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Vecchio 07-12-2010, 14.18.26   #111
Atanor
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Riferimento: Se Dio è uno, perchè tante religioni?

Leggendo questa interessante discussione non si può fare a meno di notare come molte delle incomprensioni tra gli uomini derivino semplicemente da diverse interpretazioni del linguaggio, dove la stessa parola ha significati diversi per l'uno o per l'altro.
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Vecchio 14-12-2010, 20.57.04   #112
ulysse
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Riferimento: Se Dio è uno, perchè tante religioni?

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Originalmente inviato da Atanor
Leggendo questa interessante discussione non si può fare a meno di notare come molte delle incomprensioni tra gli uomini derivino semplicemente da diverse interpretazioni del linguaggio, dove la stessa parola ha significati diversi per l'uno o per l'altro.

Sembrerebbe strano ed è invece normale, cioè prassi, che la stessa parola assuma significati diversi per ciascuno di noi...anche se ci premuniamo consultando un vocabolario.
Il significato che atribuiamo alle parole è funzione del vissuto esperienziale di ciascuno di noi ed è attraverso la dicussione, chiarendo le incomprensioni, che via via i significanti tendono ad assumere gli stessi significati...senza riuscirvi mai.
Infatti è la fatica di Sisifo: sorgono sempre nuove esperienze, diverse per diversi individui, clan, popoli, ecc... e quindi nuovi significati da esprimere magari con gli stessi significanti...che nel tempo e nello spazio cambiano di significato...fino a cambiare forma e aspetto...tanto piu' per culture molto distanti fra loro.... a formare lingue diverese...difficilmente traducibili 1 a 1 l'una nel'altra...nel terrore dei traduttori computerizzati!

Mi faccio l'idea che lo stesso sia avvenuto per le religioni che inizialmente descrivevano un medesimo imperscrutabile, indefinito, ignoto, terrorizzante trascendente pieno zeppo di spiriti.
Ma poi gli omnidi si sono divisi, dal ceppo centrale sono partiti verso la periferia per strade diverse...ognuno portando con sè i propri spiriti, quelli a cui era più affezionato: gli spiriti del'est, dell'ovest, del sud, del nord, ecc....

E sempre più forte si faceva l'esigenza di descriverli.... questi spirtiti oramai devenuti grandi e forti, ciascuno con una propria identità...e spesso era il piu' forte che prevaleva sugli altri...quello capace di meglio proteggere i propri adepti...di far crescere meglio le messi...di offrire maggior selvaggina nel bosco...e le descrizioni, i riti, i simboli, divenivano sempre più complesse...ognuna doveva superare l'altra o comprendere l'altra in sè...e molte religioni venivano dimenticate o integrate....ecc...

Un tale processo di aggregazione e disgregazione centripeto e centrifugo forse si e protratto per migliaia di anni, centinaia di migliaia di anni, coinvolgendo aree sempre piu' vaste e sempre più grandi agregazioni di umani...ciascuna col proprio trascendente sempre meglio organizzato e affinato.
Immagino che un tale processo non sia ancora finito e che procederà ancora per quanto procederà l'umanità nelle sue molteplici aggregazioni e disaggregazioni con globalilizzazioni e localismi contrapposti nel contemporaneo formarsi di significanti e relativi significati sempre in evoluzione negativa o positiva che sia.

Il fatto è che la cosa aviene per necessità intrinseca (o casuale?)...come per necessità intrinseca (casuale?)..ovviamente non controllata o determinata dall'Alto, insorgono o muoino le religioni...fagocitate, frantumantesi o muntanti.
Non è, infatti il trascendente che crea le religioni, ma noi umani con i nostri significanti e significati sempre evolventisi in parole, culture, esperienze e immaginazioni...necessità vere o presunte, ecc...

In un tale contesto la discussione è essenziale..serve a capirsi sempre piu' ...per quel che vale!
Magari muterei il titolo del 3d:
Con tante religioni perchè un solo Dio?

Ultima modifica di ulysse : 15-12-2010 alle ore 11.53.02.
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Vecchio 22-12-2010, 00.49.43   #113
marco cossu
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Riferimento: Se Dio è uno, perchè tante religioni?

