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09-02-2013, 22.59.34 | #65 |
Ospite abituale
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Riferimento: Economia: cos'è e cos'è diventata
cito:"Il denaro viene stampato sulla cifra del PIL, e questo da quando si è abbandonata la produzione sulla base
delle riserve aurifere." è solo una convenzione caro mauro, attendendo che paul spiegi cosa intende per gioco delle 3 carte. mi sembra che anche voi 2 non abbiate capito una cosa fondamentale: il denaro è solo un mezzo, e come tale uno stato di diritto ha la possibilità di cambiare le regole in base alle situzioni reali di produzione. la chiusura delle aziende nazionali è davanti agli occhi di tutti, poi se nessuno (come me prima)si decide a cercare di capire l'economia..... con l'mmt si spiegano molte ma molte cose. (barnard è solo un giornalista che fa da ponte) qui non si tratta di contrapporre il capitalismo (deprivativo come dice giustamente maral) con il comunismo (la redistibuzione), quanto di capire come la politica e non la classe politica (cara viandante per quanto riguarda gli economisti: essi sono in cattiva fede, o al massimo possiamo presumere che non capiscono nulla di politica, e sulla sua funzione decisionale, per i politici invece si deve parlare di ignoranza totale) influisca nella società- già! si tratta di parlare di politica, ma non ahimè quella classica di derivazione democratica, nè quella bipolare utopica (capitalismo-consumismo) ma bensì di quella moderna che si basa sul populismo, sull'ignoranza di massa, sulla storia dei grandi fallimenti statali per applicare strategie di potere. oggi come oggi bisogna capire quali strategie si celano nel sociale. le stategie non sono una scienza bensì una convenienza, una libera scelta di alcuni strateghi: nel caso postmoderno, le strategie che partono nel lontano 1910 a opera dei speculatori americani e inglesi stanno dettando l'agenda sui futuri assetti della nuova glocalizzazione mondiale. e visto che l'italia hanno deciso di farla fuori. buon felix austria a tutti. (altro che parlare di modelli matematici da applicare agli uomini, non ho più tempo di litigare su queste cose....ora ho capito a cosa serve la bioetica: uno specchio per le allodole!) non c'è etica senza democrazia. |
10-02-2013, 17.08.13 | #66 |
Ospite abituale
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Riferimento: Economia: cos'è e cos'è diventata
@ Green & Grey Pocket
Il denaro una convenzione? In che senso? A me risulta che ad una tot. somma di denaro debba corrispondere un uguale valore in beni. E d'altronde, se guardiamo alla storia della moneta, essa questo ci dice (fin dai tempi del baratto, ove il valore degli oggetti scambiati era considerato identico). Certo che il denaro è un mezzo, ci mancherebbe solo che fosse uno scopo (anche se in tanti così lo intendono). Ma che vuol dire questo? L'esigenza di avere del "denaro" nasce dalla scarsa trasportabilità degli oggetti di scambio (e da una loro scarsa scambiabilità), ma il "denaro", fin dalle sue prime forme, è inteso come di un valore pari agli oggetti che con esso potevano essere scambiati (evito il termine "comprati" proprio per sottolineare l'originario scambio fra oggetti di pari valore). Sulla base di ciò, è evidente che se si "conia" denaro il suo valore diminuisce (semplicemente perchè a bene abbondante corrisponde un valore unitario minore), e quindi diminuisce la quantità di beni che con la stessa quantità di esso è possibile scambiare (si chiama "inflazione", e non è certo un fenomeno moderno). E dunque ripeto quello che per me è un punto fondamentale: bisogna distinguere fra la moneta "coniata" e la "moneta" scritta sui fogli di carta. Oggi, il problema dei problemi non è la prima, ma la seconda. un saluto |
10-02-2013, 20.10.36 | #67 |
Ospite abituale
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Riferimento: Economia: cos'è e cos'è diventata
@0xdeadbeef
non non è così, il denaro viene emesso senza vincoli, lo hanno spiegato al primo giorno del meeting di rimini dell'mmt. in particolare hanno citato le patetiche scuse della banca centrale europea, che dice di non poterle emettere per via dei vincoli (convenzionali) del trattato di mastricht, mica hanno adotto il fatto che vi sono pochi beni. in realtà il consiglio di amministrazione della bce è in mano agli economisti francesi e tedeschi, che per favorire l'esportazione delle proprie merci (mi viene subito in mente lo scandalo della produzione del latte o delle arance) mandano in crisi il pil di spagna e italia applicando alla zona 2 come l'hanno definita politiche di rigore della spesa pubblica. basta guardare i dati la germani spende 20 volte di più dell'italia nella spesa pubblica, ma continuano e continueranno a "prenderci per i fondelli" adducendo che noi spendiamo troppo e perciò non bisogna darci ulteriore denaro. siamo alla malafede caro mauro. keynes lo aveva già spiegato, e la storia continua a dimostrarlo: creare rigore in situazioni di deficit porta logicamente ad un inasprimento delle