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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 01-06-2007, 10.02.03   #111
Yam
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Riferimento: L'occhio da chi trae la propria essenza..?

Visechi, a me pare evidente il tuo di affanno a descrivere una realta' attraverso l'immaginazione, invece che a vederla cosi come e'.
Se continui ad anticipare il futuro leggendo la realta' attraverso la memoria (il linguaggio stesso e' memoria) non puoi cogliere quella pura presenza.
All'inizio non e' facile e ti occorre vedere lo spazio che c'e' tra un pensiero e l'altro.
In questo momento c'e' solo pensiero continuo nella tua mente, e quello e' l'inganno della dea...e' il divenire, il molteplice, fatto degli infiniti nomi che tu attribuisci ai vari elementi della realta' noumenica.

Smetti di interpretare la realta', provaci per un po', prova a vedere quanto sei schiavo del pensiero, quanto questo non ti lascia neanche respirare, quanto rumore egli fa dentro di te.

Guarda senza giudicare, senza definire, senza dare i nomi a cio' che stai vedendo, fallo se ci riesci, quel chiacchericcio continuo e' il vero inganno.

Saper ascoltare e' difficile, ma si puo' imparare.
Il pensiero e' come una droga e ormai ne siamo assuefatti, ma piano, piano si puo' provare.
Lascia che il pensiero si estingua nell'oceano di silenzio che c'e' nel tuo cuore, poi dimmi cosa hai sentito e visto.

Dopo, solo dopo, si potra' pensare diversa-mente, quando occorre e permettersi di vedere, osservare, senza giudizio alcuno la realta'.
Allora qualcosa di nuovo e fresco emerge spontanea-mente in noi e l'inganno, il sogno, la falsa chimera appare sotto un'altra luce.
E' crudele, ma anche non lo e', e' entrambi...e c'e' equilibrio, pace.
Yam is offline  
Vecchio 01-06-2007, 11.32.11   #112
maxim
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Riferimento: L'occhio da chi trae la propria essenza..?

Citazione:
Originalmente inviato da Yam

...e c'e' equilibrio, pace.

Non c’è proprio un bel niente Yam…così come talune visioni nascono da una intricata e lunghissima trama mentale, il reale cioè l’azione del “realizzato”, non riflette minimamente in alcunché quanto da lui creduto, pensato, consapevolizzato.

Continuo a non trovare corrispondenza tra l’agire del consapevole che sa di esserlo e l”inconsapevole” che non si è mai posto il problema, senza nulla togliere che anime semplici, apparentemente lontane da voi anni luce in termini espressivi e da dio, riescano senza sforzo alcuno e senza addentrarsi nel labirinto spirituale, ad ottenere azioni e re-azioni di vita (quella reale e non quella da cartoni animati) che sono di una purezza, di una semplicità e di una “spiritualità” indescrivibili.
Oltre alla beffa della mancata corrispondenza tra il pensare e l’agire, c’è il danno del momento…quell’istante di vita che viene vissuta in virtù di un pensiero che inganna il momento del suo pensatore senza che egli sia immune dal fenomeno e sappia sottrarsi agli eventi che lo travolgeranno.
Voi che avete la facoltà di meditare e quindi di riflettere in maniera consapevole, rileggetevi le discussioni che parlano della non paura della morte e cercate corrispondenza tra il pensare e l’agire in mezzo gli odori d’incenso ed il profumo dei crisantemi freschi. Osservate la gente e alla fine osservatevi e scoprirete che quella luce abbagliava solo l’istante ma non potrà mai essere sempre con voi.
…ed allora che serve questa consapevolezza? Che me ne faccio di una Realtà, ebbrezza del momento, se saprò che ritornerò nella sobria realtà?

Nexus, tu sei sempre stato di una profondità unica ed anche quando discutevi sul forum attraverso incomprensibili formule di MQ, si notava quella particolarità che solitamente appartiene a colui che ama la vita in tutte le sue forme e rimane affascinato da ogni suo movimento. La stessa che esprime, a mio modo di sentire, Visechi, che rimane secondo me il più spirituale di tutti noi (scusami Visechi ).
Che c’entra la Luce, la Consapevolezza, la Realtà. E' solo il continuo mistero con l’unica certezza di non poter mai afferrare nulla che alimenta lo stupore e rende in grado di non valutare mai attraverso la stessa visione…altrimenti ci si affossa…ci si siede tranquillamente in una perenne contemplazione dalle valutazioni scontate ed assai distanti da ciò che “sentono” anche gli altri…e che Realtà mai sarebbe quella che ci distanzia dal sentire altrui?...io voglio continuare a sentire ciò che sentono tutti! (beccaccia e bimbo del Ciad compresi).

