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01-06-2007, 11.45.43 | #113 | ||
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Riferimento: Prima puntata... (con meno sonno le altre)... :-)
Citazione:
Gia', chi Maxim, chi? Citazione:
In India ci sono ancora oggi milioni di Sadhu, asceti itineranti che non posseggono nulla e vivono del poco cibo che la gente da loro. Documentario |
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01-06-2007, 14.28.40 | #114 | ||
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Riferimento: L'occhio da chi trae la propria essenza..?
Citazione:
Una te la posso indicare: non uccidera' mai un essere vivente, o comunque tendera' a ridurre il piu' possibile i danni (perche' so che mi diresti che sono un assassino di moscerini). La paranoica visione separativa dell'ego funziona con meccanismi di appropriazione, difesa e indifferenza a tutto il resto. (positivo, negativo e neutro...e' semplice energia della quale sei in balia). Soggetto (Tu) e tutto il resto (oggetti). All'apparire di un oggetto scattano quelle tre dinamiche. Prima che il pensiero sorga (cioe' mi piace oppure lo respingo e' minaccioso oppure ne sono indifferente) c'e' la pura coscienza di Se'. Tu sei schiavo di quasi tutti gli impulsi che appaiono nella tua mente. Se tu ne fossi schiavo completamente saresti una bestia. Cio' che ti rende diverso da una bestia e' la consapevolezza di te, la pura coscienza di te. Citazione:
Si, certo, come tu quando sei appostato per sparare alla beccaccia. Certo sono daccordo, c'e' un bene in questo senso nella manifestazione, di quello possiamo divenire consapevoli...consapevoli che la consapevolezza di Se' e' qualcosa di molto importante che risiede in noi. |
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01-06-2007, 15.56.19 | #115 |
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
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Riferimento: L'occhio da chi trae la propria essenza..?
Maxim:così come talune visioni nascono da una intricata e lunghissima trama mentale, il reale cioè l’azione del “realizzato”, non riflette minimamente in alcunché quanto da lui creduto, pensato, consapevolizzato.
E tu che ne sai,maxim? |
02-06-2007, 00.46.30 | #116 |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Riferimento: L'occhio da chi trae la propria essenza..?
Quando sento la voce della saggezza, da qualsiasi parte essa provenga, la riconosco.
Ha un suono particolare, un sapore unico, proviene dal profondo, è ascolto, mai giudizio. Mai ostentazione, nessuna convinzione, nessuna paura, bensi coraggio. E’ accogliente, è accoglienza, compassione, pace. Nessuna sopraffazione, trasmette senso di giustizia, umilta’, gioia senza oggetto, poverta’, mai abuso, mai eccesso. Semplicita’, equilibrio, silenzio tra una parola.... e.... l’altra, calore, pienezza. |
02-06-2007, 04.43.47 | #117 | |||
like nonsoche in rain...
Data registrazione: 22-09-2005
Messaggi: 1,770
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2° puntata notturna....
Citazione:
Penso, Maxim, gli stimoli per la comprensione delle tue domande vi siano, proprio anche qui in questa discussione, le domande sulla distanza tra meditazioni-riflessioni e vita "reale", sul fatto che nessun savio di mente neghi l'esistenza della sofferenza, del dolore, dei sentimenti, delle difficoltà, sull'oppurtunità da cogliere per una mutazione radicale della collettività, sulla "presunta" distanza dal sentire altrui... ecc...; anche dietro al ricercato colloquiare di Visechi (a cui vorrei chiedere cosa ne pensa del "tempo"...), vi sia l'essenza di ciò che un po' tutti quanti andiamo a dire... la mente crea i suoi arzigogoli e con essa dobbiamo fare i conti ed il dire che si può pensare all'Uno senza il secondo non è ancora altro che pensiero, sintesi mentale, lo so io, lo sa Visechi, lo sa bene Yam (che in questa discussione ha dato tanti notevoli spunti di riflessione preziosa e per questo lo ringrazio sinceramente...), sappiamo bene che non sono altro che parole per tentare di esprimere esperienze, sentire, per dare voce a ciò che non ha voce, per afferrare ciò che non si può afferrare... non ci si rende conto a volte che il negare o l'affermare con il pensiero un pensiero è pur sempre pensiero, vedo spesso palese questo corto circuito mentale ed invece di tentare di osservarlo, di comprenderlo, magari di spezzarlo, ci si arrabatta e ci si nasconde dietro alle lettere, che creano parole, che creano pensieri, che creano filosofie, che creano barriere invece di cercare di vedere, sentire ciò che a volte intuisco palesemente essere l'affinità, l'unione tra tutte le diverse "fazioni" contrapposte, che a volte francamente mi intristiscono e feriscono a morte me, essere umano, perchè il seme del sonno umano che uccide il bimbo nel Ciad così come il nostro futuro, sta nello sterile (in quanto non costruttivo) eloquio, così come al pari per esempio nell'ostacolare la ricerca sulla fusione fredda... per capirci... ... ..... e nell'essenza sta proprio in tutto ciò che ci distanzia dal "sentire altrui", come dice Maxim.... ma credo proprio un percorso di conoscenza di sé, un cammino serio che tende allo spogliarsi da ciò che ci incatena, da ciò a cui siamo attaccati, identificati possa far sorgere a poco a poco una nuova coscienza in ognuno ed in ciò non ci trovo nulla di trascendentale, questa è realtà che si può toccare