Gira...a me arriva che è comunque parte sempre degli effetti speciali della Discesa...
e tali resteranno e si amplificheranno..ma non è dimorare in Quello, anche se ne fa parte..m'intendi??

quando si smette di cercare..tutto Appare

strabaci....

Per Girasole: Grazie.
Per Yam: sei di una monotona ripetitiva noiosità...mi dai l'impressione di un Windows XP impallato.
Giorgio

Gia', pensa che il mio ultimo Maestro mi ha detto le stesse cose per 15 lunghi anni!

p.s.: E io non lo capivo.....solo che a differenza di me era piu' elastico, allora mi dava anche i giocattolini che mi piacevano....

E' tipico di tutte le vie Mistiche, il fatto e' che non e' necessario spingersi cosi in alto, anzi e' perfettamente inutile....eppure e' l'ultimo dei "giochini".......
L'atipico Nisargadatta qui postato (e l'integrazione di Balsekar postata da Mirror), letto attentamente, e' micidiale....anche per Shiva, Krishna e tutto l'ambaradan spirituale.
(Y)amadatta

vie mistiche???

Ascetiche forse era il termine giusto....ma anche mistiche va bene.
Intendo dire che il Misticismo e' il fiore di loto senza la radice, oppure che e' Amore senza Sesso....non so se mi sono spiegato...

Salire, salire su....ma dove?

Ati sono diventato un mostro...perfino la reincarnazione mi appare come un arido concetto. Ahahahahahahah!

Ma un'insostenibile leggerezza mi sostiene....

sì ho capito!... ma riferito all'Amico Gira...non mi pareva ad occhio una Via mistica la sua...

sei diventato un mostro??? ahahah....
ma "chi" è mostro?

fermo fermo...sto scherzando...tranquillo...Haha !

Sì... sei un bel Mostro..
ed appunto per questo, sul concetto della reincarnazione dovresti incontrarti con l'Amico kannon..

Solo un albero che ha profonde radici nella terra può innalzarsi verso il cielo e giocare con il vento, senza paura.

La leggerezza interiore che ci sostiene viene dal non sentirci sradicati...e fonda le "nostre" basi esistenziali proprio nell'essere in armonia nel corpo, con la terra...con Tutto Ciò che E'.
L'arbitraria divisione intellettuale spirito-materia va oltrepassata...va compreso che ogni separazione conduce, prima o poi, solo alla sofferenza, all'inganno, all'illusione.

Grazie, per un attimo mi sono sentito precipitare nell'abisso, come quando ho letto il Nisarga citato....
Invece Gira mi sembra che abbia sondato quello spazio interno ed esterno e mi sembra molto legato al concetto di Spazio, come il mio amico G.., magari mi sbaglio....Lui "immagina" l'infinito, l'Universo immenso, le infinite dimensioni e vede l'Illuminato come un "Individuo" immortale. Questa concezione e' anche del Tantrismo Tibetano.....e' il Sambhogakaya. In realta' sono manifestazioni sempre piu' sottili dell'energia, ma sempre e solo forme pensiero...
A me paiono proiezioni dell'Ego in uno spazio-tempo assolutizzati.

Ciao GiraSole,
grazie per la bella chiacchierata. Fa piacere ogni tanto trovare qualcuno con cui si può parlare serenamente.
Vado avanti nel discorso e per comodità evidenzio in neretto ciò che hai scritto tu, in corsivo, eventuali citazioni, normale i miei pensieri.

Continuo il discorso con Van anche se poi tocco dei punti del discorso di Giorgio.
Sono io Van adesso che temo di darti l'idea di voler fare il superiore, ma credo che non siamo a questi livelli... ci stiamo confrontando mettendo sul piatto quello che possiamo....

Tranquillo non percepisco da parte tua smanie di superiorità.

Sono completamente d'accordo con ciò che hai scritto e su questo dicevo che siamo vicini... ma con la mia anima (scusa... forse preferisci con la mia indole) indagatrice... ho esplorato e continuo ad esplorare tutto il "mio" interno e tutto l'esterno.... li catalogo così razionalmente anche se so che non c'è un confine netto..... c'è comunque un muro di nebbia che divide le due cose... come la nebbia non è consistente... sfuma e si muove non son darne un' immagine migliore....

Nisargadatta ti avrebbe detto: - non ci sei tu che cataloghi l’interno e l’esterno. C’è solo un blocco di realtà compatta -

Dicevo... come tutti credo, ho iniziato ad indagare sui pensieri... mi sono ben presto accorto che ordinariamente (e dopo spero di riuscire ad esprimere nel discorso cosa intendo per ordinariamente) non sono nostri, semplicemente, li attiriamo... ci "magnetizziamo" verso uno o l'altro... e soprattutto verso gruppi di essi... in maniera più o meno consapevole a seconda di quanto la nostra mente è in grado di scegliere.... anche i fautori del "tutto accade" attirano questo pensiero nella propria mente...

U.G. dice che lui ha “realizzato” ad un certo punto della sua vita, che il cervello umano non è un creatore di pensiero, ma che capta e reagisce ai pensieri che ci sono attorno a noi. Dice che noi siamo immersi in una sfera di pensieri e che il nostro cervello è come un’antenna che a secondo dell’orientamento, (dell’educazione e della sensibilità), capta questo o quell’altro pensiero.
E' un fenomeno sperimentabile ed ognuno di noi può verificarlo.

Come molti ho imparato a vederli passare... e ho iniziato a provare il silenzio...

