Rif. :
<< quanto sarebbe bello poter condividere con gli altri l'animo proprio!
ma pare proprio impossibile, perchè ci sono dei limiti invalicabili.
significa un confronto continuo oltre le maschere e oltre i veli .. quelle che ci permettono di vivere la quotidianità.
L'incontro e la comunione dell'animo .. lo si può appena sfiorare ma non ci si può permettere di toccarlo perchè potrebbe bruciare come carne viva.
allora torniamo alla nostra quotidiana superficialità e rimango con la mia utopia che in fondo l'essere umano possiede potenzialmente una vastità infinita e meravigliosa ... ma che non è dato di vedere ... peccato! " ( -Kri ) >>
Perchè dici .."le maschere...quelle che ci permettono di vivere la quotidianità."
Pensate che non si possa scegliere chi 'accogliere' senza far uso di maschere per definire -quando si voglia- i limiti o stoppare all'occorrenza l'eventuale indesiderata indiscrezione ?
Non è forse il timore d'esser presi per dei Don Chisciotte -cioè dei folli visionari idealisti ed,in quanto tali -poichè 'indipendenti' nel pensiero- scomodi?
E' forse la paura di non essere all'altezza dell'ideale che abbiamo di noi stessi,davanti agli altri smascherati(noi) -magari proprio da quelli che consideriamo i nostri 'castratori', quelli che -da lontano- reputiamo essere 'l'altra parte dell'umanità'/i'conformati'/i 'non cresciuti'?
Forse...
"....forse a causa della paura di mettersi a nudo di mostrare
le nostre debolezze di dissolvere la nostra falsa identità perchè
senza di essa non sapremmo più chi siamo....(-Osho) !!!
Non è forse quando singolarmente di fronte ad un'altro ci troviamo a poter mettere in gioco tutta la profondità della nostra anima che temiamo di ritrovarci senza più parole-pensiero con cui farci scudo in caso dell'altrui non 'accettazione' ?
Non ci sono 'limiti' perchè siamo noi a definirli,
esistono solo persone che scappano -il libero arbitrio è anche questo- da se stesse.
Non è (per me) vero che l'incontro/la comunione d'animo la si possa appena "sfiorare".
E' vero -d'altro canto- che " brucia come carne viva".
Ma, in qualche altra discussione, non avevamo detto che l'inferno ed il paradiso ...passano attraverso la medesima porta...???!
E poi, non è quello che già facciamo quando amiamo profondamente qualcuno ,il 'sentire' con la parte più profonda di noi stessi,il "non sapere più chi siamo-però siamo",a volte il 'fonderci'-'confonderci' con l'altro?
...Capisco che può essere più 'disorientante'...che flirtare con l'orizzonte..
Come dice Attilio..."..Il problema della quotidianità e della gestione (che brutta parola!!-io ne ho scritte di peggio
)dei sentimenti si risolverà con la pratica.."!
Gyta
p.s. E' logico (sempre,per me!) che 'l'incontro/la comunione d'animo' con l'altro e comunque -ahimè- 'limitata' (per quanto possa essere limitante) e 'definita' dalla mia coscienza e dall' altrui coscienza. 'Coscienza' intesa come 'unita sostanziale vivente' che mi 'definisce'; il mio 'sapere di sentire'-se vogliamo..
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