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12-09-2011, 22.26.31 | #122 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 12-04-2011
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Riferimento: The Truman Show (l'idea Della Simulazione)
Citazione:
Per altro, anche la dove affermi che quando si nasce non siamo una tabula rasa; ovvero, non partiamo sempre da zero, in pratica è quello che sto cercando di spiegare fin dall'inizio. In ogni caso avresti dovuto specificare meglio i motivi di questa tua convinzione, riguardo alla partenza con il possesso delle informazioni, giacché, quasi sicuramente, arriveresti alle mie stesse conclusioni. Per altro, anche l'istinto fa parte del patrimonio della memoria, ma io non lo confondo con la memoria stessa. L'istinto, come ripeto, sono esperienze fatte da altri della stessa specie e trasmesse alla prole. Come questo avviene non lo so, ma i risultati comportamentali sono talmente evidenti che, è come se stessimo guardando due gemelli siamesi. L'esperienza dell'autostrada poi è rappresentativa; ovvero, non riuscendo a risolvere il problema in altro modo, per la propria sicurezza, si rinuncia ad attraversarla. E questo è stato trasmesso alla prole (se ho capito bene). Insomma, prova ad applicare ai tuoi discorsi le ipotesi che ho descritto, e vedrai che vi è una certa logica. Tutto empirico s’intende, ma logico. |
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12-09-2011, 23.19.50 | #123 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 03-12-2007
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Riferimento: The Truman Show (l'idea Della Simulazione)
Citazione:
Avresti avuto ragione se ti fossi concentrato su altri aspetti, ma su questo devo darti torto (in effetti il mio esempio ha molte lacune che non ho potuto riempire per motivi di tempo e di mente). Nel mio esempio parlo infatti di bimbi. Tu hai mai visto bimbi che mangiano pezzi geometrici di torte? Io no;ed in particolare i bimbi che ho immaginato affogano nella sostanza... ed essendo bimbi un po' particolari, nella loro precisione sostanziale, sono attenti a tutte le cifre. |
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13-09-2011, 17.52.05 | #124 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 11-10-2007
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Riferimento: The Truman Show (l'idea Della Simulazione)
Citazione:
Intanto tieni presente che le deduzioni spesso sono fuorvianti (e la storia della scienza è colma di esempi di deduzioni fallimentari). Comunque parto dal tuo concetto di "memoria fisica" che ti ho visto ripetere più volte nei tuoi post, ad esempio sul sasso, e che l'agente memorizzante sarebbe la temperatura. Ora non capisco perchè non hai tenuto conto anche della pressione: immagina un sasso sottoposto ad una pressione di 1mld di atm; potrebbe ancora essere un sasso a parità di temperatura esterna ? Ne dubito. Inoltre hai giustificato l'effetto memoria con le trasformazioni di stato canoniche (solida,liquida,gassosa) che dipendono dalla temperatura; però anche qui hai dimenticato la pressione, infatti i cambiamenti di stato avvengono con opportune combinazioni di pressione e temperatura (ad esempio la diversa temperatura di ebollizione dell'acqua a diverse quote). Infine pensa ad un cubetto di ghiaccio che trovandosi in una opportuna combinazione di pressione e temperatura ambientale contemporaneamente si scioglie ed evapora (il famoso punto triplo, coesistenza dei 3 stati); ognuno dei 3 stati "memorizzerebbe" lo stesso valore di temperatura (secondo la tua ipotesi) con il bel risultato che una gocciolina di acqua, trovandosi nelle stesse condizioni ambientali, non saprebbe se deve diventare solida, rimanere liquida, o diventare gassosa. Intanto pensa se la tua ipotesi della memoria fisica incentrata sulla temperatura e sulle 3 fasi può reggere alla luce di ciò che ti ho esposto (qui la scienza "ufficiale" esce di scena... ti ho descritto situazioni empiriche e facilmente verificabili). Poi affronteremo le problematiche della "memoria" del DNA, anticipandoti che la tua ipotesi di una modifica genetica di un individuo causata dalle esperienze in vita dell'individuo stesso fu affrontata già nell'800 da Lamarck (anche se ancora non era stato scoperto il DNA) e da una serie di esperimenti durati quasi 1 secolo, tutti con esito negativo (anche se in quel caso si intendeva mostrare l'influenza non sul comportamento, ma sulla morfologia). |
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13-09-2011, 21.30.23 | #125 | ||||
Ospite abituale
Data registrazione: 12-04-2011
Messaggi: 630
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Riferimento: The Truman Show (l'idea Della Simulazione)
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Area empirica vuol dire che, ancora non si è riusciti a trovare una strada su cui applicare quel protocollo scientifico che reclami; per cui siamo ancora a livello di supposizioni e non di teorie. Citazione:
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Ultima modifica di Tempo2011 : 14-09-2011 alle ore 20.46.39. |
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14-09-2011, 13.40.09 | #126 | |||||||
Ospite abituale
Data registrazione: 12-04-2011
Messaggi: 630
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Riferimento: The Truman Show (l'idea Della Simulazione)
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In ogni modo dovrai ammettere che, nella ricerca empirica, la deduzione e le intuizioni sono l'unica strada che abbiamo a disposizione per arrivare a formulare delle teorie, e anche in questa direzione la storia scientifica è piena di esempi deduttivi e intuitivi che hanno condotto al successo e, secondo me, rappresentano una percentuale molto più alta degli insuccessi. Citazione:
