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13-12-2011, 21.06.31 | #171 | |
Ospite
Data registrazione: 10-12-2011
Messaggi: 8
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Riferimento: che cos'è la realtà?
Citazione:
Egregio Arsenio, illustrussimo novizio anziano, chi ti dice che io sia giovane? A parte gli scherzi, sia l'apertura che la chiusura del mio post, volevano essere leggeri, il primo, lo ammetto, era una provocazione, che però trova conferma nella tua risposta: mi hai detto di nuovo di aver sollevato una serie di problemi! Probabilmente abbiamo solo due modi diversi di captare il nostro parlare, io non ho trovato un problema che fosse uno nei post che ho letto finora. Semplicemente se leggo qualcosa che condivido, ne sono lieta, se leggo qualcosa che non condivido, mi pongo alcune domande, se leggo qualcosa che mi sorprende, mi arricchisco. In quanto a me e al mio gatto, finisci per definirci due protoplasmi. Sto scherzando! Ho capito cosa intendi dire, ma lo trovo riduttivo. E' vero, anch'io come te mi sento "animale", i miei istinti me lo ricordano sempre, ma c'è molto di più, la scintilla della mia anima me lo ricorda sempre. La battutaccia sulle new entry, lo confesso, mi è venuta dopo aver letto un post in cui parlavate, per l'appunto, di novizi, esattamente si tratta di questo: https://www.riflessioni.it/forum/filo...-filosofo.html E' un post curioso e mi ha fatto sorridere, per la verità potete chiamarmi new entry, novizia e financo novellina, non è importante, lo è che parliate con me. Comunque, se qui entra Umberto Eco, concedetemi l'onore di essere la prima a chiamarlo novizio, fa tanto nome della rosa. Ti ringrazio, Arsenio, per la tua risposta, l'ho trovata particolarmente delicata, nonostante qualcosa continui a dirmi che, anche se non giochi a calcio, non ti interessi di politica (io sono una donna e me ne interesso moltissimo), non guardi i film di guerra, ecc.ecc., c'è qualcosa in te che ti dice che sei maschio e certe cose ti sono precluse o dovute, in quanto tale. Forse in fondo in fondo... forse non a livello conscio... forse sono andata O.T. |
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13-12-2011, 22.39.58 | #173 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-03-2007
Messaggi: 173
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Riferimento: che cos'è la realtà?
Citazione:
Ciao. Il Tempo esiste, non solo nella nostra mente ... ma anche in quella dei gatti penso, in virtù della memoria. Ma il tempo umano, rispetto a quello dei gatti, perde un tempo, o forse mezzo tempo. Dal punto di vista umano, animale molto verboso, la realtà sembra necessitare fortemente di un giudizio continuo, di una critica continua che pervaderebbe molti dei nostri territori vitali ... dalla filosofia, alle scienze, l'economia, il divertimento stesso, ogni momento o quasi della nostra vita. Dove viene perso questo tempo, o forse mezzo tempo? Si perde senz'altro ogni qualvolta un dialogo verbale abbia una finalità. Quel che perdiamo sarebbe il tempo della mediazione in funzione del futuro. Parlo della mediazione linguistica. Il futuro richiederebbe di essere puntualizzato, vuoi per mettersi d'accordo sul cosa avverrà dopo, vuoi per stabilire che cosa sia qualcosaltro. Dell'accordo seguirai la norma e del qualcosaltro seguirai il riscontro; tu ti troveresti quindi in ritardo temporale sulla presunta essenza della realtà proprio perché la rincorri. Forse qualcuno riuscirà a fissarla, ma fisserà una descrizione o la realtà stessa? Insomma, la realtà sta nel futuro, il linguaggio la insegue per sua natura. Però bisogna anche ricordarsi che è la memoria a generare l'ambizione al futuro. Neanche il gatto ne è fuori del tutto, però non perde un tempo, o forse un mezzo tempo. Ciao |
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14-12-2011, 10.25.08 | #174 | |
Ospite
Data registrazione: 10-12-2011
Messaggi: 8
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Riferimento: che cos'è la realtà?
