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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere.
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Vecchio 20-04-2007, 13.45.20   #31
MIMMO
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 21-11-2006
Messaggi: 349
Riferimento: Credi o no?

Citazione:
Originalmente inviato da blackgin
Volevo fare una domanda a tutti coloro che vorranno risponderei:
Volevo chiedere se credete o no in una qualche religione. E poi volevo chiedere perchè credere o perchè non credete.
Sono in un momento di transizione ineriore, sto facendo ricerche e indagini per comprandere quale sia la via più adatta a me da seguire. Con questo topic cerco di "testare in forma diretta" per vedere cosa spinge le persone a pensare in un certo modo piuttosto che in un altro.

per me credere è essenzialmente non sapere e sperare che quando dice un'altro, che dice di sapere sia vero.
dunque è comunque immaginare e sognare perchè una verità vissuta altrui non potra mai essere nostra. Dunque io non credo mi baso solo su cio che so e cerco sempre di imparare , continuamente.
MIMMO is offline  
Vecchio 20-04-2007, 16.19.34   #32
Heraclitus
Panta rei...
 
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Data registrazione: 28-01-2006
Messaggi: 181
Riferimento: Credi o no?

Citazione:
Originalmente inviato da Elijah

Ehm... tra le altre cose:
Tu hai risposto alla domanda del thread?

Se la risposta è no... mi fai supporre che tu abbia qualcosa contro di me, forse un qualche rancore legato al passato. Ma non so... forse mi sbaglio. Solo tu lo sai.

Abbi cura di te, e vivi bene.

Stai tranquillo Elia, io non ho nulla contro te, io non sono mai contro le persone, sono solo contro le idee e le azioni che fanno nascere o far continuare ingiustizie nel mondo. Io non mi auguro nulla di cattivo a nessuno e tento sempre il dialogo. Comunque nel mio post di prima avevo risposto alla domanda del thread, se non l'avevi vista bene, eccola:

Citazione:
Originalmente inviato da Heraclitus
Ascoltare il cuore certo... ma affidare comunque alla ragione almeno il 50 % del tempo. Sai, io sono abbastanza agnostico, ma di sicuro rifiuterei di obbedire a un dio che, anche se comparisse a me, dicesse che è molto più importante lui ciò che dice lui su cosa fare per arrivare nel suo mondo piuttosto che questo mio mondo, le persone in cui ci vivono e ciò che loro fanno, e il rispettare le idee e libertà di tutte finchè vivono qui e ora.
Heraclitus is offline  
Vecchio 20-04-2007, 16.41.59   #33
c&Nt0s
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Data registrazione: 18-04-2007
Messaggi: 29
Riferimento: Credi o no?

Approfitto di questo mio primo intervento per fare un saluto a tutti e per presentarmi..sono nuovo e spero di adattarmi al contesto .
Per non andare troppo OT vorrei riprendere il discorso generale..ma soprattutto rispondere ad un paio di interventi di quelli che mi hanno colpito di più, (non dando mai per scontato che poi io possa riprendere altri spunti da interventi precedenti che, ora come ora, non mi vengono in mente).
Prima di tutto vorrei un attimo riprendere il discorso di cally89.
Spero mi darai il consenso di darti del tu..e spero tu non prenda ciò che sto per dire come un attacco personale..perchè non lo è affatto, è solo una mia riflessione, niente di più!
Bene..Cally tu ripeti in continuazione che ti danno molto fastidio gli illusi che credono in un essere superiore o che comunque hanno fede in una religione.
Dunque ti danno fastidio quelle persone che, anche senza poter scegliere, vivono la loro vita in modo da non andare mai contro le proprie regole religiose.
Ecco appunto che però, tu, dichiaratamente dici che tutto ti è stato più facile perchè sei cresciuto in un contesto assolutamente ateo e, grazie a questa tua agevolazione, sei arrivato alla conclusione che il Dio cristiano non esiste per i vari motivi che nel tuo primo intervento hai provveduto a proporci.
Hai anche aggiunto che, probabilmente, anche se fossi nato con una famiglia religiosissima saresti DI SICURO arrivato alla conclusione che il Dio cristiano non esiste perchè, grazie alla forza della ragione avresti superato il velo di maia (passatemi il termine..) portandoti alla stessa inevitabile conclusione.
Beh..ciò che è sicuro è la dimostrazione del fatto che probabilmente ti sei sforzato ed informato un po poco delle religioni mondiali e delle varie diramazioni che si sono create dalle originali..(non offenderti eh..uso termini un po così solo perchè è nel mio carattere^^ ).
Perchè d'altronde è stato facile per te illuderti di essere arrivato alla conclusione che il Dio cristiano non esiste quanto è facile per qualcuno nato in un contesto cristiano credere nell'esatto contrario.
Altra cosa..
Citazione:
Scusa, tutta la filosofia è così. Noi vogliamo rispondere a molte domande e cerchiamo di trovare le risposte, anche se sappiamo che non le troveremo mai.
Perchè? Perchè è nella nostra natura, abbiamo la ragione e la usiamo.