Per ritornare al nostro sasso, se esso sarebbe sottoposto alla pressione di 1mld di atm, fermo restando la temperatura esterna, il sasso si sbriciolerebbe all'infinito ma senza cambiare il suo stato. In pratica era solido e rimarrà tale, solo in parti infinitesimali. Nella realtà però questo non avviene, perché sappiamo che a quella pressione si svilupperebbero delle temperature tali da far evaporare il nostro sasso. E' un fatto fisico. Citazione:
Perdonami Eretiko, ma qui stai cavillando inutilmente, poiché indipendentemente dall’altitudine chi fa avvenire la trasformazione è sempre la temperatura, un po’ prima o un po’ dopo ma è sempre lei che decide. Citazione:
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Ultima modifica di Tempo2011 : 14-09-2011 alle ore 20.51.41. |
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14-09-2011, 20.43.08 | #127 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 11-10-2007
Messaggi: 663
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Riferimento: The Truman Show (l'idea Della Simulazione)
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Mica vero... anzi la scienza si è mossa spesso e volentieri per via induttiva (vedi Newton ed Einstein, giusto per citare casi celebri e conosciuti). Comunque non parliamo di questo, adesso, e torniamo all'aspetto della "memoria basilare" (come da te definita) della materia inerte. Citazione:
Potrei applicare una pressione che aumenta a salti, a partire da un valore molto basso, ad esempio con legge a gradino nel tempo, in modo che il sasso sia sempre in equilibrio termico con l'ambiente. L'esperimento è irrealizzabile ma in teoria potresti ridurre il sasso ad atomi senza fargli cambiare stato. E quale è lo stato degli atomi ? Inoltre non sono cavilloso riguardo a pressione e temperatura: è una legge fisica che lo stato dipenda da queste 2 grandezze, quindi in linea di principio non è giustificato che tu assuma solo la temperatura come causa di "memoria". E sul punto triplo la tua risposta è evanescente: un cubetto di ghiaccio ad una certa T ambientale può lentamente "sciogliersi" sia in liquido sia in vapore se si trova ad una opportuna P. Perchè le molecole, alla stessa T, in parte diventano liquide, in parte gassose, in parte restano solide ? Io deduco che non ci sia nessuna "memoria", nemmeno se si tenesse conto della P, e la situazione del punto triplo a mio giudizio falsifica la tua ipotesi. Comunque visto che io e te siamo in disaccordo su questo aspetto chiedo lumi agli altri amici del forum, perchè ci aiutino a dirimere la questione. Poi affronteremo l'altro aspetto della "memoria" genetica. |
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15-09-2011, 07.40.26 | #128 | ||||
Ospite abituale
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Riferimento: The Truman Show (l'idea Della Simulazione)
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Ultima modifica di Tempo2011 : 15-09-2011 alle ore 20.42.09. |
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15-09-2011, 13.50.04 | #129 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-01-2011
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Riferimento: The Truman Show (l'idea Della Simulazione)
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Come diceva Karl Marx, la realtà determina la coscienza. Una volta che tu hai una coscienza, in quella tu sei ugualmente cosciente dell'ambiente fisico e di quello mentale-soggettivo, i due tipi di realtà si unificano nella coscienza. La realtà è una sola, è quello stato di cose per cui ci si riferisce ad un qualcosa che non possiamo negare. Almeno io ritengo valida questa definizione di realtà: ciò che non si può negare. Il fatto di dire che esistono diverse realtà dipende dall'applicare questo concetto universale a determinate sfere. Quindi abbiamo la realtà fisica, la realtà della mente, la realtà della natura. Se poi la mettiamo su di un punto di vista soggettivo allora possiamo avere un numero indeterminato di realtà, tante quanti sono gli esseri pensanti. Ma la realtà alla fin fine deve essere una sola: quello che non si può negare. Sul rapporto fra realtà è finzione mi pare interessante considerare la distinzione di Eraclito fra desti e dormienti. Eraclito suddivide il mondo in desti e dormienti. I desti sono quelli che vivono secondo la ragione, la quale è comune a tutti. Fra me e te o chiunque altro infatti, può cambiare soltanto l'uso che facciamo della ragione, ma la ragione in sè è uguale in ogni uomo. Nessun uomo è dotato di più ragione rispetto ad un'altro, la differenza è fra chi la usa più o meno bene. Questa, quella della ragione, è la realtà comune in cui vivono i desti. I dormienti invece vivono in un mondo tutto loro, il mondo che deriva dai loro sensi e che è diverso per ognuno. Un mondo che al cospetto di un desto deve per forza essere giudicato finto Si potrebbe parlare di realtà universali e realtà contingenti. Le realtà universali non possono essere negate da alcuno, quelle contingenti non possono essere negate ma solo da un punto di vista soggettivo. Per quanto riguarda l'aspetto utile della finzione che può verificarsi in determinati casi, io credo che un uomo prima di ricorrere alla finzione per un determinato scopo, debba interrogarsi profondamente se tale scopo non possa essere raggiunto anche senza bisogno di ricorrervi e che tale scopo sia effettivamente degno di giustificare il ricorso alla finzione. |
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15-09-2011, 18.17.20 | #130 | ||
Ospite abituale
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Riferimento: The Truman Show (l'idea Della Simulazione)
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Mentre lo scienziato sapeva tutto di quel missile ed era consapevole di quello che aveva progettato. Una differenza di non poco conto. Alla fine, solo per affermare: ma se noi non sappiamo nulla di quel missile, come possiamo dichiarare consapevolmente di aver visto la realtà? Citazione:
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