Citazione:
Capisco, credo tu voglia dire che le parole sono essenziali per la nostra stessa crescita, è vero questo, sembra che non abbiamo alternative per “scambiarci informazioni”, come stiamo facendo qui in fondo. Sembra. Eppure io credo – e potrei sembrare folle, lo so (e forse lo sono, ma si sta tanto bene) – che esista un modo un po’ più evoluto per comunicare, che forse è andato perduto. Sono certa che se tu fossi sordomuto, nulla cambierebbe tra te e il tuo gatto, assolutamente nulla. Probabilmente cambierebbe qualcosa con gli altri esseri umani, che avranno la sensazione di non poter comunicare pienamente con te, ma solo perché fin da piccoli, siamo stati condizionati all’uso delle parole come unico strumento. Non vorrei essere fraintesa, non sto dicendo che le parole “sono male”, sono solo sopravvalutate, se si pensa che spesso, per alcune cose che sentiamo, non ci sembrano sufficienti, appropriate. Per questo facciamo ricorso alle poesie per esprimere i sentimenti più profondi, quando le parole da sole non bastano, ricorriamo agli artisti delle parole, i poeti, coloro ai quali è concesso perfino distorcerle, perché così come sono, mancano di qualcosa. Lo ripeto: ritengo che per le cose importanti, le parole diventino riduttive. Da qui si potrebbe fare un salto, perché le parole sono legate al pensiero, forse il nostro modo di pensare è riduttivo, per questo su certi temi ci arrovelliamo la mente alla ricerca della verità. Penso che tutte le verità le abbiamo sotto il naso, ma fino a quando useremo la razionalità, troveremo un muro. |
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14-12-2011, 14.22.15 | #175 | |
Ospite
Data registrazione: 10-12-2011
Messaggi: 8
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Riferimento: che cos'è la realtà?
Citazione:
Ciao Benedetto e grazie per i tuoi precedenti “saluti alle novizie”, oramai mi ci sto affezionando, forse chiederò di cambiare il nick in “novizia”. Credo che il tempo e la memoria siano due cose completamente diverse, i ricordi delle esperienze non hanno nulla a che fare con il tempo, ma quando mi dici che, secondo te, la realtà sta nel futuro, ohibò, sussulto, perché quello che percepisco nel profondo di me stessa è che il futuro proprio non esiste e non esisterà mai. Quando quello che tu chiami futuro si realizzerà, lo farà al presente, quindi di cosa stiamo parlando? Domani non esiste, esiste solo oggi. Allo stesso modo il passato non esiste più, solo la memoria delle nostre esperienze esiste, il passato non più. Non c’è un adesso, un prima o un dopo, c’è un adesso, poi un altro adesso e un altro adesso, che formano un unico adesso. Il tempo è un’invenzione umana, e penso che il mio gatto proprio non lo percepisca. Immagazzina le sue esperienze, memorizza alcune informazioni (ma questa non è percezione del passato) e del futuro non gliene importa proprio nulla. Per questo motivo ha sempre quella faccia beata |
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14-12-2011, 15.51.39 | #176 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-04-2004
Messaggi: 1,006
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Riferimento: che cos'è la realtà?
Citazione:
Gentile Sai Fung riconosco il tuo tono scherzoso-provocatorio spesso giustificato in voi nick femminili a fronte della nostra saccenteria maschile. Giovane sei lo presumo a fronte di una mia veneranda età, e poi è stato detto più o meno che le donne sono tutte ragazze dai 16 ai 90 anni. Anche questo è vero considerando la loro evoluzione, a nostra differenza, anche come vivacità intellettuale. Succede nelle migliori famiglie che non si condividano i significati di certi termini, creando fraintendimenti. Chiarirli come premessa sarebbe utile alla comunicazione specie di tipo culturale. Hai ragione che “problematico” è ciò che non si condivide. A me succede di considerarlo quando non comprendo se devo essere d'accordo o dissentire, e sono inibito nel rispondere: la chiarezza nell'argomentare è una virtù piuttosto rara. Per non uscire dalla disciplina filosofica, non saprei cosa possa, ad esempio, io avere in comune con un felino, oltre al protoplasma; certo mi auguro di raggiungere la sua stessa proverbiale “filosofia”. Splendido il suo distacco non servile