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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere.
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Vecchio 10-05-2007, 13.55.12   #51
blackgin
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Data registrazione: 02-04-2007
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Riferimento: Credi o no?

Mi spiace contraddirti, ma tu tendi a generalizzare e questo non mi sembra un bene.. Penso che tu sappia che non esiste niente di uguale.. tantomeno il pensiero di due persone..
Tu tendi a prendere il particolare ateo e a farne la regola.
Cerca di pensarla più relativisticamente.
Io sono relativista e in quanto tale non credo esistano verità assolute, di conseguenza non accetto che si generalizzi dicendo che tutti gli atei sono tristi..
Poi è logicamente vero che un ateo è più felice, ma non perchè accade davvero, ma perchè non esistono cattolici che seguono la loro religione al massimo della fedeltà.
Porgi l'altra guancia.. per esempio..
Voglio vedere come saresti felice.
Un cristiano fedele alla massima potenza non esiste, e questo ipotetico uomo avrebbe come unica felicità l'amore verso gli altri o verso Dio, perchè tutto il resto sarebbe solo un vano piacere terreno.
Gli atei non sono vincolati dalla religione e se trovano felicità in una qualsiasi cosa la accettano e non la minimizzano come futile piacere terreno..
blackgin is offline  
Vecchio 10-05-2007, 17.54.33   #52
Socrate78
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Data registrazione: 06-05-2007
Messaggi: 107
Question Riferimento: Credi o no?

Sul fatto che non esistano certezze assolute non sono d'accordo, proprio perchè esistono delle verità logiche (come quelle della matematica ), che sono immediatamente evidenti o dimostrabili in modo sicuro.
Nessuna persona di buon senso sosterrebbe che 2+2 non fa quattro. Ora,se vi sono queste verità evidenti, perchè non ne dovrebbero esistere anche nell'ambito dell'etica? Non tutte le scelte morali sono indifferenti, anzi, in alcuni casi sostenere certe posizioni porta a peggiorare moralmente oppure a migliorare, a seconda dei casi.
Ora il relativismo sostiene che "Tutto è relativo" . Ma se faccio quest'affermazione, io affermo una verità assoluta, proprio perchè credo che, almeno questo, sia vero!
Di conseguenza, il relativismo è contrario al principio di non contraddizione, perchè non è logicamente possibile che un'affermazione sia nello stesso tempo ASSOLUTA e RELATIVA. Come la mettiamo?........
Comunque la mia fede religiosa non nasce da abitudine o da bigottismo:anzi, quando ero bambino non ho avuto nemmeno una formazione religiosa costante (non ho fatto la cresima, ad esempio ) e sino a circa vent'anni ero quasi "ateo".
Soltanto con il tempo e con una costante riflessione sono arrivato a credere e, posso garantire, adesso riesco meglio di prima ad individuare precisi criteri morali per cui vivere ed operare. Quindi, almeno nel mio caso, non posso affermare che io sia stato influenzato nella mia scelta dalla famiglia o dal'ambiente in cui sono vissuto.

Ultima modifica di Socrate78 : 10-05-2007 alle ore 20.26.48.
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Vecchio 10-05-2007, 19.27.37   #53
blackgin
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Messaggi: 45
Riferimento: Credi o no?

Il relativismo è quell'idea di pensiero che porta il relativista a non accettare verità assolute.
E comunque dire che "tutto è relativo" è relativo non significa negarlo, significa dire che può essere preso in considerazione sotto punti di vista che cambiano a seconda di infiniti fattori..
Tu forse tendi ad assolutizzare il mondo dividendolo in ciò che è vero e in ciò che è falso. Vedi questo secondo me significa porsi dei limiti, e anche per questo sono relativista, se io tocco un oggetto posso percepirlo caldo, tu puoi percepirlo freddo.. Chi ha ragione? Entrambi..
Per quanto riguarda le certezze il fatto che 2+2 dia come risultato 4 è solo il frutto di convenzioni create dall'uomo che hanno fondamento nella sua realtà limitata..
Saluti..
blackgin is offline  
Vecchio 10-05-2007, 19.40.56   #54
IISNT
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Riferimento: Credi o no?

