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09-03-2013, 09.03.41 | #162 | |
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Riferimento: Economia: cos'è e cos'è diventata
Citazione:
Se i governi "veri" volessero davvero potrebbero facilmente ridimensionare il potere dei grandi gruppi finanziari. Il debito pubblico nella moneta del proprio paese è completamente sotto controllo, basta stampare moneta quando necessario. Se i paesi "normali" si mettessero d'accordo ed obbligassero le loro banche a non avere più rapporti con le banche dei "paradisi fiscali" questi ultimi smetterebbero immediatamente di essere un problema. Purtroppo però non vogliono |
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10-03-2013, 00.19.39 | #163 |
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Riferimento: Economia: cos'è e cos'è diventata
Prima risposta a Ulysse.
Ciao Ulysse, Forse dovremmo capire di non essere tanto passivi.. La storia dei governi instabili è solo un modo per speculare. Non si sta discutendo di uno stato africano colonizzato, dopo tutto facciamo parte del G8. Io penso che invece Goldman Sachs vede nel M5* l’unico modo perché l’Italia finalmente entri nei problemi. Ma intanto un’azienda di rating abbassa il punteggio dell’ Italia, e via così.Trovarci un senso logico nell’economia attuale è estremamente difficile, ma è anche dimostrazione che c’è ben poco di logico e molto di speculazione economica umana. Forse nno si riesca a comprendere un concetto, che 1persona lavora fisicamente , 2 lo controllano, 3 si guardano in giro, e nello stato è meglio nno parlarne. Gli apparati elefantiaci costruiti dai brontosauri della politica per avere voti parassitari sono sostenuti dal mondo produttivo. Se quest’ultimo entra in crisi l’”apparato” crolla, nno è sostenibile. Si tratta di lavorare su processi utili e non pochi che creano valore aggiunto e molti che disfano, mi sembra la tela di Penelope per tener buoni i Proci. Ma nno si tratta di dividere socialmente, ma di dire lavoriamo solo per creare valore aggiunto e quindi LAVORIAMO TUTTI E LAVORIAMO DI CONSEGUENZA MENO. Diamo un reddito di base a tutti e basta dividere in “casse mutue” costruire giuridicamente il lavoratore privato e il lavoratore pubblico, di creare tribunali amministrativi dello stato (i vecchi TAR con il Consiglio di Stato) e dall’altra il rito civile. Se nno abbiamo ancora capito che questo apparato e le sue collusioni e collaterazioni sono eredità di corporitarismi medievali e dei fasci fascisti ( gli ordini professionali dove si pensa arrivino?) allora non abbiamo capito i funzionamento dello stato e la sua legislazione volutamente mostruosa adatta per i dottor Azzeccagarbugli(che ci campano). Le ridondanze organizzative tolgono responsabilità; un iter è fermo e non si sa il perchè e in quale ufficio si trovi. Il cittadino non deve sentirsi frustrato da quello che dovrebbe essere i l”suo” stato: o siamo cittadini o siamo sudditi. Tutto questo a prescindere dal M5* di cui manco sono iscritto. E allora io penso “tabula rasa”.Stato centrale e comprensori, con eliminazione di comuni, province e regioni. Il comprensorio è una via di mezzo fra comune e provincia e serve al controllo diretto del cittadino nel luogo in cui risiede .Tutti i bilanci e i servizi devono pervenirgli e firmati dai responsabili, meglio via internet. Unica tessera con codice che serve per anagrafe, automobile, catasto immobiliare, fisco, sanità, scuola,ecc. Tutte le persone coinvolte dalla ristrutturazione nella fase transitoria (personale statale ed enti inutili) stanno a casa retribuite come se lavorassero, in attesa di ricollocazione. Intanto risparmiamo energia elettrica, spese di cancelleria, parchi di automobili, immobili in affitto . L’ambiente comincia a migliorare perché c’è meno transumanza bipede su veicoli a motore con combustibile fossile.. C è molto più tempo per andare ai musei,biblioteche, gallerie d’arte, viaggi e quant’altro. Vorrei insomma uno stato con un popolo meno stressato e forse più felice. Forse non si capito nemmeno l’impatto dell’informatica nel sistema produttivo privato: ha decimato i lavori ripetitivi di concetto e aiutato la progettazione e la ricerca. La prima cosa che fa l’informatica applicata nel mondo del lavoro è togliere i lavori privi di valore aggiunto e se permettete “disumanizzanti”. Bisogna prendere il meglio della tecnologia perché aiuta l’uomo a liberarsi dalla fatica e dalla ripetitività e invece se il nostro sistema all’opposto ne risente negativamente il problema sta nel nostro sistema organizzato politico economico e non nella tecnologia. Quando un popolo è maturo per la democrazia diretta? Devo aspettare che lo dicono coloro che siedono sugli scranni autogratificati del potere conseguito? A un bambino