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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 05-06-2007, 14.43.25   #151
Yam
Sii cio' che Sei....
 
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Riferimento: L'occhio da chi trae la propria essenza..?

Visechi, resto ogni volta basito, completamente stupefatto, di fronte ad una forma di ottusita' che ti ostini a manifestare: penso alla forza del vento, del mare, della terra dove tu vivi, dovrebbe parlarti....se solo tu la sapessi ascoltare.
E che cavolo!
Io per sentire quella VOCE devo prendere il traghetto e venire sino li. Posti come quelli ce ne sono pochi ancora!
Non sei mai rimasto in Silenzio ad ascoltare il vento?
Il Mare?
O abbracciato ad una grossa pietra, non hai mai ascoltato cosa ha da raccontarti?
Chi ascolta?
Quel cavolo di ronzio che chiamiamo pensiero?
Chi sei tu che pensi nello spazio immenso?
Niente, meno che niente.....ma quel niente contiene ogni cosa!

Gli uomini, spesso dimenticano da dove arrivano.

La visione negativa della vita e' luogo comune, chi non si lamenta?
L'ego e' cosi, ha il bicchiere pieno ma lo vuole vedere mezzo vuoto.
Per quanto tu farcisca i tuoi luoghi comuni con cantilene piu' o meno armoniose, luoghi comuni restano.
Mo pure lo scettico con occhiali da sole e lenti scure (a specchio?)!
Visechi ma va......
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Vecchio 05-06-2007, 22.03.30   #152
nexus6
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Pensieri...

Citazione:
Originalmente inviato da visechi
... il feticcio che adorate, l’idolo che idolatrate… l’idea dell’amore, l’idea della consapevolezza, l’idea della saggezza… non sono e non sarò io che violerà la loro sacralità, è la natura, beffarda, che si fa beffe del centro immobile, del testimone, dell’osservatore… io rilevo, registro e rimando, come un’eco, solo l’immagine surreale che nel contrasto fra l’arcobaleno e il diluvio emerge diafana.
.. oh... sì, la natura maligna e beffarda.... c'è scritto in una delle "leggi della Natura" me ne ero dimenticato, che Lei è così e noi poveri piccoli indifesi in cerca di riparo, in balia del caso... approposito ma che sono queste "leggi di Natura" di cui tanto scrivi...? Chi ha legiferato cosa...?

Il nucleo della mia reazione sta nel fatto che non concordo e non potrò mai essere d'accordo con il fatto che "vuote ed inutili sono e sempre saranno tutte le parole del mondo" e non si tratta di idolatria, di metafisica, di venerare la Dea Speranza o altre amenità del genere, si tratta solo di vedere la realtà, quella che ti prodighi tanto a "registrare" e mostrar-ci dalle tue lenti oscurate.... basta vedere la realtà e la storia dell'uomo per sgretolare questa traballante "tesi"; ma, vedi, a me non interessa convincere proprio nessuno... il fatto è che credo le "parole", cioè i pensieri, cioè le menti di ognuno la possano cambiare eccome la realtà e l'hanno sempre fatto. Un nucleo di parole "nere" attrarrà e contagierà il suo nero tutt'intorno, così come un nucleo di parole "rosa", che anch'esse ben si rendono conto della sofferenza e la vivono, farà la stessa cosa, i preti esistono proprio per noi piccolini indifesi che credono che nulla possa cambiare, che gareggiano allo sterile lamento, infatti gli ultimi, i sofferenti, saranno i primi ed avranno il loro posto in paradiso, dunque affrettiamoci a prenotarlo dibattendoci nel dolore e nella sofferenza, "legge di Natura" che intride tutto e tutto le cose... rido e piango allo stesso tempo di questa tragicità umana...

... che mai le parole tramuteranno "la roccia in pane" è tutto da dimostrare.... il grano da dove nasce...?