PS x Nexus: Curiosità…ma come fai a sapere che la spiritual-mistica, al fresco con bibita ghiacciata, non apprezza il perizoma?

maxim is offline  
Vecchio 01-06-2007, 11.45.43   #113
Yam
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Riferimento: Prima puntata... (con meno sonno le altre)... :-)

Citazione:
Originalmente inviato da nexus6
negli occhi del piccolo bimbo del Ciad certo non avrei visto quella gioia, ma paura e sofferenza, avrei visto uno di quei tanti incubi derivati pare dal "caldo", ma credo più essenzialmente dai produttori di armi e da chi li sostiene usandole..., da chi utilizza il telefonino per dare un ordine di sganciare qualche bomba qua e là... da chi affama la natura richiendendole tributi che fra poco faticherà a dare.... da chi non si rende conto sulla pelle e nel sangue di essere tessuto in una fitta trama che lo unisce con ogni altra cosa dalla quale si crede di essere separata e divisa.... "chi" è questo "chi"...?

Gia', chi Maxim, chi?




Citazione:
... ho letto tempo fa che in India persone che intraprendono un percorso di conoscenza alla volta del "risveglio" vengono "ospitate", cioè si provvede al loro sostentamento giornaliero (penso cibo ed un tetto sulla testa) in modo gratuito, anzi con privilegio ed onore, perchè profondamente si ha fede che se anche una sola di quelle persone raggiunga, per così dire, una consapevolezza più "elevata", grande beneficio possa portare alla comunità che l'ha ospitato e porterà a tutta la realtà circostante... ecco, al di là di ciò in cui si crede e delle proprie convinzioni mentali, non può che stupire l'essenza di questo gesto e la profonda fede nell'effetto contagioso di anche una sola scintilla recante con sé la luce della rivoluzione, che è coscienza, è essenzialmente comprensione a livello profondo di ciò che si è... di ciò che è....

In India ci sono ancora oggi milioni di Sadhu, asceti itineranti che non posseggono nulla e vivono del poco cibo che la gente da loro.

Documentario
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Vecchio 01-06-2007, 14.28.40   #114
Yam
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Riferimento: L'occhio da chi trae la propria essenza..?

Citazione:
Originalmente inviato da maxim
Non c’è proprio un bel niente Yam…così come talune visioni nascono da una intricata e lunghissima trama mentale, il reale cioè l’azione del “realizzato”, non riflette minimamente in alcunché quanto da lui creduto, pensato, consapevolizzato.

Continuo a non trovare corrispondenza tra l’agire del consapevole che sa di esserlo e l”inconsapevole” che non si è mai posto il problema,

Una te la posso indicare: non uccidera' mai un essere vivente, o comunque tendera' a ridurre il piu' possibile i danni (perche' so che mi diresti che sono un assassino di moscerini).
La paranoica visione separativa dell'ego funziona con meccanismi di appropriazione, difesa e indifferenza a tutto il resto. (positivo, negativo e neutro...e' semplice energia della quale sei in balia).
Soggetto (Tu) e tutto il resto (oggetti). All'apparire di un oggetto scattano quelle tre dinamiche. Prima che il pensiero sorga (cioe' mi piace oppure lo respingo e' minaccioso oppure ne sono indifferente) c'e' la pura coscienza di Se'. Tu sei schiavo di quasi tutti gli impulsi che appaiono nella tua mente. Se tu ne fossi schiavo completamente saresti una bestia. Cio' che ti rende diverso da una bestia e' la consapevolezza di te, la pura coscienza di te.


Citazione:
senza nulla togliere che anime semplici, apparentemente lontane da voi anni luce in termini espressivi e da dio, riescano senza sforzo alcuno e senza addentrarsi nel labirinto spirituale, ad ottenere azioni e re-azioni di vita (quella reale e non quella da cartoni animati) che sono di una purezza, di una semplicità e di una “spiritualità” indescrivibili.

Si, certo, come tu quando sei appostato per sparare alla beccaccia.
Certo sono daccordo, c'e' un bene in questo senso nella manifestazione, di quello possiamo divenire consapevoli...consapevoli che la consapevolezza di Se' e' qualcosa di molto importante che risiede in noi.
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Vecchio 01-06-2007, 15.56.19   #115
Noor
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Riferimento: L'occhio da chi trae la propria essenza..?

