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29-06-2011, 16.36.25 | #42 | |||
Ospite abituale
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Riferimento: Le formiche invadenti e l'aggressività umana.
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Chiarito questo, mi piacerebbe che si argomentasse in tal senso, poiché, in fatto di violenza, quello che accade davanti ai nostri occhi, tutti i giorni, mi sembra evidente e assolutamente preoccupante. |
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29-06-2011, 20.05.16 | #43 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Le formiche invadenti e l'aggressività umana.
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ULYSSE: “E’ anche da tenere conto che lo scopo di fondo del presente 3d è di valutare se il nostro comportamento nei confronti delle varie specie possa o debba o no assumere un carattere etico…” In effetti ho pensato tu mettessi in relazione la nostra ipotetica propensione (in realtà non ho mai bruciato formiche) a bruciare formiche con una generale nostra umana attitudine aggressiva verso specie viventi peraltro non così in basso nella scala evolutiva…in particolare verso i nostri simili. (Ma l’argomento è poi così discosto dal tema?) Comunque la discussione ha proceduto perché tu hai risposto a tono ed ho dovuto, e devo evidenziare che, a mio parere, la mancanza di un senso etico-empatico verso le formiche non ha correlazione con l’empatia e la simpatia o il senso etico verso specie di più elevato livello evolutivo. Ne tanto meno, ritengo, abbia correlazione con un ipotetico attuale dilagare della violenza, peraltro idea ingiustificata, nella nostra società: nessuno brucia o violenta gente in emulazione al bruciacchiare formiche! Chiedo scusa e ritorno al tuo preciso quesito relativo a questo thread: A parte la sensibilità che vi può essere in ognuno di noi, ma nella vita di tutti i giorni cerchiamo sempre di comprendere le esigenze degli altri, oppure siamo pronti ad accendere la famosa torcia di giornale per appiccare il fuoco a qualcuno? Rispondo che, a parte il fatto che è sempre spiacevole, anzi tragico, che persone più o meno innocenti vengano a mancare o siano profanate per criminale violenza di alcuni, non ritengo affatto che ci troviamo, in Italia, ad un livello di generale violenza personale preoccupante: non siamo santi, ma nemmeno l’un contro l’altro armati! ...per quanto, forse, ce ne sarebbe ragione! E lo siamo stati in passato: per ragioni politiche, sportive, sindacali, di campanile, di sovertimento dello stato, ecc… Anzi, se ci riferiamo a quanto accaduto o accadeva nei secoli precedenti o allo stesso XX secolo a noi più vicino, mi pare ci sia un miglioramento oggettivo considerando i puri numeri. Forse gli ultimi delitti di cui abbiamo notizia sono un poco di diverso genere rispetto al passato e ci colpiscono nel sentimento…come sempre quando si tratta di bambini, giovani e donne. Infatti siamo fortemente impressionati dagli ultimi delitti in cui sono incorse, come vittime ragazzine…e bambini....o, addirittura, ragazzini ne sono stati gli autori. Anche il conseguente battage che ne hanno fatto i media …in particolare la televisione, non ci ha rincuorati e ridato fiducia. Anzi a me è sembrato tutto un po’ eccessivo nel suo frugare, sfruttare e incrementare sensibilità psicotiche! Preoccupante e assurdo è il livello di incidendenti sulle strade e sul lavoro: mi chiedo come sia possibile sopportarlo quasi indiffernti: qui lo stato dovrebbe e potrebbe veramente intervenire con rigore: ne ha le strutture!. In piu' la preoccupazione mia è piuttosto rivolta al basso livello di valori morali e civili cui siamo attualmente e da tempo esposti ed anche protagonisti…indifferenti. Rendere la scuola piu' eficace dandole autorità (autorità e prestigio agli insegnnti) e incrementare il wellfare, invece di continue inefficaci e disattese riforme dall'alto, significherenbe incidere fortemente sul comune sentire...quasi a costo zero! Anche, temo, che il cosiddetto riscatto civile delle ultime elezioni sia un pò un fuoco di paglia. Ultima modifica di ulysse : 30-06-2011 alle ore 09.05.10. |
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30-06-2011, 12.39.26 | #44 | ||
Ospite abituale
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Riferimento: Le formiche invadenti e l'aggressività umana.
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In generale sono d'accordo col taglio del tuo post. Questa domanda però mi piacerebbe più riformulata nel modo seguente: A parte la sensibilità che vi può essere in ognuno di noi, ma nella vita di tutti i giorni cerchiamo sempre di comprendere che altri abbiano delle proprie esigenze, oppure siamo pronti ad accendere la famosa torcia di giornale per appiccare il fuoco a qualcuno? Penso che non sia fondamentale il riconoscimento empatico delle esigenze altrui (cioè non è importante riconoscere gli esatti stati emotivi dell'altro), quanto riconoscere che l'altro possa avere delle esigenze che fanno parte del suo essere soggettivo, della sua identità. Questo anche perchè è impensabile poter entrare empaticamente in contatto con l'altro su tutto, però è possibile riconoscere che ci sono degli spazi che appartengono a me e all'altro. Tu che ne pensi? Citazione:
Ciao |
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01-07-2011, 20.23.47 | #45 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Le formiche invadenti e l'aggressività umana.
