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14-02-2013, 21.12.52 | #81 |
Ospite abituale
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Messaggi: 331
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Riferimento: Economia: cos'è e cos'è diventata
baylham provvederò, frattanto per smentire che la moneta è stampata sulla base dei beni ho trovato questo articolo di bagnai, vi prego di scusarmi se ancora non posseggo appieno "il merito".
marshall-lerner egli lo chiama l'incubo del materiaprimista. i punti in questo mio iniziale studio dell'economia che ritengo fondamentali sono 2. il primo è quello sociale, uno stato deve occuparsi dei suoi cittadini, è scritto nella costituzione, come garanzia che non vi saranno altri fascismi (ricordiamoci la lezione di benigni, almeno nel suo spirito eotivo-empatico) il secondo è che se qualcuno produce, qualcuno compra. in un analisi economica non è miope riferirsi solo ad un parametro (quello produttivo)? |
16-02-2013, 18.02.31 | #86 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Economia: cos'è e cos'è diventata
Citazione:
Spero non si vorrà negare che se non si dispone di questa basilare informazione tutti i discorsi sull'economia diventano un bla-bla inconcludente. un saluto |
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16-02-2013, 18.15.12 | #87 | |
Moderatore
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Riferimento: Economia: cos'è e cos'è diventata
Citazione:
La creazione di moneta da parte di uno stato sovrano è puramente convenzionale, non si basa sul PIL ma è una scelta dei banchieri centrali. Più si stampa moneta più si rischia l'inflazione. Anche quando la moneta si diceva fosse "basata sull'oro" in realtà non era così. Già prima che Nixon dichiarasse la non convertibilità in oro dei dollari era chiaro che non c'era oro a sufficienza a Fort Knox (e neanche in tutta la crosta terrestre) per tutti i dollari che erano in giro. Era solo una finzione. E poi, francamente, che ce ne frega dell'oro, questa "reliquia barbarica" (Keynes). Perché l'oro e non le conchiglie o il sale? Adesso i soldi sono del tutto dematerializzati, sono diventati un'astrazione. E, francamente, meglio così |
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16-02-2013, 18.38.01 | #88 | |
Moderatore
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Riferimento: Economia: cos'è e cos'è diventata
Citazione:
A mio giudizio è scritto in modo atroce, non fa altro che fare polemiche infantili e non si capisce nulla. Credo abbia qualche serio problema. Poi, magari, alcune cose che dice sono anche corrette, ma così è veramente difficile capire |
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16-02-2013, 19.37.03 | #89 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Economia: cos'è e cos'è diventata
Citazione:
E' un questito semplice, ma interesante cui, in genere, non pensiamo. Si diceva, nella Italietta di inizio "900, che la lira facesse aggio sull'oro, ma certamente oggi, come dice Albert, non esiste un corrispondente controvalore in oro conservato dalla banca centrale delegata a battere moneta. Sarebbe un pò un ossimoro...il cane che si morde la coda. Credo sia piuttosto un equilibrio che si raggiunge e che si cerca di mantenere nel tempo, storicamente ed empiricamente, con le varie operazioni finanziare operate dalle banche centrali e in funzione delle esigenze mercatistiche del momento e della filosofia economica che prevale fra gli economisti dell'una o dell'altra area finanziaria in correlazione fra loro: ognuno deve tener conto di quello che fa l'altro...magari prevederlo e anticiparlo. Oggi sembra prevalga, per la zona euro, l'idea di contenere l'inflazione (circa il 2,2% annuo, mi pare) per cui, non stampando nuovi euro, si mantiene alto il cambio euro su dollaro. Questo è a difesa del potere di acquisto di chi è stipendiato fisso in euro...non favorisce però le esportazioni in euro nell'area dollaro. Nemmeno favorisce chi, come noi, affonda nel debito pubblico! Evidentemente coloro che, al momento, evitano di stampare euro nuovi ritengono che questo sia l'equilibrio ottimale per tutta l'area euro anche se in tale equilibrio qualche stato non è proprio a proprio agio. Forse nuovi eventi economici e mercatistici o nuovi responsbili finanziari o l'avvento di interessi particolari potrebbero domani indurre una diversa politica moneteria e adire ad una maggior massa circolante con inevitabile inflazione...magari seguirebbe poi un fase di contenimento...con deflazione, ecc... Qusto per dire che è tutto un prova e riprova (try and error!) per la ricerca/mantenimento dell'equilibrio ritenuto ottimale ...magari ottimale solo per alcuni...che siano essi individui, organizzazioni finanziarie, stati o intere federezioni di stati.... è da vedere. Ricordo sempre una frase di Luigi Einaudi: L'inflazione è la più iniqua delle tasse! Infatti essa colpisce gli stipendi fissi ed i piccoli risparmi della povera gente che nulla possiede, mentre il valore intrinseco dei beni mobili e immobili resta invariato. Certo che al tempo di Einaudi erano ancora pochi i proprietri d'una prima casa! |
