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16-11-2007, 10.36.25 | #122 |
Ospite abituale
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Messaggi: 2,009
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Riferimento: Interpretazioni della disobeddienza di "Adamo ed Eva"
Non ogni parte della Scrittura ha lo stesso valore.
La Scrittura non è un insieme di formule "matematich" e i diversi libri del "canone" non possono essere omogeneizzati. Paolo non è Gesù e quello che dice non ha lo stesso peso delle parole di Gesù. |
16-11-2007, 10.37.12 | #123 | |
Utente bannato
Data registrazione: 19-09-2007
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Riferimento: Interpretazioni della disobeddienza di "Adamo ed Eva"
[quote=Flow][quote=koan]
E se postulassi che "rima", in rapporto ad uno - non 'lo' - "spazio" e ad un - non 'il' - "tempo", relativamente al momento spazio-temporale in cui è avvenuto il Peccato Originale, tutto era in perfetta armonia e sintonia con le Leggi della Vita, mentre "Dopo" il Peccato Originale non lo fu più... che cosa mi risponderesti ? Citazione:
Credo che tutto già esistesse nella Mente dell'Infinito, ma credo anche che spazio e tempo esistano e siano utili per generare Oggetti in grado di crescere ed evolvere da uno stato di partenza fino ad uno di arrivo. Solo nel tempo e nello spazio è possibile farlo, diversamente non esisterebbe il libero arbitrio, ossia quell'elemento dell'eternità che ci permetta di prendere coscienza delle cose, divenendone anche il Soggetto. Se l'Assoluto è il Soggetto di tutto, l'Uomo e la Donna soggetti anch'essi di tutto, proprio nel loro essere coscienza del tutto, possono essere riconosciuti 'figli' di un tal Assoluto, da cui proviene e ha preso forma tutto. Crescere significa Evoluzione ed Evoluzione non può che dipendere da uno spazio e da un tempo, da cui la Materia. Credo personalmente che la Materia sia esattamente la forma dell'Essere di cui parlate. Come si può concepire l'Essere senza il Divenire ? Come si può concepire il Divenire come l'Essere ? Personalmente credo che il Divenire sia ed abbia senso nell'Essere, ovvero non sia senza l'Essere, il quale è in tutte le cose. Si può Divenire senza Essere ? Ma se si E', come mai si Diviene ? Divenire significa Essere ? Se si diviene si cresce anche, ma se si cresce essendo soggetti a spazio e tempo non si può essere, se non rispetto ad essi e progredendo nel prorio essere. L'Essere è dunque 'progressione' del Divenire' ? Se il Divenire fosse solo tutta apparenza, ossia concependolo in assenza di uno spazio e di un tempo, la 'conoscenza' - che è prerogativa dell'essere umano - soggetta invece al Crescere, serve in fin dei conti per arrivare alla negazione di tutto, riottenendo dunque la condizione di Essere, insita in essa ? Qual è la Verità di quello che viviamo allora: Essere o Non essere .. Sostengo l'ipotesi del Divenire, della Crescita, della Conoscenza e del Libero arbitrio, ovvero quella del Non essere, maturando in Esso come prodotto di un tutto e delle sue Leggi che hanno avuto da Esso origine .. Saluti |
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16-11-2007, 11.14.56 | #124 | |
Utente bannato
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Riferimento: Interpretazioni della disobeddienza di "Adamo ed Eva"
Citazione:
[quote=Flow][quote=koan] Le risposte alle tue questioni si trovano nel post precendente a quello cui hai risposto e farebbe bene a rileggerlo anche Giorgiosan, a meno che non sia realmente scritto in ostrogoto .. Ho parlato, almeno questo te lo anticipo, del fatto che La Verità viene dallo Spirito non da noi, ognuno accede ad esso interiormente, ma non è detto che si sia necessarimente da Esso Ispirati ed infine ognuno possiede un diverso modo di concepire la stessa Verità... La "differenza" di opinioni Ispirate dallo Spirito dovrebbe però tradursi in propria ricchezza ( dato che lo Spirito unisce le lingue, non le "babelizza"; anche se non sempre e non tutti sono pronti per "portarne il peso" ), mentre la "divergenza" tra esse dovrebbe essere superata credo io da una Verità superiore ( sempre che si sia Ispirati dall'unico concetto di tutto )... In tal contesto ognuno può naturalmente continuare a pensarla alla propria maniera; la Verità non è però di proprietà propria, ma appartiene a Dio. Quanto sulle tue personali interpretazioni sulla critica di un testo SACRO, non posso essere d'accordo dato che è contrario ad una Ispirazione secondo lo Spirito ( nega lo Spirito e non farebbe una piega ), ma attendo cmq fiducioso la tua interpretazione critica relativamente all'argomento specifico del thread .. |
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16-11-2007, 11.21.15 | #125 | |
Utente bannato
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Riferimento: Interpretazioni della disobeddienza di "Adamo ed Eva"
Citazione:
Le sue parole non sono secondo lo Spirito o Gesù possiede uno Spirito differente ? Gesù ha lasciato allo Spirito il compito di condurre gli uomini ala Verità tutta intera .. non è così ? |
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16-11-2007, 12.31.46 | #126 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Interpretazioni della disobeddienza di "Adamo ed Eva"
[quote=koan][quote=Flow]
Citazione:
Ogni espressione di questo tipo ha il suo fascino. Una che mi affascina particolarmente è Infinite Possibilità. Ciao |
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16-11-2007, 14.40.13 | #127 |
Ospite abituale
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Riferimento: Interpretazioni della disobeddienza di "Adamo ed Eva"
E tra le infinite possibilità non potrebbe anche essere che l'interpretazione più realistica sia anche la più letterale ?