Citazione:
Il tuo post non mi convince affatto. L'uomo non vive solo di presente, ma è sempre proiettato verso il futuro e si pone degli obiettivi che riguardano il futuro.
Solitamente si fa per migliorare la condizione di vita terrena, nostra o di quelli che verranno... Gli obbiettivi riguardano questa vita perchè di sicuro è questa che abbiamo a disposizione... e se molta gente sacrifica il presente per il futuro non è nemmeno detto che faccia bene, perchè magari hai a disposizione poco tempo per assaporare la vita, chi lo sà cosa ci riserva il destino?
Io penso che ogni istante sia prezioso e vada vissuto intensamente con tutta la serenità possibile, senza danneggiare gli altri ed il pianeta, con tutta la consapevolezza possibile... che consentirà ovviamente di proiettarsi anche nel futuro se si avrà la possibilità di viverlo...nella maggior parte dei credenti consapevolezza ne ho vista ben poca... direi nulla...
Citazione:
Perchè dovrebbe essere vietato guardare oltre questa vita e porsi l'obiettivo di raggiungere un giorno l'eternità?
Chi ha mai detto che dovrebbe essere vietato? nessuno...
Finchè questo non nuoce agli altri come fà la chiesa non ho niente da dire... avremo delle persone che stanno con la testa tra le nuvole, certo, ma pazienza, la stima verso le masse bipedi l'ho persa da un pezzo... Comunque... personalmente farei a meno di questa proiezione verso l'eternità.. Se voglio trovo il paradiso anche nella mia vita terrena, certo, l'umanità stà distruggendo il pianeta, ma restano ancora tante cose apprezzabili... e ancora per qualche anno abbiamo pure la possibilità di riparare a un sacco di danni fatti... ognuno di noi potrebbe iniziare a fare attenzione al risparmio energetico magari, come cosa basilare e poi fare sempre meglio... Chiaro che se continueremo ad andare avanti per inerzia e mettere pezze, arriverà la giusta punizione, naturale o divina che sia.. e a quel punto Amen. Essere proiettati verso l'eternità secondo me distorce un pò il senso di tutto questo, ed'è un grosso male, almeno in una società che richiede una coscienza così forte... Se Dio esiste e vuole questo dev'essere un Dio perverso e malvagio...
Citazione:
Vivere sempre nel presente per me significa perdere la dimensione della progettualità: purtroppo tale modo di pensare oggi va molto di moda.
Quel purtroppo incute in me timore...
Scusa eh, ma se permetti concentrarsi sulla propria vita terrena e fare del bene non ti fa perdere proprio alcuna dimensione... semmai è proiettarsi nella fantomatica eternità del regno dei cieli che distorce la realtà e porta a vaneggiare...
Citazione:
Soren Kierkegaard diceva che l'obiettivo dell'eternità dava veramente senso alla vita, proprio perchè permette di superare la finitezza degli obiettivi che ogni uomo si propone e fa sì che la vita sia un continuo cammino verso il perfezionamento.
Dai, stai parlando di un uomo che ha passato una vita nell'angoscia... e la sua filosofia è piena di buchi... Poi non ho capito... critichi Schopenhauer che ha trovato la sua dimensione di realismo nel pessimismo e poi vai a citare questo filosofo-teologo che ha vissuto in totale paranoia?
è un uomo disperato che si è aggrappato a Dio solo per scaricarsi il peso della morte del padre di cui si sentiva responsabile, aggrappandosi alla storiella di Abramo e Isacco... Ed era talmente in paranoia che pure nella fede ci vedeva qualcosa di terribile.. a cui era però necessario aggrapparsi per fuggire dall'angoscia... Quindi quest'individuo poteva dire tutto quello che gli pare.. nella vita terrena puo vivere bene sia senza obbiettivi (in totale tranquillità) che ponendoti un sacco di obbiettivi... e ne trovi all'infinito se proprio hai bisogno di riempire il senso di vuoto perchè sei incapace di accettarlo...
