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10-06-2011, 14.18.27 | #3 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 12-04-2011
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Riferimento: Le formiche invadenti e l'aggressività umana.
Citazione:
Per tornare al tema centrale, la domanda che mi sorge spontanea è questa: allora anche nei confronti degli esseri umani che ti hanno fatto qualche sgarbo, mantieni quella rigidità vendicativa? Nella pratica era questo che volevo discutere, se nel quotidiano siamo sempre pronti ad accartocciare una torcia di giornale, per appiccare il fuoco a qualcuno? Ultima modifica di Tempo2011 : 11-06-2011 alle ore 00.40.51. |
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10-06-2011, 14.38.39 | #4 |
Ospite abituale
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Riferimento: Le formiche invadenti e l'aggressività umana.
Ogni specie vivente tende ad espandersi, a moltiplicarsi e quindi a colonizzare ogni spazio possibile. La sopravvivenza di una specie è correlata ad un aumento numerico degli individui senza la quale, prima o poi, la specie va incontro inevitabilmente all’estinzione.
C’è inoltre una difesa della proprietà privata minima indispensabile per la conservazione e propagazione della specie. Le formiche non sfuggono a questa logica vitale universale. Gli esseri viventi e le specie possono essere collocati secondo un criterio di complessività in una scala al cui vertice è situata la specie umana. Valore, inteso nel suo significato matematico che mi sembra quello più lontano da ogni considerazione etica, indica il numero che denota quantitativamente una variabile o la misura di una grandezza. Se questa grandezza è la complessività biologica si può dire, senza tema di smentita, che il valore dell’essere umano è maggiore e quindi superiore a quello di ogni altro essere vivente. A questo valore corrisponde un maggiore o superiore potere reale effettivo sull’universo vale a dire sul cosmo e sulla natura, quale sia il significato che si da a questi termini e qualunque sia il limite di tale potere. Dunque si può legittimamente e razionalmente affermare che l’essere umano è, fino ad oggi, l’essere vivente superiore a tutti gli altri….e vale di più di molti passeri e di molte formiche. Tornando al problema dell’invasione delle formiche la loro presenza non è compatibile nella “tana” umana, come non lo è quella di topi, serpenti, zanzare, scorpioni, zecche, e chi più ne ha più ne metta….considerando anche gli esseri più indifesi della specie umana che abitano la "tana". Compatibilità secondo un gradiente relativo alla scienza e coscienza di ogni abitante nella "tana". Quale difesa contro le formiche nella tana? Il fuoco mi sembra piuttosto inefficace ma non più crudele di un insetticida. Ho una lunga esperienza di invasioni formicidae perché da molto tempo abito in ambiente rurale. Qualche istruzioni per l’uso. .Localizzare il formicaio/i dal quale parte l’invasione, permette di risolvere il problema alla radice, distruggendolo, problema che altrimenti si ripresenterà puntualmente. Quando non sia possibile localizzare e raggiungere il formicaio per distruggerlo, posizionare, in prossimità dei percorsi carovanieri, piatti di plastica contenenti uno sottile strato di miele che avrà il vantaggio di costituire un dolce trappola che catturerà un grande numero di individui. Dopo qualche tempo il formicaio si esaurirà. I formicai via via depauperati continueranno a mandare esploratori in numero sempre minore ma con perseveranza lo si potrà estinguere. I più sensibili possono scaricare il piatto lontano da casa appena sarà pieno…altrimenti, lasciandolo sul posto, le formiche invischiate moriranno. L'essere umano, nel migliore dei casi, consapevole dell' importanza di un criterio ecologico è l'unico essere che può considerare la possibilità di favorire e di operare per una equilibrata e necessaria convivenza (in generale) di tutti gli esseri viventi... flora compresa, nei limiti delle sue possibilità e conoscenze Ultima modifica di Giorgiosan : 10-06-2011 alle ore 22.34.40. |
10-06-2011, 21.53.04 | #5 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 12-04-2011
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Riferimento: Le formiche invadenti e l'aggressività umana.
Citazione:
Complimenti, Giorgiosan, preso dalla foga nel descrivere i vari metodi per sterminare le formiche, ti sei dimenticato di cosa si voleva parlare in questo thread...pazienza. Vorrà dire che il prossimo lo titolerò: La paura dell'uomo nei confronti delle formiche che si introducono nelle madie, sulla marmellata, nelle confezioni di merendine, popcorn ecc. e dalle risposte ricevute fino ad ora, a quanto pare, il successo del thread sarà garantito. Ultima modifica di Tempo2011 : 11-06-2011 alle ore 00.43.22. |
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10-06-2011, 23.47.18 | #6 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Le formiche invadenti e l'aggressività umana.