quando decidete che sia ora che cammini da solo senza la vostra mano? Quando decidete che un ragazzo esca di casa di sera? Siamo interdetti o geniali a seconda delle retoriche finalizzate ad uno scopo argomentativo. Certo che inizialmente le persone hanno paura di assumersi le proprie responsabilità abituati che altri decidano per lui con la delega, ma intanto chi ha qualità non è più mortificato da questo sistema di obnulazione costruito sulle letargie assonnate di parlamentari che “lavorano per noi”. O una persona è in grado di prendere per mano il suo destino oppure saranno altri a scegliere per lui. E adatto che impariamo a tirare su una famiglia non vedo l’enorme difficoltà di imparare a prendersi anche responsabilità sociali, a meno che riteniamo di essere beoti e quelli fin’ora passati per i parlamenti dei geni: ma li avete visti e ascoltati queste “quintessenza dell’umanità”? Seconda risposta a Eretiko Ciao Eretiko, http://amaggese2012.wordpress.com/20...costi-e-tempi/ Questo link dice che ci ha impiegato 20 minuti di internet con una spesa di 620 dollari. Comunque sia spesso ho ascoltato e letto che uno dei problemi in Italia sono gli iter procedurali per aprire una attività commerciale, e a quanto si dice è uno dei problemi che bloccava gli investimenti dall’estero in Italia. Negli ultimi anni qualcosa si è mosso, ad esempio il silenzio assenso dopo un certo periodo di tempo per avere delle licenze. Ma personalmente ritengo internet uno strumento formidabile. Semmai chiediti perché procede molto , ma molto a rilento l’informatizzazione del settore pubblico, nonostante da anni si fosse scelto un dialogo diretto fra amministrazione pubblica e cittadino. Quindi quello che semplicemente voglio dire è velocizziamo le pratiche e tracciamole in modo da sapere dove si trovano e chi è i responsabile della procedura. Non farmi scartabellare il bilancio dello stato Italiano( è parecchio voluminoso ) e verificare i conti capitale e le partite correnti, se comincio dagli appalti e passo alle cancellerie, alle automobili di servizio e agli affitti io dico che diventiamo tutti ricchi di colpo, altro che poco efficientismo. Tieni presente che ciò che si recupera da una parte deve essere immediatamente messo in circolo economico, quindi abbassare le tassazioni (l’alta tassazione crea evasione fiscale perché molte aziende si trovano ai margini della competitività) è la prima cosa da fare, sia ai privati cittadini sia alle aziende. Tu pensi che tutti i lavori appaltati da quel brontosauro che è lo stato siano utili? Comprese dighe senza acqua, autostrade finite in cimiteri, inceneritori nati già obsoleti tecnologicamente, ospedali costruiti e mai funzionanti? Dovrei farti l’elenco dell’amministrazione dello stato di tutti gli enti come quelli autarchici periferici (camere di commercio), dell’amministrazione diretta (ente centrale, segretario comunale, prefetto) e indiretta (regioni, province, comuni) e di tutti gli enti collaterali (arpa, uffici di veterinaria,ecc.ecc.); degli organismi attivi (parlamento), consultivi (Censis) di controllo (ragioneria di stato, corte de iconti). E poi discuteremmo delle municipalizzate,o meglio di società di capitale misto fra privato e pubblico dove è accaduto che vi siedano i parenti di politici(nepotismo). E poi dovremmo ancora parlare di tutte le consulenze e dei viaggi di “studio “ per i mondo. Fai il totale e poi mi dirai . Sei convinto che se esistesse uno studio serio procedurale seguendo quindi un processo pur mantenendo questo apparato elefantiaco non sia possibile recuperare denaro fare efficienza? Io sono per la tabula rasa non perché mi piaccia in sé, ma perché di una casa o decidi che costa di più ristrutturarla oppure tieni i muri portanti e rifai tutti gli impianti e la ridisegni (forse costa meno e ci impieghi meno tempo )Quando un problema sorto dieci anni fa è deciso oggi e verrà finito fra dieci anni, nasce già obsoleto con al velocità attuale dei mutamenti tecnologici e delle economie. O la politica corre alla stessa velocità della economia o come sempre sarà l’economia a metter in crisi le organizzazioni politiche. I presupposti delle rivoluzioni sono sempre stati crisi economiche e nuove figure economiche che si appalesavano con uno stato incapace di stare nel tempo. La struttura economica mina da sempre la sovrastruttura statale organizzata, fino ad un punto di non ritorno . Non parlo, per rispetto a te e al forum, del governo che ha preceduto Monti: basta leggersi i giornali di due anni fa: ” andavamo benissimo”diceva. E mi fermo quì. Concordo che le svalutazioni avevano abituato una certa imprenditoria appisolata a essere competitività. Ma alla lunga e hai ragione vince l’innovazione e la qualità. Infatti le economie cosiddette “mature” che sono a basso