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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere.
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Vecchio 18-02-2008, 13.16.08   #51
Giorgiosan
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Data registrazione: 30-09-2004
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Riferimento: Quale futuro per la Metafisica?

Citazione:
Originalmente inviato da Dasein
Dicendo questo devi riconoscere di porti completamente al di fuori del pensiero di Severino.

Heidegger fa una metafisica quella dell'esserci, Husserl chiama fenomenologia la sua metafisica, Hegel fa una metafisica dello spirito... la filosofia non può essere che metafisica se si da a questo termine l'accezione ampia che include
Severino non è un metafisico puro nel significato originario di questa parola?
a
Anche la chiacchera di Heidegger non è categoria universale dell' esserci per lui?

Dobbiamo uscire dal pregiudizio storico che rinnega la metafisica, non bisogna temere le evocazioni che questo termine evoca.

La filosofia può essere solo discorso sull'essere declinato in tutti i modi, una filosofia che mette in luce le strutture fondamentali della realtà a prescindere dalle differenti percezioni.

Anche il relativismo, a cui Quine ha dato una struttura coerente, è un discorso metafisico.

Tutto il resto va sotto nomi diversi ma non è filosofia....il suo campo e l'essere in generale ed è qui la specificità che non è oggetto di altre discipline.

Se intendi fuori da determinato contenuti della filosofia di Severino può darsi...non so a cosa alludi, certo non il mio pensiero non è "identico" a quello di Severino....ma il "modo" non lo vedo diverso, per quello che conosco ed ho assimilato del suo pensiero...di cui devo farmi ancora una opinione conclusa.
Giorgiosan is offline  
Vecchio 18-02-2008, 13.27.03   #52
Giorgiosan
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Data registrazione: 30-09-2004
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Riferimento: Quale futuro per la Metafisica?

Citazione:
Originalmente inviato da spirito!libero
Non ho capito, stai forse dicendo che la scienza post galileiana entra nel novero delle metafisiche ?

Saluti
Andrea

Sì, sono d'accordo con Lakatos e con altri: la scienza è metafisica perché cerca le cause e quindi la causa o le cause prime.

Ciao
Giorgiosan is offline  
Vecchio 18-02-2008, 14.52.35   #53
spirito!libero
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Data registrazione: 08-11-2006
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Riferimento: Quale futuro per la Metafisica?

Come ho già più volte detto, parlare di “scienza” senza distinguerne le fasi è una semplificazione ingenua e inaccettabile. E’ vero che nella fase della “scoperta” tutto può essere utilizzato, anche concetti metafisici, tuttavia la scienza si distingue da ogni altro sapere umano proprio perché ha una serie di metodologie fisiche, benché difficilmente perfettamente codificabili, per giustificare (fese della giustificazione) le proprie scoperte.

Inoltre il fatto che si tenti di scoprire le cause di un fenomeno, non vedo perché debba far rientrare la ricerca scientifica nell’ambito della metafisica, oppure credi che aver scoperto la causa fisica del fulmine abbia per caso detto qualcosa sulla cosiddetta “causa prima” ?

Oggi sappiamo che esistono eventi genuinamente incausati e dunque è persino razionalmente infondato sostenere che debba esistere una causa prima. Non vedo dunque come si possa sostenere che poiché si cercano le cause di fenomeni fisici allora si sta facendo della metafisica.

Saluti
Andrea
spirito!libero is offline  
Vecchio 18-02-2008, 16.40.41   #54
Giorgiosan
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Data registrazione: 30-09-2004
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Riferimento: Quale futuro per la Metafisica?

Citazione:
Originalmente inviato da spirito!libero
Come ho già più volte detto, parlare di “scienza” senza distinguerne le fasi è una semplificazione ingenua e inaccettabile. E’ vero che nella fase della “scoperta” tutto può essere utilizzato, anche concetti metafisici, tuttavia la scienza si distingue da ogni altro sapere umano proprio perché ha una serie di metodologie fisiche, benché difficilmente perfettamente codificabili, per giustificare (fese della giustificazione) le proprie scoperte.

Inoltre il fatto che si tenti di scoprire le cause di un fenomeno, non vedo perché debba far rientrare la ricerca scientifica nell’ambito della metafisica, oppure credi che aver scoperto la causa fisica del fulmine abbia per caso detto qualcosa sulla cosiddetta “causa prima” ?

Oggi sappiamo che esistono eventi genuinamente incausati e dunque è persino razionalmente infondato sostenere che debba esistere una causa prima. Non vedo dunque come si possa sostenere che poiché si cercano le cause di fenomeni fisici allora si sta facendo della metafisica.

