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11-09-2015, 11.31.38 | #123 | |
Nuovo ospite
Data registrazione: 22-03-2015
Messaggi: 257
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Riferimento: l'IO e l'essere coincidono, e corrispondono all'insieme delle sensazioni.
Citazione:
Il numero indica un'entità. E' solo un esempio per dimostrare che le entità non esistono di esistenza propria ma solo in dipendenza di altre entità. E per simboleggiare che se un'entità vuole mutare, e quindi esistere, ha bisogno della sua non-entità. |
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11-09-2015, 11.32.03 | #124 |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-01-2011
Messaggi: 747
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Riferimento: l'IO e l'essere coincidono, e corrispondono all'insieme delle sensazioni.
Notoriamente gli stoici disputarono animatamente con gli scettici per difendere la propria dottrina dogmatica dell'assenso. Tale dottrina, dogmatica e indimostrabile, consiste nell'affermare la libertà dell'uomo, grazie alla sua facoltà razionale, di poter dire di no o di si alle impressioni o sensazioni o rappresentazioni che si affacciano nell'animo. Come dice Seneca riguardo all'ira, ma credo si possa estendere il concetto ai sentimenti in generale, i sentimenti hanno tre movimenti.
Primo, si affacciano nell'animo; in questa fase l'uomo non può intervenire. Secondo, l'uomo delibera se accogliergli pienamente e permettergli di svilupparsi, oppure può giudicarli come indifferenti e chiuderli fuori dal proprio animo. Terzo, se l'uomo ha accolto il sentimento in questione, esso si sviluppa smodatamente senza possibilità di controllo da parte dell'uomo stesso Ora, come ho detto prima, tale teoria è indimostrabile, ma provo comunque a rendere coerente la mia adesione a questo dogma. In questo post si sostiene, se ho ben capito, che le sensazioni racchiudono in sé ogni cosa: l'io, l'essere, la ragione. Ma se quello che mi viene comunicato, ad esempio, da questo post è un insieme di sensazioni, qualcuno può forse negare la mia libertà di accogliere o meno queste sensazioni nel mio animo? Se ciò come credo è innegabile, significa che c'è ben altro oltre alla semplice sensazione: la facoltà di accoglierla o meno: la ragione. |
11-09-2015, 11.34.55 | #125 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 14-11-2012
Messaggi: 919
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Riferimento: l'IO e l'essere coincidono, e corrispondono all'insieme delle sensazioni.
** scritto da sgiombo:
Citazione:
Infatti, ognuno ha la libertà e la facoltà di definirle come meglio desidera (se non erro una parte della scienza sostiene, addirittura, che uno volta decesso il corpo esse non esistono più, poiché sono generate "soltanto" dalla mente), infatti chi potrebbe proibire di attribuire alla coscienza il nome di Dio o ciò che per Lui ratifica, consiglia ed esiste? Citazione:
Non dimentichiamo la leggenda: a Sua immagine e somiglianza. L'immagine è la Coscienza, per me, secondo la mia fede sempre sveglia, senza deficienze o limiti, sempre coerentemente giusta, sempre eterna; la somiglianza il quanto si desideri davvero diventare Dio, ossia, per non fraintenderci, far parte totalmente della Sua dimensione o Coscienza Universale. Pace&Bene |
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11-09-2015, 12.22.36 | #126 | |
Nuovo ospite
Data registrazione: 22-03-2015
Messaggi: 257
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Riferimento: l'IO e l'essere coincidono, e corrispondono all'insieme delle sensazioni.