Secondo ciò che dici tu, tutte le discussioni di questo forum non avrebbero senso. Invece hanno lo scopo di farci ragionare, fin dove possiamo, che è la più grande cosa che l'uomo sa fare.
Non è proprio così..anche se questa è pignoleria..e va un pò OT^^ .
Citazione:
Io sono ateo e credo di essere meno sofferente di un credente.
Infatti penso che il credente, proprio perchè è spaventato dalla morte e sommerso da mille domande, si affidi a Dio pur sapendo che è un'illusione.
Gli atei, invece, guardano in faccia la realtà fin dove possono vederla, e accettano la vita, con tutte le sue difficoltà.
No..aspetta.Questo è un controsenso..
La fede di chi crede lo porto ad accettare la morte come qualcosa che lo porterà al riscontro non solo della propria fede ma che, addirittura lo congiungerà con l'essenza propria ed originale del proprio io.
Il non credente, l'ateo per definizione, ha più difficoltà ad accettare la morte..perchè se l'ateo lo è per un posizione iperrazionale allora si allontana dal giudizio su una cosa come la morte, perchè o non la capisce con la propria razione..o si accontenta e si suda la vita in terra.
Di certo ne ha paura più di un credente..che,al contrario di ciò che fai trasparire dal tuo discorso, non si affida ad un illusione, bensì alla PROPRIA ED UNICA CERTEZZA..cioè la FEDE.
Quella che tu disprezzi e chiami mera illusione per chi crede non è altro che l'essenza di ciò in cui lui crede..indipendentemente dal fatto che il suo Dio sia razionalmente comprensibile o meno.


Cito ora Heraclitus:
Citazione:
E soprattutto, preghiamolo perchè avvengano cose buone, intanto sopportiamo le più grandi sofferenze, tanto c'è dio... Questo penso sia una cosa credo in passato necessaria perchè fino a un secolo fa o poco più le innovazioni teconologiche che migliorano la vita dell'uomo apparivano a un ritmo troppo lento per essere percepite sensibilmente nel corso di una vita. Elia, non ti pare che ormai bisogna ringraziare la religione per il qualcosa di bene che ha fatto e congedarsi da essa? Ormai non conviene più promuovere di andare in carrozza a cavalli.

Innanzitutto credo che il vero credente non preghi solo perchè avvengano cose "buone" come dici tu, ma credo che il suo intimo rapporto con il suo Dio lo porto a cercare un contatto più personale con ciò in cui crede..e non penso affatto che Affidi al Dio i problemi del mondo..anzi, penso e credo fermamente che la maggior parte delle volte preghi per farsi sostenere nelle proprie battaglie per il miglioramento del mondo ( sto ragionando su come dovrebbe essere ovviamente..se no non avrebbe alcun senso).
Non credo nemmeno che la spiritualità possa venire annientata a favore della galoppante scienza ed innovazione tecnica..semplicemente perchè la spiritualità e la sensibilità umana permangono nonostante si vada avanti con le generazioni.
Oltre al fatto che l'utopia di cancellare la religione rimarrà sempre ciò che è appunto perchè la religione spesso ha fatto nasciere nuove culture, nuovi stati e nuove etnie..e dunque distruggendo la religione distruggeremmo probabilmente gran parte del globo ( psicologicamente parlando..e metaforicamente parlando).