... che mai le parole renderanno "retta la curva" è tutto da dimostrare.... le geometrie non euclidee esistono da un po' di anni...

... che mai le parole riempiranno "di vita i corpi destinati a non averne perché la natura l’ha loro negata fin dalla nascita" è tutto da dimostrare... non sai quanta energia c'è in una singola molecola d'acqua.... basterebbe che i semi del mutamento iniziassero a germogliare e la mente dell'uomo avesse meno paura del cambiamento, della propria "nudità"... vedi, Visechi, penso che lo stesso pessimismo o realismo, o qualsiasi altro -"ismo" che dir si voglia, di cui una persona si fa portatrice sia causa perpetuante lo "stato di cose", la cui aria atavicamente stagnante riempie ogni cosa, dal dialogo tra il panettiere e la signora, alle menti di coloro che ostacolono una ricerca scientifica, che sanno essere in potenza eccezionalmente prolifica... è lo stesso "germe patogeno", caro Visechi, me ne sono reso conto.

Non c'è risentimento nelle mie parole, ma solo ciò che i miei occhiali mi hanno portato e mi portano a vedere; credo nella forza e nella potenza, creativa o distruttiva, delle parole di ognuno, perchè ognuno è tessuto in una fitta trama e pure qui non credo vi sia nulla di metafisico... io in questo momento sto irrimediabilmente modificando la tua vita e tu la mia, Visechi e quella di chissà quante altre decine, centinaia, migliaia di persone in questo preciso istante...

Un pensiero "positivo" intriderà a poco a poco la trama tutt'intorno, con enorme inerzia mi rendo conto, e "positivo" non in quanto alimentante false speranze, ma la fiducia nelle potenzialità umane, che è possibile facilmente vedere, prendendo i propri occhiali e sbuffandoci un po' sopra per levare un poco la polvere...
...
.... a parte la mentale "divergenza di vedute", prova a piantare un seme di grano nella terra e vedrai che tu stesso potrai trasformare la roccia in pane...
...
.... e quel pane potrà andare a sfamare quei "corpi destinati a non averne"....

"Cavilla
sui tuoi limiti
e senza dubbio
ti
apparterranno..."


da "Illusioni" di R. Bach


..... il "destino" sta nella nostra mente, così come i nostri limiti, le nostre catene, le nostre potenzialità... e la nostra libertà... e l'amore e la coscienza "traboccanti" si possono manifestare in tante infinite forme, anche con un bastone in testa e nelle parole di ognuno, che non fanno altro che riflettere la propria vita... anche nelle tue che, con passione, rifletti con noi e scegli di darti....


Abbraccio forte te e tutti quanti....



ps. Fammi conoscere questo saggio polimerico che tanto idolatri al negativo.... che gli dico due paroline...

Ultima modifica di nexus6 : 05-06-2007 alle ore 23.26.16.
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Vecchio 05-06-2007, 23.57.37   #153
nexus6
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Appena letto, inviatomi dalla mia carissima amica...

Da un'intervista a Jeff Buckley...
-------------

"Non ho consigli per nessuno, eccetto quello di stare svegli
e di sapere dove ci si trova in ogni momento.
E che questo è bello, ed è pure poetico, perfino nei posti che odiate."

Segui sempre il tuo istinto? La tua natura?

"No, e quando non lo faccio sto male.
Tutti lo devono seguire. E quando non lo fanno sono infelici
e la gente sembra avere talento per essere infelice a lungo.
Succede anche a me."

... e quando si smette di sognare?

"La vita è qualcosa dalla quale tu impari e dove ci metti dei semi dentro.
È qualcosa con cui devi avere una relazione così che puoi fare esperienza.
Non la puoi modellare. Non la puoi controllare."

Credi che il dolore possa essere una buona fonte di rara ispirazione?

"Sì, ma una più rara e duratura ispirazione arriva attraverso la gioia.
Ma la risposta è sì, attraverso il dolore, sì."