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Originalmente inviato da ulysse
Ammesso (come ipotizza anche il titolo del topic) che si possa ripondere affermativamente all'ipotesi prima... cioè che Dio esista...od anche se sia cocepito come unico nelle nostre strutture pensanti, posso poi concordare con l'osservazione di cossu: le religioni servono a regolamentare i rapporti con Dio (vero o pensato che sia)...magari tradotti in formule e riti...tanto piu' quanto piu' le religioni stesse sono evolute.
E' naturale, poi, che diverse culture elaborino ed interpretino tali raporti in modo a loro stesse congeniale....

L'ultima frase poi costituisce un pensiero semplice e profondo cui generalmente non si pensa: le religioni sfociano spesso nella violenza perchè abbiamo bisogno di condividere le nostgre idee o, meglio, le nostre fedi, col maggior numero possidile di persone e se tale condivisione non avviene spontaneamente siamo disposti anche ad imporla con la forza, con la sopraffazione ed anche ad uccidere...da cui assasinii e guerre!

Certo che intervengono anche ragioni economiche, politiche e culturali spinte da interessi di parte...dato che tutto è intreciato: suddividere, ad esempio, la politica dalla religione o dalla economia è impresa ardua.

Ma ciò non accade solo con le religioni..esse non sono le sole colpevoli di tante tragendie: la stessa cosa avviene in relazione a qualunque ideologia che, a torto o a ragione, infiammi gli animi o sia ritenuta fondamento e radice della proporia cultura e morale...nobile o contadina che sia...sempre radicata nel territorio ...come s'usa dire da un certo tempo in quà.

Stranamente la cosa non accade con la scienza che pure è succo delle nostre meningi...ma forse è perchè la scienza non è una ideologia ed anche perchè si autodefinisce universale....in compenso però fornisce i mezzi.

Salve,

Secondo me, la scienza e la religione sono sempre state molto legate anche se chi si è allontanata da questo naturale legame, qui in occidente, è stata la religione; che per proteggere i propri interessi economici, ha preferito fare leva sull'ignoranza piuttosto che sulla conoscenza.

Però non dimentichiamo che la scienza poi applicata alla tecnologia è uno degli elementi cardine della rapida degenerazione dell'essere umano.

Cioè mentre in passato un solo uomo poteva esagerando ucciderne 4, oggi basta pigiare un bottone per lanciare una bomba nucleare, per non parlare poi della televisione e del commercio in genere che si spinge fino alla vendita febbrile di medicinali per ogni cosa ampiamente alimentato dai medici che ci guadagnano.

Poi se ci pensi oggi la frontiera dell'astronomia sembra essere la teoria delle stringhe o membrane, di un universo infinito ecc.. ma che l'universo fosse infinito già si scriveva nei veda 5 mila anni fà e senza televisione, lavatrice, cellulare, fucili, microonde o scienziati.

Cordiali saluti e buone feste.
marco cossu is offline  
Vecchio 22-12-2010, 01.00.40   #114
marco cossu
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Wink Riferimento: Se Dio è uno, perchè tante religioni?

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Sono d'accordo sul fatto che Dio sia uno solo anche se molti potrebbero affermare che di dei ce n'è più d'uno. Non credo, però, che le religioni differiscano essenzialmente per l'aspetto formale.

Esistono religioni tra loro sostanzialmente diverse, e queste differiscono essenzialmente nel modo in cui l'uomo considera se' stesso in relazione al proprio Dio: Le religioni che affermano un Dio padre-creatore sono basate sui dogmi e sulla fede e pongono l'uomo in uno stato subordinato rispetto a Dio; quelle che affermano un Dio assoluto e totale sono basate sulla convinzione per considerazioni di ordine logico-scientifico e pongono l'uomo (come anche tutto il resto delle cose) in uno stato paritario in qualità di “Parti” di un solo Tutto divino.

La distinzione che ho appena evidenziato ha importanza essenziale per comprendere che non tutte le religioni in definitiva si prestano ad essere causa di divisione, dunque ribellione, ed infine guerra tra credenti in differenti “verità”: Quando non si riconosce alcun “unico Dio” capace però di sostenere (se non promuovere o addirittura imporre) solo “mezza mela” ...non si potrà incontrare chi invece stia a sostenere una diversa faccia della stessa medaglia, e contrasti non se ne riesce così ad avere con alcuno.