condizioni di quel deficit. persino chi sposa la causa tedesca, indica la necessità di interventi da parte della banca centrale. l'mmt come soluzione ad interim propone sensatamente l'istituzione di un tesoro europeo cosa che clamorosamente non esiste. se vogliamo un europa federata bisogna agire in fretta, ma l'economia con le sue leggi economiche lo impedisce. stanno cercando di strappare un fondo di investimento speciale che non vada ad incidere sull'inflazione. insomma toppe su toppe quando è il sistema logico che è fallimentare. usa, canada, australia, giappone e inghilterra sono pronti a comprarsi il fallimento a venire dell'euro-zona, che sono in fine dei conti le nostre aziende i nostri servizi.....beh in realtà sta avvenendo già da un pò! MAH! |
10-02-2013, 22.19.12 | #68 |
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Riferimento: Economia: cos'è e cos'è diventata
Oxdeadbeef senza dubbio è necessario distinguere il denaro il cui valore è determinato dalla somma dei beni prodotti e quindi scambiabili (sempre ammesso che il PIL rappresenti effettivamente qualcosa di cui è desiderabile l'accrescimento ai fini dello scambio, come disse Bob Kennedy nel suo discorso sul PIL in tempi che sembrano ormai separati dai nostri da distanze siderali) e quello che sta scritto su foglietti di carta che si auto riproduce (non so se tra i foglietti di carta includi pure le banconote, in origine semplici note di banco), ma è evidente che le due forme di denaro sono oggi a tutti gli effetti lo stesso denaro e non potrebbe essere altrimenti, a meno di non ridurre la finanza a un giochino astratto privo di conseguenze come una partita al monopoli che è esattamente l'opposto di ciò che accade, in quanto, oggi, è proprio sempre più la finanza (e i suoi giochi) a determinare l'economia. Questo significa che il denaro prodotto artificiosamente e astrattamente da se stesso e a cui manca il corrispettivo di beni diventa debito effettivo su cui si gioca il destino esistenziale concreto del mondo intero, ovvero è proprio il denaro inesistente del gioco a pretendere sempre più produzione da scambiare con un capovolgimento radicale tra il fine e il mezzo. Per contro, il denaro che rappresenta il valore di ciò che effettivamente è scambiabile è continuamente rastrellato dal gioco finanziario per moltiplicarlo in modo del tutto illusorio in un circolo vizioso che alla fine si rivela sempre più catastrofico in ogni senso. La radice del problema sta dunque nell'imposizione del denaro come valore astratto auto referente a cui si vuole ridurre il senso esaustivo di ogni produrre e proprio questa è la ragione dello strapotere di banche e organismi finanziari, strapotere che è il primo responsabile del continuo (necessario) riproporsi di crisi economiche (e non solo) sempre più gravi.
Sono poi d'accordo con green&grey pocket sulla necessità di un controllo politico che bilanci i meccanismi di deprivazione con quelli di ridistribuzione in funzione del livelli produttivi (e anche della liceità di questi livelli affinché non diventino sovra produttivi. come di fatto accade in una visione del mondo in cui la redistribuzione non è praticata), ma questo non succede non per semplice inettitudine politica, ma perché il potere del denaro preso come valore in sé in grado di generarsi da solo, reso assoluto dal pensiero calcolante astratto che lo considera indiscutibile riferimento (senza apparentemente alcuna alternativa sensata) alla fine costringe necessariamente la politica a diventare puro mezzo di profitto in base al quale ne sarà valutata esaustivamente la funzionalità. In nota al commento di and1972rea, possiamo certo interpretare il funzionamento della natura alla luce dei nostri contesti di senso, però a me viene difficile pensare che la cosiddetta selezione naturale (che è a sua volta ancora un'interpretazione del funzionamento della natura e non il funzionamento in sé della natura) sia economica con un simile spreco di risorsa informativa quale quello rappresentato dal massacro di miliardi di spermatozoi per la fecondazione di una singola cellula uovo, tanto più che la cosa ci appare del tutto casuale e non è che l'unico spermatozoo vincente sia portatore di un'informazione genetica così drasticamente migliore rispetto agli altri. Per lo più l'informazione è equivalente e a volte può essere persino peggiore. Perché allora tanto spreco? Dove sta l'economia. Scusate a proposito se non mi sono ancora presentato, visto che sono nuovo del forum, il mio nick è maral (non mara), un acronimo del mio nome e cognome, ma potete anche chiamarmi Mario (il mio vero nome) Un saluto a tutti. |
10-02-2013, 23.24.57 | #69 | |
Moderatore
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Riferimento: Economia: cos'è e cos'è diventata
Citazione:
Ultima modifica di and1972rea : 11-02-2013 alle ore 10.25.38. |
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11-02-2013, 23.13.27 | #70 |
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Riferimento: Economia: cos'è e cos'è diventata
vi ripeto che non è così.