Citazione:
Il tuo post era costituito da una lunga, (la parte più estesa), premessa sulle formiche...le ultime poche righe rappresenterebbero quello di cui desideravi si argomentasse. Nel mio le propoporzioni erano diverse: "le istruzioni per l'uso" rappresentavano meno di un terzo dell'intero post...ma vedo che non hai colto quello che volevo dire. Cercherò di manifestare la mia opinione in maniera più esplicita. Considerazione: l'aggressività è uno stato psicosomatico necessario e utile alla vita ed è una potenzialità posseduta da tutti gli esseri viventi. L'aggressività è utilizzata anche delle formiche che ne hanno una buona dose e che viene attuata con morsi, (alcune specie posseggono delle "mascelle" chiamate "mascelle trappola" che attaccano più velocemente di qualsiasi altro arto o appendice del regno animale), punture, acido, ecc. Limitandoci all'aggressività della specie umana ci si può porre il problema del giusto utilizzo di tale tipo di comportamento che è tale quando è attuato per motivi difensivi e in misura proporzionale all'aggressione che si è subita o che si può subire, sia essa una aggressione verbale o psicologica o fisica o tutti questi tipi insieme. Un utilizzo che è lecito anche nei confronti degli esseri umani e di ogni altro essere vivente... e pure nei confronti della materia che, insensatamente, alcuni chiamano non vivente. Poco importa che un uomo sia alto un metro e novanta e dotato di buona muscolatura: ci sono esseri molto minuscoli gli effetti della cui aggressività sono letali e nei confronti dei quali è lecita una risposta dello stesso ordine che può anche comportare la loro soppressione. La prassi di ogni essere vivente sconfessa e contraddice qualsiasi teorema che voglia stigmatizzare l'aggressività in quanto tale. Ci possono poi essere coscienze che si turbano per questa realtà ma la realtà resta tale. Ci sono anche coscienze che pongono sullo stesso piano tutti gli esseri viventi senza distinzioni e pur non essendo lecito ad alcuno giudicare la coscienza altrui ed ognuno sia tenuto a seguire la propria coscienza, dal mio punto di vista, concludo che in tali coscienze sia assente la componente razionale e che queste persone siano in contraddizione con la loro prassi. Ultima modifica di Giorgiosan : 11-06-2011 alle ore 09.35.48. |
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11-06-2011, 14.40.09 | #7 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Le formiche invadenti e l'aggressività umana.
Citazione:
Per altro, che l'aggressività quando è dosata ci aiuti a vivere è un fatto noto; quindi, non disturberei il forum soltanto per questo. Mentre l’attenzione di tutti i giorni, nelle più svariate situazioni, si è soffermata verso quei comportamenti che applicano l'aggressività come sistema di vita, anche nelle più piccole cose. Come mai mi sono chiesto? Forse perché questi non conoscono altre scelte comportamentali? In pratica, con il passar degli anni, sempre più spesso vedo accendere quella torcia di giornale anche per quelli che i tribunali definiscono: futili motivi, vedendo coinvolti sempre più giovani. In definitiva, da dove potrebbe derivare quest’aumentata aggressività che, spesso porta a conseguenze tragiche? Qualche esempio su tutti. 1°) In metropolitana, un semplice diverbio tra due donne per un posto a sedere, finisce con l'uccisione di una delle due, con la punta di un ombrello infilato in un occhio. 2°) Un semplice battibecco all’interno di un tabaccaio, tra un uomo e una donna, finisce con la morte di quest'ultima, per essere raggiunta da un pugno sferrato dall'uomo. 3°) Decine di ubriachi e drogati uccidono centinaia di persone ogni anno, su auto impazzite ecc. 4°) Una piccola diatriba tra due quindicenni finisce con l’uccisione di uno dei due per una coltellata ecc. Allora mi chiedo: è possibile che stiamo sottovalutando queste situazioni assurde, arrivando alla fine per farci l'abitudine? Secondo me, il pericolo dell’assuefazione è grande, e sarebbe tragico e imperdonabile. Da qui la domanda: ma facciamo qualche tentativo di conciliazione prima di bruciare il formicaio? |
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11-06-2011, 19.32.14 | #8 |
Nuovo ospite
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Riferimento: Le formiche invadenti e l'aggressività umana.
In pratica, con il passar degli anni, sempre più spesso vedo accendere quella torcia di giornale anche per quelli che i tribunali definiscono: futili motivi, vedendo coinvolti sempre più giovani.