Tutte le attuali più diffuse religioni appartengono alla categoria della “mezza mela” e quindi sono motivo di divisione, esclusione, chiusura e contrasto. Esse sono tutte caratterizzate dalla presenza di una classe sacerdotale che si pretende non sia subordinata ad alcun potere civile e terreno: Re, imperatori ed ogni governo assembleare possibile ed immaginabile sono indifferentemente considerati come in subordine rispetto al potere della classe sacerdotale. Si vede bene che religioni di tal genere siano “forse anche” fenomeni di sincera aggregazione umana volti all'evoluzione spirituale, ma, intanto, sono certamente oligarchie impostate per di garantire potere terreno a chi non si accontenta di dominare entro i confini di un solo dato stato e mira ad allargare la propria supremazia sul mondo intero.

Per quel che personalmente credo, Dio E' Tutto, nella differenza e nell'uguaglianza, e non e' quindi concepibile motivare guerre e contrasti con motivazioni di ordine religioso quando nessuno di noi potrebbe affermare che di se' e' vera soltanto la parte destra e non la sinistra, quella d'avanti e non quella di dietro, di sopra e non di sotto... Se noi non avessimo un qualunque nostro lato opposto ad un altro allora perderemmo interamente tutto il nostro contenuto, e saremmo niente.

Ma infatti, non siamo niente o almeno questo è vero in forma direttamente proporzionale a quanto l'universo sia infinito.
marco cossu is offline  
Vecchio 23-12-2010, 20.51.02   #115
ulysse
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Riferimento: Se Dio è uno, perchè tante religioni?

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Originalmente inviato da marco cossu
Salve,
Secondo me, la scienza e la religione sono sempre state molto legate anche se chi si è allontanata da questo naturale legame, qui in occidente, è stata la religione; che per proteggere i propri interessi economici, ha preferito fare leva sull'ignoranza piuttosto che sulla conoscenza.
La cosa mi pare un pò dubbia: scienza, religione, filosofia erano un tutt’uno quando tutto era affidato alla intuizione e, diciamo pure, alla sola logica della elucubrazione intellettuale.

Un giorno però qualcuno volle vederci chiaro e cominciò a tradurre nel concreto i suoi pensamenti: farli corrispondere o derivarli da accadimenti e trovati naturali o artificiali, ma concreti. Già ci provarono i filosofi greci in verità, ma la gestazione fu molto lunga.
Infatti la metodologia dell’esperimento che doveva confermare la teoria pensata ebbe i suoi inizi solo con Galileo che diede l’avvio ad una nuova branca del sapere: la scienza.
Essa era basata sulla funzionalità e oggettività concretamente percepita sperimentata e calcolata in modo che avesse valore universale: il binocolo di Galileo, i pianeti medicei, i piani inclinati, le pietre dalla torre, ecc…piccole cose insomma…qualcosa come il primo passo dell’uomo sulla luna!

Questa nuova branca del sapere, via via affermatasi come scienza, non poteva continuare a confondersi con le asserzioni delle religioni, immaginate piuttosto che sperimentate e spesso anche reciprocamente contrastanti.
In contrasto perché mentre la religione faceva leva, e ancora fa leva, sulla tradizione di un sapere derivato da antiche credenze, dai così detti libri sacri, la scienza punta alla ricerca ed alla diffusione di nuove scoperte e di nuovi “trovati”, nella loro continua evoluzione.

Quindi è vero che si potrebbe dire che i due saperi sono naturalmente convergenti: entrambi infatti si riferiscono allo stesso biouniverso ed al suo esplicarsi, ma mentre le scienza è libera di scrivere il libro del futuro, la religione deve trascinare e conciliare il pesante fardello delle credenze, dei miti e dei riti del passato...nonstante i complessi tentativi di rinovamento.

