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18-11-2007, 13.07.11 | #143 | |
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
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Riferimento: Interpretazioni della disobeddienza di "Adamo ed Eva"
Citazione:
C'è solo un non riconoscere l'Unico Bene. |
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18-11-2007, 13.30.03 | #144 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
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Riferimento: Interpretazioni della disobeddienza di "Adamo ed Eva"
Citazione:
L'aggettivo "naturale" è una tua aggiunta : , il catechismo della chiesa cattolica recita, in maniera più sfumata Rimangono tuttavia nel battezzato alcune conseguenze temporali del peccato ... le fragilità inerenti alla vita come le debolezze del carattere, ecc., e anche una inclinazione al peccato che la Tradizione chiama la concupiscenza .... che non può nuocere a quelli che non vi acconsentono e che le si oppongono virilmente con la grazia di Gesù Cristo. (La concupiscenza non riguarda specificatamente la sfera sessuale ma è una inclinazione verso tutti i peccati...) Dico io e non il catechismo che è più facile fare il male piuttosto che il bene... come mai? |
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19-11-2007, 19.24.03 | #145 | |
osservatore
Data registrazione: 24-09-2007
Messaggi: 362
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Riferimento: Interpretazioni della disobeddienza di "Adamo ed Eva"
Citazione:
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19-11-2007, 21.00.22 | #146 |
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
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Riferimento: Interpretazioni della disobeddienza di "Adamo ed Eva"
"L'erudizione è un'ignoranza istruita, un fuoco fatuo.
Essa si sovrappone al reale,velandolo continuamente;ma molti non amano la realtà,bensì l'erudizione che rappresenta la descrizione quantistica dei fenomemi cangianti." RAPHAEL |
19-11-2007, 23.18.36 | #147 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
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Riferimento: Interpretazioni della disobeddienza di "Adamo ed Eva"
Citazione:
Ho letto attentamente quanto hai scritto perché sono stato catturato dalle tue parole. Mi chiedo spesso quali ragioni o sentimenti potrebbero, oggi, spingermi ad avere dei figli. Non ne trovo nessuna. Nessun argomento religioso o umanistico mi convince. Ho cercato argomenti nelle parole di Gesù ma non ne ho trovato. Ne ho trovate, invece, che mi inducono a pensare che implicitamente il Cristo suggerisca di non averne. ...a chi lo può capire. Ad un certo punto dell'evoluzione personale mi appare chiaro che è una scelta profondamente cristiana non avere figli. Non è pessimismo, credo c sia una limpida percezione della realtà. Spiegare cosa sia il male e perché vi sia, in modo autentico e convincente per me, va oltre quello che mi sento di dire pubblicamente perché non so come sarebbe recepito da coloro che hanno fede... e scelgo, perciò di non manifestare il mio pensiero. Vorrei farti una sola notazione: la vita in Cristo e la beatitudine promessa non comincia dopo la morte ma in questa...è questa la fede secondo la retta dottrina... ed è anche vero. |
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19-11-2007, 23.35.37 | #148 | |
Utente bannato
Data registrazione: 19-09-2007
Messaggi: 522
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Riferimento: Interpretazioni della disobeddienza di "Adamo ed Eva"
Citazione:
Caspita, sempre più alla radice del problema... non c'è che dire: bellissimo discorso. "Desidero" ( da qui il pericolo di affrontarlo male ? ) analizzare la questione seguendo la linea da te aperta... Leggere tra le righe comporta NON una maggiore comprensione, ma trovare la Verità. Se siamo frutto della Verità, che tanto la Ragione quanto lo Spirito persegue, allora essa NON può stare lontano da noi: il risultato dà la vittoria, il conseguimento del premio... Il rettile ( ), non può intaccare la mia forza vitale, poiché tal essere agisce ed opera sulla base della paura, dell'angoscia, dell'eccitamento, mentre io NON ho paura interiormente della morte, NON ho angoscia della vita e dell'esistenza, perché credo nella vita, e semplicemente NON credo - seppur non resistendogli - a quanto non mi rilascia Libertà Interiormente ( l'eccitazione vincola/brama, ma non lascia liberi di dare e di ricevere autenticamente; chi cade si rialza, chi cadesse infinite volte, infinite sono le volte che si rialzerà; questo spirito abbatte prima o poi l'illusione definitivamente ). Alla Pace e Riposo infiniti anela, credo io, l'anima dell'uomo e della donna... come un Giorno di Sabato senza Fine ( chi non è felice di andare in vacanza ? ). Pace: non esiste niente credo di più grande .. "il dolore è il male, e che cos'è il male? Esso rappresenterebbe la dis/armonia, la situazione confusa in cui quanto desiderato non è realizzato, - ecco la frustrazione. Il male in assoluto è la morte, poichè rappresenta la massima delusione" Voglio ( non desidero ) comprendere. Sofferenza e dolore discendono direttamente dalla caduta, ma che cosa significa .. ? Quando ciò che è in basso diviene il mio soggetto, allora si innesca il processo della caduta. Se guardo dall'alto verso il basso e decido che esso non sia più basso, ma alto, allora mi getto giù e la forza di gravità propria della massa mi schiaccia e mi uccide. Guardate giù da un piano altissimo e immaginiamo di cadere giù... persino gli animali non oserebbero sperimentare l'esperienza di caduta. L'Unica forza nell'Universo in grado di spezzare i vincoli che ci legano alla Paura di qualunque cosa è l'Amore: "Mettimi come sigillo sul tuo cuore, come sigillo sul tuo braccio; perché forte come la morte è l'amore, tenace come gli inferi è la passione: le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore! Le grandi acque non possono spegnere l'amore, né i fiumi travolgerlo. Se uno desse tutte le richezze della sua casa pretendendo di comprarlo, non ne avrebbe che disprezzo. Questo è registrato dentro di noi ( non si crede senza riconoscere interiormente la verità ) .. Il peccato ci ha condotto alla rovina rovesciando gli ordini della creazione: il basso ( la terra, la polvere, la carne ) è divenuto il soggetto, mentre l'Alto ( il cielo, la mente, il cuore ) è divenuto l'oggetto dell'Io sono ( siamo Figli dell'Io Sono ): "giacché polvere sei ed in polvere tornerai; mangerai - al rettile - polvere per tutti i giorni della tua vita... così egli è vincolato a noi e noi a lui, sino alla fine di tutte le cose. Per amore, solo per amore l'uomo e la donna possono aver trasgredito al Comandamento, ma questo Lucifero lo conosceva bene, perché conosceva l'uomo e la donna ed i rispettivi punti deboli; questo in quanto egli - portatore di luce - trasmetteva loro la conoscenza delle Verità di Dio. Il punto andrebbe approfondito ulteriormente, dato che la Gelosia ha ucciso il mondo. "il dolore è il male, che cos'è il male ?" Il dolore è la perdita del nostro Io Originale, questo lo sperimentiamo quando soffriamo, perché qualcosa dentro di noi non si nuove, non reagisce come dovrebbe... Fa più male la morte che proviamo dentro di noi che quella fisica .. Questo è il male. Dio Soffre più di tutti! Una sofferenza è quella della morte procurata dalla divisione del nostro Io, in due "io" distinti e separati, in contrasto/contraddizione tra di loro. Un'altra Sofferenza è quella che attende il ricongiungimento in Dio, che è Amore: se un figlio si perde e sta male, il padre/la madre sono persi con lui. Dio non è un robot, ma possiede un cuore di Padre ( è Amore ) che ha dato tutto per suo Figlio/a ( Gioia dell'Amore ). Il male non è fuori di noi Sebastian, ma dentro, per questo bisogna conoscere che siamo amati ( l'inganno e non sentirsi/non sapere di essere amati: non è possibile sentirlo mentalmente, ma solo con il cuore ). E' possibile riunire 'mente originale' e 'mente fisica', prendendo coscienza di sé e trovandone gli strumenti a noi disponibili e riconoscibilissimi interiormente ( a questo serve l'illuminazione, anche se il percorso non è facile, ma pieno di peripezie ): lo stesso vale per l'amore, vedondolo interiormente ( anche se fa male ) .. Il Salvatore viene come nuovo Adamo e porta con sé il Premio Eterno: il frutto dell'Albero di Vita. "E' anche vero che tutto cio' che nasce - perisce, tutto è transitorio, ed è proprio la transitorieta' del tutto la causa del dolore. O meglio non la causa - l'effetto !! Questo " continuare" la vita, questa catena infinita di esistenze, questa incessante sofferenza, non sono " io " il protagonista, non sono " io " la causa?" Tutto si forma o trans-forma per nascere realmente: l'Essere non può essere vincolato alla materia, ma la Domina! chi ritrova la vita vede chiaramente o come è Scritto: vedrà non più confusamente come in uno specchio/in un immagine, ma Faccia a Faccia .. Dentro di noi troviamo la Verità, se la stiamo cercando e non facciamoci ingannare interiormente, perché nessuno ha potere dentro di noi se non noi stessi: il nostro Io originale deve essere fatto riemergere dalle profondità del cuore e dell'anima. Per me il continuare significa garantire la vittoria: sopravvivere è tutto per l'essere umano; in una lotta all'ultimo sangue NON si abbandona la battaglia: solo così il dentro viene fuori e vince la morte interiore ( la vita esteriore è SOLO una parvenza di quella vera, è solo un riflesso confuso, è solo un'immagine, NON è la Realtà vera... ) ! Ciò che avvinghia l'uomo/la donna dentro di sé NON è il desiderio, ma l'incapacità di amare veramente, pur percependolo interiormente, confusamente .. Adamo ed Eva non hanno mangiato il Frutto della Maturità, che si realizza dentro di sé, ma quello dell'insicurezza, dell'inadeguatezza, della paura e della morte ( la vergogna ne è solo il risultato più esteriore; peggio di esso è cambiare la verità, al che di gran lunga: meglio soffrire fino a quando sarà .. ) |
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20-11-2007, 11.17.07 | #149 |
Ospite abituale
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Riferimento: Interpretazioni della disobeddienza di "Adamo ed Eva"
Ho pensato di contribuire in maniera più costruttiva e dunque propongo un'altra chiave di lettura di Genesi, partendo dal l'approccio etsi deus non daretur.
