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24-02-2006, 18.19.59 | #93 |
Ospite
Data registrazione: 17-06-2005
Messaggi: 27
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Grazie del benvenuto Yam
Se devo esser sincero, si sono daccordo con te. Sia Liquorman che Ramesh Balsekar, secondo 'me', hanno 'raggiunto' un tipo di illuminazione ancora parziale, ancora intellettuale. Trovo molto bello il libro "La Coscienza Parla" e sono grato per certi insights che Ramesh mi ha trasmesso. Ma, secondo la mia umile visione, Ramesh e Wayne si sono fermati a Dio - God's will, god's will... oh god! - mentre Ramana, Nisargadatta e Ranjit Maharaj - per esempio - parlavano dal punto di vista dell'assoluto, dove anche Dio si "raccoglie" in silenzio... { } |
24-02-2006, 18.40.48 | #94 |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Mi sono riletto velocemente il topic, grazie di averlo rispolverato...il tempo passa...ero ancora in fase di atterraggio dopo una forte esperienza. Mamma mia!
Gia', avevo anche tradotto la "lettera a Dio"di Ramesh da qualche parte, se cerchi la trovi. Eckhart pregava dio perche' lo liberasse da dio....da quella grandiosa "idea" di dio che puo' essere anche contemplata ed essere fonte di gioia, beatitudine e appagamento...e sicurezza. Diverso e' quando accade quella Morte particolare, quella pura non-dualita'. Credo sia molto raro quell'accadimento, ma di una cosa sono sicuro: non puo' essere cercato, non puo' essere provocato. |
24-02-2006, 19.07.23 | #96 |
Ospite pianeta Terra
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
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ahahahahha.... ahahahahh.... ahahahah...
scusate..rido per me non per voi..solo per me.... gira avevi ragione..parlavo con voce non mia...per questo ora sto zitta...(non sempre...) Ultima modifica di atisha : 24-02-2006 alle ore 19.09.37. |
24-02-2006, 19.08.47 | #97 |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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No, ne ho parlato tante volte.
Ho meditato intensivamente per oltre vent'anni e ho avuto alcune esperienze di samadhi e satori, ma non sono importanti e a volte sono anche pericolose. Il Mito dell'Illuminazione non deve essere il motivo per cui ci avviciniamo alla ricerca, perche' non c'e' nessuna meta da raggiungere, perche' colui che si attiva per raggiungere una meta e' sempre e solo l'ego. Si puo' procedere senza aspettative, senza rigide discipline...ma con passione, passione per la Vita e per l'autoconoscenza di noi stessi. Nella migliore delle ipotesi, chi si costringe a rigide pratiche ascetiche, puo' arrivare solo ad esperire stati alterati di Coscienza piu' o meno duraturi ed equilibrati (o squilibrati) ma sempre impermanenti, tra cui il famoso Nirvikalpa Samadhi. Il Sahaja accade e accade quando non si sa, ma non per Volonta' nostra... Non approvo il messaggio di quei maestri che spingono alla realizzazione.....ora devo andare, ciao a presto. |
24-02-2006, 19.15.50 | #98 |
Ospite
Data registrazione: 17-06-2005
Messaggi: 27
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Ma difatti, l'unica realizzazione possibile è la realizzazione di che non c'è davvero nessuno per realizzare alcunché.
Qualisiasi altro tipo di "realizzazione" è tutto meno... ciò. Io la chiamerei di una non-esperienza Vá con Dio! |