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12-10-2004, 13.49.49 | #13 | |
Utente bannato
Data registrazione: 14-09-2004
Messaggi: 2,116
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Citazione:
Lo conosco quel punto di vista. E non ammette giustificazioni. Conosco anche quello opposto, di chi avrebbe mille motivi per dire basta, ma non lo fa. Siamo diversi vero? Kannon Ultima modifica di Kannon : 12-10-2004 alle ore 13.51.57. |
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12-10-2004, 14.43.04 | #14 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-06-2004
Messaggi: 367
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Citazione:
Ma certamente, lo conosco anch'io. Ma non sto dicendo di ammazzare chi ha già deciso di morire, ma di prevedere la possibiltà di averne diritto, senza dire cosa è e cosa non è la vita. Questo è il punto!! Cioé in altri termini ciò che criticavo è la presa di posizione morale e ontologica, imposta al mondo. Il problema è caso mai LEGALE e non morale. Se uno muore non può più tornare indietro; e allora nel momento in cui bisogna istituzionalizzare l'eutanasia i problemi sono tanti: chi decide? il malato, la famiglia, il testamento, e quando? in che stato psicofisico? Questi sono i problemi da affrontare per cui è difficile una via di uscita. Ma l'eutanasia non è un problema perché non si rispetta la sacralità della vita. Su questa molti, moltissimi non saprebbero che farsene. Con amicizia |
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12-10-2004, 15.02.12 | #15 |
Ospite abituale
Data registrazione: 06-10-2004
Messaggi: 365
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Non credo che qualcuno di noi possa essere o fare lo spiritoso in questo argomento e credo inoltre che le sotilità nascono nel momento in cui qualcuno vuole imporre il suo modo di pensare.
Comunque, mi stupisce una tua affermazione Kannon, alla quale vorrei ricevere delle delucidazioni a riguardo. Cosa vuoi dire con :"Nessuno sa cosa succede a chi muore prima del tempo " . Supponi che una persona ha un tempo già prestabilto di vita ? Nel senso che qualcuno o qualche cosa sa quando tu dovrai morire ? Il mio discorso è piuttosto serio e per lo meno per quel che mi riguarda non ho ne la voglia ne l'intenzione di scherzarci ne tanto meno di litigare su questo argomento. Sono nuovo, e ho voluto lanciare questo tema che mi stava a cuore prima e mi sta a cuore più adesso che mai, visto che mi ci trovo dentro fino al collo. Dal mio punto di vista la vita ha un'altro significato. Per me vivere non è nascere e morire in un lasso di tempo. Per me vivere è Vivere. Nel senso che non è vita passare 30 anni in coma per poi morire, non è vita soffrire come un cane per poi morire, non è vita sapere di dover morire fra 3 mesi e non poter fare nulla per evitare di star peggio di come uno si trova in quell'istante. Io non so voi, ma mi è bastato un giro in un ospedale nel quale curano malati di tumore per apire quanto sia sofferente continuare a stare in un letto, pieno di farmaci e di droghe che ti scombussolano la mente e non ti permettono di raginare fino a quando non succede un miracolo che tipermette di morire. Perchè poi il miracolo non è più guarire ma morire. Ora io mi domando se sia anche giusto dare dei farmaci a coloro che soffrono. Perchè seguendo le tesi di quelli che non approvano la dolce morte perchè eticamente e moralmente sbagliata, non vedo come possano approvaqre l'uso di dorghe per alleviare i dolori. La domanda in fin dei conti è questa : Togliere il dolore definitivamente è sbagliato e moralmente ingiusto perchè non siamo padroni di noi stessi completamente, mentre è giusto togliere il dolore momentaneamente fino a quando non sopraggiunga la vera morte ?? Nessuna ostilità solo riflessioni Ciao Aristippo |
12-10-2004, 15.19.30 | #17 | |
Utente bannato
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Citazione:
Il parere di chi non sa che farsene non influisce su una intera coscienza sociale che vede nell'obbligo del medico a non poter lasciar morire il paziente, anche se questi vorrebbe, perchè fino a che è vivo, deve vivere, e nessuno può decidere la sua morte. Così è nella nostra cultura. Il caso di coma irreversibile in cui a tutti i costi si deve mantenere in vita quando si sa che non è più possibile nulla, non ha senso. Infatti, molto spesso, i familiari, consci di questo, decidono di lasciar perdere. Non si può credere che una società come la nostra legittimi il diritto a muorire, perchè in questo darebbe anche un alibi e una giustificazione a molte persone che, almeno in questo modo, ci pensano di più o non hanno la strada così spianata in certe scelte che credono di fare. Kannon |
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12-10-2004, 15.25.49 | #18 | |
Utente bannato
Data registrazione: 14-09-2004
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Citazione:
Una persona, quando nasce, ha un tempo stabilito oltre il quale non è possibile andare. Si può muorire prima di quel tempo, però, se quella persona, nella sua libertà, lo decide! Kannon |
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12-10-2004, 15.32.10 | #19 |
Ospite abituale
Data registrazione: 06-10-2004
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Il mio coinvolgimento morale non deve e non centra in questa discussione. Ho lanciato questo argomento perchè mi sentivo in dovere di conoscere altri pensieri e perchè certe realtà si comprendono in pieno una volta che sei dentro, e credo quindi di poter dare un mio umile commento in merito .
E' vero che l'eutanasia può portare tante persone che affrante da una delusione d'amore decidono di togliersi la vita perchè credono di non poter più continuare la loro esistenza senza quel determinato partner. Ma anche questo è un caso limite per il quale la legge dovrebbe intervenire. E giustamente per un medico non riuscire a curare un paziente risulta essere una sconfitta. Ma l'eutanasia non significa ammazzare colui che ha delle speranze di potercela fare. Ma significa togliere la vita a colui che non ha più speranze. E giustamente come tu dici deve essere il paziente a deciderlo nel pieno delle sue facoltà. Solo che subentrano tante piccole sfaccettature a riguardo che potrebbero impedire questo processo. So solo miei cari signori, che la filosofia deve portarci alla verità, e in questo argomento le verità sono molteplici a seconda del coinvolgimento delle persone. |
12-10-2004, 15.45.46 | #20 | |
Utente bannato
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Citazione:
Quel tempo che sembra così "apparentemente" inutile, perchè solo di sofferenze, è invece la cosa più importante che quell'essere deve vivere, miei cari signori. Ecco, adesso magari sembra strano sentire questo, ma, con chi si vuole discutere, e di che cosa. Della vita, del senso della vita, di che cosa è e a cosa serve. Voi lo sapete, avete pensato a questo, conoscete delle risposte. Ne vogliamo parlare? Kannon |
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