Saluti
Andrea

La metafisica è la scienza dell’essere in quanto essere:

l’esser in quanto uno, l'essere dei principi a cui obbedisce: il principio di identità, di non-contraddizione e del "terzo escluso", per cui è impossibile che la stessa cosa sia e non sia.

Di questo se ne occupa la “scienza della logica”


La metafisica è scienza delle cause prime, nel suo momento eziologico:
la metafisica classica articolava le cause in, materiale, formale, efficiente e finale

La scienza cerca la causa materiale cioè il sostrato e afferma che questo sostrato è l’energia

La causa formale o forma è il fattore determinante, ciò che fa sì che la materia indeterminata assuma certi caratteri distintivi. Se ne occupa la biochimica, la biologia, l’evoluzionismo.

La causa efficiente (o efficace, o agente) è ciò da cui è prodotto l'effetto: se si vuole le cause seconde, tutte le scienze cercano sempre questa causa.

La causa finale ciò verso cui tende la cosa causata…le previsioni della scienza.


Poi ha specificato i significati di essere che sono 4…quello dinamico di atto e potenza… momenti ineliminabili per il pensiero scientifico….l’essere in senso statico o strutturale, con le categorie che definiscono i modi universali del pensare, ci sono quelle individuate da Aristotele, quelle di Kant , quali genere e specie inevitabili in ogni tassonomia scientifica….ecc. ecc.

Poi questo pensiero si è evoluto ma è anche rimasto uguale a stesso ( questo piacerebbe a Severino )

Vedi il fatto è che Aristotele non ha inventato la metafisica, ha semplicemente constatato, e sintetizzato, quando i tempi storici sono stati maturi, le modalità universali di fare scienza nel senso più ampio della parola e un modo di ragionare dell’uomo analizzando il pensiero di quelli che lo avevano preceduto e raccogliendo le loro riflessioni.


Ciao
Giorgiosan is offline  
Vecchio 18-02-2008, 17.38.45   #55
spirito!libero
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Riferimento: Quale futuro per la Metafisica?

Non mi sembra che tu mi abbia risposto, quindi commenterò solo questo passaggio:


Citazione:
“l’esser in quanto uno, l'essere dei principi a cui obbedisce: il principio di identità, di non-contraddizione e del "terzo escluso", per cui è impossibile che la stessa cosa sia e non sia.”

Ti comunico che il principio del terzo escluso è seriamente messo in discussione.


Saluti
Andrea
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Vecchio 18-02-2008, 19.48.29   #56
Giorgiosan
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Riferimento: Quale futuro per la Metafisica?

Citazione:
Originalmente inviato da spirito!libero
Non mi sembra che tu mi abbia risposto, quindi commenterò solo questo passaggio:

Ti comunico che il principio del terzo escluso è seriamente messo in discussione.
Saluti
Andrea

Aristotele non se ne preoccupa più.

Per quanto riguarda la risposta mi è difficile essere più chiaro di così.

Ciao
Giorgiosan is offline  
Vecchio 18-02-2008, 21.58.44   #57
Koli
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Riferimento: Quale futuro per la Metafisica?

Citazione:
Originalmente inviato da sileno
non riguarda la luce che in parte....riguarda il mondo dei quark e dunque gli elementi costitutivi ultimi della materia a cui la scienza sia riuscita ad arrivare....ti assicuro che esistono teorie in questo campo i cui esiti farebbero rabbrividire ogni cultore della logica....non so se conosci il così detto "paradosso del gatto di Schrodinger".....comunque senza entrare in tecnicismi secondo me la logica ha un preciso limite d'azione e questo è l'ambito del finito....quando si passa a riflettere su qualcosa di infinito, eterno, etc allora la logica non può più spiegare nulla.....anche sul piano filosofico quando si passa all'analisi di unità infinitesimalmente piccole ( o infinitesimalmente grandi ) di tempo o di spazio ( si pensi alle riflessioni sulla natura dell'istante, o il concetto stesso di divenire nell'atto del divenire, cioè nel pasaggio dal non essere all'essere, etc. ) la logica non riesce più a procedere con coerenza....

Se non sbaglio, il paradosso del gatto non dice che tale gatto sia morto e vivo al contempo ma che, poichè ignoriamo le condizioni del felino prima di poterlo osservare esso puo essere considerato sia vivo che morto allo stesso tempo. (Io tifo per la sua sopravvivenza).
Torno a precisare che non considero la logica in sè come un mezzo per cogliere il significato ultimo di una dimensione infinita (anche se io, a differenza di te e di koan, non distinguo in questo ambito, l'ifinito dal finito), ma penso anche che alla fine non ci rimane molto se la eliminiamo. L'infinito non è che l'insieme di infiniti finiti. Anche una posizione che stigmatizza la logica, si serve di essa.
Ciao.
Koli is offline  
Vecchio 18-02-2008, 22.41.10   #58
spirito!libero
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Riferimento: Quale futuro per la Metafisica?

