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Vecchio 22-03-2005, 18.47.59   #1
MasterOfReality
Nuovo ospite
 
Data registrazione: 18-03-2005
Messaggi: 2
realtà oggettiva o inconscio collettivo?

la seconda guerra mondiale e la guerra fredda hanno sancito la vittoria della scienza che negli anni seguenti fino ai giorni nostri è diventata il concentratore del pensiero dell'uomo e il fulcro di nuove idee.

la società, il genere umano si è adeguato creando un mondo a misura della tecnologia, sacrificando gli spazi per se stesso.
la realtà oggettiva ha avuto il sopravvento sull'inconscio collettivo. ma esiste veramente una "realtà oggettiva"?

la scienza sostiene che esiste ed è capace di dimostrarlo, ma non è stata ancora in grado di trovarne i limiti e soprattutto la causa della sua esistenza.

l'inconscio collettivo d'altra parte è pensiero puro. da esso nasce tutto ciò che ci circonda, compresa la scienza e la realtà oggettiva.

il nostro pensiero non ha limiti.
la scienza ha fallito!
MasterOfReality is offline  
Vecchio 24-03-2005, 18.59.07   #2
VanLag
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L'avatar di VanLag
 
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
Re: realtà oggettiva o inconscio collettivo?

Citazione:
Messaggio originale inviato da MasterOfReality
il nostro pensiero non ha limiti.
la scienza ha fallito!
Espresso come l'hai scritto sembra uno scontro tra il positivismo scientifico, (la scienza) ed il mondo del pensiero che secondo me sono cose che si equivalgono abbastanza.

L’inconscio collettivo, (non conosco la definizione esatta), ma mi sembra che voglia intendere non solo pensiero, ma anche le emozioni e le sensazioni, come direbbe qualcuno, contiene tutto ciò che l’uomo ha sperimentato, sentito, e detto e fatto dalla sua apparizione sulla terra fino ad oggi.

La realtà oggettiva esiste a prescindere dalla nostra impossibilità di sperimentarla. Infatti il fatto che l’uomo sia costretto a conoscere il mondo che lo circonda attraverso un’interpretazione parziale e soggettivi non nega l’esistenza di un mondo oggettivo, a meno che si voglia pretendere che il conoscitore sia più reale della sua materia costituente.

Il nostro pensiero non ha limiti nel creare mondi onirici mentre ne ha molti nell’interagire con la realtà oggettiva o almeno è perfetto quando si tratta di sfruttare la materia e nei problemi pratici ma è totalmente inutile nei problemi del vivere, nelle relazioni con gli altri e con la vita.

Lo scontro vero per me non è tra la scienza, che nel suo ambito ha valore, ed il pensiero ma, semmai, tra la vita ed il pensiero.

VanLag is offline  
Vecchio 24-03-2005, 21.57.04   #3
il pensiero
Utente bannato
 
Data registrazione: 15-10-2004
Messaggi: 1,265
Citazione:
Il nostro pensiero non ha limiti nel creare mondi onirici mentre ne ha molti nell’interagire con la realtà oggettiva o almeno è perfetto quando si tratta di sfruttare la materia e nei problemi pratici ma è totalmente inutile nei problemi del vivere, nelle relazioni con gli altri e con la vita.

Non so chi hai intenzione di chiamare in causa... ad ogni modo se ti può interessare un mio spensierato pensiero sul pensiero posso confermare quello che dici quando affermi che sono perfetto quando si tratta di sfruttare la materia e nei problemi pratici nel senso che i problemi-obiettivi che mi creo sono quasi sempre in grado prima o poi di risolvermeli, ma poi quando dici ma è totalmente inutile nei problemi del vivere, nelle relazioni con gli altri e con la vita io cambierei senz’ombra di dubbio il inutile con il dannoso data la mia natura di bastone guastafeste alteratore della genuina novità del momento..
il pensiero is offline  
Vecchio 25-03-2005, 21.32.03   #4
VanLag
Ospite abituale
 
L'avatar di VanLag
 
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
Citazione:
Messaggio originale inviato da il pensiero
io cambierei senz’ombra di dubbio il inutile con il dannoso
si è vero..... è persin dannoso.

VanLag is offline  
Vecchio 24-04-2005, 16.22.03   #5
Umberto77
Ospite abituale
 
Data registrazione: 01-10-2004
Messaggi: 121
Citazione:
la realtà oggettiva ha avuto il sopravvento sull'inconscio collettivo. ma esiste veramente una "realtà oggettiva"?

La scienza dichiara che non esiste una realtà oggettiva, ma "indifferenziata" ed emerge alla percezione, solo nel momento in cui un osservatore applica la sua osservazione.
E' chiaro che emergono solo quegli aspetti che i limiti dei sensi e dell'immaginario ci possono permettere.

