non è togliendo i santini dagli altarini che si avanza yam..
sai quanta gente li ha tolti?? eppure....

Qui si viaggia ancora nel mondo delle credenze....dei miti.
Molti riferiscono di particolari stati ottenuti stando vicino ai maestri, io stesso ho vissuto piu' volte questa dimensione.
Un'analisi psicologica del fenomeno puo' fornire risposte soddisfacenti.
Sino a che rimaniamo ancorati a delle credenze, a dei miti ed evitiamo di eplorare noi stessi, o ci accontentiamo di facili risposte, rimaniamo bloccati....solo liberandosi di tutti quei tiranni interiori, di tutti quei Buddha e quelle icone...forse, forse uno spiraglio si aprira'.
La chiusura mentale di chi venera i cosiddetti maestri senza permettersi di approfondire, o mettere in discussione cio' che erano veramente, cio' che hanno detto e comunicato e' una forma di dogmatismo, un pesante limite che ci portiamo appresso.
Personalmente non ho santini e santoni da difendere......ma solo da offendere dira' qualcuno di voi, certo e' cosi.

l'ego sei santoni (o dei santini) l'ego di chi li porta appresso

il problema sta in quello e nella distorsione cui porta a qualsiasi livello

parere personale

Che si riesca a dire un infinito Sì al Tutto...e lasciar andare i mentali ed egoici distinguo...i si ma però, i nì e i no...questo sì e quello no...
Quello Sì, sarebbe un vero Miracolo! Ma occorrerebbe...Essere e Amore...aprirsi totalmente...parafrasando il titolo del topic.

In parte concordo con te. Però se è vero, che il saggio ci indica la luna, vederla rimane un compito inesorabilmente nostro, ed in questo senso anche l’insegnamento verbale può servire ad orientarci.

Di Ramana e di U.G. abbiamo delle biografie abbastanza circostanziate che possono aiutare ad orientarci, cosa che invece manca nel caso di Nisargadatta sul quale, che io sappia, esistono pochi cenni biografici. Ad esempio sia U.G. che Ramana Maharishi, hanno avuto un’esperienza di, diciamo “morte” che ha preceduto l“illuminazione”.
Ma questo può essere ininfluente, a me personalmente quello che convince maggiormente del loro insegnamento e l’uso di sintesi potentissime e la coerenza di un’esposizione che non presenta sbavature di sorta e che li colloca, ad un livello diverso dai vari altri maestri.

Non mi piace screditare nessuno e distruggere i miti di altri, ma ad esempio, J.K. è mortale nelle sue esposizioni, parla, parla, sembra sempre che stia per rivelarti qualche cosa e poi cambia discorso. Osho mi sembra un filosofo pop o naif, una via di mezzo tra Marshall Bak Quein e Timoty Leary (il profeta della beat generation). Questo senza voler confrontare la sobrietà dei primi ai dettagli quali le tante Rolls Royce di Osho o le tante Mercedes di J.K. In quanto agli altri, come Balsekar, Poonja, Clein, Coen, etc…. mi sembrano imitazioni senza spessore di qualcuno che si sente molto realizzato ma che in realtà non ha spezzato l’ultima catena. (ma questo è un mio giudizio di pelle).

Poi sono d’accordo che è diverso l’impatto personale. Dei tre, l’unico che ho avuto la fortuna di conoscere è U.G. e la mia l’impressione, parafrasando Gene Hackman nel celebre film “stringi i denti e vai”, è che - io non valgo un suo sputo –

Un pò ti ha risposto Atisha... le mie osservazioni (non sono classifiche) sono di ciò che mi arriva al di la delle parole.... come so che anche Van non classificava nessuno ma ha espresso cosa gli arriva da vari personaggi...
Ci sono altre vie per connettersi anche con chi non è più un corpo su questo pianeta, e non parlo di cose tipo medianità o contattismo..
e ci sono vie che danno ancor oggi una Conoscenza completa...
Non si spezzano i gusci... a secondo di quanto aperto, permeabile è il proprio (guscio) qualcosa passa....

Ne – La mente è un mito – U.G. spiega così quel fenomeno:

- Le persone vengono qui per discutere e si trovano davanti il silenzio. Allora, automaticamente, tutti quelli che vengono rimangono in silenzio. Se rimarrete qui a lungo anche voi sarete indotti al silenzio; non perché questo silenzio vi venga imposto o sia più razionale di voi, ma perché è il silenzio stesso che mette a tacere quel movimento la fuori. Qui il silenzio brucia ogni cosa. Vengono bruciate tutte le esperienze. –

Ops... ho parlato di Van che stava facendolo per conto suo.... scrivevamo insieme

le icone ed i tiranni interiori..miti e credenze cadranno automanicamente se perseguiremo nella giusta posizione evolutiva...
non c'è bisogno di andar a rompere l'incantesimo agli indoratori..
Anche il loro è un accadere superiore...quello non lo vedi?

senti cosa mi ha scritto un giorno quel filosofo a te tanto caro..


Ricordati, quando sei con altre persone, che per loro esistono ancora il buono e il cattivo.
Rispettali e rispetta i loro sogni. Non hai il diritto di disturbare i loro sogni. Chi sei tu? Non hai il diritto di interferire. Sii gentile con le persone e le loro idiozie, sii gentile con loro e con i loro giochetti. Ma ricorda sempre
che di base niente è buono e niente è cattivo. Osho

No, Mirror tu confondi l'accettazione di se' e della realta con una passiva e acritica visione delle cose.
Quello stato accade e lo sai benissimo, prima i si i ni e i no sono Viveka.
Vai a vedere cosa dice Ramana Maharshi del Satori.....
Non basta avere quel lampo che ti da una piu' o meno stabile ma impermanente visione "equanime".