e noncuranza. Ora non so se il tuo gatto faccia anche in questo eccezione. Il retroscena del 3d “la pazienza del filosofo” che ignoravo, mi fa capire meglio la risonanza non positiva che ti ha suscitato il termine new entry. Tra l'altro ho sempre avuto ottimi scambi con le new entry, per solito non condizionate da un mio stile di partecipazione un po' non comune. Anch'io esulterei per qualche sia pur rapida comparizione di Umberto Eco a Riflessioni, se non altro da curioso, per vedere come sarebbero qui accolte le sue dotte dissertazioni da “novizio” temo perlomeno con perplessità. Come per solito ammiro anche in te la perspicacia femminile nei nostri confronti, è vero che in me “certe cose sono precluse o dovute", forse anche inconsciamente. Ad esempio posso confessarti che prediligo più che i battibecchi di stretta pertinenza filosofica ( ma riconosco l'utilità di apprendere una disciplina perlopiù ritenuta “inutile) lo stile intimistico e confidenziale e come ambiti, la letteratura, la poesia e le indagini agganciate alla nostra realtà quotidiana, specie nel campo emozionale. M'interessano anche i problemi e retroscena politici appresi dalla saggistica di qualità, e per niente il tifo da “Bar Sport”. Tutto questo dovuto anche a un orientamento da educazione familiare. Può darsi che tu sia un'eccezione,più motivata, come ora sta succedendo, ad assumere schemi perlopiù attribuiti all'universo maschile, che oggi non coincide per niente con un'assertiva virilità augurabile per entrambi i sessi.. Mi dilungherei volentieri e senza limiti di tempo e spazio a tali riflessioni con alcune digressioni sul personale ma , giustamente, verrei richiamato per OT ( spero oggi venga tollerato). Ps. devo spiegarti un mio lapsus: “giano” apparso nell'ultimo mio post è stato un mio nick di un forum ormai verso l'estinzione. arsenio |
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14-12-2011, 18.43.36 | #177 | ||||||
Ospite abituale
Data registrazione: 21-02-2008
Messaggi: 1,363
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Riferimento: Domanda iniziale: che cos'è la realtà?
Citazione:
Citazione:
Le enciclopedie danno definizioni a posteriori dei significanti e sono sempre all’inseguimento. Difficile che la lingua si affranchi dall’individuo…piuttosto si può dire che la “conoscenza” del reale, attraverso scritti, registrazioni e supporti vari si affranca dalle persone. Citazione:
Vi hanno contribuito certo molti diversi eventi adattativi, ma una sempre maggior disponibilità di energia deve aver fatto la sua parte. L’organo cerebrale, infatti, ha bisogno di molta maggior energia in rapporto al resto del corpo: più del 20%. Anche oggi le popolazioni endemicamente denutrite, oltre che essere fisicamente più deboli e soggette a malattie, sono anche intellettualmente meno efficaci rispetto a popolazioni ben nutrite. Non mi pare una frase ambigua! Citazione:
In verità ho messo in relazione l’energia con la capacita elaborativa, non con la conoscenza E’ tuttavia vero che se il livello energetico cerebrale è costantemente basso sarà di minor qualità anche l’elaborazione intellettiva e la capacità di conoscenza. Citazione:
Certo non fu una vera scoperta quella del fuoco: gli ominidi, come ogni altro animale, lo conoscevano da milioni di anni: dai vulcani e dai fulmini che incendiavano la savana ed il sottobosco, ma ne avevano terrore, e, soprattutto gli ominidi, non erano ancora abbastanza evoluti intellettualmente per capire come controllarlo e utilizzarlo: ci riuscì l’Homo Erectus sul finire del paleolitico. Forse si può dire sia questa la scoperta e nuova cultura del fuoco: riprodurlo, controllarlo, usarlo come protezione dalle fiere e dal freddo, cucinare i cibi, ecc…: il focolare divenne il centro della comunità o del clan, il dominio della donna, da cui un nuovo ruolo. L’avvento dell’Homo Sapiens sarebbe avvenuto dopo pochi millenni….forse centomila... verso la fine del paleolitico. Citazione:
Ultima modifica di ulysse : 14-12-2011 alle ore 21.11.54. |
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14-12-2011, 21.13.58 | #178 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-03-2007
Messaggi: 173
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Riferimento: che cos'è la realtà?
