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17-04-2007, 20.31.29 | #6 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2007
Messaggi: 45
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Riferimento: Credi o no?
Citazione:
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18-04-2007, 09.02.52 | #7 |
Ospite
Data registrazione: 15-03-2007
Messaggi: 36
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Riferimento: Credi o no?
"se Dio è onnipresente e onnipotente, perché non ferma tutti i mali che ci affliggono e puniscono persone innocenti? Bè, la risposta è una sola: perché Dio non esiste"
beh forse perchè ci ha creato e poi ha lasciato che "ce la gestissimo". comunque secondo me esiste un preciso modo per trovare una religione: di fatto non bisogna cercarla. quindi caro blackgin è inutile che prima ti leggi tutti i libri reliiosi (corano, bibbia ecc.) invece prima rispondi alle domande sulla tua esistenza (chi è dio? ho un'anima?e tutte quelle che ti possono venire in mente) quando avrai risposto a parte di queste vai a prendere spunti in filosofi, o libri vari. se tu facessi il contrario i pratica non avresti mai riflettuto veramente...... io per esempio sono arrivato a delle conclusioni che non ritrovo in nessuna religione!!!!!! e cosa moooooooooolto + importante mai mai mai farsi influenzare dal paese in cui si è nati o dalla religione della tua famiglia!!!! mai!!!! |
18-04-2007, 10.23.44 | #8 |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-06-2004
Messaggi: 367
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Riferimento: Credi o no?
Ciao, io non mi ritengo neanche ateo. Nel senso che la questione circa esistenza o non esistenza di Dio non riesce a sfiorami minimamente e non riesco in nessun modo ad interessarmene. Non so esattamente per quale motivo, ad essere onesto.
Questo non significa che non ho cercato di capire il significato della dottrina crisitiana e delle religioni in generale. L'ho studiata con interesse, come studio tutto ciò che riguarda le persone che mi stanno attorno. Da piccolo, pensa, ero anche cherichetto ed ero un credende. Riesco a ricordarmi cosa pensavo e cosa può signicare essere credente, avevo anch'io momenti mistici, non proprio agostinani, ma a suo modo profondi. Credo che il primo passo verso l'ateismo, la molla, sia stato proprio un sano dubbio filosofico: non riuscivo a conciliare la necessità di ciò che mi veniva detto su Dio, e il fatto al tempo stesso della storicità del fenomeno religioso. Il pensiero più ricorrente era: che fortuna che ho avuto...sono nato proprio nel posto dove c'è la religione giusta, quella vera. Questo dubbio, più l'accorgermi pian piano che gli uomini non sono irrazionali, sopratutto se è un intero popolo ad esserlo- e che il resto del mondo credeva esattamente come credevamo noi, e non meno o in modo più irrazionale- questo non mi ha mai più permesso di vedere le argomentazioni sul Dio cristiano come qualcosa di pregnante. Continua a stupirmi infatti come dietro l'appello cristiano alla tolleranza verso le altre religioni ci sia in relatà il pensiero implicito che i credenti di altre fedi siano in fondo tutti cretini o essere irrazionali che non hanno capito che il vero Dio è quello cristiano. La verità è che gli altri hanno capito benissimo. Con questa prospettiva riuscivo a vedere tutti i salti indebiti dei ragionamenti religiosi, e capivo il motivo dei continui appelli alla fede, e non al ragionamento. Ogni ragionamento sulla verità di Dio porta inevitabilemente all'ateismo, al paradosso, all'inspiegabile, e questo proprio perchè l'origine della credenza è l'educazione di una tradizione a vedere la realtà secondo questa tradizione, e non un ragionamento. L'origine della credenza non è un ragionamento, ma un'educazione. E detto onestamente, sono certissimo del fatto che nulla, da qui a quando morirò riuscirà a farmi cambiare idea. Per questo ho smesso anche di interessarmene. |
18-04-2007, 11.38.07 | #9 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-03-2007
Messaggi: 173
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Riferimento: Credi o no?
Citazione:
Olà Odos, ben detto! Valga anche per me la stessa cosa. Ora che son qui credo alla filosofia, anche se data l'ora (11.30) comincio a credere nella pastasciutta. E' tutto un conflitto di credenze, quasi armadi, che alla fine ci muovono. C'è da stare attenti a non finire schiacciati dalla propria credenza . Può essere anche che un Dio esista; e di fatto quando sono tra le braccia di Morfeo scopro svegliandomi dell'esistenza del Dio del mio sogno. Circa la frase di Wittgenstein in fondo, troverei anche politically correct aggiungere quella del buon Nietzsche "Pochi hanno il coraggio di quello che sanno" |
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