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04-01-2008, 21.26.48 | #125 | |
Ospite
Data registrazione: 30-12-2007
Messaggi: 18
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Riferimento: Credi o no?
Citazione:
Siamo in tema. Non stiamo parlando di intelligenza artificiale. Stiamo parlando di esseri intelligenti nel senso più ampio possibile. Però bisogna essere aperti per capire. Sto cercando di spiegare perché sono agnostico. E perché quello della religione è un problema mal posto se si prescinde dalle "ragioni sociologiche", come le chiami tu, o dalle intrinseche qualità del cervello umano. Come considerazione generale: una libera discussione non necessita di qualcuno che "detti la linea". Altrimenti riesumiamo i soviet. |
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05-01-2008, 08.46.37 | #126 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
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Riferimento: Credi o no?
Rispondo – naturalmente per quanto mi riguarda – alla domanda di blackgin richiamata da Epicurus.
No, io non credo in nessuna religione, cioè in un’interpretazione dell’assoluto in termini relativi, visto che il divino affermato dalle religioni è un assoluto relativo (una contraddizione in termini), un assoluto cui vengono applicati attributi che sono riflessi di attributi o bisogni umani. Questo però non taglia la testa al toro, cioè non basta a far piazza pulita di ogni forma di fede, come non basta il fatto storicamente accertabile che un dio che non si rende percepibile nel nostro universo e si affida alla devota immaginazione degli uomini, abbia condizionato e continui a condizionare la nostra mente e la nostra vita, come d’altra parte confermano i fervidi dibattiti di questo forum. E allora subentra il sospetto che dio non esista perché proprio non esistendo si manifesta la sua vera essenza. Infatti, come può un assoluto essere identificato con quello che gli uomini gli attribuiscono, trasformandolo in un fantoccio se non in un idolo? In generale il posto di dio viene concepito al sommo delle possibilità emotive conoscitive e morali dell’uomo, oppure al principio e alla fine dell’evoluzione e della storia del mondo. Ebbene, né sull’asse verticale né su quello orizzontale (chiamiamoli così) può esistere dio: in quello verticale perché l’assoluto trascende ogni grado d’ascesa (cioè tutte le forme in cui le religioni immaginano dio), in quello orizzontale perché non si può concepire un infinito finito, come sarebbe un dio che a un certo momento manifesta il suo potere creatore o chiude la storia del mondo, magari annunciato dalle trombe angeliche. In sintesi: se Dio è l’assoluto non c’è, fermo restando che proprio questa sua assenza può divenire la manifestazione della sua presenza costituendo una prova “a non lucendo” - quella che nessun Anselmo o Tommaso si è permesso di concepire. Dunque l’unico dio possibile è quello che non c’è: ciò che può apparire come l’ultimo paradosso o il supremo mistero. Almeno se la logica esige che l’assoluto non si riduca a un fantoccio o una maschera d’uomo. Naturalmente questo non risolve il problema di blackgin, anzi lo lascerà nella sua incertezza. Che farci? E’ proprio questa assenza-presenza che mantiene alla fede il suo fascino cioè la certezza che una verità assoluta ci sia anche se non la conosciamo e non la conosceremo - neppure affidandoci ai supercomputer di Heraklytus+). D’altra parte, mettiamoci, con una mossa un po’ sbarazzina, dalla parte di dio: perché dovrebbe rivelare ciò che, se fosse rivelato, ridurrebbe il suo essere a quello di un monarca un poco più potente (e più nudo) dei monarchi e dei papi terrestri? Già, forse solo il dubbio è il sostegno della verità: il dubbio assoluto il sostegno della verità assoluta, che proprio perché inconoscibile rimane assoluta, proprio perché non è detto che possa avere il nome di Dio, anzi che possa essere una verità metafisica piuttosto che fisica, come sarebbe il semplice esplodere e viaggiare verso l’infinito o verso la fine di un cosmo stellare. Così, se dovessi dare un ultimo consiglio a un’anima in pena, io direi: credi nella verità assoluta anche se non la conosci e anche se potrà essere diversa da tutto ciò che gli uomini dicono; sia questo il tuo unico appiglio, il principio della tua logica visto che non ce ne sono altri, e appoggiati ad esso per andare, nella forma che ti è possibile, in cerca di quella inattingibile verità. Il resto è silenzio. |
05-01-2008, 11.51.36 | #127 |
Ospite
Data registrazione: 30-12-2007
Messaggi: 18
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Riferimento: Credi o no?
