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29-12-2012, 23.08.32 | #7 |
Ospite abituale
Data registrazione: 14-12-2012
Messaggi: 381
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Riferimento: Economia: cos'è e cos'è diventata
@ 253647
Ritengo non si possa assolutamente parlare di economia "reale" ed economia "finanziaria". L'economia è una sola (ogni definizione rimane sostanzialmente univoca: è lo studio dei mezzi più efficaci per raggiungere un certo scopo). Che poi all'interno dell'economia sia evidente una "finanziarizzazione" è un altro discorso; e questo semmai conferma che, oggi, è la finanza ad essere il mezzo più efficace per raggiungere un dato scopo (quale sarà questo scopo lo lascio immaginare). Infatti, dopo aver "delocalizzato" agricoltura ed industria, l'economia occidentale sta delocalizzando anche i servizi. Beninteso che, dopo aver delocalizzato i settori primario, secondario e terziario, l'unico "mezzo", e quindi forzatamente il migliore, per ottenere un certo scopo non può che essere la finanza (per la quale il termine "delocalizzazione" è privo di senso). Il fenomeno della finanziarizzazione era stato d'altronde previsto con largo anticipo da J.Schumpeter, che nel suo celeberrimo saggio del 1944 ("Capitalismo, Socialismo e Democrazia") parla appunto della necessaria (necessaria in quanto non escludibile ai fini della competizione fra aziende) trasformazione dell'azienda in SpA. E quindi di null'altro che della necessità dell'ingresso del capitale bancario nell'azienda, con la relativa "spersonalizzazione" della proprietà. ciao |
30-12-2012, 08.43.48 | #8 |
Moderatore
Data registrazione: 16-10-2003
Messaggi: 1,503
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Riferimento: Economia: cos'è e cos'è diventata
Un tempo si governava con il fucile e la pistola oggi non è più necessario: si comanda con il "costringere" le persone a consumare. Qualcuno lo chiama marketing invece è solo dittatura.
Essendo indispensabile far crescere illimitatamente i consumi affinchè il carrozzone continui ad andare avanti ed essendo questo impossibile (causa la finitezza del pianeta) qualche cervellone si è inventato il trucchetto di prestigio della leva finanziaria. Che, come tutti i sistemi di prestidigitazione, prima o poi viene scoperto. Questo è accaduto nell'agosto 2007 con l'esplosione della crisi subprime. L'umanità se ne è accorta nel settembre 2008 con il fallimento dei fratelli Lehman. Adesso si continua a menar il can per l'aia stampando denaro a più non posso (chi può permetterselo come USA e Giappone) o sfruttando vergognosamente la mano d'opera senza pietà (cinesi comunisti e indiani). I russi e gli arabi sfruttano le materie prime (finchè durano) ed i brasiliani hanno un momento di vera grazia ma vediamo quanto durerà. Noi europei, per debolezza politica e militare, siamo sull'orlo dell'abisso. I tedeschi, forti di uno spirito di sacrificio e disciplina notevoli, pensano di salvarsi ma dimenticano che, oramai, siamo tutti nella stessa barca. Magari saranno gli ultimi ad affondare ma è ingenuo pensare che ce la faranno da soli. Se il mondo non cambierà rotta (ed alla svelta) non mi pare sia possibile evitare la catastrofe (speriamo solo economica!) Buon anno a tutti. |
30-12-2012, 11.31.36 | #9 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 21-02-2008
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Riferimento: Economia: cos'è e cos'è diventata
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Se i consumi non crescono l'economia crolla: non vogliamo che crescano i consumi e non vogliamo che ci siano disoccupati: è un contraddizione in termini. Dicono che il modello economico debba mutare: piena occupazione, niente sfruttamento e nessun prodotto o pochissimi:solo quelli essenziali da produrre, comprare e vendere per sopravvivere...stile caverna!... soprattutto niente consumi eccessivi... Sembra che una commissione insediata da anni per stabilire cosa sia consumo eccessivo: ...Speriamo decida presto! Nell'attesa consideriamo che abbiamo solo una alternativa, cioè semplicemente questa: morire oggi o morire domani! Io opterei per il morire domani e spero che coi vari trucchetti che certi furbastri economici mettono in atto come per esempio menare il can per l'aia, sfruttare al limite le risorse minerarie, lavorare sodo, sfruttare vergognosamente la gente che lavora (indiani e cinesi comunisti) e farli produrre a più non posso con turni stressanti in quantità e qualità, pubblicizzare,vendere e comprar di tutto in una girandola infernale, stampare danaro oppure imporre tasse... in specie a chi ha soldi e patrimoni..., imitare i tedeschi in spirito di sacrificio e disciplina....ecc... Spero che col darsi da fare tutti, insomma, e non col piagnucolare, si riesca anche ad arrivare a domani e forse anche...sono ottimista... a dopodomani. Cio' che soprottutto mi infastidisce è l'espressione "credono di farcela, ma non ce la faranno!....uccelli del malaugurio! Invece è col crederci che ce la faremo!...Crediamoci tutti!!!... anche i greci... gli spagnoli...come i tedeschi!..un crederci che tanto più ingenuo è, meglio è! Per i cinesi non è necesario... loro lasciamoli stare ...loro gia ci credono e fanno il possibile, loro già sanno come si stava male prima e per loro un giorno in piu' è un giorno donato...tanto grasso che cola!...senza tanti lamenti e piagnistei...oppure sì,.... se uno non crede di farcela si ritira...dal mondo...con dignità. Ultima modifica di ulysse : 30-12-2012 alle ore 18.44.08. |
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30-12-2012, 12.34.17 | #10 | |
Ospite
Data registrazione: 28-12-2012
Messaggi: 14
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Riferimento: Economia: cos'è e cos'è diventata
L’economia è l’organizzazione delle attività produttive, la finanza gestisce le risorse che l’economia produce, la politica le distribuisce.
Questi termini sono indissolubilmente legati e la finanza fa parte dell’economia. Il concetto di “azienda” come parte terza, quindi la spersonalizzazione dell’economia, era noto fin dal rinascimento quando i produttori e gli investitori toscani inventarono la partita doppia e le S.p.a. Inevitabilmente allora nacque anche la finanza con le lettere di credito, non molto diverse dalle attuali. Meglio, si sviluppò e formalizzò nel rinascimento ma è un inevitabile corollario del commercio. Anche i mercanti fenici avevano le loro S.p.a. ;o))) Non dare troppo peso alla delocalizzazione: io sono nata quando l’Italia era la Cina d’Europa e conosco molto bene i processi di delocalizzazione che già a quei tempi (parlo di quarant’anni fa) nazioni come Germania, Francia, Inghilterra, Paesi Bassi ...... svilupparono e di come reagirono le loro imprese produttive che, nonostante tutto, sopravvivono ancora. L’Italia oggi non ha problemi economici o finanziari ma un gravissimo problema politico, cioè di distribuzione della ricchezza che l'economia produce e la finanza gestisce. Citazione:
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