Cito invece Elijah:
Citazione:
(* Penso in particolar modo a Schopenhauer, e filosofi su questo andazzo, ma escludo chiaramente personaggi [agnostici] come Siddhartha Gautama & co., che io stimo molto e apprezzo - il Mahayana si ritrova in varie cose in affinità con il messaggio d'Amore presente nel Cristianesimo - in particolar modo nei testi di Giovanni; Apocalisse esclusa, in quanto non si tratta dello stesso autore).

Che Shopenhauer sia arrivato ad un pugno di mosche lo dici tu..leggere un po di autori del genere sarebbe di aiuto.
Ricorda che senza il buon vecchio Shopi il Nietzsche che conosciamo non sarebbe lo stesso, e dato che tu lo citi lo ritieni un filosofo di tutto onore e rispetto..e dunque dire che Shopenhauer fosse semplicemente borioso e senza senso ti fa entrare in contraddizione con te stesso..
Ammiro invece il tuo approccio iniziale alla discussione..(anche se forse un po propagandistico) quando proponi il discorsi della scelta di personaggi, diciamo, "positivi" nel momento in cui ti poni la domanda:
Citazione:
Ma tu, Elijah, chi è che vorresti seguire, a chi vorresti assomigliare, se tu potessi mai scegliere?
.
Sottolinei forse un po troppo la bontà del dio in cui credi..ma ad avere la forza di crede probabilmente lo farei anche io..(essendo se non ateo forse agnostico non posseggo gli elementi per dire di credere in un determinato Dio o in una determinata religione).
D'altronde sappiamo che il Dio cristiano non è solo bontà ed amore..ma forse giustizia..o meglio : perfezione.
Essendo la perfezione l'assoluta mancanza di difetti..ciò l'assoluta mancanza di mancanze( scusate il gioco di parole ) allora Dio dev'essere sia infinitamente buono che infinitamente cattivo..inutile cadere nei soliti luoghi comuni dicendo che Dio è sempre amore e bontà.
Per rispondere alla domanda iniziale e per non farmi odiare proprio da tutti io dico che per credere e che per trovare una propria religione serve sensibilità e costanza..
Bisogna avere uno spirito critico che però critichi sempre sè stesso così da portarti forse al ritrovamento del tuo stato religioso ideale..che solo tu saprai quale sarà
Ora porgo un saluto a tutti sperando di non aver annoiato nessuno nè offeso nessuno..grazie per la pazienza che avete avuto nel leggere il quantomeno tedioso discorso^^..
ciao ciao.
c&Nt0s is offline  
Vecchio 21-04-2007, 11.37.09   #34
LudoVicoVan
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Riferimento: Credi o no?

Citazione:
Originalmente inviato da odos
Magari è come dici tu, perà allora mi sfugge in che modo tu non saresti credente.
Io, di fatto sono agnostico. Non sono ne credente, ne non credente.
Semplicemente non mi curo dell'esistenza di Dio per i motivi addotti sopra.
LudoVicoVan is offline  
Vecchio 21-04-2007, 11.53.44   #35
LudoVicoVan
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Riferimento: Credi o no?