Citazione:
Ritornando al discorso di prima, non ti sembra che se un individuo perda totalmente coscienza di sè questo sia un regresso? Che senso ha perfezionarsi, migliorarsi, se poi si ritorna nel nulla in cui si era prima di nascere? Sarebbe un azzeramento, un regresso spaventoso.
Studi perchè ti interessa studiare... ti piace conoscere, scoprire... o perchè ti porta a fare quello che ti piace...se un essere umano studia solo per potersi permettere di fare lo snob saputello nell'ipotetico eden tantovale vive nella beata ignoranza, pizza, mandolino e cha cha cha
Che poi, i sacrifici della vita terrena dovrebbero essere abbastanza insignificanti quando vai scoprire e ad unirti alla perfetta eternità... Quello che fai qua lo fai comunque in funzione del presente...
Citazione:
Inoltre rifletti anche su un altro aspetto: nella vita si incontrano persone a cui ci si affeziona profondamente, e poi, per vari motivi, non si incontrano più. Non è forse bello credere che un giorno si possano incontrare in un mondo trascendente? Sarà pure una colossale illusione, ma voglio crederci.
Vabè, è bello credere che domani comprerò un gratta e vinci e diventerò ricco ... Ma... non sarà leggermente migliore concentrarsi sulla mia vita e accettarla e apprezzarla per quello che è? poi certo, se trovo il biglietto vincente saprò apprezzare questo colpo di fortuna!
Questa è la vita, se poi dopo la morte incontrerò tutte le persone che ho amato (non ti nascondo che mi sembra un assurdità) sarà sicuramente bello... Ti ripeto, secondo me credere a queste cose senza fondamenta distorce profondamente la realtà...
Citazione:
Inoltre tu dici che non bisogna cercare dall'esterno motivazioni per "tirare avanti ogni giorno": ma in realtà se ci si ferma a pensare un attimo ( prescindendo adesso dalla fede religiosa ) scopri che tutto nella vita è effimero, precario e, in ultima analisi, vuoto.
Ma guarda te!!! ci siamo arrivati
Secondo te perchè a gente corre, cerca continuamente sballi, svaghi, capricci? per offuscare continuamente il senso di vuoto!! che c'è!! c'è!! non si scappa. concentrando la propria vita su sensi inesisenti, sballi, droghe o religioni alla prima botta di realtà che piomba nella tua vita si cade! e si cade... ne ho visti tanti cadere.. solitamente i più ottimisti... l'ultimo suicidio a cui ho assistito è avvenuto lo scorso anno...
Quando impareremo ad accettare il vuoto ed esserne consapevoli (probabilmente mai perchè l'umanità è piuttosto meschina) sicuramente il mondo sarà migliore...
Io ne ho preso coscienza da tanti anni e vivo benissimo!!!!
Citazione:
Dietro ad ogni gratificazione c'è sempre un limite che conduce l'uomo a desiderare sempre qualcos'altro, in una ricerca continua di un bene che non si riesce mai a trovare appieno.
Per questo parlo continuamente (sarò pure ripetitivo) di consapevolezza... e la fede di sicuro ti porta altrove... Tuttavia la considero una strada alternativa valida per arrivare a certe cose.... ma solo a livello utopico perchè nella realtà le religioni han portato quasi sempre risultati negativi...
Citazione:
Infatti alcuni pensatori atei ( soprattutto Sartre ) hanno ben percepito che la ricerca dell'uomo verso la felicità è destinata a subire un continuo scacco; e, per restare in Italia, tutta la poesia del Leopardi (ateo convinto ) è piena di riflessioni sulla precarietà di ogni piacere che l'uomo prova e sul fondamentale non-senso dell'esistenza.
Quindi non è vero che se si è atei si viva meglio,anzi: l'ateismo coerente conduce all'infelicità e al pessimismo.........

