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25-11-2005, 14.38.26 | #97 |
Ospite abituale
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Che cos'è un ateo?
Signor nexus6,
1) Problema della ragione speculativa: Desidero prima di tutto precisare in riferimento all'intervento di nonimportachi che non ho mai posto la questione della trascendenza dell'empirico da parte dell'uomo. Secondariamente rimango pe il momento al problema del : "dio, per estensione, lo si può definire come il trascendente ovvero come un qualcuno o qualcosa che supera il mondo sensibile, che ne costituisce il fondamento, che è inafferrabile alle nostre categorie", come Lei ha affermato. Non conosco il De Mauro, non conosco la sua formazione; se nella nostra discussione si intende 'DIO' come ente trascendente il mondo sensibile, allora ciò che conosco sono alcuni dei massimi pensatori dell'occidente, per i quali in sintesi 'DIO' sarebbe un ente- prima determinazione!-che trascende- seconda determinazione!- il mondo o totalità della realtà - terza determinazione!-. Un ente così inteso è quello di S.Agostino, quello di Tommaso d'Aquino e di cosiddetti 'teo-logi' alla Copleston e Hans Kueng. E' questo ciò che ho inteso quando ho affermato che se dio fosse un qualcosa o un qualcuno che supera il mondo sensibile si darebbero migliaia di divinità certe. Dire che dio trascende il mondo sensibile, empirico, non significa dire che esso trascenda la tatalità del mondo empirico! Tra le due cose si dà un abisso! Si dà solo ciò che che l'uomo esperisce e ha esperito sin dall'avvento della coscienza? Esiste solo ciò che nella sua storia cosciente l'uomo ha esperito? Nel momento in cui scrivo, è reale 'solo' ciò che stò esperendo e stà esperendo la razza umana? Il reale si esaurisce nell'empirico? Ciò che che non è empirico non è reale? La realtà si esaurisce nell'empirico? 2) problema della ragione pratica: Io e Lei Signor Nexus6 abbiamo affermato diverse cose a proposito dell'atteggiamento teorico del cosiddetto credente in senso ebraico-cristiano. Abbiamo parlato di mendacità! A proposito, però, dell'atteggiamento pratico del sedicente cristiano, a proposito della sua etica, dei suoi effettivi comportamenti pratici non abbiamo detto molto! Ho fatto qualche tentativo ma non ho ottenuto una reazione da parte Sua! E' stato Lei ad aprire una discussione sull'essenza dell'uomo ateo- glie ne dò merito!- e d è stato Lei ad affermare che la posizione etica del credente in senso cristiano non Le piace. Dopo la Sua iniziale critica alla mia mancanza di propositività - se la ricorda? - è indiscutibile che qualcosa iio l'abbia detta e discussa. Ora Le chiedo altrettanta propositività in merito alla questione della ragione pratica che vado a porre: mi fa un esempio di ciò che non le piace dell'etica del credente? Mi dice che cos'è ciò che proprio non Le piace? Franco Pepe Ultima modifica di Franco : 25-11-2005 alle ore 14.44.05. |
25-11-2005, 16.12.10 | #98 | ||
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A seconda della definizione data io potrei smontare tutti i ragionamenti che Lei potrebbe iniziare e parimenti Lei potrebbe distruggere i miei. Nel momento in cui scrivo, è reale solo ciò che sto esperendo? Non lo so, dipende dalle definizioni di "reale", di "momento", di "scrivo", di "solo", di "esperendo"; mi dia delle definizioni sulle quali non concordo e Le posso mostrare come siano errate ed allo stesso modo può procedere Lei. Se con reale assumessi ciò che è materia, ciò che esiste? Potrebbe da solo rispondere ad ognuna delle domande da Lei proposte. Se con reale assumessi solo ciò che esperito? Potrebbe da solo rispondere ad ognuna delle domande da lei proposte. Se con reale assumessi ciò che è noumeno? Potrebbe da solo rispondere ad ognuna delle domande da lei proposte. Tutte le risposte avrebbero eguale valore di verità = zero; la verità, per l'uomo, non esiste, ma non mi sembra il caso di parlarne in questa discussione: ve ne sono già altre aperte. Si possono ottenere delle definizioni condivise riguardo a questi argomenti? Qualche millennio di dispute filosofiche mi confortano nel fornire una risposta negativa alla precedente domanda. E' d'accordo? |
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25-11-2005, 16.14.28 | #99 | |
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Non mi piace, in buona sostanza, che qualcuno o qualcosa mi dica o mi obblighi a comportarmi in una certa maniera, solo per far piacere a questo o a quel dio, a questa o a quella figura di riferimento. Le basta? Posso aggiungere altro... |
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25-11-2005, 16.28.40 | #100 | |
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Vai alla pagina 7 della presente discussione, in particolare al post "PRECISAZIONI..." Ultima modifica di nexus6 : 25-11-2005 alle ore 16.29.44. |
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