ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
12-09-2015, 00.47.58 | #132 | |
Nuovo ospite
Data registrazione: 22-03-2015
Messaggi: 257
|
Riferimento: l'IO e l'essere coincidono, e corrispondono all'insieme delle sensazioni.
Citazione:
Ma non sostengo affatto che l'io convenzionale non esista. Ed è esatto anche per me quello che dici sull'onda sonora e il necessario "contenitore" che la percepisce. Quello che nego è l'Io-essere in sè, cioè dotato di esistenza autonoma, autosufficiente, entità metafisica, anima o come si vuol chiamare. Questo Io , per percepire l'onda sonora di cui parli, deve necessariamente passare attraverso il suo Non-Io (o non-essere che è lo stesso) per poter "assumere in sé l'onda sonora. Se affermiamo dogmaticamente che l'Essere è eternamente sè stesso come può essere Altro ? (in questo caso onda sonora). E in più deve dipendere dall'onda sonora per avere coscienza di un'onda sonora e di percepirla. In più c'è il problema di intendersi su cosa significa per ognuno di noi la parola o il concetto "io". Alcuni lo identificano con la coscienza pura, altri con il pensiero, altri con la somma di ricordi ed esperienze personali e di razza accumulate negli anni, altri come un'insieme di tutto questo o di parti di questo. Mi sembra un concetto così aleatorio ed evanescente, come una bolla di sapone, che alla fine sorgono inutili dispute su di esso. Anche perchè ogni cosa di queste citate, compresa la coscienza, sorge sempre in dipendenza da altre e quindi la vedo dura identificarla come entità immutabile, essere in sè, anima dell'uomo o del mondo,ecc. La coscienza è sempre "coscienza di...". Che significa coscienza in sè ? Coscienza auto-riflettente ? Anche per riflettere su sé stesso deve porsi come osservatore di sé stesso, ossia "uscire da sé", e per uscire da sé stessa deve passare attraverso il suo Non-essere coscienza. E questo, ripeto ancora una volta, non significa affatto che non c'è la coscienza , ma semplicemente che anch'essa è Vuota ( di esistenza intrinseca) perché è soggetta al sorgere-dipendente ( in questo caso specifico, dall'onda sonora). Alla fine giustamente l'onda sonora diviene parte della coscienza attraverso il ricordo e l'elaborazione del pensiero così che la coscienza è in grado di ripeterla senza necessariamente percepirla (come nel sogno). Magari stiamo dicendo la stessa cosa solo che non riusciamo ad intenderci sui termini... Perché anche il linguaggio purtroppo è dipendente da... |
|
12-09-2015, 02.24.44 | #133 | |||
Ospite abituale
Data registrazione: 14-11-2012
Messaggi: 919
|
Riferimento: l'IO e l'essere coincidono, e corrispondono all'insieme delle sensazioni.
** scritto da sgiombo:
Citazione:
Se fosse Dio completo come potremmo contenerlo? ...è, sempre secondo me, la consapevolezza di Dio in noi, perfezionata o distorta dal rapporto di fiducia che uno stabilisce con essa, dimostrabile dal fatto che c'è sempre un dialogo con essa (con la coscienza), ma per dialogare bisogna essere in due ...oppure essere matti! Citazione:
Ma l'equivoco è che tu constati Dio, solo che preferisci chiamarlo "coscienza" ...per fede!! Citazione:
Dal dizionario Hoepli.it: 6 PSICOL Modo individuale di conoscere e percepire le esperienze e i processi psichici. ...individuale, come volevasi dimostrare!... Pace&Bene |
|||
12-09-2015, 09.00.17 | #134 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-01-2011
Messaggi: 747
|
Riferimento: l'IO e l'essere coincidono, e corrispondono all'insieme delle sensazioni.
Citazione:
|
|
12-09-2015, 09.52.33 | #135 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-11-2008
Messaggi: 1,234
|
Riferimento: l'IO e l'essere coincidono, e corrispondono all'insieme delle sensazioni.
