini a non vedersi imporre una paternità indesiderata. L'attacco alla 194 non è diretto solo contro il diritto delle donne. Quando si parla di diritti del padre, si invoca soprattutto quello di avere il figlio. Ma si sorvola, si glissa elegantemente sul diritto a dire di no! Eppure c'è chi dice no (cantava Vasco), e c'è chi rispetta quel no. L'assassina di turno, per l'appunto. La Chiesa oggi si arrocca sulla difesa della vita, si vede che è una moda del tempo, visto che in passato pare essersene occupata molto poco. Era l'altra vita a interessarla, per questo ammazzava in tutta tranquillità di coscienza. Certo non blaterava di diritto alla vita quando mandava al rogo la gente. Ferrara urla di diritto alla vita e nello stesso tempo di "guerre giuste". Una doppia morale, dunque. Sia ben chiaro, Valerio, ho citato il tuo post perché parli di Ferrara, non discuto sulla tua fede e sui tuoi principi personali, che rispetto. Ma non chiamare assassina la donna che viene messa alla prova, perché l'aborto è una scelta difficile e dolorosa, è una scelta intima difficile da giudicare. L'acribia di Ferrara sembra nascondere qualcosa. Non lo sapremo mai, ma non si può neanche escludere che a suo tempo (proprio come accadde a Berlusconi che si schiera idealmente con la difesa della vita) non gli abbia fatto comodo ricorrere alla 194. In fin dei conti non era di Lotta Continua? Estrema Sinistra? Io dubito di questi signori che parlano per principio, perché mi hanno abituata alla loro doppia morale. Non farti trascinare da queste violenze, e se anche tu reputassi ingiuste certe decisioni, ricordati sempre che sono il frutto di situazioni concrete, sono scelte fatte di carne e sangue, non certo sulla base di principi astratti, e che la tua fede, che un tempo era vissuta come imitatio christi, ti impone anche la comprensione e la sospensione del giudizio. Potrebbero esserci donne a leggerti che stanno vivendo questo incubo, e accusarle di omicidio è solo una violenza in più, che provoca rigetto e disgusto, non certo una "conversione". Infine, chiarisco la mia posizione riguardo all'interruzione di gravidanza: io non sono per la vita a tutti i costi, ma sono dalla parte delle persone, senza essere cristiana, e non me la sento di giudicare sulla pelle degli altri. Se una donna decide di tenere il figlio e se la sente di affrontare le difficoltà che potrebbero spingerla a interrompere la gravidanza, ha tutta la mia ammirazione e dovrebbe anche avere tutto il sostegno sociale possibile. Se una donna decide di non portare a termine la gravidanza a causa di quelle difficoltà, ha tutta la mia comprensione, il mio ascolto e la mia vicinanza. Lo stesso vale per l'uomo, e lo sottolineo. Parità di diritti, parità di responsabilità. Un uomo che non vuole il figlio non è un assassino! |
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27-02-2008, 15.40.09 | #47 | |
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Riferimento: attacco alla 194 [moratoria degli aborti]
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Ho riportato solo quest'ultimo punto ma quoto incondizionatamente tutto quello che hai scritto. Infatti mi sembra doveroso soffermarsi un poco di più sulla parte maschile attiva, ovvero non quelli che sputano sentenze a "prescindere". L'uomo riveste pari dignità nella procreazione. Un tempo l'ultima cosa a cui pensava era di prendersi una qualunque responsabilità al di fuori del consacrato matrimonio, ma anche dentro non scherzava! Oggi si sente parlare anche di padri angosciati per la decisione della donna che vuole abortire suo figlio. Ottima cosa. Ma ci sono anche ancora una infinità di maschi che se ne lavano le mani allegramente. Che dicono ancora alla donna: sono fatti tuoi. Ma prima di dare via libera all'imposizione di mettere al mondo a tutti i costi un figlio si dovrebbe fare un esame di coscienza l'intera società, nello specifico in modo particolare Ferrara, e impedire che accadano tragedie come quelle di Gravina. Quei due poveri ragazzini NON VOLEVANO stare con il padre, perchè un tribunale è in grado di fare così tanto male?! Anche questa è la legge e non solo pro o contro 194. Chi va incontro a famiglie che sono scivolate nel degrato più estremo? Di certo non va Ferrara a dare un contributo sostanzioso. Se fosse nato in un paese islamico ne sarebbe divenuto un capo indiscusso. |
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28-02-2008, 10.50.43 | #48 | ||||||||
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Riferimento: attacco alla 194 [moratoria degli aborti]
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Sono contro la pena di morte, anche per i crimini più efferati, e sono contro l'aborto (a livello personale); e questo è in linea con il comandamento di "Non uccidere". Perchè, quindi, ritengo giusto e lecito compiere atti di guerra che portano, inevitabilmente, all'uccisione? Da cristiano dovrei anche essere un pacifista, ma non ci riesco proprio. Sai spiegarmi perchè? Io non ritengo di essere doppio. Secondo te lo sono? Citazione:
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Io, con mia moglie, ho vissuto il trauma di un aborto spontaneo. E il fatto che fosse un atto della natura e non voluto da noi, nulla ha tolto al trauma che entrambi abbiamo subito. Citazione:
Perchè non sei cristiana? |
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29-02-2008, 17.08.49 | #49 | |
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Riferimento: attacco alla 194 [moratoria degli aborti]
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Mary, si può credere quello che si vuole, ed anche che i contraccettivi non vengano usati per il divieto del Vaticano. Chi fosse tanto osservante dei divieti Vaticani, come dici tu, da non usare i contraccettivi, poi abortirebbe? Credo che si tratti di incoscienza, e non di stupidità, ed incoscienza di entrambi i partners. Diciamo la verità: nella maggioranza dei casi c'è un deficit di educazione sentimentale che si accompagna ad una totale assenza di autocontrollo. Poi ci sono tutti i casi particolari... Ciao |
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29-02-2008, 18.05.18 | #50 | |
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Riferimento: attacco alla 194 [moratoria degli aborti]
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Sono d'accordo. Vorrei aggiungere che c'è anche una considerazione poco profonda sul significato dell'aborto, col risultato di equipararlo ad una forma di contraccezione. E questo è un fatto culturale. Quello che si vorrebbe contrastare con l'iniziativa della moratoria. Ricollochiamo il significato dell'aborto nella sua giusta prospettiva. Questo non è un attacco alla donna, al suo dramma interiore. E' un attacco ad una diffusa leggerezza che caratterizza l'edonismo imperante. Valerio |
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