La scienza quindi è "una" perchè "uno" è l’Universo…magari anche inteso come un “Dio tutto” che tutto comprende. Le religioni invece sono tante perchè tanti e diversificati sono i miti e le credenze dell’uomo...per lo più inventati e immaginati, a latitudini e longitudini deverse, in quanto l’universo ed i suoi fenomeni erano allora sconosciuti, inesplicabili…nonostante le pretese rivelazioni…per lo meno non conosciuti al livello attuale.
Citazione:
Però non dimentichiamo che la scienza poi applicata alla tecnologia è uno degli elementi cardine della rapida degenerazione dell'essere umano.
Ma che, in conseguenza della tecnologia, l’uomo sia oggi “degenerato” rispetto all’uomo del passato è cosa che si dice spesso, ma nutro molti dubbi che a tale diceria corrisponda una verità concreta: a dir il vero le ricadute della scienza sulla tecnologia hanno generalmente lenito i dolori e le fatiche del’uomo...asciugato anche, in parte, il sudore della fronte cui era stato condannato per l’eternità.
Certo che, per certi versi, esistono incapacità d’assorbimento e di corretto uso che occorre insegnare ed apprendere.

Mi limito a citare una sola linea, particolare, che si è evoluta nei millenni: quella dell’afrore…più realisticamente, del puzzo emanato dagli umani, pseudo animali, fin dalle origini.
E’ vero che gli antichi romani avevano le terme e ricorrevano relativamente spesso ai bagni pubblici…ma era uso di una minoranza, comunque. E poi la cosa non ebbe diffusione ed evoluzione nei secoli bui: fin quasi ai giorni nostri, infatti, le persone non si lavavano e puzzavano in modo tremendo, vittime di parassiti e germi reciprocamente trasmessi con conseguenze anche patologiche.
Sembra che lo stesso Re Sole facesse il bagno una volta all’anno..quando gli andava e per le donne un bagno completo era quasi peccato… tanto che lo si riservava alle prostitute.

In verità la civiltà del bagno è stata una lunga conquista risolta, o quasi, solo ai giorni nostri con l’acqua corrente tecnologicamente diffusa nelle nostre case…
Fondamentale e coadiuvante allo scopo antiafrore è poi la tecnologia dei deodoranti!
Resta comunque aperta la singolarità del bidè ancora quasi sconosciuto presso gli anglosassoni… figuriamoci presso le altre popolazioni che, per deficienza di “acqua corrente”, sono meno penetrate dalle tecniche relative.
Citazione:
Cioè mentre in passato un solo uomo poteva esagerando ucciderne 4, oggi basta pigiare un bottone per lanciare una bomba nucleare, per non parlare poi della televisione e del commercio in genere che si spinge fino alla vendita febbrile di medicinali per ogni cosa ampiamente alimentato dai medici che ci guadagnano.
Non credo sia logico contrastare lo sviluppo tecnologico causa il suo potenziale pericolo: impariamo piuttosto a controllarlo e ad utilizzarlo per il bene comune e per lo sviluppo del vivere civile…o anche solo del buon vivere…che poi sarebbe impossibile frenare questo sviluppo…anche perché dove non c’è è un guaio… come da noi.

Ovvio che occorre una vasta opera di formazione…piuttosto che di rigetto: lo sviluppo della civiltà corre sul filo del sapere…e quindi della formazione: anche i nostri primi antenati hanno imparato a convivere coi pericoli della foresta da cui d’altra parte traevano alimento.
Quanto all’uomo d’oggi, è un fatto che sullo sviluppo tecnologico ci vive concretamente.

Noto che è proprio di questi giorni il contrasto sulle piazze dovuto al taglio dei fondi per la ricerca. Viene così limitato o impedito proprio quello sviluppo tecnologico che poi filosoficamente, con scarsa coerenza, contestiamo.

Ma chi farebbe ricerca o produrrebbe farmaci se non ci guadagnasse…gli stessi medici devono pur vivere..ed anche la nostra vita media e qualità della vita è di molto aumentata in questi ultimi anni nonostante gli abusi..da scovare e combattere.
Certo che, anche in questo, spesso non siamo sufficientemente formati e da perfetti stupidi ci procuriamo farmaci su vie non omologate …per esempio proprio da internet…ma mica possiamo abolire internet per questo!

