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23-10-2011, 20.47.06 | #102 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 12-04-2011
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Riferimento: che cos'è la realtà?
Citazione:
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24-10-2011, 14.00.30 | #103 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-01-2011
Messaggi: 747
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Riferimento: che cos'è la realtà?
Citazione:
Ultima modifica di CVC : 24-10-2011 alle ore 21.45.25. |
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24-10-2011, 14.47.58 | #104 |
Ospite abituale
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Riferimento: che cos'è la realtà?
Concordo con Tempo, fantasia e immaginazione sono il sale della scienza. Basta ricordare come Galileo formulo' il principio di relativita' nei "Dialoghi" con l'immagine fantasiosa della nave, in uno dei piu' pezzi di letteratura di tutta la storia.
Oppure come Newton formulo' l'ipotesi che la luna fosse in caduta libera verso la terra: si salga sulla montagna piu' alta e si spari un proiettile con un potente cannone; piu' alta sara' la velocita' iniziale piu' lontano il proiettile cadra' sulla terra. Se si imprime una velocita' molto elevata il proiettile avra' una gittata sempre piu' elevata, al limite compira' un giro intero senza toccare terra. La fantascienza di Newton si e' avverata, con tutti i satelliti che ci "cadono" in testa (qualche volta raggiungendoci!). |
24-10-2011, 19.16.39 | #105 | |||||
Ospite abituale
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Riferimento: che cos'è la realtà?
Citazione:
Comunque hai ragione: la Nasa comprò a migliaia i libri di Verne che distribuì ai suoi ingegneri e tecnici perchè apprendessero la tecnica del cannone: infatti von Braun, che conosceva la “ Berta” che i tedeschi usarono per bombardare Parigi, voleva, in un primo tempo, usarla per lanciare un astronauta, ma le capsule si dispersero, orbitanti, nello spazio. Citazione:
Io, invece, avevo letto che von Braun aveva preso spunto dall’Astolfo ariostesco che, già ai tempi di Orlando e dei paladini, a cavallo dell’Ippogrifo, andò sulla luna a recuperare il senno perduto. Ma, hai ragione, le fantasie di Verne, per quanto meno fantastiche e meno fascinose, erano più tecnologiche! Citazione:
La realtà percepita, ovviamente, non è unica per tutti: è la scienza che tende a unificare! La realtà vera, oltre il percepito, se è “vera, non è frutto di fantasia, ovviamente,. Quanto al “virtuale”…credo che già ho espresso tutto quanto, ma forse dai alla parola un significato insolito..tutto tuo. Quello dei PC è solo un esempio…purtroppo è ben poca la realtà che scaturisce dalle mie azioni…e anche ti contraddici con quanto hai detto prima. Citazione:
La tua fantasiosa ipotesi forse mi facesse piacere come fatto in sè…la scoperta dei buchi neri ad es…. per il resto non mi darebbe nessuna onniscienza. Del resto le religioni dichiarano continuamente il motivo e lo scopo della presenza umana nell’universo ed i credenti ci credono, ovviamente, ma ciò non li rende in alcun modo maggiormente coscienti della oggettiva realtà psicofisica in cui sono immersi…anzi il contrario…se fossero indotti ad attenersi ai miti/verità dei sacri testi. Cerca di essere “credente” e sarai soddisfatto: il tutto ti si appaleserà nella sua magnificenza! Citazione:
Riporto il tuo scritto:A mio modo di vedere, questo avverrà solo quando scopriremo i reali motivi della nostra presenza in quest’universo. Una conoscenza fondamentale per valutare “unidirezionalmente” il mondo che ci circonda, perché, se è vera l'ipotesi che i modi di interpretarla sono tanti, è anche vero che lei è sempre uguale a se stessa. Quando questo accadrà, in quel preciso momento, la cultura personale diventerebbe solo un dettaglio. Quindi hai parlato di interpretazione unidirezionale di una realtà sempre uguale e di deprezzamento della cultura personale, discorso che io interpreto come perseguimento del pensiero unico: ho descritto i guai verso cui porta il pensiero unico…di cui certo non ti eri reso conto! Mi sono preoccupato di chiarirti le idee..e indirizzarti ad un loro miglior utilizzo. Quando si tende al bene il tempo non è mai sprecato e nemmeno i pistolotti sono mai sufficienti. Comunque se ho interpretato male...cerca i futuro di spiegarti meglio. P.S.: In genere odio questi battibebecchi…chiarificatori… con relativi consigli utili: spero di poterli evitarli in futuro. |
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24-10-2011, 19.40.04 | #106 | |
Ospite abituale
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Riferimento: che cos'è la realtà?
