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16-10-2003, 23.24.28 | #2 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-04-2002
Messaggi: 855
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Ciao,
Citazione:
Io sono convinto che la reincarnazione è fatto reale e che l´avoluzione dell´uomo ha lugo durante tante vite. Però penso che ci sia una ragione perchè non ricordiamo le vite precedenti. Penso che sarebbe molto difficile vivere con l´identità della vita attuale e contemporaneamente ricordare le identità delle vite precedente. Può darsi che le fobie possano sembrare inspiegabili, e può anche darsi che hanno le sue radici nelle vite passate, ma normalmente ci sono spiegazioni anche nella vita attuale. Le vite precedenti si ripetono in un senzo nelle vite seguente. E le esperienze delle vite precedenti si attualizzano in quella attuale. È la mia esperienza che la paura di essere rinchiuso, come descrivi qui sopra, ha sempre a che fare con il fatto che l´individuo è "rinchiuso psichicamente". Vuol dire che ci sono sentimenti "proibiti", inconsapevoli, che sono rinchiusi nella mente e ogni volta l´individuo si trova in una situazione fisica dovi si trova rinchiuso, questa situazione attualizza lo stato psichico e la paura in questione. L´unica soluzione è smettere di fuggire da se stesso, e invece, forze con l´aiuto di un´altra persona per esempio un psicoterapeuta, provare a "incontrare se stesso" e capire che c'è dentro, cioè quale sono i sentimenti che creano la paura, e così imparare come si può maneggiare ed esprimere questi sentimenti in un altro modo. Non si può infatti afidarsi all´ipnosi regressiva. Non c'è nessuna garanzia che quello con cui si viene in contatto durante l´ipnosi sono ricordi reali. Una volta un terapeuta chideva al cliente, che si trovava in stato ipnotico, (era una donna che racontava d´una vita da uomo): "Come puoi sapere quello che racconti su questo uomo?" la donna rispondeva: "L´ho letto in un libro vent´anni fa". Leggendo un libro si identifica con le persone e si crea con la fantasia tutta l´ambiente che viene descritta nel libro, e questa storia può essere molto vivente. Quando durante l´ipnosi si viene in contatto con questi ricordi si crede ovviamente che si è la persona in questione. Ciao. www.martinus.it Ultima modifica di Rolando : 16-10-2003 alle ore 23.29.15. |
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17-10-2003, 22.07.50 | #8 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-04-2002
Messaggi: 855
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Citazione:
Penso che non ci siano ragioni scientifiche per una tale affermazione. Se affermi che c'è qualcosa che non è spiegabile, devi anche essere in grado di spiegare perché non è spiegabile. E come può sapere che esiste. Altrimenti è un´affermazione vuota. La scienza non è solo la scienza fisica. La scienza deve studiare tutto l´universo, sia quello fisico che quello psichico o spirituale. Penso che tutti gli esseri viventi, tutti noi ci troviamo "oltre ad un certo livello". Anche se la nostra natura più intima è qualcosa che non può essere misurato o pesato è tuttavia qualcosa. E questo qualcosa debba essere dimostrabile scientificamente, anche se solo indirettamente. Secondo me il fatto che noi sperimentiamo la vita sia in realtà prova del fatto che noi siamo qualcos´altro della materia, qualcos´altro dei movimenti nel mondo fisico o spirituale. Il motivo è che tutto nel mondo fisico e psichico è movimeti, e un movimento non può esser "registrato" cioè sperimentato se non da un punto fisso. Il fatto che noi sperimentiamo la vita indica quindi che la nostra natura più profonda è identica a qualcosa assolutamente fermo. ciao www.martinus.it Ultima modifica di Rolando : 17-10-2003 alle ore 22.14.27. |
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18-10-2003, 11.44.10 | #10 |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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Cara Naima
posso darti la mia personale esperienza. Ho sempre avuto la fobia della mancanza del respiro. Non sono claustrofobica, ma poco ci manca. E' il solo pensiero di non poter respirare a mandarmi nel panico. Quando ho cominciato a domandarmi la causa mi sono detta che doveva essere qualche problema circolatorio o cardiaco e mi sono tenuta la mia fobia, seppure con più serenità. Poi la vita mi ha condotto verso una nuova consapevolezza: la reincarnazione. Non è stata una scelta per credo ma per esperienza di vita. Non sto a spiegare quanto è avvenuto attraverso anni, un lungo viaggio fatto di eventi, di sogni, un poco di tutto. Alla fine mi sono dovuta arrendere all'evidenza, la mia evidenza. Quindi non è stata assolutamente una conversione ma solo una accettazione di fatti e riflessioni. Così ho scoperto che la mia paura nasceva dal fatto che in un'altra vita ero stata un uomo, che mi somigliava molto, morto dopo anni di terribili sofferenze causate da una malattia che gli toglieva il respiro, lo soffocava letteralmente. Un libro comprato distrattamente e casualmente, messo in uno scatolone. Lo scatolone viene riaperto diciotto anni dopo, "casualmente". Giusto nel periodo in cui iniziava un lungo viaggio verso i cambiamenti. Andavo in cerca di qualcosa e non sapevo cosa. Così ho trovato quel che mai mi sarei aspettata e neppure avrei voluto. Se consideri che io ero una cattolica praticante. Quel libro parlava di quell'uomo e per "caso", mi sono trovata a frequentare (in Svizzera) i luoghi in cui egli ha vissuto, ancor prima di aprire ritrovare quel libro dimenticato fra tanti altri, scritto da uno sconosciuto. La reincarnazione cambia totalmente la prospettiva della mia vita. Offre risposte a molte mie domande rimaste sospese. E' come trovare un tassello mancante che una volta al suo posto rende riconoscibile il senso di tutto il resto. Io non ho la certezza di nulla, ma resto con i fatti. Dove i fatti sono anche qualcosa di inspiegabile e irrazionale. Se guardi una cascata pensi che deve esserci un ghiacciaio o un lago più a monte, anche se non lo vedi. Ci sono cose che si sanno per deduzione, e che non possono essere rifiutate solo perchè non le vedi. Ciao Mary |