Il giudaismo pre-esiliaco è la religione della legge. E' un culto normativo e legalista, colmo di precetti e di indicazioni su come vivere ogni aspetto dell'esistenza. Tutto viene divinamente normato, dal come espletare i propri bisogni corporali a come mangiare, vi sono regole precise per la civile convivenza, norme per dirimere le controversie e i contenziosi. Tutti questi dettami vengono niente meno che da Dio ogni trasgressione alla legge divina verrà inesorabilmente punita. La prima tradizione giudaica non relega il principio premio/castigo al mondo post mortem, ma lo lega alla realtà immanente, Dio cioè premia e punisce in questa vita, elargendo castighi o ricompense a seconda di quanto l'individuo è stato fedele e ligio alle Sua legge e dunque soggiogato alla Sua volontà assoluta. Il compito di Genesi dunque è fondare la legge in Dio, compresa la dichiarazione normativa. Ora, qual'è , in questa prospettiva legalista, il peggior crimine che l'uomo possa commettere ? Quello di decidere di per se cosa è bene e cosa è male che implicherebbe l'oltraggio di sostituirsi niente meno che a Dio stesso, giacché la legge non può che venire da quest'ultimo. Dio, infatti, permise all'uomo di mangiare qualsiasi frutto tranne quello che gli permetterà di emanciparsi dalla legge divina, di decidere autonomamente i parametri della giustizia: “fai quello che vuoi ma unicamente all'interno delle regole che io, sommo legislatore, ho stabilito e dettato, non ergerti mai a giudice delle mie leggi altrimenti perirai”. E' chiaro che il tentativo dell'agiografo è quello di dare autorevolezza alle leggi e norme tradizionali che si riteneva fossero indispensabili per regolare la vita sociale del popolo comprese le norme igieniche ed alimentari. La fondazione divina delle norme, pratica diffusissima in tutte le culture antiche, era dovuta alla consapevolezza più o meno profonda, che senza un'imposizione divina tali norme difficilmente sarebbero state rispettate dal popolo. Ergo il compito di Genesi non è altro che quello di far comprendere agli ebrei del tempo perché sottostare alla legge e perchè non potevano erigersi a giudici del bene e del male. Dovevano quindi seguire l'unico giudice supremo ubbidendo scrupolosamente alle Sue leggi senza nemmeno minimamente pensare di metterle in discussione. Siamo insomma di fronte all'osservazione che fu già degli illuministi, ovvero che l'autorità divina serve per fare in modo che il “volgo” osservi la legge. In Genesi non solo si riconosce che le norme vengono da Dio, ma si fa presente che il massimo peccato dell'uomo, che porta inevitabilemtne alla morte, è proprio quello di giudicare le Sue, di mettersi al posto di Dio e criticare razionalmente i precetti divini stessi attraverso la propria ragione ed il proprio senso etico. Saluti Andrea |
20-11-2007, 11.33.33 | #150 | |
Utente bannato
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Riferimento: Interpretazioni della disobeddienza di "Adamo ed Eva"
Citazione:
Quali precetti e ragioni possiedono dei bambini o degli adolescenti ? Se nella fase di crescita lasci ai ragazzi fare quello che vogliono o credono giusto, ne raccoglieranno poi i frutti. Già questa società ci vincola ai propri modi di essere e di vedere, figuriamo alle origini o mentre l'umanità ancora non era cresciuta come Uomo e Donna. Maturare significa anche portare frutto, ma questo non può essere immaturo, altrimenti: cade a terra .. ! La superficialità e la presunzione umane, il non bisogno di dover approfondire nulla, ma sentirsi sicuri di sé nel proprio ego, sono le cose che detesto di più in vita. Che lo si creda o no le conseguenze del peccato originale hanno distrutto l'uomo e la donna da dentro e ricostruire tutto quello che è andato perduto ha comportato una sofferenza che non oso calcolare, anche dietro l'inflessibilità delle norme della Legge divina. Vedo che cosa sono l'uomo e la donna, non ho bisogno di fare neanche uso della Fede... Saluti |
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