valore aggiunto , sono quelle che competono solo sul costo del lavoro e quindi per prime furono delocalizzate. E’ una ipotesi credibile la tua ( a suo tempo la feci anch’io) di colpire gli anelli deboli dell’Europa per colpire l’euro e indirettamente l’economia del locomotore tedesco. Infatti qualche anno fa era chiara l’analisi che con la globalizzazione si stavano creando le tre aree competitive: USA con gli accordi con Messico e Canada(Nafta) di togliere le barriere doganali; l’area dell’Europa; i nuovi contendenti asiatici con Cina e India in testa. Ricordo che l’euro era apprezzato e la moneta USA perdeva sui mercati valutari, tant’è che i petrolieri arabi erano arrivati al punto di cambiare la valuta internazionale di riferimento al prezzo del barile di petrolio, passare dal dollaro all’euro. Quindi la ritengo credibile la tua ipotesi, dove la guerra si è trasformata da militare in finanziaria(una guerra pacificata e noi siamo in una economia pre-bellica) e l’altro luogo di scontro è la sede dell’energia mondiale: il Medio Oriente. |
10-03-2013, 08.18.16 | #164 | |
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Riferimento: Economia: cos'è e cos'è diventata
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Mi sembra la strada giusta per farsi molto male. Quando i governi adottano questo strumento sono stati sempre guai seri, a iniziare dalla svalutazione del 40% della lira in Italia a quella dello Zimbawe a 20 cifre. Svalutazione ed inflazione possono annullare, e addirittura creare situazione negativa, i vantaggi derivanti da diminuzione di pressione fiscale. I famosi paesi PIIGS oggi stanno pagando proprio perchè nel passato hanno abusato dello strumento finanziario, mentre non sono riusciti a sfruttare il vantaggio di un'inflazione sotto controllo. |
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10-03-2013, 16.08.04 | #165 | |
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Riferimento: Economia: cos'è e cos'è diventata
Citazione:
Non se tieni la spesa statale sotto controllo, non se l'economia sottostante è solida. Gli USA stanno stampando moneta da un bel po' e l'inflazione è assolutamente accettabile. Per la cronaca nel dopoguerra l'inflazione italiana è stata al massimo del 24% (1974) |
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10-03-2013, 16.12.56 | #166 | |||||||
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Riferimento: Economia: cos'è e cos'è diventata
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L'articolo da te indicato contiene una svista paurosa: le LLC sono soggette a minor tassazione, ma hanno una responsabilità personale maggiore. Al contrario le INC (non citate nell'articolo) sono soggette ad una tassazione maggiore, costano di più per costituirle e gestirle, ma danno una garanzia maggiore a livello di persona fisica. Io dico semplicemente che non bisogna mai fidarsi tout-court delle informazioni presenti in internet (come in qualsiasi altro mezzo di comunicazione). Citazione:
Aprire una soc. in Italia è stato sempre molto semplice e veloce, più semplice che in altri paesi europei. Ad esempio per una SRL si è operativi in pochi giorni (il tempo necessario ad ottenere P.I/C.F): è sufficiente versare i 3/10 del capitale sociale. Ritengo ci siano altri questioni legate ai mancati investimenti in italia (di cui la mancata informatizzazione è una delle cause). Ad esempio negli USA (dove le tasse immobiliari sono molto elevate), è tutto pubblico e consultabile on-line: uno può vedere la propria situazione fiscale, e la ripartizione esatta al centesimo di come vengono spesi i soldi delle tasse, sia a livello di stato sia a livello federale (quanto alla polizia, alla scuola, alla manutenzione del comune, ecc.). Citazione:
Concordo pienamente. Purtroppo in Italia la "burocrazia" è un vero e proprio potere che nessuno sembra in grado di combattere e limitare. Il problema è che a livello legislativo nulla è semplice: esistono provvedimenti che vanno in contrasto con altri provvedimenti, perchè muoversi nelle leggi (hai mai visto i tomi del codice penale e civile?) non è facile nemmeno per esperti giuristi. Citazione:
Questa è una delle cancrene del nostro paese. Abbiamo sfruttato l'investimento pubblico su 3 versanti: 1) tornaconto elettorale 2) metodo di controllo del welfare 3) alimentazione della corruzione quindi il lato positivo (creare lavoro e ricchezza) è stato distrutto in pieno. Citazione:
Invece dovremmo parlarne, perchè sembra proprio che gli italiani soffrano di una vera e propria mancanza di memoria storica, anche a breve. Io non ho votato Monti, ma è inutile prendersela con lui che in definitiva ha attuato provvedimenti che erano già stati contrattati dal governo precedente. Io invece ho la sensazione che questo scaricabarile sia servito a qualcuno per"nascondersi". In ogni caso è poco credibile e infantile ritenere "responsabile" della situazione attuale uno che ha governato per un anno, come se gli altri 30 anni precedenti fossero stati bucolici e felici. E di ricette facili e indolori non nè vedo all'orizzonte. Citazione:
Qui dissento. La Germania dimostra che si può fare una efficiente politica economica senza delocalizzare. Hai mai visto gli impianti di costruzione dell'AUDI ? Perchè loro costruiscono nuove fabbriche mentre la FIAT le chiude ? Io ho una risposta: loro hanno puntato sulla "qualità", noi no. Infatti non sembra un controsenso che, malgrado la crisi, il settore automobilistico tedesco continua a reggere malgrado i loro prodotti siano in assoluto i più costosi ? Io credo che sia stata proprio questa la grande occasione persa dall'italia, dove non a caso il settore esportazione in alcune nicchie altamente tecnologiche, e che nel passato si sono profondamente rinnovate, veleggia con numeri esaltanti in barba all'euro. Citazione:
Potrebbe essere una delle cause per cui in certi ambienti si vuole la morte dell'Euro. Non dimentichiamo che gli USA hanno un grande vantaggio per il fatto che la moneta di scambio nel mercato mondiale sia il dollaro. Viceversa avremmo un grande vantaggio se fosse l'euro la moneta di riferimento (perchè lo stato italiano riceve "indietro" dalla BCE, per la sua quota-parte, gli interessi maturati). E questo è uno dei motivi per i quali la FED può ricomprarsi bond americani (moderatamente), immettendo liquidità, ed evitando aumento di inflazione: una bella posizione di rendita. |
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10-03-2013, 16.28.31 | #167 | |
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Riferimento: Economia: cos'è e cos'è diventata
Citazione:
Infatti ho parlato di svalutazione al 40%, non di inflazione. Gli USA godono di una posizione privilegiata (la prima economia al mondo, dollaro utilizzato negli scambi internazionali, spese per il welfare non confrontabili con quelle europee). Comunque non è una soluzione soddisfacente nemmeno per loro (leggere le dichiarazioni di Bernake circa la sua delusione per i pessimi risultati ottenuti nell'ultimo anno). E molti economisti concordano sia una soluzione difficilmente "esportabile" in europa. |
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10-03-2013, 18.49.10 | #168 | |
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Riferimento: Economia: cos'è e cos'è diventata
Citazione:
Se intendi la perdita di valore di una moneta rispetto ad altre monete, se riesci a ottenerla senza avere inflazione hai fatto "bingo" - hai i vantaggi - merci più competitive - senza gli svantaggi - l'inflazione. E' quello che in parte c'è riuscito all'inizio degli anni '90 |
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10-03-2013, 21.40.11 | #169 | |
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Riferimento: Economia: cos'è e cos'è diventata
Citazione:
Certo, mi riferisco alla svalutazione del 40% della lira italiana rispetto al marco tedesco del 1992, con l'inflazione che stava attorno al 4/5%. Si verificò un crollo delle importazioni e il debito pubblico aumentò del 20% (con PIL a -1%). E' certo che molti imprenditori ricordano con felicità quel periodo (grazie all'esportazione facilitata dalla svalutazione), però a me non sembra questa "era felice" che molti auspicano. |
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11-03-2013, 01.22.52 | #170 | |
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Riferimento: Economia: cos'è e cos'è diventata
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Avere il dollaro come moneta di riferimento in tutte le borse internazionali è un vantaggio competitivo. Ma storicamente la FED agisce diversamente dalla Europa. La FED punta allo sviluppo anche se i disavanzi dello stato federale per sorreggere l'economia sono molto alti, ma tendono ad esportare le loro inflazioni sulle importazioni di materie prime (la nostra inflazione importata) proprio perchè il dollaro è moneta di scambio internazionale e riferimento dei prezzi di tutte le materie prime,in primis il petrolio. Ma la differenza è che laFED agisce in uno stao federale USA, la BCE in Europa su una accozzaglia di stati nazionalisti, con ognuna una politica militare e di relazioni estere diverse .Ad esempio la Francia è fuori dalla Nato e gli armamenti sono la loro prima voce di bilancio attivo, la GranBretagna si tiena cara la sterlina nno avendo mai creduto nell'Europa e agendo collaterlamente con gl USA piuttosto che con l'Europa. Non essendoci una unità politica europea , è stato assurdo creare una moneta unica con stati struttturalmente e storicamene diversi. |
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