ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
20-11-2007, 13.52.25 | #152 | |||||
Ospite abituale
Data registrazione: 08-11-2006
Messaggi: 1,334
|
Riferimento: Interpretazioni della disobeddienza di "Adamo ed Eva"
Citazione:
Si parte da un assunto del tutto indimostrato, ovvero che noi saremmo degli “adolescenti”. Io vedo persone adulte e mature, figlie di una speculazione filosofica lunga più di 2.500 anni, il nostro pensiero etico è arrivato a quel fondamentale documento che è la carta internazionale dei diritti inalienabili dell'uomo. Citazione:
Argomentazione che si basa ancora sull'assunto che saremmo degli adolescenti, secondo me siamo ben adulti. Citazione:
Non esiste alcun peccato originale. Citazione:
Anche io vedo e giungo a conclusioni opposte alle tue. Citazione:
Nel mio post intendevo analizzare il concetto del peccato originale legato alla “conoscenza del bene e del male” e del perché questo tipo di presa di coscienza da parte dell'uomo fu considerato IL peccato per antonomasia. Riguardo al fatto che i primi capitoli di genesi siano un racconto sapienziale, vorrei capire, oltre che dalla fede in una rivelazione, da dove si può ricavare questa tesi. Saluti Andrea |
|||||
20-11-2007, 15.12.23 | #153 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
|
Riferimento: Interpretazioni della disobeddienza di "Adamo ed Eva"
Citazione:
( Ti pregherei di citare anche il nome di colui al quale ti riferisci ... a volte mi accorgo tardi che mi hai citato e casualmente. In questa serie di citazione una sola mi riguarda e mi stava sfuggendo) Se lo puoi fare..grazie Dall'esame dei testi che hanno somiglianze con altri testi sapienziali ( non solo della Bibbia) e da elementi interni al racconto. Per esempio: un racconto ove ci sia un animale che parla o la citazione di luoghi geografici inesistenti, la raccolta di tutti gli animali della terra a coppie in una imbarcazione, un uomo che vive per tre giorni dentro una balena, la creazione del modo in un certo numero di giorni ecc. ecc. Poi il genere sapienziale si articola in altri generi. Ciao |
|
20-11-2007, 16.04.31 | #154 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-08-2007
Messaggi: 603
|
Riferimento: Interpretazioni della disobeddienza di "Adamo ed Eva"
Citazione:
Secondo voi il primo essere umano sulla terra chi o cosa ha voluto "materializzarlo"? Non credo che un uomo possa decidere quando la vita terrena debba finire i suoi cicli di esistenza... penso che qualcosa di "oltre" provveda a questo (al mantenimento della vita dico). Anche se decidessimo, tutti e quanti omuncoli siamo, di smettere ora di procrearci, se l'Essere contemplerà un'ulteriore ciclo di vita, la vità si realizzerà. Questa certezza che, soltanto perché l'uomo metterà fine alla procreazione, si risolverà nella non-vita non ce la può dare nessuno... Poi per quel che riguarda me, anche se faccio fatica a portarmi dietro questo pesante corpo, preferisco comprendere il dolore e poter vedere, nonostante tutto, la meraviglia misteriosa del creato... e delle creature che vi dimorano. E poi vogliamo sempre evitare questo dolore, questa sofferenza,... ma quanto egoisti siamo, che vorremmo soltanto godere delle gioie? Sarà che io vedo Dio in tutto e tutti, anche nel dolore... Tanta pace a voi |
|
20-11-2007, 17.54.29 | #155 | |
Utente bannato
Data registrazione: 19-09-2007
Messaggi: 522
|
Riferimento: Interpretazioni della disobeddienza di "Adamo ed Eva"
Citazione:
Beh è sbagliato il presupposto da cui parti per la tua interpretazione, lo dico logisticamente, dato che Dio nel racconto risponde che l'uomo e la donna sono divenuti come loro ( angeli inclusi ) per la conoscenza del bene e del male... Dio ha peccato ? Per il resto: la Maturità di cui parlo è qualcosa che non puoi vedere in vita, dunque inutile discorrerci sopra dal momento che credete solo a tutto ciò che è tangibile ( bene o male che sia ). La mia coscienza, senza bisogno necessariamente della Fede, mi dice che l'essere umano ha perso qualcosa che nella storia sta cercando di recuperare, poiché la sua natura è incline al male in senso innaturale ed insensato... Tutto, sempre in coscienza, mi dice che ha invece un senso ( ogni uomo/donna non è separato dall'altro; sia nel presente che durante la storia... questo me lo dice l'intuito dettato dalla mia ragione leggendo ed analizzando la storia ). Ciao |
|
21-11-2007, 07.44.38 | #156 |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
|
Riferimento: Interpretazioni della disobeddienza di "Adamo ed Eva"
Mi è accaduto qualche anno fa entrando in un bar di ascoltare una conversazione su Adamo ed Eva...per lo più battute. La discussione era stata iniziata da un frequentatore credente. Alla fine mi si avvicinato perché avevo detto anch'io qualcosa e fra le osservazioni che mi fece, ricordo questa:
Adamo ed Eva avevano tutto nel giardino. Dio a chiesto loro una piccolissima cosa, di non mangiare il frutto di un solo albero. Sarebbe costato veramente poco fare quella rinuncia...ma loro non hanno saputo rinunciare neppure a quella. Da quanti punti di vista si può guardare a quel racconto! L'ho trovata una ottima considerazione e per di più molto attuale. Non sappiamo e non vogliamo rinunciare a nulla. |
21-11-2007, 09.24.32 | #157 | ||||
Ospite abituale
Data registrazione: 08-11-2006
Messaggi: 1,334
|
Riferimento: Interpretazioni della disobeddienza di "Adamo ed Eva"
Per Giorgio
Citazione:
Gli elementi citati si riferiscono perfettamente anche al genere puramente mitologico. Per Koan Citazione:
Probabilmente non cogli il nesso. E' proprio perché l'uomo si è fatto Dio che ha commesso peccato. Il potere legislativo è solo di Dio, dunque l'uomo ha peccato proprio perchè “si è fatto uguale a Dio” ovviamente non nel senso ontologico ma proprio per il fatto che si è erto a giudice del bene e del male compito che, secondo la tradizione giudaica, spetta unicamente all'altissimo Citazione:
Non esattamente, diciamo che credo a ciò che sta in piedi logicamente e deduttivamente. Non puoi partire da un assunto metafisico senza darne fondamento logico. Citazione:
Certo, liberissimo di “sentire” ciò che credi, io “sento” diversamente. Come vedi se ci barrichiamo dietro le “coscienze” personali è inutile discutere, per questo ti invito sempre ad argomentare logicamente le tue tesi senza ricorrere al soggettivismo della coscienza, della fede, del sentire, ecc... Saluti Andrea |
||||
21-11-2007, 12.51.19 | #158 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
|
Riferimento: Interpretazioni della disobeddienza di "Adamo ed Eva"
Citazione:
Mitologico equivale a favolistico, quindi molti racconti si possono definire miti ma non toglie che le favole possano appartenere al genere sapienziale, morale, lirico, eziologico, ecc. ecc. , tant'è che la creazione, il paradiso e la caduta, il diluvio e la torre di Babele sono miti quasi tipici. Il racconto della creazione, per esempio, appartiene al genere teologico, il paradiso e la caduta al genere morale. Il diluvio, invece, non è un mito puro in quanto all'origine c'è un evento storico, il ricordo di una o più inondazioni disastrose della valle del Tigri e dell'Eufrate, che la tradizione aveva ingrandito alle dimensioni di un cataclisma universale. L'autore sacro ha usato questo racconto per un insegnamento sulla giustizia e la misericordia di Dio. Salute |
|
21-11-2007, 13.25.46 | #159 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-11-2006
Messaggi: 1,334
|
Riferimento: Interpretazioni della disobeddienza di "Adamo ed Eva"
Citazione:
Non ci siamo capiti. Ti avevo chiesto perchè secondo te è un racconto sapienziale. Tu mi hai fornito degli elementi che lo identificano come racconto mitologico ma che nulla dicono sulla sua "sapienzialità". Te l'ho fatto notare ed ora sostieni che è vero che è mitico ma è anche sapienziale, bene, allora ti chiedo ancora: perchè è sapienziale ? o potrei chiederti, cosa lo distingue da un mito non sapienziale ? o forse tutti i miti sono anche sapienziali ? grazie Andrea |
|
21-11-2007, 14.41.11 | #160 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
|
Riferimento: Interpretazioni della disobeddienza di "Adamo ed Eva"
Citazione:
Il genere sapienziale non è un genere specifico della Bibbia ma è presente in tutta la letteratura . Per decifrare il genere letterario di un racconto o di libri della Bibbia si usano gli stessi criteri, in linea di massima, che si usano per la letteratura profana. Sapienza (sofia) e il termine che precede quello di filosofia ( amore per la sapienza) Appartengono, come sai, al genere filosofico la elaborazione di concetti generalissimi sull’esistenza, sull’essere, sull’amore ecc. La sapienza pur occupandosi degli stessi temi di cui si occupa la filosofia è preferito in ambito religioso e per riferirsi ad una filosofia più antica. (Anche nell’uso comune si preferisce sapienza per riferirsi a proverbi, a massime che non sono una vera elaborazione organica di concetti.) Appartengono, dunque, al genere sapienziale quei racconti o quei testi che riflettono sulle esperienze della vita, sul senso delle cose, sui grandi interrogativi dell'uomo, alla luce della fede e della ragione. Quanto alla forma fanno uso anche di simboli ed allegorie e sono quasi sempre a-temporali. Nella Bibbia abbiamo la testimonianza della storia del genere sapienziale: da proverbi disomogenei e raccolti nell’omonimo libro biblico ad una più organica sapienza quale è il libro di Giobbe. Saluti |
|