Non capisco proprio perchè continui ad associare a tutto questo un disagio esistenziale O_o bohhh

Citazione:
Sul fatto che non esistano certezze assolute non sono d'accordo, proprio perchè esistono delle verità logiche (come quelle della matematica ), che sono immediatamente evidenti o dimostrabili in modo sicuro.
Nessuna persona di buon senso sosterrebbe che 2+2 non fa quattro. Ora,se vi sono queste verità evidenti, perchè non ne dovrebbero esistere anche nell'ambito dell'etica? Non tutte le scelte morali sono indifferenti, anzi, in alcuni casi sostenere certe posizioni porta a peggiorare moralmente oppure a migliorare, a seconda dei casi.
Ora il relativismo sostiene che "Tutto è relativo" . Ma se faccio quest'affermazione, io affermo una verità assoluta, proprio perchè credo che, almeno questo, sia vero!
Di conseguenza, il relativismo è contrario al principio di non contraddizione, perchè non è logicamente possibile che un'affermazione sia nello stesso tempo ASSOLUTA e RELATIVA. Come la mettiamo?........
Non giochiamo con le parole... Dicendo che non esiste alcuna certezza si mette la frase stessa in discussione... Non è detto che parlando, discutendo, riflettendo non si tocchino verità assolute... è anche possibile che esistano, tutto è possibile, di sicuro noi non possiamo sapere quali sono... siamo sempre nel soggettivo, ovunque vi è qualcosa di umano si stà sempre nel soggettivo. Facciamocene una ragione e viviamoci la nostra piccola grande realtà...
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Vecchio 10-05-2007, 21.12.06   #55
Socrate78
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Riferimento: Credi o no?

Iinst, da quello che scrivi mi sembra sostanzialmente di comprendere che per te la religione è una specie di malattia mentale e i credenti sono in fondo dei malati che delirano e vaneggiano.
Ma rifletti un istante: senza la fede religiosa Madre Teresa avrebbe compiuto tutto quel bene che ha fatto? Io credo di no, anzi, probabilmente la sua vita avrebbe preso tutta un altra strada.Di esempi in cui la fede religiosa ha avuto effetti positivi ce ne sono tanti nella storia, altrochè, non c'è soltanto il cupo fanatismo dei Torquemada e dell'Inquisizione. Don Giovanni Bosco era un cretino, un matto? Non mi sembra proprio, anzi, ha aperto un capitolo fondamentale della teoria pedagogica proprio basandosi sull'etica cristiana.
Insomma, la religione (come la filosofia, la scienza ) sono dei mezzi: ogni strumento può essere utile al bene o al male, dipende da chi lo usa e perchè.
Se la religione è stata un pretesto per guerre o per violenze di vario tipo, ciò non è avvenuto per la perversità delle dottrine, ma soltanto per la malvagità umana. La natura umana è tendenzialmente più portata al male che al bene e l'uomo è in grado di distorcere anche ciò che è nobile.Tuttavia non capisco perchè tu affermi che proiettarsi verso l'eternità sia un errore logico:ho la sensazione che tu risponda ai miei post in un modo infastidito, dando per scontato che le mie posizioni siano sbagliate.
Inoltre tu affermi che la Chiesa nuoce agli altri, ma i suoi errori sono niente se paragonati al fanatismo degli Osama Bin Laden e dei Talebani islamici: quelli sì che sono un pericolo per l'umanità, eppure c'è chi si converte al loro credo e, magari, è apprezzato.Poi, sulla Chiesa sempre a criticare in modo gratuito, tanto il cristiano deve "porgere l'altra guancia".
Eppoi, alla fin fine, ogni persona è diversa dalle altre (per struttura mentale, visione delle cose ) e ciò che è giusto per te può non esserlo dal mio punto di vista: quindi perchè definire meschino chi non si identifica nell'ateismo o nell'agnosticismo?

Ultima modifica di Socrate78 : 10-05-2007 alle ore 22.59.06.
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Vecchio 14-05-2007, 18.39.45   #56
alessiob
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Riferimento: Credi o no?

Rispondo a varie affermazioni di Socrate78.

Socrate78 scrive: "Non è forse bello credere che un giorno si possano incontrare in un mondo trascendente? Sarà pure una colossale illusione, ma voglio crederci."


Si é molto bello e, come te, vorrei fosse vero. Ammiro la tua sincera ammissione, veramente rara a trovarsi, dell'ipotesi che potrebbe essere tutta un illusione, ma nonostante questo meglio l'illusione del vuoto.
Su questo sono sostanzialmente daccordo. MA ti metto in guardia da un problema enorme: La consapevolezza dell'autoinganno.
Se io, anche se nel mio inconscio, so di autoingannarmi, vivo con un peso, con una preoccupazione, nascosta, che il mio Io interiore cerca sempre di non trapelare, ma che in fondo c'è. A questo punto o si Crede realmente senza dubbio (correndo il rischio di finire nel fanatismo) oppure meglio liberarsi di quel peso fastidioso sulla coscienza e ammettere davanti allo specchio la dura verità.