La realtà collettiva, dunque, è determinata dai limiti comuni di tutti gli esseri che la possono condividere e comunicare.

L'inconscio collettivo ha la stessa caratteristica, e si forma dai denominatori comuni di tutti gli inconsci individuali.

Ognuno di noi condivide con l'altro uno spazio-pensiero per quanto vi sia affinità di percezione e di elaborazione mentale; e ne sente l'influenza per quanto le proprie pulsioni inconscie riflettano quelle dell'altro.

All'esterno di questo meccanismo intimo, non vi è altro, se non la matrice di tutte le cose che la scienza sta indagando, non per quello che è, ma per quello che sono le conseguenze delle nostre osservazioni.

C'è veramente da riflettere!
Umberto77 is offline  
Vecchio 04-05-2005, 23.53.49   #6
giovanni
Ospite abituale
 
Data registrazione: 29-08-2004
Messaggi: 464
lo pseudo-tommaso

Io non so se esiste un inconscio collettivo o una collettività di incoscienti, ma sono certo dell'esistenza di cose che si ignorano, alcune solo da singoli, altre da intere collettività, il che renderebbe vera l'esistenza di un'ignoranza collettiva, almeno in merito ad alcuni argomenti, o di una collettività di ignoranti. Ho comunque prenotato una visita dermatologica, vista l'orticaria che mi assale ogniqualvolta sento parlare di "pensiero puro", di cause per l'esistenza, di affermazioni indimostrabili. Avrei sperato che Kant avesse davvero sepolto la metafisica con tutte le sue più strambe pretese, ma nonostante quanto dimostrato con le sue antinomie, si pretende ancora che "verità" basate solo sulla speculazione possano essere accettate da tutti e ritenute "vere" sebbene non abbiano conferme sperimentali.
Purtroppo l'orticaria peggiora quando il ragionamento che si porta avanti è palesemente illogico, basato su premesse che non conducono alla voluta conclusione: uno pseudo-sillogismo.
Vorrei far presente che la scienza non cerca limiti né cause, ma mette alla prova delle teorie attraverso la verifica sperimentale di previsioni che da dette teorie vengono dedotte. Teorie dalle quali non possa essere estrapolata alcuna previsione sottoponibile alla prova dell'esperienza non sono teorie scientifiche, alla stessa categoria appartengono quelle teorie che per statuto non accettano confutazione delle loro assunzioni (i dogmi religiosi, per esempio).
Forse la scienza ha fallito, talvolta, e grazie ai suoi fallimenti è stata costretta ad elaborare teorie sempre più corroborate dall'esperienza. Proprio perché può sbagliare la scienza può evolvere.
Di sicuro ha fallito la scuola, incapace di diffondere la cultura scientifica e la mentalità critica che vi sta alla base.
giovanni is offline  
Vecchio 05-05-2005, 02.55.15   #7
epicurus
Moderatore
 
L'avatar di epicurus
 
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Messaggi: 2,725
Re: lo pseudo-tommaso

Citazione:
Messaggio originale inviato da giovanni
Io non so se esiste un inconscio collettivo o una collettività di incoscienti

bella questa

Citazione:
Forse la scienza ha fallito, talvolta, e grazie ai suoi fallimenti è stata costretta ad elaborare teorie sempre più corroborate dall'esperienza. Proprio perché può sbagliare la scienza può evolvere.
Di sicuro ha fallito la scuola, incapace di diffondere la cultura scientifica e la mentalità critica che vi sta alla base.

io direi anche di piu` (e so che probabilmente, giovanni, mi seguirai): la scienza non ha sbagliato. se si concepisce la scienza come un gruppo di teorie, allora si`, la scienza ha sbagliato perche` ha proposto anche teorie sbagilate.
ma la scienza e` anzitutto un metodo, e come base di questo metodo c'e` la rivedibilita` potenziale di ogni teorie: si va avanti a tentativi e correzioni. questa e` la scienza. quindi essa non ha sbalgiato, ella segue solamente quello che e`.
epicurus is offline  
Vecchio 05-05-2005, 09.09.02   #8
giovanni
Ospite abituale
 
Data registrazione: 29-08-2004
Messaggi: 464
metodi

Sottoscrivo quanto scritto da Epicurus.
Posso pure essere d'accordo sull'uso della locuzione "inconscio collettivo" se intesa in senso lato, come stratagemma per esprimere concisamente la presenza di elementi comuni in una collettività di INDIVIDUI.
Se lo si intende invece come una specie di reale mente collettiva, comincio a sentire le gambe teoriche dell'affermazione affondare nelle sabbie della metafisica (e sarebbe ancora poca cosa) se non nella melma di una spiritualità bigotta (e sarebbe, invece, tragico).
A proposito di metodo, vorrei si ricordasse l'antico principio formulato da Occam, spesso vilipeso da ogni pseudo scienza.
giovanni is offline  

 



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