Citazione:
Secondo me il problema si affronta correttamente se si pone la coscienza come dato primario, di partenza: la materia é nella coscienza (e non la coscienza nel cervello; né nei suoi costituenti materiali, né nelle sue "funzionalità algoritmiche", che infatti può possedere, almeno in linea di principio, anche un robot presumibilmente privo di coscienza). Ciascuno esperisce direttamente, immediatamente solo la propria esperienza cosciente e non si può essere certi di alcun altra (la cui esistenza non può essere dimostarta né tantomeno mostrata); tuttavia si può ammettere indimostatamente che ne esista una per ciascun uomo o anche animale di un certo livello di complessità (e anche per ogni potenziale robot sufficienntemente sofisticato?) rilevabile da ciascuno nell' ambito della proria esperienza cosciente (o coscienza). E a mio avvviso si può sensatamente ammettere (ma non dimostrare) non che la coscienza sta nel cervello (il quale é un insieme di dati o sensazioni materiali presente, di solito solo potenzialmennte e/o indirettamente tramite l' iamging neurologico: neuroni, potenziali d' azione, ecc. nell' ambito delle esperienze coscienti di "osservatori"; e non: sensazioni esterne o materiali né interiori o mentali -qualia- propri delle coscienze di "osservati"), bensì che i cervelli stanno (di solito potenzialmente o indirettamente) nelle coscienze; nel senso che allorché in un' esperienza cosciente (per esempio la "tua") é rilevabile un certo determinato cervello (per esempio il "mio") in un certo determinato stato funzionale (non tutti, solo alcuni: per ore non si é coscienti di nulla durante il sonno), allora nell' esperienza cosciente "relativa a tale cervello" (p. e. la mia) accadono certe determinate sensazioni materiali o mentali, in una corrispondenza biunivoca fra stati funzionali cerebrali e sensazioni coscienti. Ultima modifica di sgiombo : 12-09-2015 alle ore 19.35.27. |
|
12-09-2015, 15.06.53 | #136 | |
Nuovo ospite
Data registrazione: 02-08-2015
Messaggi: 177
|
Riferimento: l'IO e l'essere coincidono, e corrispondono all'insieme delle sensazioni.
Citazione:
Ecco,l'Io è l'infinito a cui tende ogni pensiero. |
|
12-09-2015, 18.21.51 | #137 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-11-2008
Messaggi: 1,234
|
Riferimento: l'IO e l'essere coincidono, e corrispondono all'insieme delle sensazioni.
Citazione:
Per affermare che c' é un dialogo bisogna prima dimostrare che si é in due a parlare, altrimenti si cade in una petizione di principio, dando per provato ciò che si deve provare (e non si é provato: l' esistenza di Dio). No, guarda che come volevasi dimostrare la coscienza é il modo individuale di conoscere e percepire le esperienze e i processi psichici, e non Dio!!! E ripeto che i nomi ai concetti non si attribuiscono per fede (i concetti singoli, non articolati in affermazioni non possono essere credenze!) ma per semplici convenzioni linguistiche (per le quali in italiano la coscienza é il modo individuale di conoscere e percepire le esperienze e i processi psichici, e non un preteso ente soprannaturale, onnipotente, onnisciente, immensamente buono, creatore dell' universo, ecc.). L' unico equivoco sta nel fatto che tu chiami arbitrariamente e contro la semeiotica dell' italiano "Dio" la coscienza e non viceversa che io chiamo "coscienza" Dio. Poiché so per esperienza che ti ostini a ripetere gli stessi pseudoargomenti per sostenere la tua assurda pretesa che non si può non credere in Dio, preannuncio che non risponderò a un' ulteriore prevedibile ripetizione da parte tua delle tue solite petizioni di principio (ma solo, eventualmente ma credo per assurdo, qualora proponessi nuovi argomenti), con l' ovvia precisazione che in questo caso chi tace non acconsente!!! Ultima modifica di sgiombo : 13-09-2015 alle ore 11.48.12. |
|
12-09-2015, 18.30.57 | #138 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-11-2008
Messaggi: 1,234
|
Riferimento: l'IO e l'essere coincidono, e corrispondono all'insieme delle sensazioni.