--------------------

Ognuno ha la propria "via di ricerca", come mi ha fatto ben notare un amico
il proprio modo, la propria peculiare sensibilità ed il proprio differente carattere...

Ecco, a volte, nella mia vita è causa di profondo malessere l'ascolto delle parole che dividono,
che sembrano nate apposta per creare confini invalicabili e lacrime...
... quando sento, invece, il fiume sotterraneo profondo che scorre placido,
nel quale, nell'essenza, navighiamo...
... e non riesco ad accenderlo
nelle mie parole...

Ditemi, ancora, se volete, chi siete voi che leggete...


Un abbraccio...

A.
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Vecchio 06-06-2007, 00.58.44   #154
nexus6
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Data registrazione: 22-09-2005
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Ecco... vorrei fare un piccolo augurio a tutti quanti voi
e ringraziarvi della preziosa condivisione
di sensibilità, conoscenze, sentire...
...
... seppur, a volte, possa giungere del vento
a turbarla e farla affievolire...
... che non vi manchi mai la luce
per accendere di gioia
le vostre parole...
... la vostra vita...
...
.... e da lì contagiare...
... tutta la realtà...
....
..


Un abbraccio sincero...


Ho trovato molto bello questo disegno di Francesco Sciacca,
alunno di una delle tante scuole italiane...
... e ve lo regalo... così...


A.
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Vecchio 06-06-2007, 03.08.08   #155
Flow
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Riferimento: Appena letto, inviatomi dalla mia carissima amica...

Citazione:
Originalmente inviato da nexus6
Ognuno ha la propria "via di ricerca", come mi ha fatto ben notare un amico
il proprio modo, la propria peculiare sensibilità ed il proprio differente carattere...

Ecco, a volte, nella mia vita è causa di profondo malessere l'ascolto delle parole che dividono,
che sembrano nate apposta per creare confini invalicabili e lacrime...
... quando sento, invece, il fiume sotterraneo profondo che scorre placido,
nel quale, nell'essenza, navighiamo...
... e non riesco ad accenderlo
nelle mie parole...


La Via e' una cantonata, l'illuminazione un abbaglio.
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Vecchio 06-06-2007, 05.24.11   #156
gyta
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Riferimento: L'occhio da chi trae la propria essenza..?

Citazione:
Originalmente inviato da Yam
Accade che non ci siano piu' folli nel sogno (perche' abbiamo smesso di sognarli),
quando questo accade ad uno, per contagio, piano, piano accade ad altri....

Sì, Yam! E' così!


Citazione:
Originalmente inviato da visechi
vi domandavo se tutta la saggezza del mondo può sovvertire le leggi della Natura, mi è stato risposto evitando la domanda, eludendo la risposta

Allora ti rispondo io : Sì, penso proprio di sì!

Credo assolutamente che il mondo sia a misura delle menti. *



Citazione:
Originalmente inviato da nexus6
... che mai le parole tramuteranno "la roccia in pane" è tutto da dimostrare.... il grano da dove nasce...?

... che mai le parole renderanno "retta la curva" è tutto da dimostrare.... le geometrie non euclidee esistono da un po' di anni...

... che mai le parole riempiranno "di vita i corpi destinati a non averne perché la natura l’ha loro negata fin dalla nascita" è tutto da dimostrare...

basterebbe che i semi del mutamento iniziassero a germogliare e la mente dell'uomo avesse meno paura del cambiamento, della propria "nudità"...

Condivido.. essenza e forma!

Citazione:
Originalmente inviato da nexus
Ditemi, ancora, se volete, chi siete voi che leggete...