"Sul fatto che non esistano certezze assolute non sono d'accordo, proprio perchè esistono delle verità logiche (come quelle della matematica ), che sono immediatamente evidenti o dimostrabili in modo sicuro."

Gravissimo sbaglio. Molto grave. le verità logiche esistono in quanto il nostro sistema di riferimento (la mente) le interpreta come coerenti, ma chi ti assicura che ciò sia vero?
Qui deludi il nome che porti! Infatti Socrate diceva: Tutto ciò che so e l'unica verità è che So di non sapere. Unica certezza è non sapere nulla, e tu pretendi di sapere? Azz se lo sapesse Socrate....

"Nessuna persona di buon senso sosterrebbe che 2+2 non fa quattro"

Nessuna persona che utilizzi come sistema di riferimento quello che ci siamo creati noi! Ma non è assolutamente vero che Universalmente 2+2 faccia quattro. Per esempio in fisica quantistica una particella ruota attorno al nucleo contemporaneamente in entrambe le direzioni e solo osservandola si vede che ruota in una delle due, ma basta distogliere lo sguardo e ruoterà nell'altro. Ti sembra logico questo? Ti sembra logico che il tempo scompaia e sia del tutto probabilistico in fiscia quantistica, oppure per il relativismo che si dilati? Se partiamo in due e io vado a velocità prossime alla luce ti ritroverò molto più vecchio perchè molti più anni avrai vissuto di me. TI sembra logico?
Ovviamente no. Sono punti di riferimento, attento a non prenderli MAI come verità assolute poichè sarà allora che perderai la vera concezione delle cose.

"Quindi, almeno nel mio caso, non posso affermare che io sia stato influenzato nella mia scelta dalla famiglia o dal'ambiente in cui sono vissuto."

Si, ammiro la tua rilevazione, che concordo nel sostenere essere piuttosto "originale". MA, in realtà, come ben sai, l'influenza c'è stata, da parte della società, come c'è stata per me e per ogni altro essere soggetto alla nostra società.

"Di esempi in cui la fede religiosa ha avuto effetti positivi ce ne sono tanti nella storia"

Si, ma almeno dieci volte tanti sono stati i crimini, e forse molti di più.


"Insomma, la religione (come la filosofia, la scienza ) sono dei mezzi: ogni strumento può essere utile al bene o al male, dipende da chi lo usa e perchè."

SI, sono mei mezzi, mezzi per capire il mondo. Questi tre metodi elaborati dall'uomo servono per dare una risposta, La filosofia è l'uomo che cerca di usare tutta la sua logica per spiegare razionalemnte il mondo. La scienza è l'uomo che sperimenta per prove ed errori e ne scrive il risultato.
La teologia è l'uomo che dice di seguire alla lettera (pena l'inferno) un vecchio testo scritto da DIo in Persona.
Quale approccio sceglieresti per spiegare il mondo che ti circonda?
(qui attendo una risposta)


"Inoltre tu affermi che la Chiesa nuoce agli altri, ma i suoi errori sono niente se paragonati al fanatismo degli Osama Bin Laden e dei Talebani islamici"

QUi sinceramente rimango perplesso. Non capisco bene dove tu voglia andare a parare. Perchè a me sembra ti getti la zappa sui piedi.
L'esempio dei talebani, infatti, non fa altro che confermare quanto la religione possa portare al fanatismo.
COme ben sai fino a poche centinaia di anni fa, anche la nostra religione era del tutto Identica a quella islamica. Infatti la differenza tra la nostra e la loro è solo questa: La Nostra è stata fermata e armonizzata dalla società moderna e dallo stato laico. La loro no.

Se, domani, lo stato darebbe pieno potere alla religione, ti assicuro che in meno di 30 anni saremo Esattamente al loro stesso livello.
Perchè? perchè è un percosro naturale, che ogni civiltà compie, e non c'è niente di male se una lo compie prima (come la nostra) o dopo.
alessiob is offline  
Vecchio 14-05-2007, 19.14.12   #57
IISNT
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Riferimento: Credi o no?

