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12-10-2004, 11.59.10 | #6 |
Ospite abituale
Data registrazione: 06-10-2004
Messaggi: 365
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Non puoi pensare che non vivi in una società e che quindi la società non debba contenere in se delle regole che le servono per la sua stessa sopravvivenza. Tu sei nato come essere sociale, oltre che come individuo, e da questa condizione non potrai mai prescindere. L'anarchia non ha senso e non può avvenire (io faccio come voglio), perchè sei in una società.
Si può poi discutere e anche cambiare una regola, ma sempre tendo conto che non siamo esseri astratti individualmente, ma immersi tutti in una società con gli altri. Questo è il principio che non capisce l'anarchico! Kannon Ben detto Kannon questo è il principio che non capisce l'anarchico, ma è anche il principio opposto che non capisce il cattolico o cmq colui che crede che se uno è nato ha il dovere di vivere la sua esistenza senza poter decidere cosa sia giusto per lui. Perchè è vero che in una società civile ( come tu dici e come io approvo) vi è il bisogno di tutelarsi con delle leggi o regole che ci permettano di vivere senza che nessuno abusi con la forza dell'altro. Ma è anche vero che in situazioni drammatiche la persona che soffre ha ben il diritto di dire " io faccio come voglio ". Anche perchè le regole non sono state scritte da Dio o cmq da un entità superiore all'essere umano. Ma da uomini come me e te. Adesso io mi domando, perchè di fronte alla pura realtà delle cose, di fronte alla triste realtà degli avvenimenti, io persona ancora cosciente, non posso decidere come mettere fine alla mia dolorosa esistenza ? Un altra domanda, non ti sembra che sia un paradosso quel che dici? Per te io non posso decidere di morire, ma tu per me puoi decidere di farmi vivere. Non è sbagliato anche questo ragionamento? Ora non si potrebbero fissare delle leggi ( come tu giustamente dici ) che possano tutelare il diritto alla morte come quelle leggi che tutelano il diritto alla vita ? Io non ho deciso di nascere, ma per lo meno posso decidere di morire...e fortunatamente posso decidere di morire bene. Sembra assurdo dire : " morire bene " ma è ancora più assurdo dire ( per me ) Tu vivi e dovrai continuare a vivere anche se la tua esistenza sarà marchiata giorno per giorno, minuto per minuto, secondo per secondo da dolori e sofferenze lancinanti. Perchè la regola è questa. Vi chiedo di darmi una risposta Saluti |
12-10-2004, 12.19.21 | #7 |
Ospite abituale
Data registrazione: 23-01-2004
Messaggi: 278
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Caro Aristippo,
mi trovo d'accordo con te. Se l'anarchia non ha senso, allora bisognerà che una qualche legge provveda affinchè una persona possa decidere della propria sorte, cosi non morirà da anarchico. Ciao. Agorà. |
12-10-2004, 12.24.05 | #8 |
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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condivido con odos e aristippo.
kannon, non e` questione di anarchismo o di doveri in quanto essere in una societa`: le societa` civili dovrebbero rendersi conto che negli strettamente personali non dovrebbe entrarvi, se non per casi particolari... ciao, epicurus |
12-10-2004, 12.42.08 | #9 | |
Utente bannato
Data registrazione: 14-09-2004
Messaggi: 2,116
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Citazione:
Fai attenzione a come imposto una discussione. Probabilmente non entrerò più in questo tipo di questioni, perchè non mi interessano. Le ostilità nascerebbero in pochi istanti e c'è sempre chi si crede spiritoso. Ma non sa che cosa succede a chi muore prima del tempo dovuto, e per questo non può rendersi conto del perchè una coscienza sociale, come la nostra, decida in un modo piuttosto che in un altro. Ma questo, è un altro discorso, che per chi vuole giocare, non credo interessa. Per quanto riguarda la tua affermazione, era già contemplata in ciò che ho detto. Significa che hai detto per me una cosa ovvia ma che ha già una risposta: credi che questo la società non lo sappia? Se viene tutelato un diritto e un dovere, come quello alla vita, la tua domanda è stata già posta e analizzata miliardi di volte. Che ognuno la pensi come vuole. Ciao, Kannon |
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12-10-2004, 13.21.56 | #10 |
Ospite abituale
Data registrazione: 06-09-2003
Messaggi: 486
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Ma la vita
non coincide con l'esistenza.
Se della nostra vita noi siamo gli unici possessori, non altrettanto può dirsi dell'esistenza di ciascuno di noi, e della quale noi dobbiamo riconoscere di essere i proprietari parziali. Nondimeno, io credo che valga il principio di "necessità" per il quale, dati casi limite e del tutto particolari, sia lecito interromperla. Allo stesso modo, intendo, per cui, in caso di difesa legittima, vale la non punibilità in caso di omicidio. Altrimenti no, caro epicurus: noi siamo responsabili di quella parte di esistenza, in cui la nostra vita è immersa, che appartengono al mondo affettivo, sentimentale, dialogico ed intellettuale di coloro che a noi sono legati. Ciao |