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25-02-2006, 21.59.15 | #112 | |
Ospite abituale
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: x Mirror
Citazione:
Ultima modifica di VanLag : 25-02-2006 alle ore 22.05.33. |
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25-02-2006, 22.33.35 | #113 | |
Sii cio' che Sei....
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Re: Re: Re: Re: x Mirror
Citazione:
Ho lasciato l'unica frase condivisibile. Il Mullah forse e' un'altra cosa che la Mula Maya o Mula Avidya o Mula Prakriti o Suddha Sattvam .....quanti danni hanno fatto questi Guru! E' impossibile comprendere Nisargadatta con il cervello...e farne aberranti filosofie deterministiche, meccanicistiche, in cui la Vita non ha piu' alcun valore. (vedi Ramesh) La pura consapevolezza e' il pensiero IO SONO....lo ritrovi anche nell'Esodo... Dal vuoto che diviene consapevole di se, nel Logos, si manifestano gli infiniti mondi....e il processo di creazione attraverso i raggi della consapevolezza, analizzato anche dall'antica filosofia occidentale (vedere LOGOS e gli archetipi primordiali, le ragioni seminali..) e' quanto di piu' stupefacente e affascinante si possa contemplare.....e questa conoscenza e' possibile a noi umani. Il fatto che Nisarga non ne parlasse non significa nulla, egli era nella pura dimensione non-duale e la sua preziosa testimonianza non e' un insegnamento imitabile, lui parlava da quello stato e quello stato accade molto raramente. La comprensione della simultaneita' del processo del sorgere dal Vuoto della Consapevolezza e da questa dell'energia e' cio' che ci puo' rendere liberi. Il mito dell'illuminazione e la conseguente visione negativa della Vita, come puro accidente della totalita', ci rende schiavi, schiavi di una visione psicotropa che non fornisce nessuna risposta all'uomo. |
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25-02-2006, 23.07.03 | #114 |
Ospite abituale
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Riflettendo....
Premetto che questa riflessione è un tentativo di spiegazione che mi sono data per spiegarmi perché mi trovo in sintonia con alcuni maestri, (tipicamente Nisargadatta, Ramana e U.G.) e meno con altri.
Secondo me la differenza tra questi tre rispetto a Ramesh balsekar, Osho, Jiddu Krishnamurti, Andrew Cohen, o lo stesso Jean Klein e gli altri in genere, è che i primi tre forniscono le sintesi finali dei ragionamenti, mentre gli altri cercano di stabilire processi mentali per arrivare ad esse. Le risposte di Ramana erano brevissime, ad un ascoltatore che non ricordo cosa chiedesse lui rispose: - Così come tu sei il mondo è – senza motivare. Stava poi all’ascoltatore recuperare il senso della frase ed arrivare, col suo processo mentale, a quella conclusione. Altro esempio, anche qui non ricordo la domanda ma ad un certo punto Nisargadatta fa questa affermazione: - sono il tutto il niente l’origine dei due e persino anche oltre – ed anche lui non spiega ma lascia all’ascoltatore il compito di colmare la comprensione. U.G. non ha “statements” in quel senso ma anche lui, nelle sue esposizioni da le sintesi finali, per esempio: - Dove sentite la paura? Essa è lì all'interno del vostro stomaco. È parte del vostro corpo. E voi state cercando di sopprimerla per ragioni spirituali o sociali. Non ci riuscirete. – e non spiega perché non ci riusciremo ma anche lui lascia un vuoto da colmare. Credo che brevità e coerenza dell'esposizione, indichino quel succo che sono le sintesi vedantiche dell’advaita e credo che questo sia un buon indicatore per individuare dagli scritti il grado di “maestritudine” di questo o quell’individuo. Ultima modifica di VanLag : 25-02-2006 alle ore 23.17.32. |
25-02-2006, 23.24.35 | #115 | |
ospite sporadico
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: x Mirror
Citazione:
E' diverso non saperlo da non saperlo eventualmente esprimere Neti-Neti è un affermazione all'interno della negazione.. meno per meno fa più.... il vuoto che è pieno... il tutto Fai bene ad aggiungere relativismo alle tue affermazioni se non hai sperimentato i due lati della medaglia che affermi in quel momento, ma non mettere limiti ne a tutte le tue affermazioni ne tanto meno a quelle altrui |
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25-02-2006, 23.31.44 | #116 | |
ospite sporadico
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Re: Riflettendo....
Citazione:
I primi hanno delle certezze stabili... è così... non gli interessa ciò che tu pensi o di farti cambiare idea. Certezze che hanno una determinata ampiezza, li trovo comunque centrati su una metà della faccenda... oserei dire che sono quasi complementari (i primi due da te citati).... ok sparisco... ho già sparato troppe sentenze Statemi buoni |
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25-02-2006, 23.57.09 | #117 | |
Ospite abituale
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Re: Re: Riflettendo....
Citazione:
Perché centrati solo su metà della faccenda? Perché complementari? (sempre se hai voglia di ampliare il discorso.... ovviamente). |
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26-02-2006, 00.05.55 | #118 | |
Ospite abituale
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Re: Re: Riflettendo....
Citazione:
Ramana era seduto là, quando fui in sua presenza la prima sensazione fu: - Come può aiutarmi quest’uomo che è seduto a leggere fumetti, che taglia verdure per la mensa, e che fa un sacco di cose normali? Egli non può certo aiutarmi. - Ad ogni modo mi sedetti. Non successe nulla. Lo guardavo e lui mi guardava. Quello che avevo letto - in sua presenza sentirai il silenzio, le tue domande scompariranno, il suo sguardo ti cambierà - rimanevano storielle per me. Parola per parola….. Tu vai da lui, avendo sentito che in sua presenza la tua mente si calma, e lo trovi là che fa un sacco di cose normali..... una persona come le altre.... (Almeno quando l’ho conosciuto io avrei potuto dire di U.G. esattamente quello che lui disse di Ramana compreso che ha una nonluccicante, monumentale arroganza). Ultima modifica di VanLag : 26-02-2006 alle ore 00.23.26. |
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26-02-2006, 02.23.30 | #119 | |
Ospite
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: x Mirror
Citazione:
Quanto all'idea di "sperimentare i due lati" - o semplicemente di credere di dover sperimentare ancora qualcosa - questo è forse il più grosso ostacolo al vedere chiaramente in questo stesso istante. La Verità non può essere espressa - anche avendone avuto dei bagliori o vivendola in totale consapevolezza, la Verità non può essere detta. Semplice così... |
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