Non so cosa sia il “silenzio della mente” e per la mia esperienza, (o per i miei limiti), non è possibile controllare la mente, però si può spostare il fuoco dell’attenzione e dare poco spago ai pensieri, dargli poca importanza, lasciare che la mente vada da sola.

e sono giunto alle tue conclusioni... l'unico modo per andare oltre è la morte... per questo dico che non mi trovo lontano da quello che dici.... La cosa ugualmente a te non mi piaceva.... mi chiedevo per quale motivo ho dovuto venire qua, subire questo ambaradan... barcamenarmi in una grama vita (perchè anche la + fortunata e rosea vita ha delle imperfezioni ed è giusto che sia così) per poi mollare tutto? Qual'è il senso?

L’unità prevede la fusione di soggetto ed oggetto. Lasciando la dualità il soggetto svanisce, (muore). Difficilmente una mente, un ego, una persona, puo’ fare quella scelta deliberatamente.

Nel frattempo mi rendevo conto che soggiornare nel silenzio per dei periodi (vedi simil-meditazione) mi faceva star bene anche fisicamente e quindi ho praticato lungamente la cosa.... con l'adattamento ho iniziato ad accorgermi che c'è un modo di pensare senza pensiero... qua so che difficilmente riuscirò a farmi capire... tento lo stesso....
Nella progressione sono passato da pensieri verbali, sono passato a pensieri-immagine per giungere a pensieri astratti cioè senza forma e senza parole... concetti non portati sul piano della forma.... e poi il salto che non so come descrivere... mi verrebbe da dire la prima vera creazione di pensiero... quel pensiero che poi nella ordinaria maniera che sopra dicevo viene magnetizzato anche da altri.... un pensiero che è come un lampo... non ha forma... non è verbale... non è niente di ciò che possiamo definire... ti direi come paragone che l'attimo in cui il maestro Zen di tiro con l'arco scaglia la freccia..... ma non rende più di tanto.... pensiero che prende forma solo nella mente... dopo... quando lo interpreto... mi sono reso conto che con questo tipo di "pensieri" non sbaglio mai... so cose che non dovrei... o che non capisco razionalmente (esempio... il post su questo thread in cui parlavo del gioco di specchi... so che è legato al discorso... lo comprendo ma non so esprimerlo... ) direi che penso con una mente che Comprende oltre la mia... per comprende intendo anche in senso fisico... più larga... non so come meglio esprimerlo... e che quando sposta dei dati nella mia piccola mente ordinaria li rende accessibili.... come un server gigantesco e un piccolo terminale.....

Credo di intuire di ciò che parli in merito a quella “comprensione non verbale” ma le nostre esperienze possono essere uguali ma anche molto diverse. Però in linea generale io non mi fido, (parlo di me e per me), delle esperienze, neppure di quelle di qualità sopraffina. Perché devo stimare piu’ alta un estasi mistica di una crisi di ansia? Un’esperienza per quanto bella e fulgida non è la realtà.

Ciò che ha avuto inizio deve avere fine, ciò che è nato morirà. A che prò dare tanta considerazione ad una cosa temporanea?

Il fatto è che attualmente ho degli sprazzi di questa cosa... a volte spontanei a volte cercati (ma cercandoli non ho garanzia di successo) e so (non chiedermi come) che è possibile soggiornare in questo stato... questa per me è la ricerca Spirituale... arrivare a ciò
Con il tempo la cosa sta aumentando ma non so ancora come si concluderà... spero di non averti disgustato, ma vale il discorso di sopra... al limite stampa questo post e usalo per foderare la pattumiera

Non mi hai assolutamente disgustato. E’ bello parlarne con serenità confrontandosi senza volere che il nostro sia l’unico pensiero vero e giusto.
C'è una domanda che forse puoi fare a te stesso e che può essere "illuminante". Chiediti perché vuoi soggiornare in quello stato, perché credo che la risposta a quella domanda ti svelerà molte cose.

lo esprimo solo perchè so che trovare altri che sono in questa via mi aiuterà nel processo...
So che quello che ho scritto sopra può essere interpretato in molti modi, ma so anche che a chi è diretto (questo non lo so) arriverà come deve.

Io credo di non poterti essere granché di aiuto in questa cosa però mi sento di “spingerti” lievemente ad andare ad interrogare un maestro vero. Io l'ho fatto.
(Ora amo molto i maestri. Alcuni di essi mi piace leggerli, citarli, ascoltarli, ma li amo come amo camminare sotto il ghiacciaio del monte Rosa in una giornata di sole estivo).

Però secondo me tu sei nella posizione di porre le tue domande. E se vai da un maestro vero e lo sfidi con le tue domande, tranquillo che una risposta arriva. Se c’è qualcuno che può darti le risposte, anche solo le risposte verbali, sono loro. Il fatto di farlo certifica la tua voglia o serietà nella ricerca e sicuramente ti fa fare un passo in avanti nel senso che, o smetti di cercare, o magari arrivi in quel punto che tu senti esistere e che desideri tanto.

P.s. sono un gran bastardo con me stesso e se scrivo queste cose adesso, è perchè mi sono messo alla prova per alcuni anni... non mi sto creando un'illusione anche se per altri cosi è, e la cosa non mi tange...

Anche io credo che NON ti stai illudendo. In fondo non vanti nessun conseguimento e sei aperto alla scoperta, per questo ti auguro di cogliere il tuo obbiettivo.