Quindi non demonizzerei il guadagno: il guadagno è il motore dello sviluppo…certo che deve essere commisurato al servizio ed alla qualità. L’abolizione del guadagno ci farebbe sprofondare nell’abulia…nella degenerazione..forse nella bulimia del potere.

Quanto ai mezzi di distruzione di massa certo che la tecnologia vi ha dato un grande apporto, ma le macellerie dei campi di battaglia sono famose fin dalla preistoria e non è che i civili non fossero coinvolti: era d’uso che l’esercito vincitore facesse strage dei vinti, di chi fosse ritenuto inabile alla schiavitù .
Almeno oggi, con “missili e bombe intelligenti”, i beligeranti si vantano delle poche vittime provocate per effetti collaterali anzichè vantare i molti nemici uccisi, come accadeva ancora nel secolo scorso.

Magari le vittime dei conflitti sono ancora tante, ma almeno non costituiscono un vanto: è questo un merito, una vittoria positiva dei tanto deprecati media!
Citazione:
Poi se ci pensi oggi la frontiera dell'astronomia sembra essere la teoria delle stringhe o membrane, di un universo infinito ecc.. ma che l'universo fosse infinito già si scriveva nei veda 5 mila anni fà e senza televisione, lavatrice, cellulare, fucili, microonde o scienziati.
Certe intuizioni hanno precorso i tempi, ma che i Veda ipotizzassero 5 mila anni fa un universo infinito non ha dato il vantaggio che, come ricaduta della scienza, danno oggi gli elettrodomestici nelle nostre case…compresi i cellulari che nonostante l’uso sfrenato, sono oramai indispensabili per le comunicazioni ed i commerci…persino per la nostra stessa psicologica e quasi spirituale necessità di sentirci con amici e parenti vicini o lontani che siano..

Quanto ai fucili…purtroppo!...ma già c’erano i bastoni, le frecce le lance, ecc…
Il grande guaio lo combinò Buffalo Bill che col suo fucile uccise 4000 bisonti affamando gli indiani…ma intanto che avrebbero mangiato i cinesi che costruivano la Pacific Railway?

Cordiali saluti e buone feste.
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Vecchio 13-01-2011, 14.18.44   #116
Mauro
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Riferimento: Se Dio è uno, perchè tante religioni?

A volte si sentono fare discussioni sulla supremazia di una religione sull’altra, su quale si avvicini di più alla verità. Trovo queste dissertazioni fuori luogo, creano solo separazione. Io credo che ogni religione sia una parte della verità, non la VERITA’, come uno spicchio d'arancio non è l'arancio!
Nel corso della Storia, nei momenti più bui, quando l’uomo perde il riferimento alla propria autocoscienza, puntualmente arrivano gli inviati della Luce, a mostrare un cammino. I vari Maestri sono giunti in epoche diverse a parlare a gente diversa e dicendo cose in parte differenti che in realtà sono le diverse parti della stessa verità. Hanno detto cose che dovevano essere dette in quel momento, adattandole alla consapevolezza raggiunta dai popoli cui erano destinate. Io credo che non esista una VIA, una religione migliore delle altre. Esistono le VIE. Ognuna è la migliore per un determinato pubblico con un preciso livello di coscienza. Riporto le parole di H.P. Blavatsky tratte dall'Iside Svelata.
"Il nostro esame delle molteplici fedi religiose professate nell’antichità e in seguito dall’Umanità, indica con la più assoluta certezza che esse sono derivate da un’unica fonte primitiva. Sembra che esse siano solo modi diversi per esprimere la brama dell’anima umana imprigionate di comunicare con le sfere superne. Come il raggio di luce bianca è scomposto da un prisma nei vari colori dello spettro solare, così il raggio della divina verità, passando attraverso il prisma a tre lati della natura umana, è stato scomposto in frammenti multicolori chiamati RELIGIONI. E come i raggi dello spettro, per impercettibili sfumature, si fondono l’uno nell’altro, così le grandi teologie che sono apparse in diversi gradi di divergenza dalla fonte originale, sono connesse da minori scismi, scuole e diramazioni da un estremo all’altro. Combinate, il loro insieme rappresenta una verità eterna; separate sono solo ombre dell’errore umano e segni d’imperfezione. Il culto dei pitri vedici diviene presto il culto della parte spirituale dell’uomo. E’ necessaria solo al giusta percezione delle cose oggettive per scoprire finalmente che l’unico mondo reale è quello soggettivo.
Quello che è stato sprezzatamente definito paganesimo, era l’antica saggezza colma di Divinità; e il giudaismo, con le sue diramazioni, il cristianesimo e l’islamismo, hanno derivato tutta la loro genuina ispirazione da questo genitore etnico. Il brahmanesimo prevedico e il buddhismo sono la doppia sorgente dalla quale sono scaturite tutte le religioni; il Nirvana è l’oceano a cui tutte tendono.”
Mauro is offline  
Vecchio 29-01-2011, 19.06.11   #117
linus
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Riferimento: Se Dio è uno, perchè tante religioni?