In definitiva, da dove potrebbe derivare quest’aumentata aggressività che, spesso porta a conseguenze tragiche? Qualche esempio su tutti. 1°) In metropolitana, un semplice diverbio tra due donne per un posto a sedere, finisce con l'uccisione di una delle due, con la punta di un ombrello infilato in un occhio. 2°) Un semplice battibecco all’interno di un tabaccaio, tra un uomo e una donna, finisce con la morte di quest'ultima, per essere raggiunta da un pugno sferrato dall'uomo. 3°) Decine di ubriachi e drogati uccidono centinaia di persone ogni anno, su auto impazzite ecc. Allora mi chiedo: è possibile che stiamo sottovalutando queste situazioni assurde, arrivando alla fine per farci l'abitudine? Io penso invece che NON SIAMO PIù ABITUATI A TOLLERARE LA LOGICA DELLA GIUNGLA che è da sempre imperante nell'universo dalla formiche all'homo sapiens sapiens .. Che volete che vi dica un'antropologa in erba come me.. .. Inoltre Prima non esistevano i mass media : adesso siamo bombardati di immagini, il voyeurismo è ovunque diffuso, sappiamo tutto di tutti.. I PIù FRAGILI EMULANO pure i gesti più eclatanti.. Mi sembra invece SIA IL CASO DI PORRE IL PROBLEMA DI COME canalizzare meglio un'aggressività che è in noi congenita ed ineliminabile. A voi la palla .. |
11-06-2011, 21.13.18 | #9 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Le formiche invadenti e l'aggressività umana.
Citazione:
Credo che la questione sia in qualche modo più grave: di quanta superficie terrestre può disporre ognuno dei piu' che sei miliardi di abitanti? Qual'è il limite al disotto del quale l'insofferenza tracima in violenza? Forse una qualche scienza umana dovrebbe o potrebbe calcolarlo. Così a naso suppongo che oramai una sola terra non ci basti! O è solo paranoia? In verità i media ci danno una mole di informazioni sui vari atti di violenza personale (anche oltre il sopportabile) che un tempo non ci davano ...e chissà cosa succedeva...e quante uccisioni e ferimenti e stupri...ecc... accadevano...pur al grande pubblico ignoti. Inoltre, invero, si scrivono oramai trattati circa l'aumento della nostra sensibilità ed empatia non solo verso gli altri HSS, ma anche verso gli animali...in particolare gli amici Pet che invadono le nostre case. Non è positivo? Finisco causa ulteriori e diverse urgenze che mi richiedono, ma vorrei sollevare una qualche riflessione sulle tragiche violenze private, pubbliche e organizzate di cui il secolo scorso si è macchiato...ignominiosamente! ...ma anche tutti i millenni passati A confronto i tragici eventi personali che ancora affollano la nostra TV ed i nostri media sarebbero bazzacole...se non richiedessero anch'essi la nostra pietas ed empatia. Riprenderemo! |
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12-06-2011, 10.18.07 | #10 |
Ospite abituale
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Riferimento: Le formiche invadenti e l'aggressività umana.
La violenza.
Si assiste ad un aumento della violenza? Premettendo che abbiamo a disposizione oggi una quantità di informazione molto maggiore che nel passato e che questa quantità sposta in avanti la nostra percezione del fenomeno violenza, mi sembra che questo aumento sia reale e non solo frutto della percezione. Il fenomeno se considerato nel suo insieme riguarda la sociologia. Da questo punto di vista si può fare una prima considerazione supportata anche dall'etologia: quando aumenta la densità della popolazione cresce il tasso di violenza proporzionalmente all'aumento della competizione che è l'interazione tra individui motivata dalla esigenza di appropriarsi delle risorse disponibili in quantità limitate. E' stata prevista una popolazione umana planetaria di circa 8 miliardi nel 2025 ed anche in paesi come l'Italia dove la l'aumento demografico è fra i più bassi in forza delle migrazioni la crescita di densità è costante e lo sarà ancora di più....credo. Inoltre la popolazione planetaria tende a concentrarsi sempre più nelle aree urbane originando quelle enormi metropoli in cui gli episodi di violenza sono sempre più frequenti. Accanto a queste semplici considerazioni di ordine sociologico se ne dovrebbero e potrebbero fare altre di ordine morale riguardanti le individuali coscienze ma il discorso si dilaterebbe fuori misura....anche se mi sembra che il topic proposto da Tempo andasse proprio in questa direzione. |