La qualità del Coraggio è indispensabile sul Sentiero e carattteristica di ogni Cavaliere.

Essa sia considerata nel suo più pertinente e profondo significato, cui rimanda l'etimologia del termine: "cor", cuore, la qualità del cuore.

E' pertanto l'impulso dell'anima a far prevalere l'aspetto dell'Amore coraggioso "che espande" sulla Paura e l'Angoscia "che restringono" ("angoscia" deriva da "angere", stringere).

Paura, Indifferenza, Disamore, Sfiducia e Amarezza sono le grandi nemiche del'evoluzione: esse inceppano i nostri passi; legano al passato e alle abitudini; vincolano alle chiese e ai settarismi di ogni tipo; incatenano le intelligenze a guru e plagiatori; impediscono l'irradiazione dell'Amore; rinnovano gegarismi e antiche servitù; potenziano egoismo, noia e consumismo in cui affonda il nostro mondo ammalato di Non-senso.

Che ciascuno svolga la sua parte con il "coraggio dell'Amore" che nasce dal senso del Servizio dalla chiara Visione!

Mi hai convinto.

Che devo fare? A chi devo mettermi a rapporto? Qual'è il contingente al quale sono assegnato?

(Saluto marziale)


P.S.
...A proposito, di quale Ordine di Ca-valieri siamo? Rosacroce? Chi è il nemico?

Mistico, ti prego, perdona la mia umana debolezza e lascia che ti affianchi in questa affascinante avventura che hai intrapreso.

Siccome ho speso la mia parola (poca cosa in verità) affermando che chiedevo di cessare il dialogo con i 2 cavalieri (però sapevo che il Signore sa contare sino a 1) devo, a malincuore, tenere fede alla parola spesa.

E dunque solo tu mi puoi aprire le porte del cielo che mi consentiranno di fare anche io domanda di ammissione. Solo tu potrai dialogare con loro. E dopo, solo dopo aver implorato il perdono, supplicherò, pregherò di esser accettato. Non in mezzo alla fronte però.

Esprimo fin d'ora, tuttavia, la mia assoluta mancanza di coraggio e di ogni virtù! Che posso diffusamente documentare: praticai la nobile arte dal cuore antico chiamata pugilato ma non salii mai sul ring.

Venni giù sciando come un pazzo dalle montagne, ma pochi metri prima del traguardo, io stesso, vigliaccamente, mi buttai a terra! Ero stanco! Povera stella...............

Rubai, di nascosto, nel buio della notte. Uccisi un gatto, non ce n'era l'intenzione, d'accordo, ma lo feci.

Ho ucciso zanzare e mosche. Insultato, minacciato, tradito donne, cambiato versione, tradito tutti, ho urlato a squarciagola contro persone a me care, ho bestemmiato, ho fatto l'amore senza poesia, ho deriso, disprezzato.

Tutto quello di buono che ho fatto non è assolutamente ascrivibile a me medesimo. Sono state Grazie o fortuna per chi non crede alle stesse.

Le mie poche e povere qualità hanno aggiunto ben poca cosa al bene del mondo.

Non credo dunque di avere un curriculum vitae degno di nota.

Tuttavia tu, se puoi, chiedi Mistico. Chiedi più cose possibili. Magari, non ora, ma magari più avanti ci sarà posto anche per me.

Ciao



P.S.
non fatemi arrabbiare: dunque nessuno dica che faccio l'umile!

Il sottoscritto FREEDOM ..............., c.f. ..................., residente in .............., alla Via/p.zza......................... ......, nato a.................. il....................

C H I E D E

Di essere ammesso alle prove per titoli ed esami per l'ammissione ed iscrizione all'Albo Dei Cavalieri Di ...............

D I C H I A R A

inoltre, di essere fedele suddito della Corona e di non aver in precedenza subito condanne penali.

Con osservanza.

(Data e firma)


P.S.
Compila i dati mancanti e mandali per posta del forum all'ufficio competente... ed in bocca al lupo! ...Fammi sapere !

PP.SS.
Vedrai che non si ricordano nemmeno il tuo nome... passerai, passerai! e se no... PASSERA!

Grazie per il prezioso aiuto e.............crepi!

Cara Sorella,

La tematica "profano e iniziato" sta consentendo di mettere a fuoco elementi che spesso sono tralasciati nella proposizione del Sentiero.

In particolare il Coraggio costituisce un aspetto cruciale per il passaggio dall'ovattata sopravvivenza nel nulla illusorio, alla capacità di imprimere effettivamente svolte meditate sul proprio tracciato-vita.

Ascrivo al Coraggio la caratteristica di segnale differenziante, che contraddistingue un individuo il quale ha ormai abbandonato l'eterna statica mentale robotica, e finalmente "pensa".

Riconosco al Coraggio, tuttavia, anche una caratteristica "selettiva".
Le azioni coraggiose sono numericamente esigue.
Ma, qualitativamente, una sola azione coraggiosa cambia la storia per secoli e millenni.

