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28-11-2007, 18.10.56 | #192 | ||||
Utente bannato
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Riferimento: Interpretazioni della disobeddienza di "Adamo ed Eva"
Citazione:
Mi apri una breccia, come non coglierne l'occasione... Avanzi infatti la remota possibilità di non comprendere il discorso che si facesse. A questo punto procedo nell'analisi su alcuni punti del tuo discorso a motivo non solo di chiarimento, ma avendo lo scopo di proseguire sul Tema del Thread, il quale riconosci che possa risolversi non solo ed esclusivamente in chiave "etsi Deus non daretur", ma anche "etsi Deus daretur"; per poter comprendere a pieno quanto di cui si parla, ovvero da parte tanto di chi fosse in possesso della Fede, quanto di chi non ne fosse in possesso .. Sintesi del punto di vista dalla parte di "etsi Deus non daretur": Citazione:
Dio è Fondamento di tutto, il discorso sull'etica non è necessariamente vincolante, data la premessa, rispetto alle conseguenze del Peccato Originale e della Morte. - Punto terzo: però dopo il tuo post del "20-11-2007, 12.17.07" sembra tu lo faccia eccome fino ad escluderlo completamente in discorsi "etsi Deus non daretur"... Citazione:
Citazione:
Circa il punto primo è chiaro che ti riferisci, data la tua premessa nel post del "20-11-2007, 12.17.07", secondo "etsi Deus non daretur", non nell'altro metodo di analisi altrettanto necessario. Sul punto secondo ho da dire che il Logos è la Sapienza di Dio ( cioè non è terrena ); la Fede NON necessariamente deve essere "Logica" .. non so, conosci la storia di Abramo, definito - biblicamente e non - il Padre della Fede ? Sul punto terzo, il testo Bibblico è Rivelato; altrimenti come procedere anche secondo "etsi Deus non daretur" ? Ho parlato in termini interpretativi di tipo spirituale e secondo la Fede ( la quale non può che essere personale ). Infine per quanto riguarda il punto quarto, l'asserzione è avallata dalla Bibbia stessa, ovvero dalla Parola di Dio, a meno che tu non voglia personalmente ridurre tutto a: "etsi Deus non daretur"; a conferma delle tue teorie. Spero riprenderemo presto la discussione del 3d, ma concludo semplicemente volendoti far notare che Fede NON coincide strettamente con un linguaggio di tipo Logico-mentale ed è esclusivamente personale; a meno che non si scriva in termini astrusi ed incomprensibili utilizzando la lingua italiana. Secondo me il tuo modo di discutere accusandomi di "Ipse dixit" è irragionevole - e dunque pre-giudicante o pretestuoso - analizzando il brano di cui al Titolo del 3d appunto per Fede e per "etsi Deus non daretur". Saluti. |
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28-11-2007, 19.26.53 | #193 |
Utente bannato
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Riferimento: Interpretazioni della disobeddienza di "Adamo ed Eva"
Chiaramente volevo scrivere in conclusione al post, come segue:
..."analizzando il brano di cui al Titolo del 3d, appunto per Fede e per "etsi Deus daretur"." ( ovvero senza "NON" ). |
28-11-2007, 20.21.42 | #194 |
Utente bannato
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Riferimento: Interpretazioni della disobeddienza di "Adamo ed Eva"
Idem come sopra... mi sono accorto solo ora di dover correggere anche il seguente punto ( eliminando, come è ovvio, ancora "NON" ):
"- Punto terzo: però dopo il tuo post del "20-11-2007, 12.17.07" sembra tu lo faccia eccome fino ad escluderlo completamente in discorsi "etsi Deus daretur"..." |
28-11-2007, 20.23.32 | #195 | |||||||
Ospite abituale
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Riferimento: Interpretazioni della disobeddienza di "Adamo ed Eva"
Citazione:
Vedi, poiché di certezze assolute non ne esistono, sarei irragionevole a considerare la mia comprensione “assoluta”, al contrario di te che invece mi sembra ostenti tale convinzione. Citazione:
Risolverlo non so, di certo i fedeli non possono che avere un approccio ermeneutico basato sull’esistenza di Dio (un ente indimostrato) Citazione:
Assunto indimostrato. Non puoi confutare il mio ragionamento che parte dalla non esistenza di Dio, dicendomi: “Dio è fondamento del tutto”. Citazione:
Dimmi, tu accetteresti una fede contraddittoria ? Citazione:
Io parlavo di tue personali rivelazioni. Citazione:
La Bibbia “asserisce” anche tantissime altre cose, spesso contraddittorie. Citazione:
Io chiedo conto delle affermazioni altrui. E’ possibile ovviamente in un ragionamento postulare qualcosa di indimostrato, ma un conto è partire da qualche assioma e poi sviluppare un ragionamento logico e coerente, altra cosa è collazionare sentenze prive di argomentazioni e che sono basate unicamente sulla “personale fede e percezione”, che ce ne facciamo ? come si può discutere della tua fede interiore ? Ti potrei solo rispondere che condivido o non condivido, ciò che scrivi, ma il discorso finirebbe li. Se cioè ti chiedo perchè Dio è fondamento del tutto e tu mi rispondi: "perchè è così giacchè lo sento" che razza di dialogo si può instaurare ? Saluti Andrea |
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28-11-2007, 20.40.31 | #196 |
Utente bannato
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Riferimento: Interpretazioni della disobeddienza di "Adamo ed Eva"
Spiritolibero, forse non te ne rendi conto, ma continui a sezionare male il discorso senza comprendere quello che si dice; l'unica cosa, mi scuso per il ritardo delle mie correzioni sul NON - di troppo - daretur.