lo so che è dura riconsiderare il tutto. vi prego di fare lo sforzo. le banconote vengono emesse dallo stato non dai magnati. perciò i discorsi che fate non hanno senso alcuno. riassumiamo il tutto. economia capitalista: 1) obiettivo: libera circolazione delle merci. a) passare dal baratto che frena l'economia alla moneta che invece accellera il sitema. b) creazione di una moneta affidata allo stato. lo stato emette banconote cioè dei "io-ti-devo". 2) il suo obiettivo e c'è scritto anche nella costituzione è infatti favorire l'economia. a) quello che succede è che lo stato va in debito perchè deve dei soldi. quindi il debito non è una cosa negativa è esattamente il rendiconto che lo stato sta facendo il suo dovere!!! b) questi soldi messi in circolazione vanno al gruppo B, cioè ai cittadini che non lavorano nelle aziende. e cioè al terziario, ai servizi. perchè? c) è semplice perchè serviranno per pagare quello che produce il gruppo a, e cioè il primario, l'agricoltura e il secondiario, le industrie. i cittadini che sono nel gruppo b perciò sono pagati dal gruppo a. (è chiaro che la lotta di classe non ha senso perciò!) infatti i soldi che il cittadino nel gruppo b rende alla sua azienda non saranno mai all'altezza delle spese di costo. 3) l'obiettivo dell'azienda è di creare un produzione a ciclo, perciò dovrà guadagnare in base alla sua capacità di vendita. è chiaro che sono le aziende che garantiscono il benessere dello stato. 4) tutto ciò funziona di gran lunga meglio di una società comunista o libertaria perchè si basa sul principio di piacere di ciascun individuo. fin qui tutto bene, il fatto è che i soldi iniziali emessi dallo stato devono tornare indietro. perchè? PERCHé SONO LA GARANZIA CHE TUTTO STA ANDANDO BENE. e qui entriamo nel punto scandaloso!!! lo stato sa già che non tutto rientrerà, perchè le famiglie possono risparmiare (non spendere tutto subito) e perchè le aziende per esercitare il capitale devono avere un guadagno e un surplus. quindi è normale che ci sarà un debito dello stato MAI ESTINTO. il fatto è che lo stato non è la famiglia!!!! lo stato è il garante della cirolazione delle merci. se per qualche motivo un azienda non riesce più a piazzare i suoi prodotti, è lo stato che deve (come da costituzione) proporre un piano quinquennale di investimento a debito (era ovvio!! ) per salvare quelle aziende. MA NELLA FOLLE FOLLE FOLLE E IRRAZIONALE realtà, lo stato sta tagliando i servizi, sta privatizzando, di fatto togliendo i soldi al gruppo b che garantiva il ciclo capitalista del gruppo a. inoltre in maniera CRIMINALE (è CHIARAMENTE ANTICOSTITUZIONALE) tassa le aziende togliendo loro la possibilità non solo di surplus ma anche di guadagno,,,,,,,FOLLIA FOLLIA!!! I RISPARMI DEGLI ITALIANI (così faticosamente raccimolati dai nostri nonni e padri fin dagli anni 50) DALL'89 IN POI HANNO SUBITO QUESTO ATTACCO (io stesso ne sono vittima, ma non avevo mai capito che questo era ed è ampiamente discutibile e non frutto del destino), E LA CHIUSURA DELLE AZIENDE E DELLO STATO ITALIA SARà SOLO UNA CONSEGUENZA. INOLTRE ANCHE IL MOVIMENTO 5 STELLE HA TOLTO DAL PROGRAMMA L'USCITA DALL'EURO. UNICO VERO PREAMBOLO AD UNA RITORNO DELLA POLITICA DEMOCRATICA DI VECCHIO STAMPO (per poter tornare in debito cioè) (in realtà volevo solo sfogarmi con queste ultime righe ) insomma è la fine! ci dicono che non si può.... e l'islanda come ha fatto allora?????? MAH! |