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22-02-2009, 11.25.01 | #2 | |
like nonsoche in rain...
Data registrazione: 22-09-2005
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Ah, una delle mie questioni preferite...
Citazione:
E' reale pure nella misura in cui è possibile misurarlo, magari non chiedendosi troppe cose su di esso. Lo si potrebbe perciò operativamente definire come l'entità misurata da opportuni strumenti di misura: gli orologi. Già solo questa considerazione è gravida di conseguenze, poiché un tempo definito in questo modo pare essere, per motivi non affatto banali, puramente convenzionale. Ma tant'è: gli orologi hanno avuto un'evoluzione nella storia umana e quelli (oggi) più precisi, di tipo atomico (su cui si basa la scala di tempo mondiale) costruiti su ipotesi scientifiche, sono considerati attualmente avere una stabilità di milioni di anni, ovvero accumulerebbero un secondo solo in molti milioni di anni. Previa continua verifica di quelle ipotesi... nel tempo. Chiediti come fare per discriminare quale tra due orologi che non battono lo stesso “tempo”, ovvero si desincronizzano pur tentando di farli rimanere in accordo, sia quello “più” giusto, regolare ed uniforme. QUI puoi apprezzare l'orologio italiano attualmente più “preciso”, così da osservare quanto un orologio sia al giorno d'oggi proprio uno strumento di misura di laboratorio. Dire che “il tempo non esiste” è affermazione importante e credo possa essere situata e giustificata solo a livello metafisico; l'essere, ad esempio, non diviene, l'essere è, immutato, immutabile ed eterno e così potrebbe pure considerarsi apparente il nostro senso del tempo, basato sulla percezione della mutazione. Potremmo considerare il divenire temporale solo come in realtà un presente eterno, che è, in ognuno di quelli che percepiamo come istanti. Un essere senza parti, elementare come si direbbe altrove, non potrebbe contemplare il concetto di tempo, poiché non potrebbe essere in relazione a nulla di differente da esso stesso. Non credo di poter sciogliere la matassa, per ora; in ciò mi conforta il fatto che molte tra le menti più eccelse della storia non ce l'hanno fatta. Ciao. Ultima modifica di nexus6 : 22-02-2009 alle ore 11.57.04. |
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22-02-2009, 23.49.07 | #4 | |
Moderatore
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Riferimento: Un po' di palestra mentale...
Citazione:
Ne approfitto di queste due osservazioni per dire la mia. Devo ammettere che la domanda "il tempo esiste" mi imbarazza non poco. Siamo abituati a parlare di esistenza di alberi, automobili, persone, etc..., ma dell'esistenza del tempo non proprio. Il problema è che il tempo non è un vero e proprio oggetto, bensì è una dimensione, un qualcosa che ci fornisce delle coordinate di un determinato tipo -- in questo caso temporali -- per identificare un dato oggetto (un albero o una persona, per esempio). Non so se si possa parlare di "esistenza del tempo", anzi, credo che sia un uso forviante del termine "esistenza" che può generare confusioni concettuali riguardo al tema del tempo. Preferisco riconoscere indispensabile la caratteristica temporale degli oggetti, che costringono i nostri modelli a considerare, appunto, la dimensione del tempo. Detto questo, si può metaforicamente dire "il tempo esiste", ma sempre con la cognizione che questo modo di esprimersi è metaforico e sta a significare che esistono oggetti caratterizzabili da una dimensione temporale. Per cercare di capire meglio la questione, si può cercare di rispondere alla domanda analoga "lo spazio esiste?". Per quanto riguarda il rapporto tra tempo e mutamento, ti invito a leggere il mio intervento qui: Sul Tempo e sul Cambiamento |
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23-02-2009, 01.00.59 | #5 | |
like nonsoche in rain...
Data registrazione: 22-09-2005
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Riferimento: Un po' di palestra mentale...
Citazione:
Solitamente nelle scienze si bada più all'uso delle cose, che non a capirne le implicazioni ed i significati profondi, per cui estenderei le considerazioni sul tempo anche alla filosofia, alla metafisica. Va bene il pragmatismo che deriva da un approccio “scientifico” come base per il ragionamento, ma amo anche uscire da questa “gabbia”. |
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23-02-2009, 08.56.39 | #7 |
Ospite abituale
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Riferimento: Il tempo esiste?
Di tempo mi ha incuriosito l'etimologia.