Il coraggio induce alla revisione della propria impostazione del pensiero. Il soggettivo viene (coraggiosamente!) superato: inutile immaginare la realtà a occhi chiusi e rifugiarsi nel proprio mondo dei sogni infantili (pur legittimi).
Molto meglio aprire gli occhi e guardare (e qui, ammettiamolo pure, ci vuole veramente coraggio).

Mi vengono in mente le parole di Luigi Valli: "scopo (del libro*) è soprattutto suscitare il senso di questo problema nell'animo di pochi spiriti obiettivi".
(*: "Il linguaggio segreto di Dante e dei Fedeli d'Amore")

L'agghiacciante episodio del funzionario italiano assassinato da soldati USA (alleati!) pone l'esercizio del pensiero dinanzi alla necessità del coraggio.

Anche in questo caso, nel "mondo di tutti i giorni", si fanno commenti, ma poi si riprende a fare la spesa, a pianificare il proprio viaggetto, a comprare l'oggetto hi-tech del momento, e a cercare occasioni per divertirsi il più possibile.

La differenza è che, invece, un iniziato continua a pensare, senza dimenticare per un solo attimo l'immagine di quelle mani paterne che accolgono la salma (e non solo la salma), sotto la pioggia di un areoporto militare, tra il dolore e la costernazione di parenti e di amici.

Tu sai, cara Sorella, quali quadri esistono dietro le quinte della scena quotidiana. Il tuo solo sapere è attestazione di grande coraggio.

Questo paese, ormai opulento a dispetto delle continue "lamentazioni" dei finti poveri, ha consentito di educare le ultime generazioni al perfetto egocentrismo. Ognuno si vede come centro dell'Universo, mentre i problemi e il dolore degli altri restano lontani fantasmi a cui si da poca attenzione.

Naturlamente la favola sociale assolve le coscienze perplesse grazie a continui atti pubblicitari di solidarietà verso il prossimo: si adottano bambini a migliaia di chilometri di distanza, si scuciono spiccoli e miliardi a chi deporta-schiavizza-sfrutta i minori, si celebrano santi sodalizi che foraggiano il baronismo universitario ed il plagio della cultura.

Su questo palcoscenico desolante si muovono, come schegge impazzite, anime ricoperti di corpi, impaurite, disorientate, "neutralizzate" dalla programmazione dei gusti stabilita dal Grande Fratello di Orwell.

Ognuno tenta di ricostruire un proprio simulacro personale a cui legarsi nell'assurda speranza di resistere agli tsunami della pubblicità, della guerra e del plagio più occulto.
Il sentirsi così indifesi, inermi, abbandonati fa sì che molti si rifugino nella violenza gratuita, una violenza indotta, ma pur sempre violenza, che si estrinseca in un continuo stato di instabilità, di aggressività, di irragionevolezza.

Penso alle prossime, ennesime elezioni: e chi sarà il prossimo ministro? chi sarà il prossimo assessore? Sempre gli stessi, pur mutando nomi, emblemi, stili falsamente ideolgici.

Ieri la moda politica era il far leva sul "lavoro per tutti". Ma al Fairmounth Hotel (spero di aver scritto bene, non conosco la lingua anglosassone) di San Francisco, si riunirono i potenti dell'economia mondiale (nel 1995, ma solo alcuni giornalisti di Der Spiegel ne riportarono notizia): essi decisero, alla presenza di uomini di governo e di professionisti della guerra, che su 10 uomini solo 2 dovevano lavorare. Al resto si doveva provvedere con misure di "entertaiment" sociale. Da allora i politici, come i burattini di uno squallido teatrino, hanno sempre più approfondito le iniziative socio-intrattenitive, mascherandole da "eventi culturali".

Poi, cercando nella spazzatura nuove tematiche alla moda (solo in Italia si continua a fare propaganda promettendo posti di lavoro!), hanno inventato la falsa ecologia, sul cui castello di "carta riciclata" hanno costruito la loro fortuna generazioni intere di giovani politici.

La menzogna più eclatante fu proprio la carta riciclata, uno degi mezzi più inquinanti del pianeta, mentre si nasconde alla gente che in realtà nessuno più, da decenni, abbatte alberi per produrre la carta (è antieconomico: si usano, invece, apposite piantine coltivate in serra come l'insalata, con un ciclo di sviluppo di soli tre mesi).

Ricordi il fratello che ci scrisse dall'Africa sull'interno della bustina da lettera (non aveva i soldi per comprare anche il foglio!!!)?
Ci vuole coraggio per ricordare, per sapere, per portare sulle spalle la responsabilità di conoscere cose che non piacciono.