Citazione:
Iinst, da quello che scrivi mi sembra sostanzialmente di comprendere che per te la religione è una specie di malattia mentale e i credenti sono in fondo dei malati che delirano e vaneggiano.
Bhe non proprio... Diciamo che comunque della maggior fetta dei credenti ho un opinione molto negativa... c'è anche una fetta che vedo in maniera radicalmente opposta comunque, ma è moolto piccola in proporzione...
Citazione:
Ma rifletti un istante: senza la fede religiosa Madre Teresa avrebbe compiuto tutto quel bene che ha fatto? Io credo di no, anzi, probabilmente la sua vita avrebbe preso tutta un altra strada.
Mha, penso ci sia un sacco di gente che ha fatto del bene anche più di madre teresa, sopra di lei si è creato un personaggio, se non fosse stata religiosa probabilmente adesso a vederla in foto direi che è la bidella della scuola che ho frequentato invecchiata di parecchi anni... Anche se avesse fatto il doppio del bene che ha fatto, non fosse stata portavoce di quel movimento stai tranquillo che sarebbe una perfetta sconosciuta... Madre Teresa è diventata un simbolo, un simbolo di bene, e se un ateo avesse fatto le stesse cose sue non avrebbe preso nemmeno un briciolo di considerazione...

Citazione:
Di esempi in cui la fede religiosa ha avuto effetti positivi ce ne sono tanti nella storia, altrochè, non c'è soltanto il cupo fanatismo dei Torquemada e dell'Inquisizione. Don Giovanni Bosco era un cretino, un matto? Non mi sembra proprio, anzi, ha aperto un capitolo fondamentale della teoria pedagogica proprio basandosi sull'etica cristiana.
Ma via, si può fare del bene anche senza religione e forse è qualcosa di molto più autentico e diretto... Comunque, come ho già detto la religione sarebbe potuta essere davvero un mezzo per fare qualcosa di buono. Per me in proporzione sono state moolte di più le cose negative... E tuttora è così. Cioè, non c'è proprio paragone dai... Per una cosa che fa di buono la religione (e questo bene si potrebbe fare anche senza di essa) ne arrivano 10 negative... se va bene... dico così per essere ottimista
Riguardo Don Giovanni Bosco... Non mi permetterei mai di dargli del cretino o del matto... ha fatto delle splendide cose... Ma il discorso sulla sua fede e sulla religione non cambia...
Citazione:
Insomma, la religione (come la filosofia, la scienza ) sono dei mezzi: ogni strumento può essere utile al bene o al male, dipende da chi lo usa e perchè.
Se la religione è stata un pretesto per guerre o per violenze di vario tipo, ciò non è avvenuto per la perversità delle dottrine, ma soltanto per la malvagità umana. La natura umana è tendenzialmente più portata al male che al bene e l'uomo è in grado di distorcere anche ciò che è nobile.
Concordo con te... E non ho niente da dire sulle dottrine che parlano d'amore o altri nobili scopi... Scherziamo, il messaggio di Gesù è apprezzabilissimo, un pò meno alcune cose della bibbia, anche se ovviamente è da contestualizzare... erano altri tempi insomma^^
Però una cosa sono le dottrine, quello che di buono ci puoi tirar fuori, quello ke di buono suscita in te leggerle... così come può suscitarti qualcosa di buono leggere un qualunque bel libro o guardare un bel film.... una cosa è la religione... E su questo punto ho già detto abbastanza e non voglio ripetermi...
Citazione:
ho la sensazione che tu risponda ai miei post in un modo infastidito, dando per scontato che le mie posizioni siano sbagliate.
Assolutamente no... però mi pare chiaro che vista la mia posizione nei confronti dei credenti ci troviamo in disaccordo su parecchie cose... Mi sembra assurdo che per stare sereni e per fare del bene ci si debba aggrappare in questo modo a certe cose... fantomatiche trallaltro... insomma mi cadono proprio le braccia