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Originalmente inviato da Catone
Agli atei vorrei dire: troppe volte avete la presunzione di credere che l'universo sia dominato dalla logica umana. Su questo si sono basate le scienze che, infatti, hanno fallito quando si trattava di spiegare l'origine dell'universo e della vita; fallimento dovuto ad uno strumento impari rispetto allo scopo.
Io, impregnato di cultura razionalista ma sofferente umanamente come essere finito, vorrei credere ma non ci riesco. Cerco un contatto con l'assoluto ma non lo trovo nè nelle religioni nè nelle ideologie. E invidio tutti coloro che vivono (o hanno visuuto) in sistemi dove il collegamento con l'assoluto è (od era) garantito.
Io seguo la posizione scritta qui dagli atei: però a loro dico che senza religione siamo delle persone sofferenti, facciamo trascorrere la vita in attesa di una morte (assoluta) che prima o poi arriverà...
Visione molto interessante.
Ma, io vivo molto bene senza Dio. Anzi, ti dirò, che credo di vivere meglio di molte persone credenti e, soprattutto, praticanti.
Sono convinto che le religioni, soprattutto se imposte, tendano a limitare la conoscenza del "naturale". Impongono dogmi. Il dogma è la negazione del logos.
Io sono una persona che prima di accettare una idea, la deve comprendere. Sinceramente, non riesco ancora ad accettare le idee dettate dalle religioni di cui ho conoscenza.
Inoltre non lascio certo trascorrere la mia vita in attesa di una morte... come tu dici.
Anzi, sono abituato ad accettare il peso di scoperte che possano stravolgere le mie idee. La mia psiche, anzi, necessita di logos. Io necessito di risposte che confutino le precedenti.
Preferisco non legarmi ad una religione o ad una sola corrente di pensiero. Sarebbe come chiudersi in casa e fare finta che fuori non esista nulla di sconosciuto.
Sono anche pronto ad accettare il fatto di essere solo un piccolo tassello del cosmo. Ma questo non mi impedisce di cercare di capire quanti più tasselli posso. Nonostante questo mi faccia capire sempre più di esserne un micro tassello.
LudoVicoVan is offline  
Vecchio 21-04-2007, 12.02.56   #36
LudoVicoVan
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Riferimento: Credi o no?

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Originalmente inviato da Catone
Agli atei vorrei dire: troppe volte avete la presunzione di credere che l'universo sia dominato dalla logica umana. Su questo si sono basate le scienze che, infatti, hanno fallito quando si trattava di spiegare l'origine dell'universo e della vita; fallimento dovuto ad uno strumento impari rispetto allo scopo.
Nella precedente mi sono dimenticato di replicare a questa importante affermazione.
Gli scienziati non pensano affatto che l'universo sia dominato dalla logica umana. Non capisco da dove provenga questa tua idea. L'uomo ha inventato degli "strumenti" per capire l'universo. Ma comunque l'universo è logico e segue regole. Gli scienziati cercano di capire queste regole, complesse.
Cerchiamo di non confondere i numeri con la matematica.
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Vecchio 21-04-2007, 12.17.51   #37
LudoVicoVan
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Riferimento: Credi o no?

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Originalmente inviato da Cally89
Scusa, tutta la filosofia è così. Noi vogliamo rispondere a molte domande e cerchiamo di trovare le risposte, anche se sappiamo che non le troveremo mai.
Perchè? Perchè è nella nostra natura, abbiamo la ragione e la usiamo.
Secondo ciò che dici tu, tutte le discussioni di questo forum non avrebbero senso. Invece hanno lo scopo di farci ragionare, fin dove possiamo, che è la più grande cosa che l'uomo sa fare.
Questa affermazione contiene di per se un controsenso, che ti ho evidenziato.
La filosofia cerca risposte con i mezzi che possiede, certo, io non nego questo. Questa, infatti, arriva fin dove può. Io ritengo che la comprensione del divino sia, eventualmente, il fine ultimo della ricerca. Ritengo quindi che credere o non credere sia solo una scelta puramente arbitraria. Fatta così a sentimento.
Ritengo impossibile affermare con prove l'esistenza o la non esistenza di Dio.
Questi i motivi del mio essere agnostico (che è la risposta richiesta da chi ha aperto il 3d).
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Vecchio 21-04-2007, 16.10.24   #38
odos
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Riferimento: Credi o no?

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Originalmente inviato da LudoVicoVan
Ritengo quindi che credere o non credere sia solo una scelta puramente arbitraria. Fatta così a sentimento.
Ritengo impossibile affermare con prove l'esistenza o la non esistenza di Dio.

Mi sfugge il passaggio: perchè se è impossibile affermare con prove l'esistenza di Dio, allora non credere dovrebbe essere un sentimento?

Come ho già detto, non è un sentimento quello che mi porta a concludere che Dio non c'è. Non c'è nulla di arbitrario: c'è il mio non riuscirmi a raccapezzare col mondo, se è vero che Dio esiste. C'è il considerare miliardi di persone (i credenti di altre religioni) in errore o esseri irrazionali. Scusate, ma non riesco a considerare pazzi o superstiziosi tutti gli esseri umani non vissuti in occidente.

