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29-08-2011, 22.33.58 | #32 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-01-2011
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Riferimento: The Truman Show (l'idea Della Simulazione)
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Ultima modifica di CVC : 30-08-2011 alle ore 20.45.48. |
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30-08-2011, 20.40.23 | #33 | |
Ospite abituale
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Riferimento: The Truman Show (l'idea Della Simulazione)
Citazione:
Sta di fatto che sono rimasto un tantino meravigliato, poiché quando ho parlato di realtà virtuale, nessuno ha avuto niente da commentare, mentre ora si parla della vita illusoria di Truman come chissà di quale scoperta si tratti. Per rinfrescare il mio pensiero, ricordo che, fintanto che non sapremo nome e cognome dei genitori che ci hanno generato (la vita), e fino a quando non comprenderemo perché stiamo su questa terra, non potremo mai vivere una realtà “reale”, per il solo fatto che non la conosciamo. Da qui: la finzione, l’illusione o il virtuale; scegliete voi. Per altro,e naufragar m’è dolce in questo mare, e come voler abbandonare il peso di una realtà che non si comprende, lasciando il quesito in sospeso, o ad altri. Ultima modifica di Tempo2011 : 31-08-2011 alle ore 14.28.57. |
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31-08-2011, 09.38.53 | #34 | |
Ospite abituale
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Riferimento: The Truman Show (l'idea Della Simulazione)
Citazione:
Riguardo al comprendere perchè siamo su questa terra mi pare che ciò sia competenza della metafisica e, come sappiamo, non ne esiste una accettata universalmente. Esistono solo varie ipotesi nessuna delle quali dimostrabili. La riflessione su Truman è più che altro suggestiva, ma a me ha dato lo spunto per riflettere sugli effetti di una presa di coscienza repentina ed inattesa. Che succederebbe se all'improvviso venissimo a conoscenza che quelli che abbiamo considerato sempre come i nostri genitori in realtà non lo sono perchè, per esempio, scopriamo di essere stati adottati o scambiati nella culla dell'ospedale in cui siamo nati? Oppure se si venisse a sapere che l'uomo non è mai stato sulla luna e che lo sbarco del 1969 è un film Di Kubrik? O che nell'attentato dell'11 settembre le cose non sono andate come sostenuto dai media? Truman è solo un film, bello o no lascio ai critici cinematografici il compito di giudicare. Ma è giusto impostare la propria vita su rassicuranti realtà inattaccabili o è preferibile adottare un atteggiamento open to revision? Nel secondo caso, che implicazioni avrebbe ciò? Non dovrei fidarmi neanche del mio più caro amico. Nel primo caso invece mi troverei completamente impreparato quando un qualcosa di cui non ho mai dubitato si rivela completamente diverso da ciò che credevo. |
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31-08-2011, 14.03.28 | #35 | ||||
Ospite abituale
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Riferimento: The Truman Show (l'idea Della Simulazione)
CITAZIONE DA ERETICO:
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Ma non credo che una “verità”, assoluta o relativa che la si reputi, la si possa approvare o rigettare per alzata di mano: se il concetto da salvare fosse l’assoluto…smantelliamo pure ogni struttura di pensiero lo contempli... o usiamolo ciome esempio di mala filosofia. D’ltra parte, nessuno piange per lo smantellamento di una teorie scientifica quando venga sostituita da una più vera e meglio interpretante la fenomenologia dell’universo: nessuna teoria scientifica si può avvalere del crisma della assolutezza e del’eternità Citazione:
Quale congruenza e corelazione può esserci fra gli indizi che consigliano di continuare la ricerca e la previsione di sicuro fallimento: è una assurdità! Nella economia della ricerca tecnico/ecientifica, si perseguono in primis gli argomenti che presentano una qualche speranza di soluzione..comunque di grande utilità contingente...che, naturalmente, potrebbe non esserci, ovviamente. Ma se niente, se non il desiderio o la credenza, fa presagire una soluzione, meglio è astenersi e perseguire altre utilità. In effetti questa è la posizione della scienza nei confronti del trascendete …nessun indizio, nessun appliglio concreto, nesasuna misura possibile…quale speranza di risultato? Meglio rinunciare per ora! La fenomenologia dell’universo riserva altri infiniti campi di ricerca che spettano di essere risolti…o irrisolti. . |
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31-08-2011, 17.53.44 | #36 | ||
Ospite abituale
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Riferimento: The Truman Show (l'idea Della Simulazione)
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Evidentemente è nell'umana natura non fare tesoro di quei risultati cui altri, prima di noi, sono arrivati in maniera logica e quindi, per me, inconfutabile. Ad esempio già Kant ci ha dimostrato, credo, che la nostra ragione è limitata e non gli si possono chiedere compiti impossibili, come quello di cercare eventuali verità assolute. Se il compito della filosofia fosse quello di cercare le verità assolute allora potremmo accontentarci di quelle teologiche, e il discorso sarebbe chiuso su tutti i fronti (e in effetti lo è per chi ci crede). Ma se, come il sottoscritto, si è fondamentalmente insoddisfatti delle risposte che ci danno le religioni, allora gli "indizi" per la ricerca filosofica non credo possano arbitrariamente trascendere da quelle verità relative della scienza che hanno carattere oggettivo, verità che molti filosofi contemporanei continuano ad ignorare, come ad esempio dimostrano le continue speculazioni su spazio e tempo. |
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31-08-2011, 23.00.52 | #37 | ||||||
Ospite abituale
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Riferimento: The Truman Show (l'idea Della Simulazione)
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Ultima modifica di Tempo2011 : 01-09-2011 alle ore 16.05.08. |
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01-09-2011, 10.33.22 | #38 |
Ospite abituale
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Riferimento: The Truman Show (l'idea Della Simulazione)
Non capisco come vengono portati avanti certi discorsi.