Citazione:
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24-10-2011, 20.02.22 | #107 | |
Ospite abituale
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Riferimento: che cos'è la realtà?
Citazione:
Nell'immaginario collettivo la fantasia è quella che cade dal cielo senza alcuna relazione con una realtà consapevole. Altro sono l'intuizione ed il "pensiero laterale" di cui le menti geniali sono dotate al massimo grado. Dire che è con la fantasia che gli scienziati perseguono le loro ricerche, mi perplime piuttosto. Se invece mi si dice che l'inventiva, l'originalità fino alla soluzione dei problemi o l'estrpolazione predittiva derivano in buona parte dalla esplicazione del pensiero laterale di chi è implicato...mi sento meglio. Forse si tratta di dare un significato alle parole e definirne l'importanza relativa nella applicazione. Certo non credo che Verne col suo cannone per la luna, o l'Ariosto col suo Astolfo in cerca del senno...abbiano contribuito gran chè all'effettivo sbarco sulla luna degli astronauti. |
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26-10-2011, 08.41.22 | #108 | ||||||||
Ospite abituale
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Riferimento: che cos'è la realtà?
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26-10-2011, 19.17.15 | #109 | |
Ospite abituale
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Riferimento: che cos'è la realtà?
Citazione:
…Continuo ad odiare questi battibecchi...insensati: facciamo a chi dice l’ultima...insensatezza? direi di no! |
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30-10-2011, 19.52.23 | #110 |
Ospite abituale
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Riferimento: siamo realisti: cosa esiste?
“Siamo realisti: cosa esiste?”
Articolo di oggi sul “Domenicale del Sole24 ore. E' ancora uno degli interventi seguiti al primo di Ferraris sul realismo,molti anche confusi e poco lucidi. A chi interessa, altri interventi si trovano su www.ilsole24ore.com/domenica L'autore è Mario De Caro, curatore del prossimo congresso ( 7 novembre) sul tema a New York, dove partecipano anche Eco ( realista e critico verso il pragmatismo relativista di Rorty) e Putnam ( realista). Ne propongo una sintesi: Perché dare spazio a queste ubbie filosofiche? Si tratta di un pensare ozioso? Dal momento che nessuno ora intende dimostrare che il mondo esterno esiste veramente e nessuno ne contesta veramente l'esistenza. Né si ribadisce la tesi del vescovo Berkeley per cui il tavolo su cui battiamo il pugno esiste in quanto pensato. Il problema non è se rose o tavoli esistono o meno, nessuno ne dubita, ma cosa faccia sì che rose e tavoli siano rose e tavoli. Per i realisti sono condivise essenze comuni, per gli antirealisti sono cose accomunate solo da concetti descrittivi, o dai nomi che attribuiamo loro. Ma queste due concezioni discendono concezioni molto diverse del linguaggio, della logica e della scienza. Tali astruserie medioevali oggi interessano poco? No, la discussione è ancora viva,in senso generale e in ambiti dove si sviluppa l'intersezione tra filosofia, scienze naturali e sociali. Esempio: “specie”, che è un “universale” ha rispondenza nella realtà dei viventi o è costrutto teorico senza valore assoluto? Esistono le entità collettive o solo individuali? Altro esempio: i disturbi di personalità classificati nel DSM sono etichette vuote o patologie autentiche ( es. il “narcisismo”). Le multinazionali, le classi sociali esistono o sono costrutti teorici? E il realismo semantico: verità da giudizi che derivano da convenzioni di linguaggio, cultura, o da com'è veramente fatto il mondo esterno? La frase “discriminare persone” è immorale” è vera in senso oggettivo? Sbaglia chi dice “vero”? O è legittimo, come altre posizioni? Se si giudica “sbaglio” è realismo, altrimenti sono relativismo, pensierodebolismo, ecc. Sono le aperture a scienza, morale, linguaggio, psicologia cognitiva, filosofia politica ed economica, che danno uno scopo non ozioso, replicativo a tali problemi portati in ambiti non solo astratti. arsenio |