Maxim:così come talune visioni nascono da una intricata e lunghissima trama mentale, il reale cioè l’azione del “realizzato”, non riflette minimamente in alcunché quanto da lui creduto, pensato, consapevolizzato.


E tu che ne sai,maxim?
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Vecchio 02-06-2007, 00.46.30   #116
Yam
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Riferimento: L'occhio da chi trae la propria essenza..?

Quando sento la voce della saggezza, da qualsiasi parte essa provenga, la riconosco.
Ha un suono particolare, un sapore unico, proviene dal profondo, è ascolto, mai giudizio.
Mai ostentazione, nessuna convinzione, nessuna paura, bensi coraggio.
E’ accogliente, è accoglienza, compassione, pace.
Nessuna sopraffazione, trasmette senso di giustizia, umilta’, gioia senza oggetto, poverta’, mai abuso, mai eccesso.
Semplicita’, equilibrio, silenzio tra una parola.... e.... l’altra, calore, pienezza.
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Vecchio 02-06-2007, 04.43.47   #117
nexus6
like nonsoche in rain...
 
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Smile 2° puntata notturna....

Citazione:
Originalmente inviato da maxim
Voi che avete la facoltà di meditare e quindi di riflettere in maniera consapevole...
Credo tutti abbiano la "facoltà" di meditare e riflettere in maniera "consapevole", ognuno lo fa secondo la propria sensibilità, preferenze, esperienze, attitudini, momenti di vita e sono anch'io d'accordo che persone non assolutamente imbevute di filosofia e termini altisonanti emanino a volte una purezza ed una semplicità straordinariamente "indescrivibili"... ho notato in passato a volte, poche per la verità, che alcuni "spirituali" tendono a sminuire il percorso di coloro che "non-lo-sono", tendono non tanto a direzionare un certo sentire, quanto a pesare le esperienze, il cammino, in base alle proprie categorie mentali, penso ciò sia pericoloso e mi aspetterei che proprio persone dotate di tanta "esperienza" comprendano quanto possa essere complesso un percorso di conoscenza di sé, soprattutto agli "inizi" e quanta responsabilità anche un semplice consiglio dato in una modalità maestro-allievo (che viene percepita come tale da persone poco accorte) possa pesare poi nel futuro dell'animo di quella persona che muove i suoi primi passi. Ognuno è "pronto", ricettivo in un determinato momento a cogliere gli stimoli che riceve dall'esterno (e dall'interno) e questo lo trovo esente dalla minima forma di morale o giudizio... è solo bello osservare ogni differente sensibilità e come essa si muova per tentare di comprendere, afferrare o non afferrare, parlare, descrivere ciò che nel cuore pensa essere il "suo" pensiero; a volte intuisco in un istante quanto siamo vicini, affini, nonostante le parole ed i giudizi spesso antitetici e mi viene da sorridere genuinamente, sì, ne sono felice e trovo ancor più stupendo come da uno stesso seme possano fiorire alberi di tanta siffatta e differente bellezza, trovo incredibile leggervi, sentirvi, pensare quali esperienze vi hanno portato qui ed ora, cosa state sentendo qui ed ora.