Citazione:
In realtà per la parola "autorità" in luogo di "autorevolezza" la scelta non è stata casuale tenuto conto dell'infimo livello di considerazione in cui è tenuta l'istituzione scolastica, in cui ognuno (popolo o ministro che sia) ritiene di avere la competenza oltre che l'autorità di mettere il naso: credo che si debba cominciare ad invertitre le parti!....anche per quanto riguarda il sostentamento pecuniario. Di contro la "formazione scolastica", debitamente sostenuta e orientata, dovrebbe costituire e costituisce valido argine al diffondersi della violenza fra i giovani. Noto che non faccio parte della scuola! |
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01-07-2011, 22.25.51 | #46 | |||
Ospite abituale
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Riferimento: Le formiche invadenti e l'aggressività umana.
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Ultima modifica di Tempo2011 : 02-07-2011 alle ore 15.04.01. |
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02-07-2011, 10.20.31 | #47 | |
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Riferimento: Le formiche invadenti e l'aggressività umana.
Citazione:
Caro Tempo, ho interagito con ulysse perchè , benchè riportasse una frase "tua" la comprendeva in un suo pensiero riferendosi all'empatia. Mi interessava infatti sapere la sua idea riguardo a quella variazione che ho proposto la cui sottigliezza credo che tu non abbia proprio colto. Tra l'altro, non essendo tu un moderatore, non credo ti spetti il compito di giudicare nel merito degli interventi quali siano quelli più o meno costruttivi alla discussione e se la tua preoccupazione principale fosse davvero partecipare ad una discussione filosofica avresti almeno l'apertura mentale di accettare la dialettica. Ciao |
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02-07-2011, 11.31.32 | #48 | |
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Riferimento: Le formiche invadenti e l'aggressività umana.
Citazione:
Invertire le parti che significa? Chi avrebbe la competenza per per stabilire quale tipo di formazione scolastica impartire ai giovani? Il governo, il ministro della pubblica istruzione, i consiglieri del ministro, chi...e quali competenze pedagogiche e quale filone educativo sarebbe più consono secondo te (perchè esistono vari indirizzi educativi)? |
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02-07-2011, 15.43.05 | #49 | |
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Riferimento: Le formiche invadenti e l'aggressività umana.
Citazione:
Per la verità, da come hai iniziato il post, non vi erano dubbi! Chiunque avrebbe compreso che attribuivi quelle frasi a ulysse; così è stato per me. L'intervento voleva solo rilevare un’inesattezza, non difendevo mica il copyright. In ogni caso, come mi sembra di comprendere, non ti devi alterare se ho espresso il mio pensiero sulle modifiche da te proposte e che io ritenevo superflue, poiché, a mio modo di vedere, non davano un nuovo contributo alla discussione e l'ho esternato. Per altro, continuando a partecipare al dialogo dimostro, invece, di accettare la dialettica a tutto campo, anche su qualche punto cui non ci troviamo d’accordo e, per farlo, non credo bisogni essere un moderatore. Per quanto riguarda la sottigliezza e l'apertura mentale, fai un po’ tu: mi appello al tuo buon cuore. Alla prossima. Ciao. |
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02-07-2011, 16.10.06 | #50 |
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Riferimento: Le formiche invadenti e l'aggressività umana.
Alcune riflessioni.
Si può distinguere una aggressività, funzionale alla difesa o al rispetto dei propri diritti naturali o civili, che per raggiungere lo scopo cerca di intimorire o comunicare che si è già in attitudine di reagire. Si può manifestare con la postura del corpo oppure con il tono della voce o con contenuti verbali. Chi sia deputato all’ordine pubblico, per esempio, in certe circostanze, sia per prevenire che per reprimere dovrebbe usare questo tipo di aggressività funzionale e necessaria.. Vi è una aggressività non motivata da quegli scopi che si attua per i più svariati motivi e che si identifica con la violenza. In questo caso infatti la sinonimia è giustificata da uno stesso atteggiamento. Direi che nel nostro 3d viene stigmatizzata questa forma di aggressività o violenza. Rispetto alla domanda che ci si pone sull’aumento oggettivo degli episodi di violenza una causa è, secondo me, l’inadempienza della “giustizia” che non reprime con pene adeguate e certe la violenza. Non credo che si possa addebitare alla scuola, nel suo insieme, di disattendere una educazione che “condanni” la violenza. Nella maggior parte dei casi sono invece i docenti a doversi difendere dalla violenza più o meno larvata e inaccettabile degli studenti. nei loro confronti. I giovani, d’altro canto, sono il frutto della società e dunque, prima che in loro, alcune responsabilità vanno ricercate in questa. Il non rispetto dell’autorità in quanto tale, che è condizione per il sussistere di ogni società è piuttosto diffuso, come risultato di una cultura dell’egualitarismo male inteso, secondo me.. La necessità della diversità dei ruoli deve essere accettata ….se si vuole avere una società …e di conseguenza rispettata nella prassi. C’è poi il contributo negativo delle arti dello spettacolo che spesso svolgono un ruolo “purchessia” nell’educazione dei giovani. C’è il contributo della stampa che sempre di più adotta un linguaggio estremamente violento, radicalizzato, eccessivo, irrispettoso. C’è il comportamento di tutta la classe politica che, a dir poco, non da certo un buon esempio. Il “quaderno delle doglianze” non finisce mai…. Ultima modifica di Giorgiosan : 03-07-2011 alle ore 13.32.11. |