Citazione:
Se non "entra" nel Non-essere non può nemmeno percepire sè stesso come essere e, se non percepisce sè stesso, è Nulla. Come fa l'essere osservarsi di essere? E' assolutamente illogico. Affermare che esiste solo l'Essere è come affermare che esiste solo il Nulla. La nostra ragione è incapace di afferrare il Non-essere ( che non è il Nulla ma il Vuoto d'Essere) ma senza non-essere non c'è mutamento. Come fa una cosa ad esistere senza mutare ? E per mutare intendo tutta l'"attività" dell'essere, compreso il pensare sè stesso come essere. Tu affermi che un insieme è solamente la somma di tanti 1 che rimangono solo e sempre 1. Prendiamo due gocce d'acqua e le uniamo. Rimangono due gocce d'acqua o diventano qualcos'altro ? Una goccia più grande. E la goccia ottenuta contiene distinte le due gocce o si sono unite e diventano una cosa sola ? L'oceano è semplicemente la somma di infinite gocce che rimangono eternamente se stesse ? E le gocce stesse non sono insiemi ? e così via... Se esiste solo l'essere, non c'è spazio alcuno per Libertà, libero arbitrio, Amore. Perchè è nella loro fragilità ( Non-essere o essere-dipendenti da) che ogni cosa attinge la sua Bellezza e la sua esistenza stessa. Tenacemente convinto della teoria dell'essere mi sembra che consideri il Non-essere una "minaccia". Ma, come ho scritto in altra parte, il principio di Vacuità non minaccia l'esistenza dell'essere , anzi pone le fondamenta per l'esistenza stessa dell'essere. E' per la possibilità del non-essere che l'essere splende nella sua Bellezza. Ultima modifica di Sariputra : 12-09-2015 alle ore 00.53.56. |
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11-09-2015, 17.23.22 | #127 | |||
prof
Data registrazione: 28-05-2011
Messaggi: 221
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Citazione:
Citazione:
Citazione:
Cosa intendo dire con questa pseudo equazione algebrica? Ecco: "D" è il delta di densità del "campo della Conoscenza" incentrato sull'IO. La Conoscenza. Detta così l'affermazione è attaccabile da ogni lato in quanto -e principamente- perchè manca una definizione precisa del significato del termine in questo contesto; e poi c'è un altro problema, quello di chiarire e ribadire che che questo "campo di conoscenza", a differenza, per esempio, del campo di pressione o un capo elettrico, non si estende nello spazio metrico per il semplice motivo che è semmai quest'ultimo ad essere contenuto, come tutto, nel "campo della Conoscenza" di cui sto rozzamente argomentando. |
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11-09-2015, 19.14.21 | #128 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 03-12-2007
Messaggi: 1,706
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Riferimento: l'IO e l'essere coincidono, e corrispondono all'insieme delle sensazioni.
Citazione:
Non condivido (se ho capito bene) e mi pare di averlo gia detto. Tutto l'insieme di cose che chiami "soggetti" (che secondo te formano poi il soggetto...che come dici non è esistente come soggetto ma come insieme) io li ho chiamati "contenuti". Il contenete è invece il soggetto che chiamo IO. Il contenete (l'avevo chiamato anche contenitore, giusto per dargli un nome) sarebbe il trasformatore di informazioni (nella mia personalissima idea). Un'onda acustica che attraversa il trasformatore (cervello/mente ecc.), muta (o possiamo anche dire aggiunge) il suono all'informazione precedente che non conteneva il suono. Tu potresti dire che l'Io senza il suono non sarebbe IO. Ma io direi pure il contrario, l'onda senza l'IO non includerebbe il suono. Quindi il suono, che è la sensazione del suono, è L'IO. Anzi senza IO (o come lo vogliamo chiamare: trasformatore, contenitore, coscienza o come si vuole) non esisterebbe nemmeno il concetto di onda. Ma qua va rifatto il ragionamento che ho fatto in un altro argomento. L'onda è "materia". La materia è qualcosa che può essere misurato e che ha precisi valori. Un oggetto materiale non può avere due valori contemporaneamente. Non può, ad esempio, stare in Italia e in Marocco. O sta in Marocco o sta qua. Il suono invece cos'è? E' un oggetto materiale? Abbiamo detto che il suono dipende sicuramente dall'onda materiale, ma senza un decodificatore di suono (cioè l'Io) non sarebbe un suono, ma solo un'onda con precisi valori materiali. Qui c'è inghippo della esistenza del suono o della sua non esistenza. Un oggetto materiale per poter esistere deve avere precisi valori. Ma il suono che valori ha? E qui è chiaro che in qualsiasi