Dio è Fondamento di tutto, questo - se lo gradisci in tali termini - è Logico dato che sto affrontando il discorso - su un 3d che me lo permette - in termini di Fede e di "etsi Deus daretur". ANche la Bibbia secondo te è contraddittoria, mentre non è così; ma quello che mi dispiace è che NON vuoi nemmeno cercare di comprendere quanto non puoi - con i tuoi strumenti logistici - capire. Comunque, la risposta sulla Fede "non logica" è: Sì, certamente. Conosci la prova di Fede sul Sacrificio di Isacco subita e superata da Abramo ? Mi fermo qui, se non cambi atteggiamento, e vorrei precisarti che semplicemente non hai i mezzi - Logica a parte - per comprendere il significato di un testo Rivelato in chiave tanto Simbolica quanto condotta per mezzo dello Spirito e della Fede .. Ciao |
28-11-2007, 23.54.40 | #197 | |||||||
Ospite abituale
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Riferimento: Interpretazioni della disobeddienza di "Adamo ed Eva"
Citazione:
A me sembra l’esatto opposto. Citazione:
Ma non puoi utilizzarlo per confutare un ragionamento che parte dal postulato della non esistenza di Dio, ti è chiaro ? Citazione:
Potremmo aprire un dibattito infinito, quindi mi limito a dire che si, secondo diverse persone, esegeti compresi, in numerosi punti, per quanto ci si sforzi nel “concordismo”, la Bibbia è contraddittoria. Citazione:
Ti sfugge che conosco molto bene ciò che credi di potermi rivelare. Citazione:
Siamo finalmente arrivati al punto in cui volevo portarti. E qui si apre un baratro insanabile, perché se accetti una fede contraddittoria, ovvero se accetti tutto e il contrario di tutto è completamente inutile discutere, perché ogni contraddizione che ti evidenzierò sarà del tutto irrilevante per la tua mente. Il tuo atteggiamento è il peggior atteggiamento dogmatico che un fedele possa adottare ed è lo stesso atteggiamento pericoloso ed intransigente che muove la mano degli integralisti religiosi. A costoro non interessa che la loro fede sia vagliata dalla ragione, che non sia contraddittoria ! e quindi si lasciano andare alle più bieche azioni in nome di Dio. Questa si chiama fede cieca, il pericolo contro il quale mi batto da sempre. Citazione:
Si, ed è del tutto contraddittoria. Seguendo la tua logica della fede contraddittoria e seguendo l'esempio di Abramo se Dio ti comandasse di uccidermi tu lo faresti senza nemmeno porti qualche domanda ! tanto la tua fede può essere contraddittoria e dunque nulla conta se un Dio d’amore ti ordina di uccidere senza motivo un tuo simile. Questo è pericolosissimo fanatismo. Citazione:
Io conosco perfettamente le tue categorie mentali, le rivelazioni che credi di insegnarmi, il modo di ragionare e di dibattere, perché ho affrontato centinaia di discussioni fotocopia e alla fine, quando vi metto alle strette, dovete ammettere quello che hai ammesso anche tu, ossia che accettate una fede contraddittoria senza rendervi conto che tale affermazione è la più pericolosa che si possa fare, difatti esponete il fianco all'accusa di fanatismo e integralismo. So già cosa mi risponderai, ma la tua replica non sarà altro che un’ulteriore conferma della contraddizione insanabile tra fede cieca e ragione. Saluti Andrea |
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29-11-2007, 12.46.28 | #198 | |
Utente bannato
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Riferimento: Interpretazioni della disobeddienza di "Adamo ed Eva"
Citazione:
Quando la classe non è acqua .. che altro hai da dover comprendere - almeno da me - più di quanto già sai ? immagino tu abbia capito proprio tutto eh ? Ricerchiamone anche una Logica, dato che ti preme trovarla solo da una parte. Non è "contraddittorio" anche quanto eventualmente non si comprendesse o, peggio, non si volesse neanche comprendere, rimanendo sul proprio altarino di "logiche" ed ineluttabili sicurezze ? Da questo trovo piuttosto nasca ogni forma di pre-giudizio ( ben peggiore, secondo me, di una "illogica" - umanamente parlando - Fede ). Parli di Fede "cieca", mentre la Fede per definizione si lega ad OCCHI della Fede: OCCHI ciechi ?? Hai ridotto il nostro dialogo, come volevo dimostrarti, al NULLA ( purché LOGICO ? ). Conosco le ragioni della mia Fede e non ho ragione di dovertene rendere conto. Infine non sono affatto dogmatico, ma non è cmq possibile dialogare su un terreno impercorribile ed estremamente pre-suntuoso .. Quanto cambierai atteggaimento, sarò ben lieto di dialogare con te ed essere da te - moderatamente - indotto ad una Logica sensata da raggiungere per una maggiore comprensione di un discorso. Se non hai nulla da dover comprendere o cerchi di raggiungere la "ragione" dei tuoi pre-supposti/pre-concetti, allora lasciamo stare... Ciao. |
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30-11-2007, 17.16.33 | #199 |
Ospite abituale
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Riferimento: Interpretazioni della disobeddienza di "Adamo ed Eva"
Allora inserisco una "piccola" ( anche se in verità un pò lunga ) interpretazione "musulmana", confrontata con quella cristiana sulla disobbedienza di Adamo ed Eva, anche per avere un'ulteriore spunto interreligioso :
Sura 20:120-121 Gli sussurrò Satana: "O Adamo, vuoi che ti mostri l'albero dell'eternità e il regno imperituro? ". Ne mangiarono entrambi e presero coscienza della loro nudità. Iniziarono a coprirsi intrecciando foglie del giardino. Adamo disobbedì al suo Signore e si traviò. Avvertenze: Le citazioni coraniche sono dal Corano Ed. Al Hikma 1994, Unione delle Comunità ed Organizzazioni Islamiche in Italia (U.C.O.I.I.) COSA HA FATTO DI SBAGLIATO ADAMO? L'opinione musulmana Allah disse ad Adamo e sua moglie di vivere nel Giardino e di mangiare tutto quello che volevano dei tanti e lussureggianti alberi che c'erano. Specificò, però, che c'era un albero dal quale non dovevano mangiare nulla. Satana sussurrò ad Adamo e sua moglie di essere un consigliere sincero che poteva mostrare loro come vivere per sempre in un regno che non sarebbe mai finito. Essi furono ingannati da Satana: mangiarono il frutto dell'albero, così divennero consapevoli della loro nudità. Allah li chiamò perché dessero una spiegazione della loro azione. Essi confessarono il loro sbaglio e, riconoscendo di aver rovinato le loro anime, si appellarono alla misericordia di Allah. Egli li mandò sulla terra per un periodo di tempo e disse loro che, siccome erano stati derubati dei loro abiti da Satana, dovevano rivestirsi di giustizia obbedendo Allah. Solo in questo modo essi avrebbero potuto riguadagnare l'accesso al Giardino dopo la morte. La risposta cristiana Nel racconto biblico Dio creò prima Adamo e poi Eva. Egli li creò a Sua immagine e somiglianza e diede loro dominio su tutta la terra. Il Giardino dell'Eden era parte del mondo, a differenza di quanto è scritto nel Corano. Dio disse ad Adamo ed Eva di non mangiare dell'albero della conoscenza del bene e del male. Adamo non fu ingannato: egli mangiò del frutto semplicemente perché Eva gli diede il frutto, nella piena consapevolezza del male che stava commettendo. Allora essi si resero conto di essere nudi. Dio passeggiava nel giardino di sera e chiamò Adamo. Egli accusò Eva ed Eva accusò Satana. Dio pronunziò il suo giudizio su loro e punì le Sue creature: Eva fu maledetta con le doglie del parto ed il dominio dell'uomo; la maledizione di Adamo portò la morte, i problemi, le malattie e il lavoro con il sudore della fronte in tutta la creazione. Infine Dio cacciò Adamo ed Eva dal Giardino dell'Eden. La natura e le conseguenze del peccato L'opinione musulmana Per l'Islam, il peccato è la violazione della legge. Non corrompe i cuori e le menti dei tragressori. Il peccato di Adamo non ha danneggiato il mondo in alcuna maniera. La punizione di Adamo e sua moglie fu di essere costretti a vivere sulla terra. I discendenti di Adamo sono messi tutti alla prova dell'obbedienza, sebbene, secondo la maggior parte dei musulmani, nessuno deve essere considerato colpevole