con mano, senza che nessuna filosofia la inscatoli.... se il mio corpo e la mia mente pian piano iniziano a com-prendere sempre più la realtà intorno, tenderò a non farle del "male" in quanto già tendo a preservare il "mio" corpo-mente.... se veramente nel cuore, non solo intellettualmente, sentirò che l'albero vicino casa è "parte-di-me" tenderò a preservarlo, mi adopererò in qualche modo per cercare di diminuire per esempio lo smog in città, ecc... se veramente nel cuore, non solo intellettualmente, sentirò che il ragazzo per strada in difficoltà è "parte-di-me" tenderò ad aiutarlo, mi adopererò in qualche modo per cercare di fornigli gli "strumenti" affinchè si aiuti poi da solo... e ciò senza un fine "altruistico", anzi il tutto nel più puro e sano "egoismo", perchè così come mi amo (ed è necessario spesso un bel percorso per questo...) traboccherò d'amore verso ciò che sentirò sempre meno come "esterno", diverso, "altro-da-me".... Ognuno coglie ciò che l'animo è disposto in quel momento a recepire o meglio ciò che a lui necessita per la sua vita e non c'è assolutamente chi coglie "di più" e chi "di meno", un fiore che spande il suo profumo nel vento, non è "migliore" di un piccolo seme timido ed incerto, in entrambi fluiscono l'energia e la potenza della vita e solo la mente distingue la forma e dà giudizi e valori... ... vorrei porre in evidenza le parole di Gyta ed Atisha: Citazione:
Citazione:
Maxim... ci ritroviamo qua a parlare... noi... le parole... noi e le parole maiuscole o minuscole che siano, nella loro formale limitatezza ci confrontiamo, parliamo di noi, ognuno delle proprie esperienze, del proprio anelare all'inconoscibile celato alla nostra mente, tentiamo percorrendo i suoi labirinti chiari ed oscuri, ognuno alla sua maniera... semplicemente... di vivere... la realtà.... come le nostre potenzialità, attitudini, caratteri ci consentono.... le parole in apparenza possono dividere, possono tracciare confini profondi pare non attraversabili, possono definire mondi, universi incomunicabili, quelle stesse parole penso, però, contengono in potenza il seme per scoprire l'essenza che non possono afferrare; osservo, a volte, quel silenzio quando pare che i pensieri scorrano sereni e liberi come in un fiume calmo, io non sono quel fiume, l'ho sentito, non sono nessuno di quei pensieri, li accarezzo, sorrido e scivolano via... ci sono sempre, se ne stanno lì e spesso mi ritrovo travolto dalla corrente di quel fiume, con solo il ricordo che non sono quella mente "che spesso ai suoi pensieri, mi incatena, miii incatena.." (ah.... Battiato...) Chi sono, allora...? Chi sei tu che leggi...? Intanto vi regalo la stupenda "ricerca sul terzo" di Battiato dall'altrettanto stupendo album "Caffé de la Paix": Mi siedo alla maniera degli antichi Egizi coi palmi delle mani dolcemente stesi sulle gambe e il busto eretto e naturale un minareto verso il cielo cerco di rilassarmi e abbandonarmi tanto da non avere più tensioni o affanni. Come se fossi entrato in pieno sonno ma con i sensi sempre più coscienti e svegli e un grande beneficio prova il corpo, il cuore e la mia mente che spesso ai suoi pensieri m'incatena mi incatena. Somma la vista ad occhi chiusi sottrai la distanza e il terzo scoprirai che si espande e si ritrova dividi la differenza. Un abbraccio a tutti.... |
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02-06-2007, 11.02.32 | #118 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-12-2005
Messaggi: 1,638
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Riferimento: L'occhio da chi trae la propria essenza..?
Citazione:
Lascia perdere Yam...innanzitutto non c'è bisogno di alcuna luce per fare certe affermazioni e poi non credo sia difficile immaginare (consapevolezza anche questa?) che ci sono certe situazioni in cui Yam, come Maxim, come chiunque altro, si trasformerebbe in una vera belva... ...poi...solamente capacità di giustificarsi! Complimenti a Nexus...veramente complimenti perchè riesce a dire le cose più profonde, non perdendo di vista la realtà, e dosando al minimo ciò che la mente tenderebbe a materializzare e a far suo. |
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02-06-2007, 13.55.45 | #119 | |
frequentatrice habitué
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 780
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Riferimento: L'occhio da chi trae la propria essenza..?
Citazione:
io sono l’albero e sono il seme … e sono anche il profumo del fiore e la stella lontana oppure sono soltanto una parte di tutto ciò …. E dopo aver letto anche questo bellissimo post, oso a dire che sono una parte di te, così come sono una parte di tutti coloro che abbiano scritto in questo thread. Una “parte” senza limiti però Un abbraccio circolare |
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02-06-2007, 16.58.07 | #120 | |
Perfettamente imperfetto
Data registrazione: 23-11-2003
Messaggi: 1,733
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Parliamo di noi...
nexus6:
Citazione:
Complimenti ancora a Te, caro Nexus, per averci rivelato anche la tua natura poetica. Inoltre mi trovo d'accordo con tutto il succo di quanto, nei post precedenti, hai così ben espresso. Non ho niente da aggiungere. Lascio che la tua Luce si diffonda e rischiari questo spazio che stai ben illuminando. Un sorriso e un abbraccio |
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