Citazione:
Lo so anch'io che esiste solo il presente. Infatti ho detto che esiste nella nostra mente e anche in quella del gatto. Chiaro sarebbe anche che il modo di vivere il tempo degli umani non è come quello del gatto. Ciò che dà vita al tempo a mio giudizio è proprio la memoria. Ma non il tempo inteso come ore, giorni o anni, bensì il tempo come percezione di un cambiamento della realtà rispetto ad un già vissuto; tempo inteso come mutazione. Tanto per capirci, se il gatto non vivesse in un tempo che solo lui sa, non riuscirebbe a intercettare che so ... una pallina che corre. Comunque era meglio non tirare in ballo il gatto, visto che si fa già fatica a capirci tra esseri umani su cosa sia qualsiasi cosa. Ciao |
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14-12-2011, 22.16.23 | #179 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-03-2007
Messaggi: 173
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Riferimento: Domanda iniziale: che cos'è la realtà?
Citazione:
L'hai detto; intendevo proprio questo. Vi sarebbe a mio parere un momento importante nell'evoluzione del linguaggio in cui il linguaggio entra a far parte della realtà in un modo fino ad allora inaudito. Il linguaggio cioè evolverebbe da semplice strumento comunicativo a qualcosa di più complesso; strumento dal quale si può attingere conoscenze più articolate. E' in questa fase che potrebbe esserci il transito da inconsapevolezza a consapevolezza del parlare; la quale starebbe ad un livello comprensivo (nel senso che lo comprende) della consapevolezza di lanciare un segnale. Non vi è aumento di conoscenza senza l'incidente ambientale, dico io, ma mi sembra che neanche tu lo neghi. Da quale realtà l'essere umano ha esperito la conoscenza del fatto che si parla? E' stato "l'uomo sapiente", quello che risolve i problemi a suggerirgli che nel mondo "si parla"?. Cioè, è stata la sua figura a fungere da "significante" per ciò che verrà trasposto nella lingua con un suo significante e relativo significato? Ciao |
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14-12-2011, 22.40.07 | #180 | |
prof
Data registrazione: 28-05-2011
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Riferimento: che cos'è la realtà?
Citazione:
Questo stralcio del post di Arsenio, segnatamente la prima frase, mi ha portato a riflettere sulla la notizia di ieri riguardo alla quasi certa individuazione della così detta "particella di Dio". Premetto e ricordo a chi mi legge che finora tutte le particelle quantistiche previste nel "Modello Standars" sono state prima o dopo confermate dall'esperienza, cioè, sono state trovate, lo è stata anche quella che, per definizione, NON avrebbe dovuto essere trovata, voglio dire, il neutrino. Quest'ultima particella, era stata, come le altre, "inventata" ed inserita nel modello standard, tuttavia, al contrario delle altre, perchè, come dire, "quadrassero i conti" della completezza e coerenza logica del modello standard, non avrebbe dovuto avere massa né doveva interagire con niente; il fatto che sia stata invece provata una debolissima massa del neutrino e una sua pure lievissima interazione col mondo è, di per sé stesso, un grattacapo per gli ideatori del modello standard. Fatta questa premessa guardiamo a questa Particella di Dio (Bosone di Higgs); cosa dovremmo pensare di questo oggetto quantistico, atteso come il risolutore di grandi questioni logiche del modello standard e, forse, come grandissimo passo avanti verso la Teoria del Tutto? Io dico che piuttosto che "Particella di DIO" dovremmo chiamarla "Particella di IO, rimuovendo solo la D dalla parola DIO, voglio dire che a conferire massa a qualsiasi particella quantistica il lavoro pro-Conoscenza che l'Osservatore universale, cioè l'IO, riversa e sulla ricerca teorica e su quella sperimentale, infatti il buon senso suggerisce che a guadagni di Conoscenza corrispondano riversamenti di energia e viceversa. Finora in nessuna delle equazioni della meccanica quantistica, e men che mai di quella classica, compare un qualche parametro che deliberatamente contenga una tale grandezza. Potrebbe però essere che qualche parametro in qualche particolare equazione ci sia in qualche equazione, in tal caso si tratterebbe di un parametro attribuito a qualcosa d'altro e non all'Osservatore che, nella meccanica quantistica, come si dovrebbe sapere, non è uno ininfluente spettatore, ma un attore che si fonde con l'osservabile. |
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