epicurus,
non siamo mai andati fuori tema. Quella che ho impostato non è una discussione sull'intelligenza artificiale bensì sull'intelligenza in senso lato, qualunque sia l'ente che la manifesta, ed è funzionale al mio discorso. Per capire ci vuole apertura e sincera volontà di dialogare. I richiami alla linea mi sanno un po' di soviet. Astieniti, per favore. Il mio richiamo futurista - se volete - serviva proprio a motivare il mio agnosticismo. Qui vedo che anche emmeci continua a fraintendermi. Io non mi affido a nessun supercomputer. Dico che anche quando l'intelligenza dominante sarà di gran lunga più avanti della nostra (di qualunque tipo sia) la risposta alla domanda iniziale resterà aperta. E qui la vediamo allo stesso modo, emmeci. Anche se hai delle idiosincrasie per tutto ciò che è moderno. |
05-01-2008, 14.02.01 | #128 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 16-08-2007
Messaggi: 603
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Riferimento: Credi o no?
Citazione:
Non so se credo... so solo che Dio ( soltanto per usare un termine indicativo dell'Inesprimibile) c'è perché lo vedo, lo sento ( non lo immagino, perché non saprei neanche come immaginarlo ) e non l'ho scelto... ...né tantomeno mi serve vederlo e sentirlo... e non so perché accade questo...è un dato di fatto per me... come per una persona è vero che c'è il sole perché lo percepisce... per me Dio è vero perché lo percepisco, non posso farci nulla... e non posso non dirlo se me lo chiedono, anche se qualcuno può pensare che sono un pò matta... pazienza... non dipende da me... e devo dire che sono anche una persona alquanto razionale, per questo, capisco benissimo che, finché una persona non ha esperienza diretta di Dio, è comprensibile che sia atea oppure credente soltanto per "sentito dire", per condizionamento, o bisogno, etc... ognuno è libero di essere quel che è... e di potersi esprimere liberamente nel rispetto del prossimo... io la penso così Citazione:
Concordo con l'essenza dello scritto di Renzananda... Belle anche le riflessioni di Emmeci...anch'io non credo in alcuna religione, comunque non ci vedo nulla di male nell'essere cattolico, musulmano, o altro... è una sceta personale e intima... importante è rispettarsi a vicenda... no? Buona giornata a tutti voi! |
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05-01-2008, 17.07.11 | #129 | |||
Moderatore
Data registrazione: 17-11-2007
Messaggi: 405
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Riferimento: Credi o no?
Citazione:
L'analogia con il Sole non mi sembra calzante. Il Sole non è semplicemente percepibile, bensì osservabile, quindi soggetto a uno studio razionale. Si può dire lo stesso di Dio? Citazione:
Inoltre, anche se uno si vuol rifare alla visione panteista, non può non dare a Dio almeno qualchè attributo. Forse volevi solo stigmatizzare l'eccesso di attributi. Citazione:
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05-01-2008, 17.55.20 | #130 |
Ospite
Data registrazione: 30-12-2007
Messaggi: 18
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Riferimento: Credi o no?
epicurus,
non siamo mai andati fuori tema. Quella che ho impostato non è una discussione sull'intelligenza artificiale bensì sull'intelligenza in senso lato, qualunque sia l'ente che la manifesta, ed è funzionale al mio discorso. Per capire ci vuole apertura e sincera volontà di dialogare. I richiami alla linea mi sanno un po' di soviet. Astieniti, per favore. Il mio richiamo futurista - se volete - serviva proprio a motivare il mio agnosticismo. Qui vedo che anche emmeci continua a fraintendermi. Io non mi affido a nessun supercomputer. Dico che anche quando l'intelligenza dominante sarà di gran lunga più avanti della nostra (di qualunque tipo sia) la risposta alla domanda iniziale resterà aperta. E qui la vediamo allo stesso modo, emmeci. Anche se hai delle idiosincrasie per tutto ciò che è moderno. |