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06-11-2007, 16.01.29 | #2 |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-11-2006
Messaggi: 1,334
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Riferimento: Interpretazioni della disobeddienza di "Adamo ed Eva"
Ciao Giorgiosan,
si, la materia mi interessa decisamente, anche perchè l'ho trattata più volte in dialogo con teologi, cattolici e non, fedeli "biblici" cattolici e non. Il "problema" del peccato originale, questo credo sia il punto nodale di tutta la faccenda, è divenuto abbastanza imbarazzante per la teologia contemporanea, alla luce della moderna concezione di responsabilità personale e, soprattutto, alla luce delle teorie evolutive (che sono alla base di tutta la moderna biologia) le quali prevedono principalmente una poligenia e non una monogenesi di tipo biblico. Se anche ammettessimo che, come insegna la teologia cattolica più recente, Genesi è un'eziologia metastorica sapienziale, vorrei capire come questa lettura del primo libro biblico possa conciliarsi con l'articolo n. 397 del catechismo della chiesa cattolica: 397. L'uomo, tentato dal diavolo, ha lasciato spegnere nel suo cuore la fiducia nei confronti del suo Creatore 516 e, abusando della propria libertà, ha disobbedito al comandamento di Dio. In ciò è consistito il primo peccato dell'uomo. 517 In seguito, ogni peccato sarà una disobbedienza a Dio e una mancanza di fiducia nella sua bontà. (fonte www.vatican.va) Ora quando avrebbe l'uomo "disubbidito" a Dio ? Satana ha tentato tutti gli ominidi appena essi si sono geneticamente distinti dai primati ? Inoltre per disubbidire a Dio occorrono due elementi essenziali: conoscere Dio e conoscere il suo volere. Ora gli ominidi conoscevano quindi Dio ? Ma come è possibile se essi derivavano dai primati ? Saluti Andrea |
06-11-2007, 19.45.15 | #6 |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
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Riferimento: Interpretazioni della disobeddienza di "Adamo ed Eva"
L’interpretazione classica.
Per interpretare correttamente qualsiasi scritto è indispensabile individuare il genere letterario al quale appartiene. E’ evidente che non posso avere la medesima disposizione intellettuale se affronto un romanzo di fantascienza, una favola di Esopo, un libro di storia , una poesia, ecc. ecc. Nel romanzo di fantascienza, per esempio, non cercherò notizie di ordine storico , né verità scientifiche. Il genere del racconto di Genesi che racconta la disobbedienza dei “progenitori” e la loro cacciata dal giardini dell’Eden non è certamente del genere storico…e questo salta subito agli occhi… In esso simboli ed allegorie guidano il lettore, facilmente, all’individuazione del genere letterario cui questo racconto appartiene. E’ una creazione del sacro autore…ed essendo al centro del racconto un precetto e la inosservanza di questo precetto è evidente che si tratta di un racconto con fini morali e più precisamente un’ eziologia ( studio delle origini) del peccato. L’autore sacro intende dire che il peccato entra nel mondo per responsabilità dell’uomo e della donna. Risponde al quesito che si pone il saggio: perché c’è il peccato…se a Dio non può essere imputato? Per responsabilità dell’uomo col concorso determinante di una entità negativa rappresentata dal serpente… |
06-11-2007, 21.46.04 | #7 | |
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
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Riferimento: Interpretazioni della disobeddienza di "Adamo ed Eva"
Citazione:
Non c'è nessuna identità negativa,nessun concorso esterno che influenzi l'uomo. Il serpente simboleggia la mente stessa proiettata al di fuori di sè nell'oggetto desiderato. Ecco: è la perfetta rappresentazione sintetica della tentazione umana. |
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06-11-2007, 21.55.28 | #8 | |
Ospite abituale
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Messaggi: 2,624
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Riferimento: Il coraggio di rifiutare la mela... adesso!
Citazione:
la poesia non è solo in versi ma anche l'armonia che racchiudono le parole. Dovremmo pensare tutti a quello che hai scritto e pensato, a quello che senti essere la verità, alla corretta gestione di questa vita. Adamo ed Eva dove si trovavano quando nelle acque oceaniche si formò la prima cellula vivente? Ci hanno preso in giro?! forse no, forse è solo il senso di una metafora che racchiude messaggi per chi riesce a decodificarli. Le religioni hanno sempre fatto una grande confusione fra senso letterale e verità nascoste. Adamo ed Eva per me non rappresentano i nostri corpi fisici, la materia avvolgente per i nostri spiriti. Possono essere il simbolo di esseri spiirtuali venuti in corpi materiali per fare una esperienza, per seguire una evoluzione. La mela può benissimo rappresentare il desiderio di sperimentare l'ego, la scissione, la divisione. Esperienza assai pericolosa, che conduce al .....partorirai con dolore e lavorerai con il sudore della fronte... L'ego richiede sofferenza, richiede l'estremo pericolo, l'allontanamento dal paradiso terrestre. Non è Dio che ci ha cacciato ma noi che ci siamo allontanati. E oggi lo stiamo distruggendo senza via di scampo. Quando nasce un bambino è pronto per il paradiso, ma quella mela gli viene porta da chi l'ha già mangiata, come un novello vampiro che è stato a sua volta già morso e morde altri innocenti. Esiste un antidoto ed è riuscire ad amare. |
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07-11-2007, 08.03.27 | #9 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Interpretazioni della disobeddienza di "Adamo ed Eva"
Citazione:
Alcuni interpreti moderni vedono nel serpente nient'altro che la natura stessa dell'uomo ...natura che può essere colta in chiave psicologica. |
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07-11-2007, 08.51.03 | #10 | |
Ospite abituale
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Messaggi: 2,009
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Riferimento: Interpretazioni della disobeddienza di "Adamo ed Eva"
Citazione:
Ciao Andrea. Uno dei nodi è proprio quello di conciliare l'evoluzione con il peccato originale. Non sono intellettualmente favorevole al concordismo (la teoria ermeneutica che sostiene che le affermazioni della Bibbia sulla realtà naturale devono corrispondere a quanto afferma la ricerca scientifica), tuttavia dal momento che la dottrina del peccato originale sostiene che questo si trasmette, in qualche modo, a tutte le generazioni si è costretti, per coerenza, a trovare una soluzione che raccordi quanto conosciamo scientificamente e la dottrina del p.o. ...tentativo piuttosto difficile. Prima difficoltà: stabilire in quale punto della catena evolutiva si possa parlare di uomo. Seconda difficoltà: come si trasmette il p.o. Per quello che riguarda monogenesi e poligenesi lascerei il problema tra parentesi perché né l'una né l'altra sono ipotesi scientificamente certe...come invece lo è il processo evolutivo in quanto tale. Metterei fra parentesi anche i vari evoluzionismi perché nessuno di questi si è affermato con certezza. Teilhard de Chardin che ha dato dell'evoluzione una lettura estremamente interessante...ha avuto delle difficoltà quando è stato richiamato dal santo uffizio con un monitum che lo richiamava a mettere in rilievo il p.o. . |
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