Citazione:
Se Dio è uno, perchè tante religioni?

Perchè dio si declina in sei miliardi di modi. Tanti quanti i cervelli che vogliono spiegarlo.
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Vecchio 30-01-2011, 12.41.38   #118
Sirviu
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Riferimento: Se Dio è uno, perchè tante religioni?

Citazione:
Originalmente inviato da linus
Perchè dio si declina in sei miliardi di modi. Tanti quanti i cervelli che vogliono spiegarlo.
Ottima osservazione.
In base a recenti studi, si è accertato che non esistono due definizioni/immagini identiche di Dio fra una persona e qualsiasi altra, e che anche lo stesso soggetto, ripensando a Dio, non lo immagina mai allo stesso identico modo.
Negli USA hanno condotto un indagine approfondita su un campione rappresentativo della popolazione e hanno identificato quattro principali personalità di Dio:
- il Dio autoritario;
- il Dio critico;
- il Dio distante;
- il Dio benevolente.
Da notare che queste visioni non sono specifiche di una confessione in particolare.
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Vecchio 30-01-2011, 21.08.33   #119
linus
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Riferimento: Se Dio è uno, perchè tante religioni?

...Da cui si puo' dedurre che dio e' una proiezione personale di un bisogno personale, proprio come diceva Feuerbach.

Ovvero, siamo noi che ci facciamo il nostro dio a nostra immagine e somiglianza.

Per questo motivo poi, cercando di razionalizzare e classificare le esigenze, si arriva a vedere Dei autoritari, critici, distanti o benevoli, cosi come da piccini, vedevamo i nosti genitori.

Tutto il resto sono sovrastrutture fantasiose, della serie: come riuscire a complicare il semplice, facendone una complessita' inestricabile.

Non per nulla nel vangelo sta scritto: Simili ai bambini saranno quelli che entreranno nel regno dei cieli, e conosceranno dio.

Infatti sono i bambini che devono capire cosa c'e' nella testa dei loro genitori. Ne va della loro sopravvivenza.
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Vecchio 20-02-2011, 19.33.12   #120
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Riferimento: Se Dio è uno, perchè tante religioni?

Citazione:
Originalmente inviato da linus
...Da cui si puo' dedurre che dio è una proiezione personale di un bisogno personale, proprio come diceva Feuerbach.
"Quot homines tot sententiae" scrisse Terenzio nel 160 A.C. circa. E' una massima che vale non solo per le religioni, ma per tutti gli argomenti culturali o per tutti i giudizi e opinioni che l'uomo possa emettere.
Con la globalizzazione e l'auspicata intergrazione delle culture anche le religioni forse tenderanno (novella torre di Babele) a sovrapporsi, a confondersi e ad uniformarsi come ogni altro tipo di cultura e filosofia verso il più vieto conformismo... per quanto ...non mancheranno certo forze centrifughe a vivificare le identità originarie.
Citazione:
Ovvero, siamo noi che ci facciamo il nostro dio a nostra immagine e somiglianza.
Per questo motivo poi, cercando di razionalizzare e classificare le esigenze, si arriva a vedere Dei autoritari, critici, distanti o benevoli, cosi come da piccini, vedevamo i nosttri genitori.
Ovvio che nelle religioni monoteiste ove il Dio rappresenta tutto…tendiamo ad immaginarlo e rappresentarlo morfo-psicologicamente in emulazione a noi medesimi per quanto infinitamente superiore e perfetto rispetto ad ogni nostra pulsione, pensiero o abilità...e forse abbiamo trasposto e proiettato nel Dio immaginato la figura dei nostri stessi genitori come simboli di forza, di sapere e di autorità...o così, almeno, sembra fosse un tempo.
Rispetto all'umano, Dio non può che essere dotato di superpoteri ...da cui l'adorazione e le suppliche...la richiesta di aiuto e protezione: dò ut des!