prima di essere nato. La legge islamica (Shari'a) e la giurisprudenza (Fiqh) trattano soprattutto l'argomento della trasgressione della Legge. L'uomo è creato debole e commette errori e sbagli. Allah ha dato indicazioni per ogni aspetto della vita, incluso leggi penali, sociali, civili e religiose. La deviazione da questi modelli è il peccato che si risolve nel fallimento della società, delle relazioni, del commercio e della cultura. I peccati eterni sono applicabili solo ai non credenti o agli apostati dell'Islam. C'è una graduatoria di peccati: 1. sayyi'a, khati'a: sbagli (sura 7:168; 17:31, 40:45; 47:19; 48:2) 2. i'tada, junah, dhanb: immoralità (sura 2:190,229; 17:17; 33:55) 3. haram: trasgressioni (sura 5:4; 6:146) 4. ithm, dhulam, fujur, su', fasad, fisk, kufr: malvagità e depravazioni (sura 2:99,205; 4:50,112,123,136; 12:79; 38:62; 82:14) 5. shirk: attribuire un partner ad Allah (sura 4:48) In genere i musulmani sono preservati dal commettere questi peccati da Allah, ma questa protezione non è fornita ai non-musulmani. Ad ogni modo, ad ogni categoria di peccato corrisponde una punizione specifica. Nel Corano e nell'Hadith viene dato molto spazio a queste punizioni. I musulmani sostengono che Allah può perdonare qualunque peccato tranne che il peccato di shirk (sura 4:48). L'opinione cristiana Secondo la visione del Cristianesimo il mondo è stato creato perfetto, ma è diventato pieno di dolore, morte, decadimento, malattie e corruzione a causa del peccato di Adamo. Gli esseri umani sono stati creati buoni, ma si sono corrotti, non solamente nel corpo esteriore, che ora è soggetto alla morte, ma anche nell'interiore che è diventato pieno di oscurità, egoismo e malvagità. Il peccato non è soltanto la violazione della legge, ma determina la corruzione della vita e di tutta la creazione. Quando qualcosa cade sotto la potenza del peccato e del male non riesce più a liberarsene. Il peccato corrompe, rende schiavo, perverte ed alla fine porta alla morte. Dato che Adamo ed Eva si sottomisero a Satana, divennero schiavi del peccato. A causa dei loro desideri egoistici, la relazione con Dio, che prima era libera ed aperta, fu distrutta. Dio non poteva più tollerare la loro presenza, sebbene Egli li avesse creati a Sua immagine per essere Suoi amici, anzi Suoi figliuoli. Il peccato di Adamo non fu la violazione dei comandamenti di Dio, ma la frattura dell'amicizia con Dio. Dio chiamò Adamo perché la prima cosa che Egli voleva focalizzare era la frattura della loro amicizia. Nascondendosi da Colui che era prima suo amico, Adamo rivelò che il peccato rappresentava una sorta di divorzio causato dalla sua disobbedienza. Adamo sapeva di avere tradito Colui che era sceso nel Giardino per passeggiare e camminare con lui. La fiducia e l'intimità che lo avevano legato al suo Creatore erano svaniti e non potevano essere ricostituiti semplicemente con una parola di perdono. Le ferite inferte da un amico fanno sempre più male e sono difficili da essere sanate. Questa corruzione e separazione da Dio è poi passata su tutta la progenie di Adamo, arrivando sino a noi. Nel resto della Bibbia vediamo Dio che in molti modi cerca di attirare l'umanità di nuovo verso di sé in una nuova relazione con Lui. Si noterà come le due prospettive intendano in modo notevolmente diverso la disobbedienza di Adamo: per i musulmani il peccato è quello di non obbedire qui sulla terra a Dio, mentre per i cristiani l'uomo nasce già peccatore nei confronti di Dio. Anche l'interpretazione musulmana meriterebbe una riflessione... no? Pace |
30-11-2007, 19.09.18 | #200 |
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Riferimento: Interpretazioni della disobeddienza di "Adamo ed Eva"
L'induismo crede che l'uomo sia coinvolta in un ciclo di rinascite finché non giunga alla liberazione.
In certo qual modo ognuno nasce tale per effetto delle sue azioni in una vita precedente. Nasce, per così dire con qualcosa da scontare. In certo senso, con un peccato originale. |