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05-01-2008, 20.33.19 | #132 | |
Moderatore
Data registrazione: 30-08-2007
Messaggi: 689
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Riferimento: Credi o no?
Citazione:
Visto che si riparte dal quesito originario, provo a rispondere anch'io. Secondo me, da un punto di vista razionale, la proposta di nessuna religione sta in piedi. Tra l'altro, si confutano l'una con l'altra, per cui sarebbe difficile trovare dei criteri per sceglierne una in particolare. D'altra parte, l'uomo non è fatto di sola razionalità. Ci possono essere mille motivi per credere in una religione. E ritengo che molte religioni abbiano, comunque, un grande valore. |
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05-01-2008, 21.30.15 | #133 |
Moderatore
Data registrazione: 17-11-2007
Messaggi: 405
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Riferimento: Credi o no?
Veraluce,
Non mi interessava mettere in discussione il tuo credo. Mi sono limitato a rilevare che per me era azzardato dire di percepire Dio ricorrendo all'esempio del Sole.Tutto qua. Comunque, se vedi e senti Dio con la facilità con la quale una persona impiega nel vedere il Sole, non posso che essere contento per te. Io mi tengo le contorsioni verbali. Con stima e rispetto. |
06-01-2008, 09.10.48 | #134 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-08-2007
Messaggi: 603
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Impulsività...
Citazione:
Ciao Koli so che non mi stavi puntando il dito... anche se avessi messo in discussione il mio pensiero, non ci avrei visto niente di male, avrei capito, perché è lecito... non mi avrebbe cambiato nulla comunque, nel senso che guardo solo a me stessa sotto questo punto di vista, e il credo (se proprio credo vogliamo chiamarlo) lo ritengo solo un "dettaglio" come un'altro... ...nella mia risposta precedente non mi rivolgevo a te in particolare, anche se "apparentemente" ho interagito verbalmente con te... ho colto soltanto un' occasione per "chiarirmi"... spesso ci si blocca nelle discussioni perché si arriva a dire: puoi dimostrare (razionalmente ) che Dio esiste? Sarei stolta se non sapessi già in partenza che si arriva sempre a porre questa domanda... e che Dio, attualmente, non si può dimostrare... difatti il mio esempio era per far capire come era la situazione per me e non come doveva essere razionalmente... e adesso so mi hai capito anche tu... Scusami se sono stata un pò impulsiva ... anch'io alcune volte sono ricorsa a contorsionismi verbali... per cui non dovevo giudicare gli altri... alcune volte sono un pò irruenta (ci vuole molta pazienza con me)... Grazie per la comprensione Koli... Buona giornata a te! |
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06-01-2008, 09.53.39 | #135 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
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Riferimento: Credi o no?
Provo a rispondere a Koli, visto che bisogna trovare un punto fermo in questo irradiarsi di frasi che si autogenerano come un arabesco senza confini….
No, non basta ridurre gli attributi per accostarsi all’assoluto che, comunque si chiami, può giustificare una fede solo negandoli tutti – compreso quello dell’esistenza (del resto perfino Anselmo l’aveva equiparato agli altri attributi, contro il futuro parere di Kant). E’ questo il vero mistero, il cuore del mistero divino, visto che non è solo una mia pretesa ma ha sedotto o tentato i mistici di tutti i tempi. E poi, perché non credere che il nostro concetto di esistenza non serva di fronte a un Dio la cui esistenza può non rispondere affatto alle nostre esigenze e alla nostra logica? Vedo che Albert concorda su una fede che esclude le religioni. In effetti io credo che non ci sia scelta possibile: la fede in sé stessa, nel chiuso del proprio essere, è sempre questa: non religione ma fede in ciò che trascende tutto – tutte le religioni e tutti i nomi che si applicano a chi di nomi non ne ha forse nessuno. Ed è Vera Luce - anche se ci appare solamente tenebra. |
06-01-2008, 13.20.26 | #136 | ||
Moderatore
Data registrazione: 17-11-2007
Messaggi: 405
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Riferimento: Credi o no?
Citazione:
Dicendo che non volevo mettere in discussione il tuo credo non intendevo che non lo faccio mai con le altre persone. Sarei ipocrita se lo affermassi. Riconosco che il mio intervento poteva sembrare capzioso e me ne scuso. Grazie a te per la comprensione. Citazione:
Qua è importante intendersi sui termini che si utilizzano. L'esistenza, come tu sai, non è un predicato qualsiasi. Ogni cosa di cui parlo "esiste", o detto meglio in altri termini, "è". Lascio da parte le obbiezioni che mi possono fare richiamandosi al cerchio quadrato. Se dici che è proprio l'inesistenza di Dio a manifestare la sua essenza, devi spiegare a che tipo di esistenza ti riferisci. Dio ha "tutto il diritto" a non rispettare le nostre aspettative ma non può, (neanche Lui), contraddire la logica. Nemmeno Dio può andare contro il principio di contaddizione. (E' probabile che possa avere delle difficoltà, nei prossimi giorni a rispondere a qualchè vostra domanda al sottoscritto in questa discussione. Purtroppo non dipende da me. Farò il possibile. Grazie per la comprensione) |
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06-01-2008, 17.10.21 | #137 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
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Riferimento: Credi o no?