Citazione:
Inoltre tu affermi che la Chiesa nuoce agli altri, ma i suoi errori sono niente se paragonati al fanatismo degli Osama Bin Laden e dei Talebani islamici: quelli sì che sono un pericolo per l'umanità, eppure c'è chi si converte al loro credo e, magari, è apprezzato.Poi, sulla Chiesa sempre a criticare in modo gratuito, tanto il cristiano deve "porgere l'altra guancia".
Provo a non andare OT:Contestualizzare: I talebani sono un popolo con una certa cultura... definiamola pure barbara, ma dobbiamo capire che stanno vivendo in un contesto totalmente differente dal nostro... insomma noi la loro fase l'abbiamo già superata... Questi vivevano la loro storia nel loro paese... e se hanno sviluppato un odio viscerale nei confronti degli Americani, per quanto possa essere sbagliato, le loro motivazioni le hanno avute eccome!! E se vuoi parlare di questo si apre un altro thread in un altra sezione.
Il vaticano invece (e non dico la chiesa perchè ci sono alcune parrocchie rispettabili) in un contesto come il nostro, cade come un cancro sociale, un macigno... e per arrivare ad essere quello che purtroppo è ora (e censuro ciò che penso) ha fatto stragi che i talebani si sognano, ha compiuto atti su singoli individui di una meschinità tale da far venire il voltastomaco anche al più barbaro dei barbari, ecc... ecc... ecc...
Quindi mi pare proprio il contrario... Il popolo dei talebani è niente confronto al vaticano!! Il cristiano che porge l'altra guancia? Ma dove? è vietato metterli in discussione... l'altra settimana sono riusciti pure a dare del terrorista ad un comico... Se solo avessero il potere farebbero di nuovo i roghi e li alimenterebbero di continuo ^^"
Citazione:
Eppoi, alla fin fine, ogni persona è diversa dalle altre (per struttura mentale, visione delle cose ) e ciò che è giusto per te può non esserlo dal mio punto di vista: quindi perchè definire meschino chi non si identifica nell'ateismo o nell'agnosticismo?
Mai detto niente del genere... Trovo da dire anche sugli atei, dato che non possono con certezza affermare che Dio non esiste... è una forma di presunzione pure la loro... E se proprio devo mettere tutto in discussione pure sugli agnostici ho da dire: ma il credente è clamoroso dai...
Riguardo al meschino, prendendo la parola con questo significato:
Citazione:
che rivela grettezza d’animo, ristrettezza mentale
Grettezza d'animo perchè come ti ho detto, sono scettico nei confronti di uno che abbia bisogno di motivazioni così esterne e infondate per fare del bene e amare... Ristrettezza mentale perchè come ho detto ritengo siano persone piene di limiti, incapaci di star bene appena si parla di vuoto o di nulla o di altro, incapaci di ragionare quando si parla della loro fede... Sono anche abbastanza traumatizzato dai discorsi con i credenti... Prendo la discussione giusto in questo forum e in un altro perchè è rispettabilissimo e ci sono dei credenti con cui è possibile discutere... Ma nel corso della mia vita ho trovato persone che veramente vaneggiavano, davano risposte sconnesse alle mie affermazioni e alle mie domande e finivano per delirare...
Ah, attenzione: La meschinità fa parte del genere umano, è una delle caratteristiche più radicate dei bipedi... Quindi magari la religione spesso tende a mettere questa cosa in evidenza, ma è una cosa separata da essa, voglio che questo sia chiaro... Ciao, a presto
IISNT is offline  
Vecchio 14-05-2007, 20.57.08   #58
Socrate78
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Exclamation Riferimento: Credi o no?