Eravamo partiti dall'idea della simulazione prendendo spunto dal film The Truman, io ho poi fatto un discorso simile prendendo spunto dall'opera di Leopardi, ora invece leggo che i film sono solo dei film, Leopardi era rachitico e viveva solo nella sua biblioteca... e quindi cosa? Ritorniamo al problema delle verità relative ed assolute. Quando si discute di questo problema il suo svolgimento è simile alla denigrazione dell'opera di Leopardi solo perchè era rachitico (gobbo, brutto e solo). Si vuole denigrare l'assoluto scambiandolo con qualcosa di relativo facendolo però apparire un altro assoluto. La discussione non può decollare in questo modo (a mio avviso). Per riuscire meglio nell'impresa della denigrazione si tirano fuori le religioni, ma anche la teoria darwiana... la storia e la geografia. Allora prendiamo Godel anche... o le verità non dimostrabili. Gli assiomi, i postulati e le teorie non verificabili. Prendiamo quella gran parte di matematica che se pur esiste, perchè inventata da qualche matematico, non aderisce ad alcun modello fisico di riferimento. Perchè non diciamo che anche la matematica è una "simulazione" della realtà? Ed infatti essi sono "modelli", che qualche volta simulano bene la realtà, altre volte non ci azzeccano nulla. Quando però parliamo di una matematica che simula un certo comportamento fisico, perchè lo prendiamo così sul serio? Del resto è solo una simulazione. O è la fisica ad essere una simulazione della matematica? Continuando a denigrare Leopardi... o quel film..., non arriviamo al dunque, perchè il dunque è qualcosa di molto particolare, cioè sarebbe il rapporto tra la realtà e la finzione, o se vogliamo tra la rappresentazione della realtà (quindi anche la matematica) e la realtà (fisica). |
01-09-2011, 17.03.08 | #39 | |
Ospite abituale
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Riferimento: The Truman Show (l'idea Della Simulazione)
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Per tornare al thread e al film, ho avuto la sensazione che Truman si sia svegliato un tantino in ritardo sul tema, poiché come ho già fatto notare a CVC, moltissime volte la storia ha deluso la realtà degli uomini, con le bugie religiose, o con la presunzione degli imperi, con le bugie ideologiche ecc. Per essere più precisi, si potrebbe sottolineare che queste disillusioni, almeno, provengono da atti concreti, anche se se si sono sviluppati in uno stato di irrealtà umana. Di fatto, è questo il problema fondamentale; l'uomo vive in una verità "virtuale" poiché creata da altri. Prendere coscienza di questo stato, naturalmente, ci porterebbe a determinare che, tutti i comportamenti che mettiamo in atto non possono che nutrirsi di questa "virtualità", come, appunto, la costruzione di religioni che, pur costituendo un massimo sistema, separano gli uomini; di Imperi che vogliono sottomettere milioni di uomini in tutto il mondo, o d’ideologie che hanno tentato di fare altrettanto. In sostanza, dietro le sconfitte o disillusioni del passato, mi sembra che una strada si possa intravedere; ovvero: quella che l’uomo deve vivere per l’uomo, e questo potrà farlo solo se lo attua rimanendo unito. In pratica, siamo troppo fragili in quest’universo per poterci permettere il lusso di rimanere separati. Secondo me varrebbe la pena di approfondirlo il tema della realtà "virtuale", che accenno da qualche tempo, o d’illusione, come afferma Truman, con un po’ di ritardo. Per altro i due temi, fondamentalmente,sono differenti, ma il secondo non è altro che una conseguenza del primo; ed è questo che li collega. Ultima modifica di Tempo2011 : 01-09-2011 alle ore 22.16.44. |
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01-09-2011, 17.32.30 | #40 | ||
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Secondo me invece l'intuizione è una deduzione inconscia L'esperienza può trovare nuovi orizzonti solo se organizzata dall'intelligenza e dalla logica Citazione:
Direi che la relazione fra finzione è realtà sta nella rappresentazione e che la realtà stessa è una rappresentazione. Forse è nel gioco fra assoluto e particolare che sorge la rappresentazione di ciò che chiamiamo realtà. |
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