Convinto che la fede è un problema personale anche se rischia di scandalizzare, ti dirò, koli, quello che penso, e cioè che tu ti fai un Dio a tua immagine e somiglianza mentre, se Dio è inteso come assoluto, non si ha il diritto di imporgli nulla: perfino il nome che gli diamo è un abuso. Questo è ciò che intendevo dicendo che “non esiste” perché – oltre al fatto che chi crede in lui crede anche se non lo vede – il concetto di esistenza può essere – come tutti gli attributi pensabili - mille miglia lontano dalla sua misteriosa realtà. Così, con un po’ di coraggio mentale e verbale, anche se col rischio di scandalizzarti, posso pensare che a orecchie meno sorde di quelle degli uomini egli avrebbe potuto dire, contrariamente a ciò che si legge nel libro sacro, “io sono colui che non è”. Una contraddizione? No, un affannoso procedere sulla scala di Giacobbe fino a trascendere la nostra logica per una logica incontrovertibile e definitiva – quella che si racchiude nella parola “assoluto” che è una parola (o forse solo un’emozione) che, attraversando come freccia le nostre grammatiche, sembra sfiorare colui che è e non è, e che non porta la nostra maschera come un qualsiasi idolo - quali sono, più o meno, gli dei delle religioni e dei loro liturgici catechismi.
Troppo difficile da capire? Certo, e lo dimostrano queste religioni mondane nonché i profeti o sciamani che le hanno bandite e cercano di conservarle, a costo di compromessi e doppie verità, contro le forze inarrestabili della storia la quale continua ad eroderle in attesa forse che da esse emerga – progressivamente e irresistibilmente - un concetto più puro di Dio, senza il quale la fede sarà definitivamente sconfitta. Anche se esse resisteranno continuando a scagliare anatemi e movendo guerra contro chi parla contro di esse, cioè contro una verità che deve essere soltanto loro (Dio me l’ha data e guai a chi la tocca!). |
06-01-2008, 20.45.09 | #138 | ||
Moderatore
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Riferimento: Credi o no?
Citazione:
Ti confesso che sono un pò perplesso. Anche volendo porre Dio in una dimensione assolutamente trascendentale, mio risulta estremamente difficile non attribuirgli l'esistenza. Non sto difendendo la concezione predominante dell'Altissimo. Citazione:
In altri termini; Qualsiasi sia il livello di trascendenza del tuo Dio, gli puoi togliere tutto tranne che l'esistenza. Se gli togli quella parli di un Nulla (relativo) e ti ritrovi controvoglia senza il tuo Soggetto. Uno che crede come te, pur lontano dal messaggio cristiano - ortodosso, non se lo può permettere. |
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07-01-2008, 09.33.45 | #139 |
Ospite abituale
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Messaggi: 128
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Riferimento: Credi o no?
ciao koli credo che emmeci non voglia negare l'essere al Dio di cui parla.....vuole credo porlo al di fuori della dimensione esistenziale....in effetti non sarei tanto prono ad identificare "essere" con "esistere".....poi se vuoi intendere che il solo parlare di Dio implica necessariamente l'esistenza del concetto di Dio allora è un altro discorso...ma siamo sicuri che possedere un concetto presuppone necessariamente che l'oggetto rappresentato dal concetto abbia un essere oggettivo in sè e per sè e separato dal soggetto conoscente? e che quest'essere separato e in sè e per sè sia la causa dell'idea che il soggetto conoscente ha di Dio? con tutte le conseguenze che ne derivano?
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07-01-2008, 13.29.12 | #140 | |||||
Moderatore
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Riferimento: Credi o no?
Citazione:
Ciao sileno. Infatti: Citazione:
Citazione:
Non importa quanto possa essere trascendente il Dio di emmeci. Se ti riferisci ad un Essere tale, credo sia azzardato affermare, come fa emmeci, che il concetto di esistenza può essere mille migila lontano dalla sua misteriosa realtà. Qui emmeci non si riferisce a un attributo qualsiasi, bensi all'esistenza stessa del suo Dio. Emmeci può giustamente criticare i vari attributi che gli uomini danno al loro Creatore. Se critica l'esistenza però, o se la mette in dubbio, si ritrova senza il suo Soggetto. Citazione:
Citazione:
Qualsiasi oggetto però, ha un proprio essere oggettivo separato dal soggetto conoscente. Se le cose esistessero senza la presenza degli uomini, sarebbero indifferenti a tale assenza. La loro oggettivita rimane, anche se non c'è nessuno a studiarle. |
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