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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
28-03-2008, 09.41.47 | #5 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Riferimento: Negligenze e memorie.
Citazione:
Per Cina ed India sono elencate figure che normalmente sono considerati maestri spirituali. Esempio Nisargadatta e Osho per l’India, Lao Tse e Confucio per la Cina. Se apri invece quelli d’occidente di media sono divisi per secoli, cioè filosofi del X secolo, dell’XI secolo etc.etc… e creano un elenco interminabile. Basta pensare a nomi a caso, come Descartes a Kant, Spinoza, Hobbes, Locke, Hume, Hegel, Russel, Shopenauer, Russeau, Wittgenstein, Marx, Bradley, Nietzsche, Kierkegaard tanto per citare qualcuno….. Tu puoi vederla o non vederla questa frattura che si è prodotta nell’occidente cristiano. E’ un tuo privilegio negarla se ritieni ma per me il fenomeno è lampante e mi chiedo perché è successo? Il fatto che la filosofia nacque, crebbe e fiorì, anzi lussureggiò, ad opera dei Greci, per molti secoli innanzi Cristo, può c’entrare con la risposta alla domanda ma da sola non spiega quell’evoluzione che ha portato nei secoli a creare un solco nell’occidente cristiano, che sembra avere specializzato la religione come “la scienza del bene” e la filosofia come “la scienza della verità”. |
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28-03-2008, 13.51.37 | #9 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Riferimento: Religione e filosofia.
Citazione:
Citazione:
Prima di tutto un saluto a Morfeo che ritrovo volentieri dopo la sua lunga assenza. In maniera diversa sia Morfeo che emmeci, fate risalire l’origine della divaricazione tra religione e scienza all’antica Grecia e più ci penso e più mi convinco che una parte, se non la maggiore parte del perché, va proprio collocata lì. Questo mi induce una riflessione subito conseguente e cioè di come il pensiero della Grecia classica non sia in realtà mai morto nell’occidente e come la domanda di Benedetto Croce riportata da emmeci e cioè “se possiamo dirci tutti greci, piuttosto che tutti cristiani?" sia ancora realmente attuale. Se accettiamo che la religione potrebbe dirsi “la scienza del bene” e la filosofia “la scienza della verità”, Pirsig nel suo libro “Lo zen e l’arte della manutenzione della motocicletta” ci suggerisce una brillante riflessione in merito riflessione che potrebbe aiutarci ad individuare il punto esatto in cui questa divisione nacque. Lui dice: Parmenide fù il primo a chiarire che il principio immortale – l’Uno, la Verità, Dio – è separato dall’apparenza e dalla opinione umana; l’importanza di queste separazioni in rapporto alla storia successiva non sarà mai sottolineato abbastanza. E’ qui che la mente classica per la prima volta abbandona le sue origini romantiche e dice: “Il Bene e la Verità,non sono necessariamente la stessa cosa”. |
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28-03-2008, 14.07.52 | #10 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
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Riferimento: Religione e filosofia.
Beh, VanLag, tutto è diversità in questo mondo degli uomini nonostante l’uniformità del genoma… e non è proprio essa che ha prodotto il moltiplicarsi degli dei e delle dottrine, gli scismi, i dogmi e i diversi decaloghi – cioè la diversità almeno apparente delle fedi, fino a renderle l’una contro l’altra armate?
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