Ovvero la più astuta delle bestie selvatiche "rivela" la "Verità" all'Uomo: prendere autocoscienza di se e poter decidere del "bene" e del "male", e decidere in definitiva sulle proprie sorti, anche a costo di pagare con la "morte" la propria libertà. Se fosse proprio questa la verità, quasi banale, che l'Ispiratore del libro sacro ha voluto trasmetterci tramite il biblico autore ? E' così assurdo pensare che invece del "peccato orginale" ci sia stata una "virtù originale" nell'infrangere l'astruso e antidemocratico divieto riguardante il famoso albero? Certo, crollerebbe tutto il cristianesimo così come si è teologicamente affermato: senza peccato originale da redimere non ha senso il sacrificio divino per la salvezza; l'Uomo si è già "salvato", e il suo destino è tutto nelle sue mani. |
16-11-2007, 17.38.43 | #128 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Interpretazioni della disobeddienza di "Adamo ed Eva"
Citazione:
Paolo "tuonò" contro la circoncisione e poi fece circoncidere Timoteo...questo per dire che anche Paolo è maturato un poco alla volta. ... gli Apostoli che avevano ricevuto lo Spirito, spesso non erano d'accordo come si evince dalla lettura degli Atti ...eppure avevano ricevuto lo stesso Spirito.. Gesù invece è datore dello Spirito che procede dal Padre e dal Figlio...tant'è che nella Lettera ai romani Romani in 8,9 scrive: " Voi però non siete nella carne ma nello Spirito, se lo Spirito di Dio abita veramente in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, egli non appartiene a lui." C'è un poco di differenza fra Paolo e Gesù ... per me. |
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16-11-2007, 18.10.15 | #129 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Interpretazioni della disobeddienza di "Adamo ed Eva"
Citazione:
L'interpretazione letterale di un racconto allegorico ? Mi sembra assai poco convincente...si dovrebbe supporre che il serpente parli veramente..ecc. L' interpretazione più aderente al testo, per me, è che un divieto di Dio non è stato osservato, cioè che l'umanità ha sbagliato da subito....e l'armonia è stata subito infranta....e ogni atto ha sempre delle conseguenze. Decidere sulle propria sorti... è un punto di vista psicologico che, per me, ci può stare. Gesù Cristo redime dai peccati e il peccato è sempre con l'uomo, insieme alla sofferenza innocente o colpevole...ma non solo redime ma offre all'uomo la possibilità di essere beato. Hai una singolare idea di democrazia, sembrerebbe che ogni divieto la nega... comunque la democrazia è il migliore sistema politico che conosciamo o il meno peggio, ma è ben lontano da rappresentare il mezzo per condurre ogni uomo ed ogni donna alla felicità...non me comunque. E poi Dio non è affatto democratico , è Padre, Madre, Amico ... |
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16-11-2007, 19.33.49 | #130 | |
Utente bannato
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Riferimento: Interpretazioni della disobeddienza di "Adamo ed Eva"
Citazione:
Non è come pensi: "Se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi" (Rm 8,11) Lo Spirito per definizione Unisce: "Ma chi si unisce al Signore forma con lui un solo spirito." Questo sullo Spirito e l'Ispirazione che viene direttamente da Esso/Lui: "Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito; lo Spirito infatti scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio. Chi conosce i segreti dell'uomo se non lo spirito dell'uomo che è in lui? Così anche i segreti di Dio nessuno li ha mai potuti conoscere se non lo Spirito di Dio. Ora, noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito di Dio per conoscere tutto ciò che Dio ci ha donato. Di queste cose noi parliamo, non con un linguaggio suggerito dalla sapienza umana, ma insegnato dallo Spirito, esprimendo cose spirituali in termini spirituali. L'uomo naturale però non comprende le cose dello Spirito di Dio; esse sono follia per lui, e non è capace di intenderle, perché se ne può giudicare solo per mezzo dello Spirito. L'uomo spirituale invece giudica ogni cosa, senza poter essere giudicato da nessuno. Chi infatti ha conosciuto il pensiero del Signore in modo da poterlo dirigere? Ora, noi abbiamo il pensiero di Cristo." Riguardo Timoteo questa è invece la questione: "Paolo si recò a Derbe e a Listra. C'era qui un discepolo chiamato Timòteo, figlio di una donna giudea credente e di padre greco; egli era assai stimato dai fratelli di Listra e di Icònio. Paolo volle che partisse con lui, lo prese e lo fece circoncidere per riguardo ai Giudei che si trovavano in quelle regioni; tutti infatti sapevano che suo padre era greco." Paolo spiegava nelle sue lettere di farsi tutto a tutti, circonciso per i circoncisi, perché non si scandalizzassero ( se qualcosa fosse di scandalo a qualcuno ), e non circonciso per i non circoncisi, perché tutti vivessero della Grazia operata dal Signore; ecc ecc... Quando Paolo riprese Pietro, quelli che erano stati messi in disparte erano i pagani perché Pietro non voleva mancare di rispetto ai giudei lì presenti, mentre nessuno in Cristo è minore di altri e nessuno deve imporre la circoncisione ai non giudei; infine nessuno deve mettere in difficoltà altri, essendo tutti fratelli in Cristo. Per riguardo ai giudei però diventerebbe giusto, se prima della nomina alla missione apostolica, ci si trovasse di fronte alle comunità giudee del posto e si possedesse una diretta origine di nascita giudea; dato che Cristo non rigetta né gli uni, né gli altri, ma unisce tutti in un solo Spirito, secondo giustizia. Non mi sembra inoltre nessuna imposizione ( oltre l'apparenza della forma )... |
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