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26-02-2008, 09.19.25 | #122 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
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Riferimento: Quale futuro per la Metafisica?
Mi pare che nel corso della discussione siamo arrivati a identificare surrettiziamente metafisica e misticismo: metafisica è un concetto che non può identificarsi con l’esperienza religiosa personale di chi sperimenta il divino e cerca i sentimenti, i concetti, il linguaggio adatti ad esprimere questa esperienza: mentre mi sembra che koli, che aveva introdotto il tema, volesse tener presenti le radici aristoteliche della metafisica, che è ontologia, volta a definire le strutture generali dell’essere: resta però il fatto che, almeno nella redazione che gli allievi di Aristotele hanno fatto di questa scienza, essa trascorre o – per così dire - si perfeziona nella concezione di un’ontologia superiore a ciò che si percepisce coi sensi, cioè a quella che riguarda le sostanze angeliche e Dio (come atto puro o pensiero del pensiero), aprendo un campo filosofico che influenzerà l’intera filosofia scolastica e susciterà discussioni fino a Kant, l’idealismo, il positivismo, Husserl e Heidegger: con una folla di argomentazioni che trovano dopo tutto la loro radice nell’equivoco che si annidava in quella particella greca “meta”, che da termine editoriale (libri che vengono “dopo” quelli dedicati alla fisica) è slittato a significare “oltre”, cioè a sancire il valore superiore dell’ontologia in quanto riferita al divino. Mi pare che la discussione ha dimenticato Aristotele e le altre versioni storiche in cui la metafisica si è presentata nell’occidente (e magari nelle filosofie orientali) finendo di badare solo a quei risvolti emozionali (certo non trascurabili) che sono tipici del misticismo e che entrano facilmente nel nostro sentire e parlare quotidiano.
Ora, tornando al problema come impostato da koli, occorre distinguere tra scienza e filosofia, visto che la scienza si occupa di fisica e non di metafisica mentre i filosofi, a meno di accettare l'idea oggi per verità progrediente, del "pensiero debole", se ne occupano e se ne occuperanno ancora, visto che il pensiero umano, se non può eliminare il dubbio, non può nemmeno eliminare la sua capacità di creare, esista o non esista quello che crea. |
26-02-2008, 10.12.10 | #123 | |
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
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Riferimento: Quale futuro per la Metafisica?
Citazione:
Ho già affermato che il misticismo non è un emozione... Vi pregherei di approfondire certi aspetti, se dovete disquisirne, o prima di congedarvi.. |
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26-02-2008, 10.47.46 | #124 |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
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Riferimento: Quale futuro per la Metafisica?
I programmi di ricerca scientifica si formano non solo attraverso i dati dell'analisi empirica, ma anche per l'influenza di fattori metafisici, sociali, culturali, ed intuitivi che concorrono a formare il paradigma di un programma di ricerca.
Condivido il pensiero di Dario Antiseri che la metafisica è necessaria alla scienza e dannosa per la fede. |
27-02-2008, 09.09.42 | #125 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-07-2007
Messaggi: 128
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Riferimento: Quale futuro per la Metafisica?
Citazione:
sarebbe difficile credere a qualcuno che afferma di conoscere qualcosa ma di non saperla o poterla comunicare ... io penso che dire che Dio è inesprimibile e dire che Dio è inconoscibile è un po' la stessa cosa |
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27-02-2008, 10.10.38 | #126 | |
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
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Riferimento: Quale futuro per la Metafisica?
Citazione:
e capisco che "credergli " è già una "fede".. |
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27-02-2008, 11.19.46 | #127 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-07-2007
Messaggi: 128
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Riferimento: Quale futuro per la Metafisica?
Citazione:
...ma questo avviene che io sappia per i vissuti interiori e gli stati emotivi...quindi si torna a caratterizzare di nuovo l'esperienza mistica come esperienza fondamentalmente emotiva...per quanto riguarda la metafisica invece in genere dovendo essere un discorso rigoroso e obbiettivo più che alla volubile estrosità del sentimento deve rivolgersi alla acuta, fredda e lucida analisi razionale...anche nelle metafisiche che più hanno avuto il sentore di esperienza misterica ( penso per esempio alla visione platonica delle idee ) non veniva mai messa in dubbio la possibilità di analisi razionale del contenuto dell'esperienza ( tanto che Platone è il primo teorizzatore del metodo dialettico attraverso il quale può addirittura dividere le idee per generi, istituirne una gerarchia, salire attraverso questa fino all'Uno e attraverso l'Uno e il suo sostrato intelligibile - la Diade - dedurre l'intera "struttura" della realtà sopra-sensibile ) e tanto meno dunque la sua comunicabilità...dunque in filosofia l'esperienza si caratterizza come fondamentalmente conoscitiva...si potrebbe obiettare con la grande importanza del sentimento nel movimento romantico anche se credo che i romantici non vedevano nel sentimento un approdo fine a sè stesso...diveniva solo il privilegiato strumento di conoscenza...nelle esprienze mistiche lo stato di estasi sembra essere il fine... ( dico sembra, proprio perchè non ho mai approfondito l'argomento...anzi se potessi consigliarci qualche link o libro sarebbe veramente utile...anche perchè continuare a parlare qui di rapimenti mistici è un po' fuori tema )... |
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27-02-2008, 13.01.48 | #128 | |
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
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Riferimento: Quale futuro per la Metafisica?
Citazione:
D'altronde siamo in ambito filosofico...(scusa ma non ci sono abituato..) Citerei ,nell'ambito di quella che viene chiamata in genere "Philosophia Perennis" almeno un nome dell'Oriente:Shankara (o Sankara) che rappresenta un pò il culmine dell'indagine filosofica-mistica di quei lidi. http://it.wikipedia.org/wiki/Adi_Shankara |
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27-02-2008, 14.47.59 | #129 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-11-2006
Messaggi: 1,334
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Riferimento: Quale futuro per la Metafisica?
Citazione:
Che significa che è difficile credere a qualcuno che fa una esperienza interiore senza poterla descrivere ? Quersto accade tutti i giorni. Inoltre perchè il fatto che gli altri vi possano credano o meno la renderebbe di per se vera o falsa ? Si stava parlando del'esprimersi sulla parola Dio pur non avendo elementi per farlo. Saluti Andrea |
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27-02-2008, 15.20.35 | #130 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-07-2007
Messaggi: 128
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Riferimento: Quale futuro per la Metafisica?
Citazione:
mi hai citato erroneamente: ho detto che è difficile credere a qualcuno che dice di conoscere qualcosa ma non può comunicarla o esprimerla...per quanto riguarda l'esperienza interiore emotiva, sono stato il primo a fare esempi col bungee jumping proprio per affermarne la difficoltà comunicativa...ma la conoscenza è di per sè un'altra cosa rispetto all'esperire un vissuto interiore; la conoscenza è inseparabile dalla comunicazione dei contenuti della conoscenza...quando meditiamo o riflettiamo su qualcosa ci poniamo domande e avanziamo ipotesi e facciamo esempi in un soliloquio interiore che è già comunicazione...e potremmo anche metterla per iscritto ( altra forma di comunicazione )...e potremmo anche interpellare altri studiosi per intrattenere un dialogo...d'altronde quando uno pensa lo fà in forma verbale ( o tramite altro linguaggio di segni ..... ma sempre di linguaggio si tratta ) |
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