Citazione:
La citazione di Spinoza nella mia "firma" non nega affatto la coscienza. Si può benissimo pensare di non pensare. Solo che si tratta di un pensiero contraddittorio e contraddetto dalla realtà, cioé falso (in realtà é un paradosso). Ma dove sarebbe il problema? Sto vedendo lo schermo del computer e pensando "ecco lo schermo del computer": ecco un' evidenza che la coscienza (un oggetto di coscienza) può essere pensata! Ma la cosa vale anche per la coscienza in generale: penso: "la coscienza é l' insieme di tutte le sensazioni materiali (come quella della visione dello schermo del computer) e mentali (come quelle del pensiero "ecco lo schermo del computer")": ecco il pensiero della coscienza in generale! |
|
12-09-2015, 18.55.04 | #139 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-11-2008
Messaggi: 1,234
|
Riferimento: l'IO e l'essere coincidono, e corrispondono all'insieme delle sensazioni.
Citazione:
Anch' io sono certo che due più due fa quattro, ma questa é una verità analitica a priori che non dice nulla circa la realtà effettiva (per assurdo potrebbe anche esistere un' unica cosa e due più due -nel pensiero, non nella realtà- farebbe comunque quattro); non é una conoscenza di come é la realtà (anche indipendentemente dall' essere eventualmente pure pensata), ma di come si deve parlare, di come si devono intendere i concetti. Le sensazioni possono invece essere oggetto di giudizi sintetici a posteriori, che costituiscono (se veri) conoscenze di come é la realtà (anche indipendentemente dall' essere eventualmente pure pensata). Ii giudizi che se vado sotto un treno muoio , che l'acqua a cento gradi bolle, che se devo comprare qualcosa devo avere i soldi, che le persone devono comportarsi in modo civile, eccetera, li credo (veri) anch' io ma -cosa per me soggettivamente, arbitrariamente importantissima!- mi rendo conto di credere tutto ciò arbitrariamente, per fede, che non é dimostrabile. Io attribuisco grande importanza alla giustizia, anche se i principi di giustizia non sono sono scritti su nessuna “Tavola della legge”, ma li avverto (come sensazioni interiori o mentali) nella mia coscienza. E nessuno mi obbliga ad avere una visione della giustizia individualista e utilitarista, tant’ è vero che sono comunista (autentico: “stalinista”, tanto per intendersi). Su Epicuro e la sua morale ci sarebbe da discutere (ma non ho tempo né voglia di impegnarmici qui). Personalmente disprezzo Freud quasi quanto Nietzche (che è tutto dire; che non sono politicamente corretto l’ ho sempre ammesso, anzi me ne sono sempre narcisisticamente vantato). La nostra facoltà razionale è innanzitutto critica e autocritica (e anch’ io ne ho una grande, ma appunto non illimitata o assoluta, fiducia: può anche indurci in errore!). Concordo in sostanza che ciò che ci fa progredire verso la civiltà è la ragione, ossia la morale fondata sulla ragione e non sul sentimento. Io mi sentirei ipocrita nel dire di amare tutti gli uomini, ma ben accetto l'idea di un mondo-organismo dove gli esseri razionali esistono gli uni per gli altri. E pure che Spesso prendiamo decisioni e assumiamo stili di vita solo in base a sensazioni, ma credo non sia questo il modo giusto, credo ci sia altro. Invece non amo i malvagi; li odio e disprezzo. Ultima modifica di sgiombo : 13-09-2015 alle ore 11.52.21. |
|
13-09-2015, 17.29.03 | #140 | ||||||
Ospite abituale
Data registrazione: 14-11-2012
Messaggi: 919
|
Riferimento: l'IO e l'essere coincidono, e corrispondono all'insieme delle sensazioni.
** scritto da sgiombo:
Citazione:
Scusa @sgiombo, ma tu non parli con ciò che definisci la tua coscienza? ...non devi a volte zittirla e oltrepassarla, o favorirla e assecondarla?!?! Quindi o si parla con se stessi o si discute con "qualcuno". Uno dei due casi, qualunque esso sia, secondo me, è sinonimo di pazzia. Citazione:
Quindi: Citazione:
Citazione:
La verità non è decretata da un voto di maggioranza (o dalla semeiotica)!! ...grazie a Dio (o purtroppo)! Citazione:
Questa è una tua invenzione, io non ho mai detto che non si può non credere il Dio, io sostengo, confermato anche da questo tuo commento: Citazione:
Pace&Bene Ultima modifica di Duc in altum! : 13-09-2015 alle ore 22.47.35. |
||||||