Nelle religioni politeiste ogni Dio sta a rappresentare una qualche forza o fenomeno della natura o anche specifiche pulsioni umane per cui la figura del particolare Dio può assumere morfologie le più svariate e fantasiose...magari in correlazione con il fenomeno o la pulsione rappresentata: la dea della bellezza, ad esempio, deve essere bellissima!...Il dio delle poste ha le ali ai piedi…o si credeva allora!...ecc...
La cosa è anche facilitata, rispetto al Dio onnicomprensivo, poichè sai sempre chi adorare e a chi rivolgerti a seconda dei casi e delle esigenze. Un rapporto più personale insomma , ma anche meglio adeguato a popolazioni primitive e incolte che con l'astrazione non si trovano a proprio agio.
In verità, a sopperire, oggi, abbiamo inventato i santi con ciascuno un proprio specifico compito: segno che non siamo poi tanto evoluti e che l'astrazione matematica è sempre un osso duro.

Non illudiamoci però che l'idea del divino sia in noi incorporata e non crediamo che il perseguire una qualche credenza o religione sia esigenza inalienabile e spontanea: è stato invece, ed è ancora, un lungo e duro percorso.
L’umanità era anche già abbastanza avanzata quando Mosè dovette farsi la scarpinata del monte Sinai e passare la notte all'adiaccio per riportarci finalmente le “leggi” destinate all’umanità intera. Poco risolse, purtroppo, dato che le “leggi” restarono a lungo esclusiva di un solo popolo disperso e ancor oggi si discute se farne una riforma parziale o globale o, almeno abolire gli articoli relativi alla fornicazione ed alle false testimonianze, ecc…

E' che fin dalle origini avevamo bisogno di tutto: mancavano le scuole ed i magistrati non erano gran che efficienti ...non ci rassicuravano, insomma: non sapevamo niente di loro e loro sapevano tutto di noi…tanto che anche spesso ci coglievano in castagna!
Venne spontaneo allora rivolgerci a chi sapeva e veramente poteva far funzionare le cose in tutta privacy e proteggerci dai molti fenomeni strani e interferenze che invadevano la nostra vita…i nostri affari…anche se non sapevamo perché e senza tante spiegazioni purchè andasse bene comunque. Non come oggi che di spiegazioni, da parte di tutti, ne abbiamo tante e tutti tutto sanno, persino i giudici, ma niente che funzioni a dovere e porti un progresso!
Citazione:
Tutto il resto sono sovrastrutture fantasiose, della serie: come riuscire a complicare il semplice, facendone una complessità inestricabile.
……tanto che, se ci credessimo, vorremmo inventare una nuova religione…una nuova “legge” senza tanti lacci e laciuoli, proibizioni, certificazioni, intercettazioni: sarebbe bello! ....un paradiso aperto..poi si vedrà...
Citazione:
Non per nulla nel vangelo sta scritto: Simili ai bambini saranno quelli che entreranno nel regno dei cieli, e conosceranno Dio.
Ma, veramente, il vangelo andrebbe aggiornato…. oggi i bambini, specie le bambine, un dio che tutto può lo conoscono anche in terra…a volte…nei casi gravi…o fortunati…non saprei.
Citazione:
Infatti sono i bambini che devono capire cosa c'e' nella testa dei loro genitori. Ne va della loro sopravvivenza.
E io che credevo fossero i genitori a dover accudire i bambini, capirli e preservarli dai brutti incontri!!! …Ne và proprio, se non della sopravvivenza, di una corretta crescita morfo-psicologica…dei bambini…. non dei genitori.

Che non sia questa la condizione per cui, poi, i genitori, emuli dei bambini, andranno in cielo a conoscere Dio?...sempre ammesso che un cielo e un dio siano disponibil!
ulysse is offline  

 



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