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18-01-2007, 20.47.01 | #39 |
Ospite
Data registrazione: 25-10-2005
Messaggi: 3
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Riferimento: Esiste il destino?
la questione è diversa da come è stata interpretata.
Un ente qualsiasi che conosca i disegni del mondo,se esistesse,non interferirebbe comunque nella vita degli uomini.Si veda anche l'opinione di Dante riguardante il libero arbitrio,siamo come una nave chi di dovere ne conosce il percorso,ma non lo influenza. Che esista o meno questo ente mi sembra abbastanza sensata come tesi. Veniamo invece al fulcro del problema: Nella vita facciamo delle scelte.Queste condizionano il futuro,ora queste scelte sono obbligate? Il famoso "bivio" puo' davvero condurci in direzioni diverse?Non possiamo rispondere a questa domanda per ovvi motivi.Troppe variabili in gioco! L'unico risultato enunciabile senza rifarsi a dogmi/preconcetti è che possiamo fare di tutto per far andare le cose come vogliamo che vadano. Ma questo non implica ne' che le cose non sarebbero potute andare come volevamo...Se è cosi' è cosi' ma sarebbe potuto essere altrimenti! |
18-01-2007, 21.55.21 | #40 |
Ospite abituale
Data registrazione: 09-09-2006
Messaggi: 184
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Riferimento: Esiste il destino?
Prendiamo in esame questo stesso thread:
Io posso dedidere di non rispondere o di rispondere ( come stò facendo ) in base a migliaia di fattori che fanno parte di me; la voglia che ho o meno di rispondere, inoltre risponderò in base alle conoscenze che avrò ed emotivamente il mio intervento potrebbere essere di disappunto di approvazione o costruttivo e cosi via in base al mio carattere che a sua volta sarà determinato dalle mie esperinze e conoscenze passate che a loro volta si saranno determinate in base a questo stesso principio. insomma difronte ad un qualsiasi stimolo esterno io non potrò esimermi dall'avere una reazione sia essa di rifiuto di astensione o di partecipazione, inosmma qualsiasi mia azione sarà la risposta che più mi aggrada in quel momento e che innegabilmente sarà determinata dall'insieme di informazioni emotive etiche culturali che in quel momento mi appartengono e che sono in essere in quel momento. in questo senso ogni mia risposta sarà determinata dalla somma diciamo metaforicamente vettoriale della mia componente fisica emotiva culturale etica di quel momento. Ci si potrebbe in pratica definire una sorta di software bio-chimoco-etico-culturale che butta fuori in quel momento una risposta vettoriale si potrebbe dire quadridimensionalmente vettoriale( ci potrebbero essere altre dimensioni...per esempio quella spirituale e quindi la risposta sarebbe pentadimensionale ) Ma alla fine la risposta non potrebbe che essere una; volendo potremmo anche decidere di far prevalere un vettore su un altro, ma questa decisione sarebbe a sua volta determinata dalla mia componente etica del momento che allo stesso modo si sarà determinata per lo stesso principio sopra esposto. Più aumenta la consapevolezza la conoscenza, insomma più siamo ricchi di informazioni in ognuna delle dimensioni e più lo spettro di risposta sarà ampio, ma la risposta sarà comunque una in base al principio vettoriale sopra esposto. Questo significa che le nostre risposte agli stimoli saranno sempre determinate dalla risultante vettoriale delle dimensioni che ci costituiscono in quel momento. Un altro esempio: diciamo che una persona viene picchiata e noi stiamo guardando; se temeremo per la nostra vita non interverremo, se non temeremo per la nostra vita potremo intervenire o meno; in più interverrà la dimensione etica, ovvero quella di aiutare o no e poi quella culturale, se magari è un nero non lo aiuteremo ecc ecc ecc La maggior consapevolezza però di noi stessi e il non aver la necessità di compiere azioni che soggiaciano direttamente al principio di piacere, aumenterà decisamente lo spettro della risposta, che comunque sarà vincolato a quello che siamo, ovvero se sono aggressivo in quel momento non potrò certo uscirmene con una risposta di aiuto a meno che in base alle informazioni quadridimensionali che possiedo giungo a trasformare la mia aggressività, ma questa risposta sarà comunque ottenuta a partire dalle informazioni che possiedo. insomma è come se non avessimo scampo da noi stessi nonostante l'atto finale della decisione ci possa fare credere di essere liberi; infatti la decisione finale è pur sempre determinata da quello che siamo. Parlare di destino mi sembra un pò azzardato anche perchè dimostrare che esiste è alquanto difficile. In base a quanto detto mi verrebbe più spontaneo parlare di determinismo...però dentro di me stò pensando che potrei avere anche torto perchè non so se gli elementi che ho a disposizione sono sufficienti per dare una risposta più sicura...ma questo stesso dubbio è ovviamente determinato dalle mie conoscenze...insomma sono fregato Ultima modifica di individuo : 18-01-2007 alle ore 22.29.12. |