Penso, Maxim, gli stimoli per la comprensione delle tue domande vi siano, proprio anche qui in questa discussione, le domande sulla distanza tra meditazioni-riflessioni e vita "reale", sul fatto che nessun savio di mente neghi l'esistenza della sofferenza, del dolore, dei sentimenti, delle difficoltà, sull'oppurtunità da cogliere per una mutazione radicale della collettività, sulla "presunta" distanza dal sentire altrui... ecc...; anche dietro al ricercato colloquiare di Visechi (a cui vorrei chiedere cosa ne pensa del "tempo"...), vi sia l'essenza di ciò che un po' tutti quanti andiamo a dire... la mente crea i suoi arzigogoli e con essa dobbiamo fare i conti ed il dire che si può pensare all'Uno senza il secondo non è ancora altro che pensiero, sintesi mentale, lo so io, lo sa Visechi, lo sa bene Yam (che in questa discussione ha dato tanti notevoli spunti di riflessione preziosa e per questo lo ringrazio sinceramente...), sappiamo bene che non sono altro che parole per tentare di esprimere esperienze, sentire, per dare voce a ciò che non ha voce, per afferrare ciò che non si può afferrare... non ci si rende conto a volte che il negare o l'affermare con il pensiero un pensiero è pur sempre pensiero, vedo spesso palese questo corto circuito mentale ed invece di tentare di osservarlo, di comprenderlo, magari di spezzarlo, ci si arrabatta e ci si nasconde dietro alle lettere, che creano parole, che creano pensieri, che creano filosofie, che creano barriere invece di cercare di vedere, sentire ciò che a volte intuisco palesemente essere l'affinità, l'unione tra tutte le diverse "fazioni" contrapposte, che a volte francamente mi intristiscono e feriscono a morte me, essere umano, perchè il seme del sonno umano che uccide il bimbo nel Ciad così come il nostro futuro, sta nello sterile (in quanto non costruttivo) eloquio, così come al pari per esempio nell'ostacolare la ricerca sulla fusione fredda... per capirci...
...
..... e nell'essenza sta proprio in tutto ciò che ci distanzia dal "sentire altrui", come dice Maxim.... ma credo proprio un percorso di conoscenza di sé, un cammino serio che tende allo spogliarsi da ciò che ci incatena, da ciò a cui siamo attaccati, identificati possa far sorgere a poco a poco una nuova coscienza in ognuno ed in ciò non ci trovo nulla di trascendentale, questa è realtà che si può toccare con mano, senza che nessuna filosofia la inscatoli.... se il mio corpo e la mia mente pian piano iniziano a com-prendere sempre più la realtà intorno, tenderò a non farle del "male" in quanto già tendo a preservare il "mio" corpo-mente.... se veramente nel cuore, non solo intellettualmente, sentirò che l'albero vicino casa è "parte-di-me" tenderò a preservarlo, mi adopererò in qualche modo per cercare di diminuire per esempio lo smog in città, ecc... se veramente nel cuore, non solo intellettualmente, sentirò che il ragazzo per strada in difficoltà è "parte-di-me" tenderò ad aiutarlo, mi adopererò in qualche modo per cercare di fornigli gli "strumenti" affinchè si aiuti poi da solo... e ciò senza un fine "altruistico", anzi il tutto nel più puro e sano "egoismo", perchè così come mi amo (ed è necessario spesso un bel percorso per questo...) traboccherò d'amore verso ciò che sentirò sempre meno come "esterno", diverso, "altro-da-me"....

Ognuno coglie ciò che l'animo è disposto in quel momento a recepire o meglio ciò che a lui necessita per la sua vita e non c'è assolutamente chi coglie "di più" e chi "di meno", un fiore che spande il suo profumo nel vento, non è "migliore" di un piccolo seme timido ed incerto, in entrambi fluiscono l'energia e la potenza della vita e solo la mente distingue la forma e dà giudizi e valori...

... vorrei porre in evidenza le parole di Gyta ed Atisha:
Citazione:
Originalmente inviato da gyta
Ed ognuno si <apre> e lo fa alla sua maniera.. con le sue parole <per dirlo>,
e nel suo silenzio puoi cogliere ciò che il pulsare del pensiero non permette, in quel punto segreto
dove le opinioni restano opinioni ed i bisogni, bisogni.. Allora sorge come da un assenza di cigolio
il fluido processo dell'essere, acqua senza macchia.
Citazione:
Originalmente inviato da atisha
... è necessario che alcuni "raggi" di luce cadano sugli "oggetti" per poterli rendere visibili..
Gli oggetti allora si rendono luminosi (visibili) nella misura in cui la luce li colpisce..
Nel mondo spirituale esiste la stessa legge..
Ci sono lampade da accendere, come quelle che accendiamo quando andiamo in una stanza buia..
e se vogliamo vederci dobbiamo noi stessi fare in modo di accendere alcune luci.. ma non attendere che gli oggetti s'illuminino da soli..

Maxim... ci ritroviamo qua a parlare... noi... le parole... noi e le parole maiuscole o minuscole che siano, nella loro formale limitatezza ci confrontiamo, parliamo di noi, ognuno delle proprie esperienze, del proprio anelare all'inconoscibile celato alla nostra mente, tentiamo percorrendo i suoi labirinti chiari ed oscuri, ognuno alla sua maniera... semplicemente... di vivere... la realtà.... come le nostre potenzialità, attitudini, caratteri ci consentono.... le parole in apparenza possono dividere, possono tracciare confini profondi pare non attraversabili, possono definire mondi, universi incomunicabili, quelle stesse parole penso, però, contengono in potenza il seme per scoprire l'essenza che non possono afferrare; osservo, a volte, quel silenzio quando pare che i pensieri scorrano sereni e liberi come in un fiume calmo, io non sono quel fiume, l'ho sentito, non sono nessuno di quei pensieri, li accarezzo, sorrido e scivolano via... ci sono sempre, se ne stanno lì e spesso mi ritrovo travolto dalla corrente di quel fiume, con solo il ricordo che non sono quella mente "che spesso ai suoi pensieri, mi incatena, miii incatena.." (ah.... Battiato...)

