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13-06-2007, 07.21.55 | #8 | ||||
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Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
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Riferimento: Identità?
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Sei sicuro di ciò che dici? Sei sicuro di sapere cosa ti manca ? Citazione:
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"Arrivate ad un punto in cui non funziona più nulla. Vi sentirete svuotati di ogni energia, senza più stimoli per andare avanti. Per superare questo momento tutto quello che vi serve è capire che non avete scelta, dovete passarci attraverso." (R. P. Kaushik) "Per quanto l'opera psichica sia necessaria per alleggerire corpo e mente dal condizionamento e renderli adeguati strumenti di conoscenza, la vera trasformazione è di natura spirituale e si attua istantaneamente al di là del tempo e dello spazio." (R. P. Kaushik) ..lettura suggerita: https://www.riflessioni.it/testi/bernadette_roberts.htm << Il sistema nervoso è organizzato (si organizza da sé) così da computare una realtà stabile... Se dovessimo all'improvviso scoprire che la massa dell'intero spazio-tempo dell'universo è finemente tenuta in equilibrio nelle nostri menti, potremmo probabilmente diventar pazzi. E' il sistema nervoso che struttura la realtà. Le vibrazioni che noi percepiamo come materia... sono tutte creazioni della mente... Sri Aurobindo afferma: l'apparenza della stabilità è data da una costante ripetizione e ricorrenza delle stesse vibrazioni e formazioni... tutte le nostre leggi sono solo "abitudini". >> (Michael Talbot) * << Oggi, riconsiderando gli eventi, mi piace ricordare una particolare lezione appresa nel corso del viaggio. Ho imparato infatti che non basta una sola intuizione a produrre un reale cambiamento. Col tempo, ogni intuizione o illuminazione riesce a filtrare nel nostro schema di riferimento abituale, e una volta che l’abbiamo integrata essa si perde nel contesto della mente: la mente che tende per sua natura a corrompere qualsiasi illuminazione. Il segreto perché un’illuminazione diventi un modo permanente di conoscere e di vedere è nel non manipolarla, non attaccarsi ad essa, non farne un dogma, e neppure ragionarci su. Le intuizioni vanno e vengono, ma perché rimangano dobbiamo fluire con esse; diversamente, nessun cambiamento è possibile. E un errore pensare che, dal momento che ci è stata tirata la palla, sappiamo in che direzione correre. >> (Bernadette Roberts) ** << Il Buddha disse che nulla può sopravvivere senza cibo. La nostra gioia non può sopravvivere senza essere alimentata, né possono sopravvivere il dolore e la disperazione. >> (Thich Nhat Hanh) *** Gyta * da https://www.riflessioni.it/testi/risveglio.htm ** da https://www.riflessioni.it/testi/bernadette_roberts.htm *** da https://www.riflessioni.it/testi/libe...que_tu_sia.htm |
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13-06-2007, 08.34.41 | #9 |
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
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Riferimento: Identità?
nexuserchè hai pensato in qualche modo non "gradissi" il termine "alchimia"?
Beh..molto semplice nexus,Mi riferivo genericamente alle tue domande: "in profondità cosa leggi veramente di me? Quali occhiali indossi e quali indosso io nel guardarti? Cosa ti interessa, perchè mi hai scritto? Come mi filtri?" Ma era solo un'invito ad andare al di la' dell'idea degli occhiali che filtrano...verso la Fiducia al proprio intuito e all'Altro..ma anche questo accade da se'..quando accade..Ne riparleremo.. |
13-06-2007, 13.02.29 | #10 |
Ospite abituale
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Messaggi: 351
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Riferimento: Identità INTERIORE.
Ognuno di noi è diverso, unico.
Già questa riflessione dovrebbe far pensare al fatto che l'uomo, in fondo, è solo. Una solitudine non intensa nel senso umano, ma in altri sensi, fra i quali, per esempio, nel senso che l'uomo è solo di fronte alla Realtà, perché solo lui può comprenderla essendo la comprensione del Reale un fatto squisitamente individuale. Dunque non solitudine come mancanza di compagnia. L'uomo anche il più accompagnato, è sempre solo. Gli uomini che lo circondano, per lui diventano suo prossimo solo se egli è capace di "sentirli" cosi. Solo se egli dà loro vita e sentimento, altrimenti sono degli oggetti, delle immagini. L'uomo è solo perché solo lui può dare vita e sentimento e calore umano al mondo di immagini che lo circonda. Esiste una realtà oggettiva della quale abbiamo una visione soggettiva. La realtà oggettiva è all'esterno dove tutto sembra uguale per tutti. Ma all'interno di questa apparenza esterna e oggettiva, ognuno crea e vive la sua storia personale soggettiva ed e solo a viverla e a sentirla. Noi non siamo contemporanei nel nostro SENTIRE, ecco perché c'illudiamo d'essere partecipe di un solo film comune a tutti, e oggettivo, mentre in REALTA', ognuno crea e percepisce tutto soggettivamente. Anche le persone a noi più vicine e care, spesso ci vivono a loro immagine, in un loro specchio, e non sentono simultaneamente a noi quello che noi viviamo e sentiamo, e lo stesso noi facciamo nei loro confronti. La vita e assai più soggettiva, di quel che appare. Tenere conto di questo fatto, ci fa capire l'importanza del nostro Essere Interiore che si nasconde dentro di noi. OGNUNO è "ciò che è". |