Iisnt, devo ammettere che cominci a risultarmi piuttosto "simpatico" e che provo un certo piacere a confrontarmi con le tue posizioni, proprio perchè diverse dalle mie ma, nello stesso tempo, non rigide.
Tuttavia (vedo che di pazienza ne hai tanta!) ti invito a riflettere su un aspetto importante: il valore da dare alla vita e il rispetto che ne consegue.
Per un credente la vita dovrebbe essere una realtà da rispettare proprio perchè "sacra": sarebbe stata creata da Dio in persona.
Se però si elimina Dio, ecco che io vedo problemi logici non indifferenti per attribuire lo stesso valore alla vita.
Che cosa differenzia un uomo dall'altro? Le capacità, ovviamente. Ma non tutti le persone sono ABILI allo stesso modo: vi è chi è geniale ed intelligentissimo e vi è chi, purtroppo, è gravemente disabile (parlo soprattutto di cerebrolesi, malati mentali, ecc.).
Ora se si ragiona in modo puramente umano, ecco che può venire naturale dividere le VITE in esistenze di serie A, B e C, fino ad arrivare perfino alla soppressione dei disabili gravi, magari giustificata da uno sbagliato sentimento di pietà (vedi la pratica dell'eutanasia ).
Molte società (vedi l'antica Sparta ) praticavano la soppressione dei disabili e il nazismo (ideologia fondamentalmente atea ) si basava proprio su un razzismo che stabiliva una vera e propria graduatoria tra le varie esistenze, sino ai crimini che tutti, ahimè, conoscono.
Secondo me, se si elimina Dio, beh, queste cose possono capitare, proprio perchè mancherebbe un punto di riferimento in base al quale stabilire la dignità di ogni vita, al di là dell'affetto che chiunque può provare per un dato individuo.
E, del resto, da un punto di vista puramente razionale, non esistono punti di riferimento sicuri per dare lo stesso valore ad ogni uomo, proprio perchè le differenze (e quindi anche l'eventuale superiorità o inferiorità ) sarebbero comunque evidenti. E, a quel punto, diventerebbe problematico opporsi a tali modi di pensare; infatti vi è una bella differenza tra un uomo nel pieno possesso delle sue facoltà e un povero malato di Alzheimer che non sa nemmeno perchè compie certe azioni....
Quindi bisogna pensarci bene prima di eliminare completamente il riferimento a Dio: si rischia, alla fin dei conti, di non rispettare più pienamente ogni persona.
Di conseguenza, come ti poni, da agnostico, di fronte a questo problema?
Ciao

Ultima modifica di Socrate78 : 15-05-2007 alle ore 14.18.44.
Socrate78 is offline  
Vecchio 21-05-2007, 01.10.06   #59
Crono80
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Riferimento: Credi o no?

domanda ke m tormenta ....

purtroppo (cme la scienza e le religioni del resto) nn sn giunto ad una risp definitiva...

basandomi sui soli fatti nn posso dire altro ke: sn agnostico! è una qstione del tipo 50% può exere si e....50% può essere no! (nn ho elementi ke spostino i valori d probabilitàa favore d una delle due tesi....).

diciamo ke se nn credente (e nn ateo ) sono uno ke c spera!

interessante, se s prende l'evoluzione della specie cme fatto ke falsifichi l'eistenza d Dio, è meditare su qsto: se davvero sn sl un cotenitore del mio DNA e m sn evoluto in modo perfetto (o quasi) in base alle contingenza della natura ke hanno portato a fare d me qllo ke sn...ke bisogno c'era ke nella mia mente emergesse una "psicologia" e ke io, al di la dell'ovviamente utile istinto d sopravvivenza, sviluppassi dei turbamenti, nn dico sulla morte, ma sul mio persistere dopo la vita???? (o è un mero errore dell'evoluzione...o forse è una scintilla d "divino" che arde in noi "scimmie parlanti...ma sopratutto che si domandano i perchè.....o forse è un indelebile controindicazione dell'evolversi dell'intelligenza dell'uomo...controindicazione nn utilissima se la s guarda dal punto d vista bio-evolutivo-strumentale ma cmq ke fa d noi esseri umani )

ciao!
Crono80 is offline  
Vecchio 13-07-2007, 19.42.23   #60
Caesar
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Riferimento: Credi o no?

Citazione:
Originalmente inviato da blackgin
A me sa che fraintendi un pò il significato di ateo..
Ateo non indica una persona che crede che dopo la morte ci sia il nulla..
Ateo significa semplicemente che non crede nell'esistenza di un dio..
Eppure non sei l'unico che la pensa così.
Certo ci sono gli atei che credono che dopo la morte non ci sia nulla.. ma non generalizziamo..
;-)

L'ateo nega l'esistenza di ogni trascendenza, perchè ne ha le prove inconfutabili, quindi nega anche la vita dopo la morte...
può credere nella riincarnazione, in un universo parallelo e in quello che vuoi, ma nulla, per un ateo, esiste di cose Assolute, trascendenti o metafisiche che dir si voglia.
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