modo tu voglia chiamarli questi dipendono dall'IO (coscienza, contenitore ecc. ecc.). Non possiamo dire che non esiste l'IO se poi ammettiamo che ci sono i suoni. Qualche passaggio ce lo siamo perso. L'io quindi aggiunge (o trasforma) infomazioni base in coscienza. Aggiunge una cosa in più, qualcosa che non si vede in terza persona ma solo in prima. Mi sembra di aver anche detto che le sensazioni giungono dai recettori, che sono i sensi. La coscienza certamente si sviluppa attraverso i sensi. Ma la coscienza non sono i sensi. Quelli sono strumenti per arricchire la coscienza; non sono la coscienza stessa. Ora però stabilire per davvero cos'è la coscienza non è cosa semplice, visto che non lo sa nessuno. Non credo sia un oggetto materiale, nel senso che non è un neurone, o una scarica elettrica. Potremmo anche chiamarlo programma (oppure software). Quindi qualcosa di volatile che gira nella macchina. I computer usano gli algoritmi. La coscienza potrebbe essere anche un sofware, ma un sofware che usa strani algoritmi... al momento infatti non esiste alcun algoritmo della coscienza benche sia questa l'idea che ne hanno. Un robot programmato per reagire ad un'onda acustica non vuol dire che quel robot stia ascoltando i suoni. Lui reagisce alle vibrazioni, e in modo del tutto meccanico (e programmabile) si mette in moto e reagisce. Anche i sordo muti reagiscono alle vibrazioni, ma c'è un'aggiunta in più, loro sono coscienti delle vibrazioni. Non possono ascoltare i suoni, ma usano gli altri sensi per avere una loro rappresentazione del suono, attraverso appunto altri sensi. Un robot, quindi, in modo più preciso rispetto a prima, non avverte nemmeno le vibrazioni (quindi tanto meno sente suoni), ma reagisce all'onda acustica, perche l'onda acustica ha dei precisi valori misurabili dal un robot programmato. Ripeto ancora una volta. La coscienza non è un insieme di codici. Ma la possibilità di averne una rappresentazione e che per questo identifica e qualifica il soggetto (IO) pensante. |
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11-09-2015, 19.35.37 | #129 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 26-11-2008
Messaggi: 1,234
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Duc in altum!:
infatti chi potrebbe proibire di attribuire alla coscienza il nome di Dio o ciò che per Lui ratifica, consiglia ed esiste? Sgiombo: Le convenzioni linguistiche in generale, e il vocabolario della lingua italiana in particolare. Duc in altum!: Non dimentichiamo la leggenda: a Sua immagine e somiglianza. L'immagine è la Coscienza, per me, secondo la mia fede sempre sveglia, senza deficienze o limiti, sempre coerentemente giusta, sempre eterna; la somiglianza il quanto si desideri davvero diventare Dio, ossia, per non fraintenderci, far parte totalmente della Sua dimensione o Coscienza Universale. Sgiombo: Allora sostieni -mi par di capire- che la coscienza (che peraltro non trovo affatto sia sempre sveglia, senza deficienze o limiti, sempre coerentemente giusta, sempre eterna; o sono attributi della tua fede?) é l' immagine di Dio e non come avevi precedentemente affermato che é Dio. Ma la coscienza si constata, Dio non si constata e andrebbe dimostrato... Citazione:
Per parte mia non sostengo che che le sensazioni racchiudono in sé ogni cosa, ma invece che sono l' unica cosa di cui possa aversi certezza. E di esse fanno parte anche le sensazioni interiori o mentali dei ragionamenti, dei giudizi o predicati (anche circa altre sensazioni), delle deliberazioni, scelte, volontà, ecc.. Citazione:
che la coscenza, a differenza, per esempio, del campo di pressione o un capo elettrico, non si estende nello spazio metrico per il semplice motivo che è semmai quest'ultimo ad essere contenuto, come tutto, nella Conoscenza [ma per me nella coscienza] di chi lo percepisce e/od osserva (ammettendo l' indimostrabile né tanto meno mostrabile realtà di soggetti di coscienza) lo comprendo bene e concordo. Il resto del ragionamento purtroppo no. Ultima modifica di sgiombo : 12-09-2015 alle ore 09.54.51. |
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11-09-2015, 23.19.23 | #130 | |||
Nuovo ospite
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Viceversa, se non è ancora mutato, la "sua" mutazione è giá nel futuro. Passato e futuro esistono contemporaneamente, come qui e lá esistono contemporaneamente. Tutto lo spaziotempo si puó considerare un punto, in cui tutto coesiste. Citazione:
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