Potrei dirti: "la mia mente" ma in realtà "la mente" non caratterizza qualcuno in particolare..
perciò dire <mia> è inesatto..! Altrettanto lo è dire "la mente".. poiché non solo attraverso quella ho presenza di te in me..! Inesatto altrettanto è dire che io avverta in me presenza di te.. poiché presuppone un <me> ed un <te> di cui la facile definizione sfugge agli usuali parametri. Chi legge è la somma di un sentire cifrato e decifrato che per comodità racchiudiamo sintetizzato in una ipotetica identità "me": identità me=me stesso.
In realtà il concetto di individuo come unità indivisibile è sostanzialmente una convenzione utile per semplificazione ma errata nella sostanza. In realtà -come saprai senz'altro meglio di me da buon amante della fisica- le convenzioni sono utili ad un determinato livello di intendere e controproducenti ad altri livelli più <precisi>; di norma la relatività dei concetti e degli enti è notevole ed essenziale, per cui racchiuso entro dei limiti di convenzione un determinato concetto lo si può entro quei parametri definire limitandolo..! Per cui una risposta assoluta è inverosimile mentre la relativa è sostanzialmente non corretta.
"Chi siete?" "Siamo!" Ma questa risposta farà storcere il naso a molti..
[parimenti "Chi non siete?" "Non siamo!" ]

La domanda è di per sé fallace poiché presuppone una definita entità isolata di invio ed una altrettanta in ricezione ! Ma le cose non stanno così.

Ad un livello di apparente superficie diremo "nexus" scrive e "gyta" legge ma ad un più attento esame della questione comprenderemo (noi> ipotetico) che "nexus" non risulta essere che un tramite quanto "gyta" e lo "scrivere" (ed il "leggere") altrettanto tramite di un "y" non ben decifrato che assume continue e mutevoli identità, essendo di per sé immutatevole pur nelle infinite maschere cui si forgia.

Bonne voyage!




Gyta

* (e perciò mutevole quanto le sue leggi)

Ultima modifica di gyta : 06-06-2007 alle ore 12.42.27.
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Vecchio 06-06-2007, 08.23.19   #157
Noor
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Riferimento: L'occhio da chi trae la propria essenza..?

Da un discorso di E. Tolle

….Oggi forse sarete impegnati in una conversazione con delle persone, e potreste avere dei vostri punti di vista da difendere, da mettere avanti o anche cose di cui lagnarvi “Non è abbastanza buono…Loro dovrebbero…Non dovrebbero avere…Perché lo hanno fatto…?…Il relatore perché non…Perché non fa? Lui dovrebbe…Perché…Perché non meditiamo?”….Questo dovrebbe……Quello dovrebbe….Loro dovrebbero….Perché lui non…?..E perché loro non …..Uh…. mm…..
E vedrete quanto si lamenta la mente, quando siamo identificati con lei! Se non è un lamentarsi all’esterno con gli altri, ed alcuni sono bravissimi a farlo, vi è un lamentela interiore. Il lamentarsi è un fenomeno ben radicato. Quando vi lamentate vi sentite a posto. Qualcun altro o la situazione attorno è sbagliata. Nell’essere nel giusto e nel mettere l’altro o la situazione dalla parte del torto, si rinforza la propria forma identità, il me. E questo fa sentire il me bene. In realtà ci si sente male, e, se voi sapeste veramente come ci si sente, sapreste che ci si sente male. Anche il vostro corpo si rende conto di sentirsi male, visto che non ama questo campo energetico. Arriva anche ad ammalarsi se restate in quello stato per anni, perché si verifica una contrazione continua. L’energia non riesce più a fluire perché quando vi lamentate vi contraete sempre un po’. Ma la forma-identità egoica adora lamentarsi perché sente di aver ragione. Quindi qualcun altro deve essere nel torto e allora mi realizzo pienamente e mi sento bene.
Osservate intanto questa modalità di giudicare di continuo, che è l’essenza della lamentela…. Diverso è mettere in chiaro le cose che vi vengono fatte dagli altri e non è lamentarsene. Per esempio dire : ” Smettila di pestarmi i piedi” oppure “Leva le mani dalla mia borsa” quando qualcuno sta per prendervi dei soldi. Questo non è lamentarsi, non è ciò di cui sto parlando. Oppure al ristorante quando dite:” Porti indietro questa minestra: è fredda, non la voglio.” Anche questo non è lamentarsi, ma lo potrebbe diventare se invece diceste: ” Come osa farmi questo.. mi da una minestra fredda? Cosa mi sta facendo?” E così via per le successive due ore dall’uscita dal ristorante!
Quindi osservate e individuate la lamentela nella vostra testa, che è una struttura mentale molto radicata e sembra così innocente: “Ma in fondo un po’ di lamentela non fa male a nessuno!” E invece non è affatto innocuo ed è buona cosa osservarlo in voi.
Lamentarsi ovviamente è una resistenza a ciò che è. Il piccolo egoico me, la forma-identità, adora anche questo. Non ama ciò che è. Preferisce invece lagnarsene! Ed anche in mezzo ad uno splendido ambiente si mette a cercare quel qualcosa di cui lamentarsi. Siete qui anche per osservare la vostra mente e non condannatevi quando, per esempio, vi rendete conto improvvisamente che da dieci minuti o da due ore vi state solo lagnando….