Ecco perchè i cittadini inconsapevoli del paradiso socio-economico preferiscono ridere di tutto e di tutti, ogni giorno, camminando comodamente in scarpe firmate dalla miglior multinazionale d'oltreoceano, ma confezionate con il sangue di un anonimo minorenne che muore in incognito nel sotterraneo di un magazzino nel sud-est asiatico.

Hai ragione, cara Sorella, il tema del coraggio è importante, più importante e radicale di quanto non possa apparire alla solita prima impressione, quella prima impressione alla quale molti, troppi, hanno ormeggiato le ancore della propria mente, preferendo chiedere alla televisione e agli sms le prossime regole del gergo quotidiano e le pasticche anti crisi-esistenziale per foraggiare il tragico riso: riso che non potrà mai abbondare sul viso di chi è dolorosamente consapevole.

Per questo gli iniziati continueranno senza tregua la propria battaglia contro l'illusorio, anche se a volte qualcuno ci detesta perchè interrompiamo la "festa", roviniamo il divertimeto, interrompiamo il balletto, o rifiutiamo di indossare il costume del carnevale perenne.

Per fortuna che... non ci manca il coraggio!

esperantiano

Questi sono "ideali".
Troviamo questo aspetto "ideologico" in tutte le tradizioni spirituali. Troviamo questo negli strati inferiori di ogni "Tradizione".
Nel Buddismo Tibetano e' l'offerta del Mandala, nella Cabbalah e' l'albero della Vita, nell'esoterismo islamico e' l'Enneagramma (ripreso poi da Gurdjeff e di recente molto in voga in diversi ambienti spiritali) ecc. ecc.
Gli ideali puntano all'aspetto puro delle "passioni" umane, sono "archetipi" cioe' potenze cosmiche, dei o idee primordiali capaci di manifestarsi nello stato visionario agli esseri umani. Siamo qui al livello dello stato etereo che e' l'aspetto emotivo, l'energia, la Voce di ogni essere umano.
A questo livello operano i Maghi e gli Sciamani per esempio.
La padronanza assoluta dell'energia creativa e' pero' esclusiva degli esseri illuminati che sono "oltre" il mondo delle idee che per quanto "pure" sono sempre e solo "forme pensiero".
E' evidente nello scritto di Biachiara e di altri che aderiscono ideologicamente ad un percorso iniziatico un fondamentale e irriducibile "dualismo". Il bene e il male, i buoni e i cattivi.
Non potrebbe essere altrimenti trattandosi ancora di un dominio del "mentale" che funziona appunto su basi "dualistiche".
Tale approccio alla spiritualita' e' l'origine di ogni "fondamentalismo", di ogni "settarismo" e in ultima analisi e' assolutamente "falso".

E' inutile che rispondi, non hai visto che quel che postano Esperantiano e Bianchiara-Esperantiano è un "format" che si ripete in vari altri forum?!

Se gli vuoi fare un favore, non inquinare la successione dei loro post rivolgendoti a loro, altrimenti li costringi a variare i copia ed incolla, ogni tanto, con aggravio del lavoro.

Ti richiamo allo spirito collaborativo!




P.S.
Considerali come una nuvola di pioggia passegera... passerà!

Persino i promotori finanziari sono più bravi nel vendere la loro merce!

Purtuttavia condivido: che facessero quello che più desiderano. Quello che potevamo fare per loro l'abbiamo fatto.

Non mi esimo però dall'augurare loro di scoprire, prima o poi, la dolcezza del cuore! Specialmente quello degli altri!

Buon viaggio.

Premetto che non fregherà a nessuno quello che sto per dire...ma francamente mi interessa poco....ma faccio fatica a star zitto.... sarà colpa della mia professione.
In ogni caso quello che devo dire è questo:
Non comprendo questo vostro strano atteggiamento.
Posso capire che il modo di esporre di esperantiano e biachiara possa non piacere a tutti......capisco anche che i contenuti dei loro interventi possono lasciare perplessi qualcuno....ma continuo a non capire di cosa avete paura.....perchè voi avete paura.
Se non condividete il loro pensiero, confrontatevi, puntualizzate, dibattete, discutete, confutate....non limitatevi al rifiuto....non mi sembra un bell'atteggiamento di apertura mentale.
Mi sembra che voi offendiate senza essere stati offesi....deridete senza essere stati derisi.....nessuno spirito critico, solo ed esclusivamente un rifiuto.
Apprezzo molto di più quelli che (come ad esempio Mirror o Girasole, giusto per non fare nomi) pur condividendo poco di quello che scrivono questi due utenti, ben si guardano per somma educazione di replicare smodatamente o di intervenire solo per mero spirito inconcludente battibecco. Dimostrate di aver ben poche certezze, di non fare affidamento nemmeno sulle vostre convinzioni.
Un atteggiamento poco utile alla comprensione e ben poco edificante. Strano per due individui che hanno scelto il nick Mistico e Freedom.
Ok....ho finito di fare l'avvocato delle cause perse.