Citazione:
Originalmente inviato da Giorgiosan
Aristotele non se ne preoccupa più.

Per quanto riguarda la risposta mi è difficile essere più chiaro di così.

Ciao

Ma tu che l'hai citato a fondamento della metafisica dovresti preoccuparti se hai a cuore la verità. Riguardo alla risposta, ribadisco che non vedo dove si possa comprendere che poichè la ricerca scientifica si occupa della cause dei fenomeni, allora dovrebbe occuparsi anche di una presunta causa prima metafisica.

Saluti
Andrea
spirito!libero is offline  
Vecchio 18-02-2008, 22.47.44   #59
Dasein
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Riferimento: Quale futuro per la Metafisica?

Citazione:
Originalmente inviato da Giorgiosan
Heidegger fa una metafisica quella dell'esserci, Husserl chiama fenomenologia la sua metafisica, Hegel fa una metafisica dello spirito... la filosofia non può essere che metafisica se si da a questo termine l'accezione ampia che include
Severino non è un metafisico puro nel significato originario di questa parola?
a
Anche la chiacchera di Heidegger non è categoria universale dell' esserci per lui?

Dobbiamo uscire dal pregiudizio storico che rinnega la metafisica, non bisogna temere le evocazioni che questo termine evoca.

La filosofia può essere solo discorso sull'essere declinato in tutti i modi, una filosofia che mette in luce le strutture fondamentali della realtà a prescindere dalle differenti percezioni.

Anche il relativismo, a cui Quine ha dato una struttura coerente, è un discorso metafisico.

Tutto il resto va sotto nomi diversi ma non è filosofia....il suo campo e l'essere in generale ed è qui la specificità che non è oggetto di altre discipline.

Se intendi fuori da determinato contenuti della filosofia di Severino può darsi...non so a cosa alludi, certo non il mio pensiero non è "identico" a quello di Severino....ma il "modo" non lo vedo diverso, per quello che conosco ed ho assimilato del suo pensiero...di cui devo farmi ancora una opinione conclusa.


Guarda, hai detto di Severino che lo vedi in fondo cattolico e che si mantiene all'interno di verità storiche.
Hai detto due cose completamente opposte al messaggio del nostro. Siccome più volte mi sembrava ti fossi richiamato a lui credo che o lo intendi a modo tuo oppure ne fai un uso, ne dai un'interpretazione sbagliata. Che poi tu non sia daccordo con lui niente da dire, ma dire che Severino è metafisico (concesso ma con specificazioni) e che enuncia verità storiche è come dire che Marx voleva che il capitalismo si perpetuasse e consolidasse.

Magari puoi criticarlo e dire che anche lui si mantiene su quella scia, ma devi portare argomentazioni inerenti ciò che egli dice, non supposizioni.
Dasein is offline  
Vecchio 18-02-2008, 22.52.26   #60
Dasein
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Riferimento: Quale futuro per la Metafisica?

Citazione:
Originalmente inviato da spirito!libero
Come ho già più volte detto, parlare di “scienza” senza distinguerne le fasi è una semplificazione ingenua e inaccettabile. E’ vero che nella fase della “scoperta” tutto può essere utilizzato, anche concetti metafisici, tuttavia la scienza si distingue da ogni altro sapere umano proprio perché ha una serie di metodologie fisiche, benché difficilmente perfettamente codificabili, per giustificare (fese della giustificazione) le proprie scoperte.

Inoltre il fatto che si tenti di scoprire le cause di un fenomeno, non vedo perché debba far rientrare la ricerca scientifica nell’ambito della metafisica, oppure credi che aver scoperto la causa fisica del fulmine abbia per caso detto qualcosa sulla cosiddetta “causa prima” ?

Oggi sappiamo che esistono eventi genuinamente incausati e dunque è persino razionalmente infondato sostenere che debba esistere una causa prima. Non vedo dunque come si possa sostenere che poiché si cercano le cause di fenomeni fisici allora si sta facendo della metafisica.

Saluti
Andrea


Per capire la scienza bisogna indagarne le origini, non si può solo valutare il metodo di verificazione (meglio, falsificazione) che essa usa per corroborare le sue scoperte, per giustificarle.

Allora conosciamo tutti gli strumenti scientifici, le teorie e tutte le cose secondarie ma non conosciamo la movenza primaria della scienza e il punto da cui essa trae origine, che è sicuramente ontologico-metafisico. Finchè ci si nasconde dietro l'assolutizzazione della fase successiva senza chiedersi la causa del suo inizio si rimane a una visione limitativa e incompleta della scienza, e si rischia di non saper più intepretare la realtà e nemmeno gli effetti e i risultati che essa genera.
Dasein is offline  

 



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