(da: “Al di là del Dramma del Mondo vi è la Pace”
Ritiro con Eckhart Tolle all’Omega Institute, New York. settembre 2001)(trad. M. Borruso)
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Vecchio 06-06-2007, 08.38.07   #158
fallible
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Salve e buon giorno!
sono te che mi leggo e, come accade tutte le mattine quando mi faccio la barba , a volte (le più) mi piaccio a volte no buona giornata a tutti claudio
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Vecchio 06-06-2007, 10.03.22   #159
atisha
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La Via e' una cantonata, l'illuminazione un abbaglio.
beh, girala come vuoi... a me non è parsa nè una cantonata.. ne abbagli vari..

fino a che la mente non sarà del tutto matura e sattvica le pratiche (la Via) hanno il loro valore..
anche se dovremo usarle esclusivamente come mezzi per procedere nell'autoindagine..e non di certo escluderla come spesso accade, salvando solo la pratica che fine a se stessa a nulla porta....

per questo motivo trovo sciocco trovare tutto privo di valore o scoraggiare gli altri a praticarle..

l'illuminazione è portare chiarore dove prima circolava ottusità.. ignoranza..

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Vecchio 06-06-2007, 10.19.40   #160
atisha
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Noor
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Lamentarsi ovviamente è una resistenza a ciò che è. Il piccolo egoico me, la forma-identità, adora anche questo. Non ama ciò che è. Preferisce invece lagnarsene! Ed anche in mezzo ad uno splendido ambiente si mette a cercare quel qualcosa di cui lamentarsi. Siete qui anche per osservare la vostra mente e non condannatevi quando, per esempio, vi rendete conto improvvisamente che da dieci minuti o da due ore vi state solo lagnando….(Eckhart Tolle)

mi pare sia così..
difficile comunque raggiungere totalmente questa arrendevolezza (mancanza di lagna )..
però iniziando dalle piccole cose.. smettendo di lagnarsi delle piccole cose ed accaderi della vita quotidiana..
per esempio quando ci scappa l'autobus sotto il naso..
quando ci fregano l'ascensore dal piano di sopra e siamo in ritardo
quando il capo ufficio ci trattiene mentre fuori ci aspettano per un aperitivo....
quando ci chiama la vecchia zia chiedendoci un favore inaspettato..
quando un figlio è in ritardo..
quando la mogliettina tanto carina ci coinvolge nelle spesucce di fine settimana..
piccoli esempi di quotidianità.
Accettare.. accogliere senza lamento.. un utile esercizio!
accettare le piccole cose porta lentamente ad una conversione..
e ad una maggiore predisposizione nell'accettare le grandi cose della vita...
ovvero il ciò che E'...

atisha is offline  

 



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