Chi sono, allora...? Chi sei tu che leggi...?

Intanto vi regalo la stupenda "ricerca sul terzo" di Battiato dall'altrettanto stupendo album "Caffé de la Paix":

Mi siedo alla maniera degli antichi Egizi
coi palmi delle mani
dolcemente stesi sulle gambe
e il busto eretto e naturale
un minareto verso il cielo
cerco di rilassarmi e abbandonarmi
tanto da non avere più tensioni
o affanni.

Come se fossi entrato in pieno sonno
ma con i sensi sempre più coscienti e svegli
e un grande beneficio
prova il corpo, il cuore e la mia mente
che spesso ai suoi pensieri m'incatena
mi incatena.

Somma la vista
ad occhi chiusi
sottrai la distanza
e il terzo scoprirai
che si espande e si ritrova
dividi la differenza.



Un abbraccio a tutti....

nexus6 is offline  
Vecchio 02-06-2007, 11.02.32   #118
maxim
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Citazione:
Originalmente inviato da Yam
Una te la posso indicare: non uccidera' mai un essere vivente, o comunque tendera' a ridurre il piu' possibile i danni (perche' so che mi diresti che sono un assassino di moscerini).

Lascia perdere Yam...innanzitutto non c'è bisogno di alcuna luce per fare certe affermazioni e poi non credo sia difficile immaginare (consapevolezza anche questa?) che ci sono certe situazioni in cui Yam, come Maxim, come chiunque altro, si trasformerebbe in una vera belva...
...poi...solamente capacità di giustificarsi!

Complimenti a Nexus...veramente complimenti perchè riesce a dire le cose più profonde, non perdendo di vista la realtà, e dosando al minimo ciò che la mente tenderebbe a materializzare e a far suo.

maxim is offline  
Vecchio 02-06-2007, 13.55.45   #119
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Riferimento: L'occhio da chi trae la propria essenza..?

Citazione:
Originalmente inviato da Nexus
Chi sono, allora...? Chi sei tu che leggi...?

io sono l’albero e sono il seme … e sono anche il profumo del fiore e la stella lontana oppure sono soltanto una parte di tutto ciò …. E dopo aver letto anche questo bellissimo post, oso a dire che sono una parte di te, così come sono una parte di tutti coloro che abbiano scritto in questo thread.

Una “parte” senza limiti però

Un abbraccio circolare
edali is offline  
Vecchio 02-06-2007, 16.58.07   #120
Mirror
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Parliamo di noi...

nexus6:

Citazione:
Parliamo di noi,
ognuno delle proprie esperienze,
del proprio anelare all'inconoscibile
celato alla nostra mente,
tentiamo percorrendo i suoi labirinti
chiari ed oscuri, ognuno alla sua maniera...
semplicemente... di vivere... la realtà....
come le nostre potenzialità,
attitudini, caratteri ci consentono....
le parole in apparenza possono dividere,
possono tracciare confini profondi
pare non attraversabili,
possono definire mondi,
universi incomunicabili,
quelle stesse parole penso, però,
contengono in potenza il seme
per scoprire l'essenza
che non possono afferrare;
osservo, a volte, quel silenzio
quando pare che i pensieri
scorrano sereni e liberi
come in un fiume calmo,
io non sono quel fiume,
l'ho sentito,
non sono nessuno di quei pensieri,
li accarezzo, sorrido e scivolano via...
ci sono sempre, se ne stanno lì
e spesso mi ritrovo travolto
dalla corrente di quel fiume,
con solo il ricordo
che non sono quella mente
che spesso ai suoi pensieri,
mi incatena.

Complimenti ancora a Te, caro Nexus,
per averci rivelato anche la tua natura poetica.
Inoltre mi trovo d'accordo con tutto il succo
di quanto, nei post precedenti, hai così ben espresso.
Non ho niente da aggiungere.
Lascio che la tua Luce si diffonda e rischiari questo spazio che stai ben illuminando.
Un sorriso e un abbraccio
Mirror is offline  

 



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