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16-02-2013, 21.07.08 | #90 |
Moderatore
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Riferimento: Economia: cos'è e cos'è diventata
Il significato del denaro, comunque sia espresso, è quello di una promessa di valore. Ho una banconota di venti euro in tasca, mi attendo di poter trovare e ottenere qualcosa che ha un valore convenzionale equivalente e in cambio della quale consegnerò a chi detiene ed è disposto a cedermi questo qualcosa la promessa che adesso ho in tasca e così via. Il gioco funziona solo finché mi attendo che le promesse di valore possano essere mantenute da valori effettivi, altrimenti le promesse restano vuote di significato (la carta resta carta con sopra un po' di inchiostro). Ora, il meccanismo finanziario che moltiplica il denaro, in qualsiasi modo lo moltiplichi, dagli interessi sul debito a quegli strumenti di autentica perversione mentale che sono i derivati, moltiplica illimitatamente una promessa rendendola assolutamente non mantenibile e illudendo che proprio quella promessa sia un valore.
Attualmente ci sono in circolazione circa 600.000 miliardi di dollari in "valore" nominale di derivati, tutte promesse di promesse, sette volte l'ammontare dell'intera ricchezza prodotta a livello globale: altro che Cinesi servirebbero pure i Marziani, i Venusiani e via dicendo per soddisfare una simile quantità di promessa! Ma lo scopo evidentemente non è quello di mantenere promesse, lo scopo è invece imporre un ricatto continuo, di forzare una schiavitù senza fine di produzione-consumo, perché comunque il debito è dovere morale pagarlo e se ci si è indebitati la colpa non è di un meccanismo finanziario che mentre promette ricchezza costruisce sistematicamente tanta reale miseria (in ogni senso la si intenda), ma dei tanti, troppo pretenziosi debitori che vorrebbero avere livelli di benessere che non si possono permettere (mentre dall'altra parte continuamente li si stimola con il ricatto sociale a godersi la vita per farne alacri e instancabili consumatori, pure indebitandosi). Si noti inoltre che rispetto al consumo anche la produzione è da tempo sovradimensionata. Ossia non solo c'è un'esorbitante promessa non mantenibile e in continua crescita, ma c'è pure un'esorbitante (sia pure in misura minore) quantità di beni già prodotti, è lo stesso debito che esige una sovrapproduzione e un consumo sempre più spinti. Quest'anno, a luglio abbiamo esaurito le risorse naturali annuali di tutto il pianeta. stiamo semplicemente consumando per produrre quasi il doppio di ciò che il pianeta consente e questo determina un debito reale. ben più reale da quello enorme in mano alle banche. Per seguire l'hybris creduta senza alternative (come sempre la follia) di una illimitata crescita economica stiamo vivendo la più rapida estinzione di massa di specie viventi che il pianeta abbia mai conosciuto, ma non ce ne accorgiamo nemmeno, tutti presi dall'economia e dai parametri finanziari che ormai soli la determinano, non ce ne curiamo: il pensiero che separa in nome della competenza specialistica e separando nasconde non ci permette di rendercene conto. Se poi al quadro aggiungiamo il fatto che,come risulta da uno studio condotto al Politecnico di Zurigo (cit. in Ricchi e Poveri di N. Penelope), l'intera economia mondiale è di fatto controllata da 147 imprese, in maggioranza banche e tra loro collegate, le stesse che dispongono di rilevantissime somme di denaro nascoste nei paradisi fiscali e che controllano il mercato dei derivati (per citarne alcune, Merrill Lynch, IP Morgan, Barclays, Goldman Sachs, Bank of America, UBS, Deutsche Bank, Credit Suisse, BNP Paribas, Uni Credit..) si intuisce perfettamente il disegno in atto, ossia la ragione di tanta follia che ha permeato facendolo suo l'intero discorso economico. Ciao a tutti |