E poi, si sta parlando del Dio cristiano o di un dio in generale? No, perchè molte argomentazioni tese a dimostrare l'esistenza di Dio, non dimostrano perchè non potrebbe trattarsi di Allah. Si passa subito dal ragionamento (o dal miracolo) all'esistenza del Dio cristiano (a volte addirittura cattolico). Passaggio indebito e gratuito, ennesima conferma della miopia rispetto ad altre realtà storiche.

Se i credenti capissero veramente il senso della fede, tacerebbero, e il loro mondo sarebbe bellissimo.
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Vecchio 21-04-2007, 19.20.45   #39
LudoVicoVan
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Riferimento: Credi o no?

Citazione:
Originalmente inviato da odos
Mi sfugge il passaggio: perchè se è impossibile affermare con prove l'esistenza di Dio, allora non credere dovrebbe essere un sentimento?

Come ho già detto, non è un sentimento quello che mi porta a concludere che Dio non c'è. Non c'è nulla di arbitrario: c'è il mio non riuscirmi a raccapezzare col mondo, se è vero che Dio esiste. C'è il considerare miliardi di persone (i credenti di altre religioni) in errore o esseri irrazionali. Scusate, ma non riesco a considerare pazzi o superstiziosi tutti gli esseri umani non vissuti in occidente.

E poi, si sta parlando del Dio cristiano o di un dio in generale? No, perchè molte argomentazioni tese a dimostrare l'esistenza di Dio, non dimostrano perchè non potrebbe trattarsi di Allah. Si passa subito dal ragionamento (o dal miracolo) all'esistenza del Dio cristiano (a volte addirittura cattolico). Passaggio indebito e gratuito, ennesima conferma della miopia rispetto ad altre realtà storiche.

Se i credenti capissero veramente il senso della fede, tacerebbero, e il loro mondo sarebbe bellissimo.
Da parte mia intendo un Dio in generale. Quando parlo di religione (o religioni) intendo in senso lato.
Quando dico "a sentimento" non intendo dire "con sentimento". Intendo che, a mio avviso, non esistono argomentazioni che confutino o provino l'esistenza di un Dio. Quindi scegliere di credere o di non credere è una scelta assolutamente arbitraria fatta così " a sentimento" o "a sensazione". Nel senso: "mi sento di credere" o "mi sento di non credere".
Io personalmente mi sento di non prendere nessuna decisione in merito, perchè non ne ho le basi. Credo anche che nessun essere umano possa avere queste basi. Ritengo quindi che le religioni, in generale, siano solo una sovrastruttura dell'uomo. Avevano senso, quando nacquero. E forse oggi non hanno più senso di essere, se non quello di un appoggio psicologico per molti.
LudoVicoVan is offline  
Vecchio 06-05-2007, 14.29.32   #40
Socrate78
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Sono nuovo del Forum e mi sono appena iscritto.
Sono un appassionato di filosofia e personalmente mi ritengo sinceramente credente, ma la mia è una fede fondata su considerazioni razionali.
Innanzitutto io noto che il mondo che percepiamo non è un insieme caotico di eventi, ma tutto ciò che accade mi sembra obbedire ad un preciso scopo; basti pensare come avviene la formazione di un essere umano, processo stupendo in cui ogni elemento biologico ( a partire dall'embrione ) sembra comportarsi in modo perfettamente intelligente ed obbedire ad uno scopo preciso: la nascita di una nuova persona.
Ora io ritengo che tutto questo non sia affatto casuale, ma sia il frutto di un'intelligenza divina che ha programmato ogni evento orientandolo ad un preciso fine.
Dire che il mondo sia frutto del caso mi sembra poco ragionevole: sarebbe un po' come affermare che un libro stupendo si sia creato da solo, senza l'intervento di una mente che ha messo insieme le lettere (leggi: le molecole, le cellule, ecc.) per ottenere un progetto sensato.
Socrate 78
Socrate78 is offline  

 



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