Deriva dal latino arcaico tempos,-eses la cui radice TEM significa tagliare, quindi tempos significherebbe divisione ovviamente del tempo.. Nell'etimologia tempo si è disciolto nella sola "misura". In greco abbiamo invece kronos; lasciando da parte la carnascialesca mitologia su Crono che non aiuta certo a stringere sul concetto, se c’è un concetto, se andiamo a vedere anche le parole composte con kronos il significato è vecchio, antico, persino decrepito. Per i pragmatici romani sembra, dunque, che al centro ci sia la "misurazione" per i greci pensatori, il passato, ovvero l'inizio, l' arché. Poi a partire da Parmenide si è complicato tutto. Per me tempo sta per divenire o per mutamento o per movimento o per evoluzione che rappresentano una medesima realtà, ovvero vita. Tempo è solo la misura artificiosa e convenzionale del divenire, della vita che non ha soluzione di continuità. Ultima modifica di Giorgiosan : 23-02-2009 alle ore 13.21.26. |
23-02-2009, 13.51.14 | #8 | ||||||||
Moderatore
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Riferimento: Un po' di palestra mentale...
Citazione:
Sì, condivo questa osservazione. Ma qui stai riportando la mia posizione, o è anche ciò che pensi tu? Citazione:
Sì, è proprio ciò che accade con il metro. Citazione:
Per esser precisi, io ho detto "esistono oggetti caratterizzabili da una dimensione temporale", ossia "esistono oggetti temporali". Citazione:
Ovvio, non poniamo vincoli alle nostre scoperte future, ma ora come ora dobbiamo ragionare su ciò che conosciamo. E, ora come ora, credo che per rispondere alla domanda "esiste il tempo?" -- ma sopratutto anche alla domanda "che significa chiedersi se il tempo esiste?" -- sia utile fare un parallelismo col tempo. Citazione:
Non ho capito molto cosa intendi con questo tuo ultimo intervento, forse è una critica al mio intervento? Se così fosse non la capirei, perché il mio approccio è stato finora quello di un'analisi linguistico-concettuale, non una trattazione meramente scientifica. Citazione:
Di niente. Ti consiglio di usare la funzione di ricerca, come indicato nel regolamento di sezione qui, che invito tutti a leggere: https://www.riflessioni.it/forum/filo...uncements.html Citazione:
Capisco le tue osservazioni: se esiste un solo evento, allora siamo tentati di identificare il tempo con quell'evento. Ma non sono d'accordo. Anche se c'è un solo evento, il tempo viene introdotto perché tale categoria è indispensabile per caratterizzare quell'evento (in generale: la temporalità è indispensabile per caratterizzare ogni evento). D'altro canto, se non ci sono confronti tra altre eventi, si potrebbe dire, allora non si può veramente capire con che velocità evolve l'evento, non si può quantizzare il tempo, cioè definire il tempo trascorso tra uno stato dell'evento ed un altro. In effetti, ipotizzare l'esistenza di un solo evento in tutto l'esistente è un esperimento mentale al limite... Citazione:
Ho scritto che il tempo non è propriamente un oggetto, ma una dimensione: quindi forse sarebbe meglio parlare di temporalità. Ho anche suggerito di considerare il tempo come categoria. Ma tutto questo non ci porta necessariamente a considerare il tempo come soggettivo, arbitrario e costrutto meramente convenzionale. La temporalità è una caratteristica per noi indispensabile di descrivere gli accadimenti del mondo, tutto qui. Non è né una finzione mentale né un oggetto che "viene da qualche altra parte". |
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23-02-2009, 14.40.41 | #9 | ||
Ospite abituale
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Riferimento: Il tempo esiste?
Citazione:
Citazione:
In un certo senso è vero che la coscienza del tempo scaturisce dal confronto fra due eventi; ma questa affermazione non è del tutto precisa. La coscienza del tempo scaturisce dalla relazione fra due stati dell'universo: il primo stato è la percezione "presente", il secondo è la memoria di una percezione che non è presente e che si dice "passato". Si tratta di due stati contenuti entrambi nella coscienza del soggetto, il che non implica la necessità di postulare ontologicamente il tempo, e nemmeno (paradossalmente) la realtà esterna stessa: Io (il soggetto del'esperienza) potrei essere venuto alla luce in questo istante, dotato di un contenuto cosciente che include i due stati di cui sopra: un presente e un passato (che al limite potrebbero entrambi essere anche fittizi). Non serve altro a creare (l'illusione de) il tempo. |
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23-02-2009, 15.38.09 | #10 | |||
like nonsoche in rain...
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Ciao. |
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